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Le terapie elettriche, in base ai valori impostati, possono avere azione antidolorifica, neuromodulante, rilassante o rinforzante la muscolatura, e possono essere utili in caso di vulvodinia, cistite interstiziale, neuropatia pelvica-perineale, contrattura muscolare, dolore pelvico cronico, vescica iperattiva, incontinenza e prolasso.

I parametri impostati determinano il tipo di fibre nervose e/o muscolari che vanno ad essere stimolate e quindi il risultato ottenuto. E' fondamentale perciò che i voltaggi siano programmati da personale competente (ecco una lista di professionisti a cui poterti rivolgere), altrimenti si rischia uno stimolo dell'impulso nervoso o muscolare anziché una sua attenuazione.

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Le stimolazioni elettriche più utilizzate sono:

Elettroporazione, Laser, Radiofrequenza

Negli ultimi anni stanno prendendo sempre più terreno alcune nuove terapie elettriche, che hanno dimostrato ottimi risultati su molte forme di dolore pelvico cronico. Queste nuove tecniche sono: l'elettroporazione, la radiofrequenza, il laser, la neuromodulazione. Queste terapie vengono applicate mediante apparecchiature specifiche per questo scopo. La Dr.ssa Mistrangelo ci spiega la queste tecniche e le differenze che ci sono nelle apparecchiature Vagy-Combi, Monnalisa Touch, Dynamics.

 

TENS Stimolazione nervosa elettrica transcutanea

La TENS inibisce la trasmissione del dolore bloccando i segnali elettrici provenienti dai recettori periferici (nocicettori), che portano al cervello l’informazione relativa al dolore (teoria del dolore a cancello). La TENS inoltre aumenta il rilascio di sostanze antidolorifiche endogene (cioè che produce il nostro corpo) simili alla morfina.

La TENS è una terapia non invasiva che prevede l'applicazione di elettrodi sulla cute, sul clitoride, sulle piccole labbra, sulla vagina o sul perineo (in base ai disturbi accusati). Questi elettrodi stimolano la contrazione della muscolatura pelvica e contemporaneamente il nervo pudendo (il nervo che manda a questi muscoli il segnale di contrarsi e di rilassarsi).

Arriverà in queste zone l'impulso elettrico che può essere percepito come una leggerissima scossa o come un dolore puntorio. Verrà poi aumentato il voltaggio fino a che si sente bene questa scossa, ma senza che dia dolore. In seguito, man mano che ci si abitua a quel voltaggio verrà aumentata gradualmente l'intensità.
Questo incrementerà la soglia del dolore e con essa la capacità del muscolo di contrarsi e rilassarsi.
Di solito i voltaggi raggiunti ed i risultati ottenuti vengono riportati in un apposito diario quotidiano.

In genere una seduta dura circa 20 minuti. Previa adeguata educazione all'utilizzo dell'apparecchio, può essere utilizzato anche a domicilio.

 

SEF Stimolazione Elettrica Funzionale

Nella SEF viene applicata una sonda munita di elettrodo nel canale vaginale o in quello rettale. Può essere posizionata anche una placca (o anelli) elettromiografici sulla cute.

Le sedute durano dai 10 ai 30 minuti e vengono effettuate da una a tre volte alla settimana, in base all'indicazione medica, per un totale di 10 trattamenti. Se è prevista una terapia di maggior durata la SEF può essere effettuata anche a domicilio giornalmente con tempi di trattamento che vanno da 3 a 6 mesi.

Prima di iniziare una seduta di SEF è indispensabile stabilirne i parametri elettrici, tra cui molto importanti sono la durata e l'intensità dell'impulso, che variano notevolmente a seconda del tipo di patologia che si vuole trattare e dei risultati che si vogliono ottenere.
In base alla frequenza impostata (da 5 a 80Hz) e alla durata dell'impulso (da 0,1 a 1 secondo) la SEF infatti può stimolare selettivamente le fibre nervose sensitive migliorando l'attività nervosa del pudendo, ottimizzare il lavoro del detrusore (il muscolo vescicale) riducendo urgenza e frequenza, rilasciare endorfine riducendo il dolore, attivare le fibre motorie contraendo o decontraendo la muscolatura.

 

VSNS Stimolazione del Nervo Superficiale Vulvare (metodo Spano)

I parametri sono stati valutati e standardizzati dall'ostetrica Nicoletta Spano, recentemente venuta a mancare. Si tratta di una SEF modificata in cui il voltaggio è settato a pochi microVolts applicati in diverse fasi durante la seduta. In questo modo gli impulsi vanno ad agire ora sulla muscolatura ed ora sulla soglia del dolore riducendo la contrattura muscolare e la neuropatia.

Ho avuto la fortuna di assistere ad una delle sue sedute quando era in vita e l'aspetto che mi ha particolarmente colpito è che non si staccava mai dalla sua Paziente controllando e regolando costantemente durante tutta la seduta le frequenze dello stimolo emesso in base alle sensazioni riportate dalla Paziente.

 

PEMF Campi ElettroMagnetici Pulsati

E' una terapia basata sull'emissione di onde elettromagnetiche pulsate, che attiva le cellule dei tessuti rigonfi consentendo la rimozione di fluidi infiammatori dai tessuti. Questo riduce dolore, gonfiore, contrazione muscolare e infiammazione.

Questo tipo di terapia può essere effettuata a domicilio con un piccolo dispositivo comodamente applicabile sull'addome (per ridurre la contrattura muscolare, il peso vescicale o la dismenorrea) o sulla vulva, a mo' di assorbente (per ridurre il dolore uretrale e vulvare).

Può essere mantenuto in sede anche per più giorni consecutivamente in quanto, avendo un voltaggio relativamente basso, è privo di effetti collaterali.
A differenza delle altre terapie elettriche, questa non provoca nè calore, nè dolore o fastidi ed è assolutamente impercettibile.

Il Dr Nieddu scrive:

“Dal 2009 prescrivo il dispositivo PEMF per la vulvodinia, le neuropatie periferiche, la contrattura pelvica, la dismenorrea e l'endometriosi con ottimi risultati. Ho sempre pensato che interagisca a livello di potenziale di membrana, esercitando un'azione antinfiammatoria, inibendo la liberazione di sostanze chimiche capaci di scatenare il dolore. Secondo me le onde elettromagnetiche pulsate, interagiscano sui mastociti, impedendone la degranulazione. Ritengo che il dolore nel caso della vestibolodinia venga captato a livello della mucosa da un noxicettore che lo trasmette con le sue fibre nervose al midollo spinale. Queste fibre contraggono sinapsi con un neurone midollare. Il neurone tramite il suo assone trasmette attraverso il fascio spino-talamico lo stimolo dolorifico alle strutture encefaliche deputate alla risposta. Secondo me, queste onde favoriscono la produzione di endorfine endogene, che vanno a inibire gli stimoli dolorosi al cervello,sicuramente perchè hanno un'azione di blocco sui canali del sodio. Nel mio protocollo terapeutico, ottengo un buon controllo del dolore associando l'uso delle onde elettromagnetiche pulsate con l'amitriptilina a basso dosaggio e il palmitoiletanolamide (anche essi inibitori dei canali del sodio).Queste osservazioni scaturiscono dalla mia esperienza clinica e chirurgica.”

 

SANS Stoller’s Afferent Nerve Stimulation

La stimolazione del nervo afferente ideata da Stoller stimola elettricamente il nervo tibiale posteriore a livello della caviglia migliorando la funzionalità vescicale.

Utile in caso di vescica neurologica, vescica iperattiva, cistite interstiziale, incontinenza, urgenza e frequenza.

Approfondimento:la stimolazione tibiale tramite SANS ed agopuntura.

 

Tecarterapia

La TECAR è un dispositivo medico che sfrutta il passaggio della corrente all’interno del tessuto accelerandone i processi riparativi in seguito ad infiammazioni, contrattura, atrofia vaginale, cistite interstiziale, secchezza vaginale, vulvodinia, neuropatia, emorroidi, parto, cicatrici, episiotomie, ecc.

 

Il trattamento del Pavimento Pelvico con la Tecarterapia può essere effettuato sia esternamente che all'interno della cavità vaginale.

I benefici e gli effetti collaterali dipendono dalle impostazioni selezionate dal Fisioterapista e quindi dalla sua preparazione. In base ai parametri impostati la Tecarterapia può ridurre l'infiammazione, il dolore, la contrattura, migliorare l'ossigenazione a la salute del tessuto.

Approfondimento: la Tecarterapia

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