fbpx

Le novità dei prossimi mesi!

 Abbiamo in programma novità entusiasmanti

Scopri quali


diastasi

Sos post partum…cosa fare se la pancia non torna come prima

Cara mamma se stai leggendo questo articolo probabilmente starai sperimentando il disagio di un corpo diverso dopo la gravidanza. Niente panico!
Il post partum è un periodo delicato. Non solo ci si ritrova ad essere fragili e confrontarsi con situazioni nuove in cui gli stessi equilibri di coppia possono risultare complicati da gestire, ma la deprivazione del sonno, la gestione del tempo e del nuovo nascituro, l’allattamento difficoltoso da avviare e spesso le conseguenze fisiche di parti non “positivi” contribuiscono a non rendere facile il periodo.
Innanzitutto, c’è un tempo per ogni donna per accettarsi e accettare i cambiamenti del corpo ma attenzione accettarsi non vuol dire rassegnarsi. Ma darsi tempo. i primi mesi sono di adattamento per il fisico, se il perineo non ha subito lacerazioni e interventi come l’episiotomia, bisogna fare comunque i conti con un pavimento pelvico spesso indebolito dalla gravidanza che rendera’ qualcuna meno in grado di gestire la continenza urinaria e fecale. E quella pancia ancora gonfia e piena di liquidi ne vogliamo parlare? L’Utero ha bisogno di un tempo per tornare alle dimensioni originali, la prolattina e gli altri ormoni che governano il post partum rendono i tessuti piu’ cedevoli e dotati strutturalmente di meno sostegno, l’addome è ancora prominente. E se fosse diastasi?

 

 

 

Cos'è la diastasi

Per diastasi intendiamo una condizione caratterizzata da un allontanamento dei muscoli retti dell’addome, i muscoli che ricoprono la parete anteriore dell’addome, e si definisce patologica se supera i 2,7 cm. Questi muscoli sono tenuti vicini tramite la linea alba, una linea di tessuto connettivo. L’incidenza maggiore riguarda il post partum, ma altri fattori possono predisporre la condizione, anche negli uomini.

Questa condizione è assolutamente fisiologica in gravidanza e fino a 10-12 mesi dal parto. Il bambino, infatti, man mano che cresce tende a farsi spazio all’interno della cavità addomino-pelvica e gli ormoni (la relaxina in particolare) accompagnano questo processo consentendo ai muscoli di essere piu’ elastici.

Attenzione quindi a non affrettarsi in valutazioni precoci perché rischieremo di avere un valore non corretto, questo non vuol dire che non posso tornare in palestra ad allenare l’addome ma significa incominciare a
tonificare questa zona con gradualità e gestendo in maniera corretta le pressioni esercitate su addome e perineo durante gli allenamenti.

La localizzazione della diastasi può riguardare una parte dell’addome o piu’ parti ed essere sottoxifoidea, periombelicale, sottombelicale.

 

Sintomi della diastasi

Quali sono i sintomi della diastasi?

Le donne si accorgono di avere la diastasi addominale quando esteticamente l’addome non rientra nella situazione pre gravidanza e perché lo sentono debole e instabile durante le attivita’ di vita quotidiana. Tra gli altri sintomi piu’ comunemente riferiti abbiamo incontinenza urinaria da sforzo, gonfiore addominale che peggiora dopo i pasti, dolore alle anche e alla zona lombare. Questi sintomi sono dovuti al fatto che si va a perdere il ruolo di stabilizzazione della muscolatura addominale che svolge un importante ruolo per la contenzione viscerale e il controllo della postura.

Può avere ripercussioni anche sulla vita sesuale? Si perché’ l’alterazione della body image può talvolta essere cosi importante da creare disagio perfino con il partner e quindi alterare la qualita’ della vita.

Potrebbero interessarti anche i Disturbi sessuali femminili dopo il parto

 

Diagnosi

Chi si occupa della valutazione?

Per diagnosticarla si può effettuare un autovalutazione: sdraiarsi supini, mettere una mano a taglio orizzontale sulla linea alba all’altezza dell’ombelico, sollevare la testa come per effettuare un cruch, in presenza di diastasi si creera’ una fossa in cui le dita affonderanno. La misurazione dei centimetri dipendera’ dal numero delle dita nella fossa. Tale autodiagnosi dovrà essere confermata da uno specialistica e da un'eventuale ecografia della parete addominale.

Non tutti i professionisti sanitari sono adeguatamente formati sulla patologia e spesso tendono a minimizzare i sintomi. È consigliato un approccio multidisciplinare da personale sanitario specializzato che comprende: fisioterapista, ostetrica, chirurgo generale, chirurgo plastico, ginecologo e nutrizionista in relazione ai sintomi riferiti.

 Cerca un medico consigliato dalla nostra associazione

 

Terapia

Come trattare la diastasi?

Esistono due approcci: conservativo e chirurgico.

  • L’approccio conservativo prevede una riabilitazione posturale specifica con esercizi che tonificano la parete addominale senza importanti aumenti pressori, come la ginnastica ipopressiva o la decompressione viscerale (devis) ma e’ fondamentale che la paziente apprenda una consapevolezza posturale per poter correggere eventuali comportamenti dannosi durante le attivita’ di vita quotidiana. Man mano che si prosegue con il controllo dell’addome si potranno inserire attività fisiche piu’ complesse.
  • La chirurgia rappresenta invece l’approccio consigliato per diastasi gravi (5 cm) o inferiori ma con presenze di ernie e nei casi in cui fallisce il trattamento conservativo dopo almeno 6 mesi di riabilitazione. L’intervento non è ancora stato inserito nei LEA (livelli assistenziali essenziali) pertanto ogni regione ha dei parametri di accesso al SSN diversi. Gli approcci chirurgici possono prevedere una tecnica open piu’ invasiva, dove attraverso l’addominoplastica viene rimossa l’eventuale pelle in eccesso o una tecnica endoscopica in cui l’intervento viene effettuato senza cicatrici esterne e con l’inserimento di una protesi metallica “mesh” a stabilizzare la parete. La letteratura conferma che non esiste una tecnica piu’ valida dell’altra ogni percorso chirurgico deve essere su misura del paziente. Molto utile si è dimostrata essere la riabilitazione post intervento per la gestione dell’edema, il trattamento della cicatrice e per tonificare la parete addominale in maniera specifica tenendo in considerazione il tipo di intervento.

 

Dott.ssa Mariateresa Moretti

 

Bibliografia

  1. Diastasis Recti Rehabilitation, Heather Hall ,Hamid Sanjaghsaz   StatPearls Publishing; 2023 Jan.2023 Aug 8.
  2. Immediate Effect of Abdominal and Pelvic Floor Muscle Exercises on Interrecti Distance in Women With Diastasis Recti Abdominis Who Were Parous. Sandra B Gluppe ,Marie Ellström Engh, Kari Bø  
  3. Technical aspects of inter-recti distance measurement with ultrasonographic imaging for physiotherapy purposes: the scoping review Agnieszka Opala-Berdzik,  Magdalena Rudek-Zeprzałka,  Justyna Niesporek  3, Maciej Cebula, Jan Baron 4 ,Katarzyna Gruszczyńska  4, Augusto Gil Pascoal  6, Patrícia Mota,  Daria Chmielewska
  4. Preaponeurotic endoscopic repair (REPA) of diastasis recti: a single surgeon experience Case Reports. Surg Endosc. 2022 Feb;36(2):1302-130 SalvatoreCuccomarino, Luca Domenico Bonomo, Fabrizio Aprà, Antonio Toscano, Alberto Jannaci 
  5. Aesthetic abdominoplasty has a positive impact on quality of life prospectively, J Plast Reconstr Aesthet Surg2019 May;72(5):813-820. Nikolaos A Papadopulos  1, Anna C Meier, Gerhard Henrich, Peter Herschbach, Laszlo Kovacs, Hans-Günther Machens, Markus Klöppel 
  6. Treatment Options for Abdominal Rectus Diastasis Front Surg. 2019 Nov 19:6:65 Majken Lyhne Jessen, Stina Öberg, Jacob Rosenberg
  7. Effects of hypopressive exercises on post-partum abdominal diastasis, trunk circumference, and mechanical properties of abdominopelvic tissues: a case series. Physiother Theory Pract. 2023 Jan;39(1):49-60 Miriam Ramírez-Jiménez, Francisco Alburquerque-Sendín, Juan Luis Garrido-Castro, Daiana Rodrigues-de-Souza 
  8. Abdominal and pelvic floor electromyographic analysis during abdominal hypopressive gymnastics J Bodyw Mov Ther. 2018 Jan; 22(1):159-165. Lucas Ithamar,  Alberto Galvão de Moura Filho, Marco Aurélio Benedetti Rodrigues, Kelly Cristina Duque Cortez,  Vinícius Gomes Machado, Claudia Regina Oliveira de Paiva Lima, Eduarda Moretti, Andrea Lemos

ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.