La cistite batterica è un'infezione alle vie urinarie è caratterizzata dalla presenza di batteri nelle urine, di nitriti e leucociti nello stick delle urine e di dolorosi sintomi dovuti all'infiammazione vescicale: urgenza, frequenza, dolore alla minzione (stranguria), peso vescicale (tenesmo).
L'80% delle cistiti batteriche sono provocate dall'Escherichia coli.
Quando si è in preda ad un attacco acuto di cistite ci si sente persi, si tende a perdere lucidità e a non sapere come affrontare il problema. Ecco una lista di cosa fare quando hai un attacco acuto di cistite ed una tabella riassuntiva di cosa assumere e quando.
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- Durante un attacco acuto
- In caso di terapia antibiotica
- In età pediatrica
- Alla fine della fase acuta
- In gravidanza e allattamento
Cura della cistite batterica in fase acuta
Cosa fare in caso di cistite batterica acuta?
- Analisi urina. La prima cosa da fare sarà quella di raccogliere 2 campioni di urina (possibilmente dalla prima minzione del mattino). Un campione servirà per effettuare uno stick urine che valuterà i parametri principali (leucociti, nitriti e ph). Se sono presenti leucociti e nitriti si tratta proprio di una cistite batterica. Se sono presenti leucociti, ma non nitriti si tratta di una cistite abatterica. Se sono presenti nitriti, ma non leucociti si tratta di una batteriuria asintomatica. Se non sono presenti nè leucociti, nè nitriti il problema non è vescicale.
Il secondo campione servirà per effettuare un'urinocoltura per sapere quale antibiotico è il più efficace nel caso in cui la terapia naturale si rivelasse inefficace. Consigliamo di tenere sempre in casa un contenitore sterile per raccogliere le urine da portare in laboratorio. Leggi nel forum come effettuare la raccolta urine nel modo corretto. - D-mannosio. E' uno zucchero naturale che si lega alle zampe dei batteri impedendogli di attaccarsi alle pareti vescicali. In questo modo vengono facilmente espulsi con le urine. Dopo aver svuotato la vescica assumi 1 grammo di D-mannosio. Solo dopo la prima assunzione prendi una seconda capsula dopo un'ora; in seguito sarà sufficiente una capsula ogni 3 ore per un totale di 6-8 capsule al giorno (leggi le istruzioni complete su come assumere mannosio). Non bere nulla nell'ora successiva all'assunzione di mannosio per consentire al mannosio di restare in vescica ed agire almeno un'ora. E' possibile inserire i 6 grammi nella bottiglia dell'acqua che berrai durante il giorno o nella tisana MEG (malva, gramigna ed equiseto). Se ti si svegli di notte per urinare assumi un'altra capsula.
Il D-mannosio non ha effetti collaterali, non viene metabolizzato e può essere assunto in gravidanza, in allattamento, dalle persone diabetiche e dai bambini. - Lavaggio vescicale. Dopo aver raccolto i campioni di urina inizia ad introdurre liquidi (acqua o tisana) dopo un'ora dall'assunzione di mannosio effettuando un lavaggio vescicale. Il lavaggio vescicale si effettua bevendo circa 50 ml di acqua ogni 15/20 minuti per un totale di 2/2,5 lt o più al giorno. Di notte bevi solo se ti svegli. Il continuo lavaggio vescicale impedisce ai batteri di ristagnare in vescica e di riprodursi.
- Urinare spesso. Il corpo umano è una macchina (quasi) perfetta: se in corso di cistite abbiamo stimolo frequente è giusto assecondarlo perché un motivo utile c'è. Infatti più a lungo le urine piene di batteri ristagneranno in vescica e più questi batteri avranno il tempo di riprodursi e aderire alle pareti vescicali alimentando la cistite. Importante quindi assecondare lo stimolo e urinare non appena lo avvertiamo (ad esclusione dell'ora successiva all'assunzione di D-mannosio).
- Antinfiammatori/antidolorifici. Gli antidolorifici/antinfiammatori aiutano a ridurre la sintomatologia fintantoché i batteri verranno sconfitti dagli antibiotici o dalle cure naturali. Tra i farmaci di sintesi il più usato è il Cistalgan (con funzione antispastica ed antidolorifica). Un'ottima alternativa naturale è il Purodefend Urto, che la nostra associazione ha fatto appositamente produrre, composto da sostanze antibiotiche naturali/immunostimolanti (curcuma, echinacea e lattoferrina), sostanze antinfiammatorie(betacariofilleni, curcuma), sostanze che rilassano la muscolatura ( boswellia) e l'acetilcisteina che scioglie i biofilm batterici.
- Tisana di malva, equiseto e gramigna (MEG). Malva, Gramigna ed Equiseto sono tre piante che abbiamo appurato essere determinanti nella cura della cistite in quanto hanno effetti antinfiammatori, antidolorifici e antispastici. Il D-mannosio si può sciogliere anche in questa tisana. I liquidi introdotti con la tisana rientrano nel conteggio dei 2 litri e mezzo da assumere nelle 24 ore. Puoi anche preparare 2 litri di tisana, sciogliere il D-mannosio all'interno e berla durante il giorno per assicurare una costante assunzione dei principi attivi contenuti. Leggi nel nostro Forum le esperienze con la tisana MEG. La nostra associazione ha fatto produrre una tisana MEG in gocce concentrate da diluire nell'acqua ovunque ci si trovi.
- Alcalinizzare le urine. Una soluzione acida che passa su una superficie infiammata può irritarla ancora di più (pensa al limone su un taglietto, o ad un cibo acido in uno stomaco sofferente di gastrite). Se alzi il pH delle urine avrai una soluzione vicina alla neutralità (7 è il valore neutro) e di conseguenza meno bruciori. In caso di ph basso (al di sotto del 6) puoi alcalinizzare con Basenpulver, Basentabs, Regobasic o semplicemente con la punta di un cucchiaino di Bicarbonato di sodio (un euro alla confezione al supermercato!). Leggi le nostre opinioni sugli alcalinizzanti.
- Acidificare le urine. Alcuni batteri sono ureasi positivi, cioè sono in grado di trasformare l'urea contenuta nell'urina in ammoniaca, che è fortemente alcalina, quindi l'urina avrà un ph elevato (7 o più). Solo in questi rari casi l'alcalinizzazione è sconsigliata. Sono ureasi postivi: lo Pseudomonas, il Proteus, la Morganella, il Providencia. Puoi acidificare con una dieta ricca di carboidrati e proteine o con prodotti specifici come l'Acidif.
- Urinare sul bidet. La cistite acuta è caratterizzata dal forte bruciore uretrale durante la minzione e soprattutto verso la fine. Per ridurre questo dolore è utile urinare nel bidet con il getto d’acqua calda puntato sull’uretra. Questo consente di diluire le sostanze irritanti presenti nelle urine e ridurre l'acidità in modo che l'urina provochi meno bruciore al passaggio sulla mucosa vulvare. Inoltre il calore dell'acqua aiuta a rilassare la muscolatura pelvica riducendo la contrazione involontaria del pubo-coccigeo.
- Manovra del dito. La manovra del dito è una tecnica che consente al D-mannosio di agire in uretra e aderire alle mucose uretrali per un tempo superiore a quello di una normale minzione. Infatti una minzione dura circa 10 secondi ed il mannosio contenuto nelle urine resta a contatto con le mucose uretrali per un tempo insufficiente ad eradicare i batteri qui presenti. Con la manovra del dito invece viene tappata l'uretra durante la minzione per 60 secondi e in questo modo l'urina piena di mannosio resta a contatto con le paretri uretrali per un tempo sufficiente, maggiore rispetto ad una normale minzione.
Questa manovra è utile anche per dilatare il canale uretrale in caso di stenosi (restringimento) causato da ipertono pelvico. - Calore. Per ridurre il dolore è utile l'applicazione di calore sulla zona pelvica, lombare e genitale. Il calore infatti rilassa la muscolatura riducendo la contrazione del pavimento pelvico, che contribuisce ad aumentare il dolore percepito. Il calore può essere applicato tramite scaldino elettrico, borsa dell'acqua calda, plaid caldo, bidet caldo, semicupi o altre fonti di calore.
- Rilassamento della muscolatura pelvica. Il rilassamento della muscolatura pelvica consente di ridurre il dolore. Puoi ottenerlo eseguendo regolarmente esercizi di Kegel Reverse e respirazione diaframmatica. Kegel reverse e respirazione diaframmatica se effettuati durante la minzione ti aiuteranno a ridurre la contrazione del muscolo e di conseguenza anche il dolore mentre urini.
- Dieta. Durante un attacco acuto di cistite consigliamo di abbondare con cibi alcalinizzanti, ridurre quelli acidificanti (come i cereali e i farinacei) ed evitare quelli ricchi di ossalati, che in ambiente acido formano cristalli irritanti per la mucosa urinaria. Per capire quali sono i cibi che accentuano i sintomi leggi: L'alimentazione in 6 punti.
- Sangue nelle urine. Talvolta si può notare la presenza di sangue nelle urine durante una fase acuta. Questa condizione si chiama ematuria e non deve spaventarti: la presenza di sangue nelle urine non è indice di gravità. La perdita di sangue infatti non è un'emorragia, ma la fuoriuscita di globuli rossi da piccoli capillari e tende a sparire nella stessa giornata in cui inizia. L'ematuria da cistite acuta avviene perché l'infiammazione fa sì che i vasi sanguigni si dilatino. Dilatandosi i pori presenti su di essa si ingrandiscono per fare uscire i leucociti e le sostanze che servono a combattere i batteri. Può capitare che questi pori si aprano un po' più del necessario e che facciano fuoriuscire anche i globuli rossi (più grandi dei leucociti), responsabili del colore rosso del sangue. Per questo motivo spesso i sintomi tendono a diminuire dopo un'ematuria.
- Antibiotico. Sarà necessario assumere antibiotici in questi casi:
- se dopo 3 o 4 giorni di cura naturale non ottieni nessun miglioramento
- se compare dolore al fianco, febbre elevata, stanchezza estrema e nausea
- se i sintomi anzichè migliorare peggiorano durante il trattamento naturale
E' consigliabile assumere l'antibiotico che nell'antibiogramma è risultato il più sensibile. Sono sconsigliate le penicilline (Aug***tin per esempio) poiché diversi studi hanno dimostrato che sono tra gli antibiotici che alterano maggiormente la flora batterica vaginale ed intestinale. Sconsigliati anche i fluorochinoloni (Lep***in e Cip***in, per esempio): una nota del 2019 dell AIFA infatti, a causa delle numerose segnalazioni di insorgenza di neuropatie in seguito all'assunzione di fluorochinoloni, ne ha sconsigliato l'utilizzo in caso di cistiti non complicate.
Convenzioni per i soci
Cura della cistite batterica acuta nei bambini
Cosa fare in caso di cistite batterica acuta nei bambini?
I bambini possono assumere mannosio, purché puro, in modo da non assumere altri componenti non testati in età pediatrica. Se il/la bambino/a pesa meno di 25 kg dovrà assumere 250mg di D-mannosio (dose approssimativa). Oltre i 25 kg di peso va bene una dose da 500mg. La frequenza e le modalità di assunzione sono le stesse degli adulti. La polvere di D-mannosio può essere versata in un bicchiere d'acqua (o nel biberon nel caso di bimbi molto piccoli). La polvere si scioglierà immediatamente e i bambini ne apprezzeranno il sapore perché piuttosto dolce.
Leggi nel forum come le altre mamme hanno affrontato la cistite dei loro bambini.
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Cura della cistite nei bambini.
Cura della cistite batterica acuta in gravidanza e allattamento
Cosa fare in caso di cistite acuta in gravidanza e allattamento?
La donna incinta o in allattamento può assumere mannosio, purché puro in modo da non assumere altri componenti non testati in gravidanza. La frequenza e le modalità di assunzione sono le stesse degli adulti. La terapia con mannosio può essere associata a prodotti naturali come da linee guida.
Leggi sul Forum le testimonianze di donne incinte che hanno assunto mannosio.
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Cura della cistite in gravidanza e allattamento
Cura della cistite batterica acuta e trattamento antibiotico
Cosa fare durante la terapia antibiotica?
Durante la cura antibiotica, per ridurre gli effetti collaterali ed aumentare l'efficacia dell'azione antimicrobica, seguire questi consigli:
- Utilizzare prodotti contenenti GAG (tipo Purorepair GAG) per riparare le pareti vescicali, come descritto nel protocollo Miriam.
- Ripristinare la flora batterica vaginale e intestinale assumendo oralmente fermenti lattici ed applicando localmente lattobacilli, come descritto nel protocollo Miriam.
- Assumere antibatterici naturali (lattoferrina, piperina, curcuma, acetilcisteina, ecc) per incrementare l'azione antibatterica dell'antibiotico, per sfiammare la vescica e per ridurre il dolore.
- Non interrompere la cura antibiotica all'eventuale miglioramento dei sintomi: potrebbe creare resistenze future.
Ricevi gratis il protocollo Miriam per ripristinare la flora batterica
Leggi l'approfondimento sul nostro protocollo Miriam per ripristinare la flora batterica
Recidive della cistite batterica acuta
Cosa fare quando finisce l'attacco acuto?
Quando l'attacco acuto passa, scalare molto molto gradualmente il D-mannosio fino ad arrivare a 3 capsule al giorno. A questo punto si può sospendere sia il D-mannosio puro che gli antibatterici/antinfiammatori/antidolorifici e passare ai soli GAG per riparare le pareti vescicali e togliere i residui di infiammazione. Continuare con 3 dosi fino alla totale scomparsa dei sintomi e scalare gradualmente.
A distanza di 15 gg ripetere l'urinocoltura per verificare situazione vescicale e, in caso si fosse effettuata una terapia antibiotica, il tampone vaginale per valutare lo stato della flora lattobacillare.
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