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Autocateterismo

Melina Spoto pratica cateterismo da molti anni e ha deciso di mettere a disposizione la sua esperienza per aiutare chi ha necessità di autocateterizzarsi.

Se hai bisogno di un consiglio da Melina scrivile a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Leggi la storia di Melina, della sua endometriosi e dei suoi cateteri

 

 

Come eseguire l'autocateterismo

Prima di svolgere l’auto cateterismo è importante lavarsi bene le mani, almeno per 30 secondi, facendo molta schiuma in modo che i batteri presenti vengano trasportati via. Una volta lavate le mani evitare di toccare qualsiasi cosa e prendere il catetere, aprirlo. Inserire il catetere delicatamente nell’uretra finché l’urina non inizia a defluire. Quando l’urina smette di defluire, estrarre il catetere poco alla volta in modo che sia assicurato il totale svuotamento della vescica.
Rimuovere delicatamente il catetere quando l’urina ha smesso di uscire.

Per chi non è in sedia a rotelle, può praticare l’autocateterismo in piedi.

All’inizio è necessario avere un piccolo specchietto per trovare l’uretra, poi con il tempo viene tutto automatico e l'orifizio di accesso dell’uretra si trova “a memoria” con estrema facilità.

 

Bagni pubblici

Spesso i bagni pubblici non hanno né sapone e né carta per asciugare le mani, per questo è importante portare con sé in una piccola pochette del sapone liquido (basta utilizzare uno di quei piccoli flaconi degli alberghi e riempirlo al bisogno con sapone liquido), un pacchetto di fazzoletti, del disinfettante, un paio di guanti usa e getta e qualche catetere.
Nei bagni pubblici prestate la massima cautela a non toccare nulla. L’ideale sarebbe utilizzare i bagni per le persone diversamente abili, se così non fosse e per chi può e non è in sedia a rotelle, può lavarsi bene le mani prendere della carta (anche i fazzolettini) e aprire la porta del bagno utilizzando la carta come scudo. Attenzione a non toccare nulla nel momento in cui si chiuda l’interno del bagno. Utilizzare sempre della carta (anche carta igienica) per proteggere le mani.

 

Quale catetere?

Ci sono diverse case produttrici di cateteri monouso, le più comuni sono la COLOPLAST e la LOFRIC. Potete contattare queste aziende per farvi inviare dei campioni gratuiti e provare quello che vi risulta più comodo.

Esistono dei cateteri con sacca che permettono di praticare l’autocateterismo al di fuori della nostra abitazione e con più comodità. I cateteri con sacca (si possono richiedere nella fornitura) sono un po’ più ingombranti ma estremamente comodi perché raccolgono in una sacca l’urina che poi può essere agevolmente buttata dentro al water. Spesso infatti i bagni pubblici non sono molto puliti ed è meglio praticare l’autocateterismo lontano dal water.

 

Batteriuria

Chi pratica l’autocateterismo ha sempre batteriuria, lo si sente dall’odore delle proprie urine, ma ciò non significa che si abbia infezione e che sia necessario prendere l’antibiotico ogni volta che le urinocolture siano positive. Il campanellino d’allarme sono sempre la febbre e i dolori alla schiena. Nei casi di bruciore o perdita di sangue basta seguire i protocolli presenti sul sito e si riesce a convivere bene senza necessariamente distruggere la nostra flora batterica.

Non abbiate paura di questo nuovo stato c’è chi pratica l’autocateterismo da venti anni e sta benissimo!

Melina Spoto

 

 

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Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.