Il D-mannosio è la cura naturale ideale per prevenire e curare la cistite acuta e cronica.
Attaccandosi alle "zampe" dei batteri (Escherichia coli in particolare, ma non solo) impedisce loro di aderire alle pareti vescicali evitando così l'infezione batterica.
E' uno zucchero innocuo, che può essere assunto (soprattutto se puro) da donne in gravidanza, bambini, neonati, anziani e diabetici.
In commercio esistono svariate marche di prodotti contenenti D-mannosio che puoi acquistare (Dimann, Urogyn, Deakos, Melura, Delturil, Ausilium, Legnani, Waterfall, D-mannosio plus, Long life, ecc.).
Leggi nel forum le opinioni di chi assume D-mannosio.
Leggi gli approfondimenti sul D-mannosio:
Il D-mannosio è la cura naturale ideale per prevenire e curare la cistite acuta e cronica.
- Cos'è e come funziona il D-mannosio
- Come si assume il D-mannosio
- Effetti collateral del D-mannosio
- Chi può assume il D-mannosio
- Dove acquistare D-mannosio puro
Cos'è e come funziona il D-mannosio?
Il D-mannosio è uno zucchero semplice estratto dalla corteccia di alberi come la betulla. Possiede un'elevata affinità per le "zampe" (lectine) dei batteri mannosio-sensibili (Escherichia coli in particolare, ma non solo).
Il D-mannosio si attacca alle lectine dei batteri, che, una coperte da questo zucchero, non riescono più ad aderire alla vescica. Questi batteri quindi restano liberi nell'urina e alla prima minzione vengono eliminati evitando così la cistite batterica.
Approfondimento: D-mannosio cos'è e come funziona
Come si assume il D-mannosio?
La posologia di assunzione del D-mannosio varia in base aIlo scopo per cui lo assumi: combattere una cistite acuta o prevenire l'attacco acuto.
In fase acuta bisognerà assumere una dose da 1 grammo di D-mannosio puro ogni 2/3 ore per un totale di 6/7 al giorno per i primi 3 giorni, riducendo gradualmentenei giorni successivi se la sintomatologia regredisce.
In fase di mantenimento si assumeranno 3 dosi da 1 g di D-mannosio al giorno: mattina, pomeriggio e sera (prima di andare a dormire) per almeno un mese. In seguito si può cominciare a scalare gradualmente la dose quotidiana.
Con il D-mannosio è possibile effettuare anche lavande vaginali e lavaggi uretrali.
Cistite.info APS ha sviluppato questi Schemi di cura specifici per ciascun tipo di Cistite. Gli schemi possono essere ricevuti subito e gratuitamente tramite email.
Schemi disponibili | Download dello schema |
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Assunzione del D-mannosio | |
Cistite post-coitale | |
Cistite cronica |
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Cistite acuta |
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Cistite nei bambini |
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Cistite abatterica |
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Batteriuria asintomatica |
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Cistite in gravidanza e allattamento |
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Candida e infezioni vaginali |
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Cistite in menopausa |
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Approfondimento: Modalità di assunzione
Convenzioni per i soci
Effetti collaterali del D-mannosio
E' uno zucchero innocuo, che provoca pochissimi ed insignificanti effetti collaterali. La maggiorparte degli effetti collaterali riscontrati riguarda l'apparato intestinale: meteorismo e (più raramente) diarrea, che tendono a scomparire dopo i primi giorni di assunzione.
Approfondimento: effetti collaterali del D-mannosio
D-mannosio, chi lo può assumere?
Essendo uno zucchero innocuo il D-mannosio può essere assunto anche da persone affette da diabete, dai neonati, dai bambini, dalle donne in gravidanza e dalle mamme che stanno allattando. Il D-mannosio, non avendo effetti anticoncezionali, può essere assunto anche da chi desidera una gravidanza.
Leggi nel forum leopinioni di chi assume D-mannosio.
Approfondimento:
Il D-mannosio in età pediatrica
D-mannosio e diabete
D-mannosio in gravidanza e in allattamento.
Dove si acquista?
L’associazione Cistite.info APS, grazie all’esperienza ventennale a contatto con donne affette da patologie urogenitali e grazie alla stretta collaborazione con numerosi professionisti sanitari e con la Farmacia Tili, ha formulato la linea Puro per il benessere e l’equilibrio delle vie urogenitali.
Di questa linea fa parte il Puroman, un integratore a base di solo D-mannosio purissimo, privo di eccipienti, conservanti, aggreganti, metalli pesanti, contaminanti, pesticidi, solventi, idrocarburi, allergeni, biossido di zolfo, solfiti, coloranti, aromi, allergeni e dolcificanti artificiali. Il D-mannosio utilizzato nel Puroman non ha subito radiazioni e ionizzazioni e non deriva da piante OGM o in pericolo d'estinzione.
E' quindi adatto a bambini, donne incinte o in allattamento, diabetici, celiaci e vegani.
La nostra associazione ha stipulato una convenzione con la farmacia Tili, che ha riserva ai nostri soci il 20% di sconto.
Approfondimento: convenzione con la farmacia Tili
Bibliografia
- “Factors which influence colonization by uropathogenic bacteria "4th International Symposium, Perspectives in Clinical Microbiology and Infections", Venice 2003
- “L’intolleranza ai disaccaridi”, Montalto, Santoro, D’Onofrio, Curigliano, Gallo, Visca, Cammarota, Gasbarrini, Gasbarrini, Istituto di Medicina interna, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma. Da “Medici oggi”, anno XI, n°4, Maggio 2007
- “Advances in microbial physiology", Anthony H. Rose, Volume 28, accademic press inc 1987, pag 100
- "Alternative medicine and spinal cord injury: beyond the banks of the mainstream", Laurance Johnston, Demos Medical Publishing, Inc. 2006, pag 167
- “Women's Encyclopedia of Natural Medicine", Tori Hudson, McGraw-Hill 2008, pag 70
- "Effect of D-mannose and D-glucose on Escherichia coli bacteriuria in rats", Michaels E, Chmiel J, Plotkin B, Schaeffer A., Urol Res. 1983;11:97-102
- http://www.waterfall-d-mannose.com
- “Carbohydrates as future anti-adhesion drugs for infectious diseases”, Nathan Sharon, Department of Biological Chemistry, The Weizmann Institute of Science, Rehovot 76100, Israel, Biochimica et Biophysica Acta 1760 (2006) 527–537, Elsevier, 2006
- “Synthetic Multimeric Heptyl Mannosides as Potent antiadhesives of uropathogenic escherichia coli” ChemMedChem 2009, 4, 749 – 755
- Scritto da Rosanna Piancone
- - Cistite.info APS Onlus
Il D-mannosio è un rimedio naturale per la cura e la prevenzione della cistite, sia acuta che cronica.
Gli Schemi di cura specifici per ciascun tipo di Cistite messi appunto da Cistite.info possono aiutarti a combattere e prevenire la Cistite.
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Cos'è il D-mannosio
Il D-mannosio è uno zucchero semplice, ovvero un monosaccaride, cioè uno zucchero composto da una sola molecola (come il glucosio, il fruttosio, il galattosio e il galabosio). Una volta assorbito (cioè una volta che dall'intestino passa nel circolo sanguigno) non viene trasformato in glicogeno e quindi non viene accumulato nel fegato o in altri organi, nè viene utilizzato dall'organismo, ma viene eliminato attraverso il rene raggiungendo concentrazioni elevate nelle vie urinarie nelle quali esplicherà i suoi effetti adesivi ai batteri qui presenti. Il D-mannosio infatti possiede un'elevata affinità per le zampe mannosio-sensibili (dette lectine, fimbrie o pili) presenti su molti batteri, in particolare l'Escherichia coli.
I batteri, per poter scatenare la cistite (quindi l'infiammazione vescicale), devono attaccarsi alle pareti vescicali attraverso le lectine. Questa condizione è indispensabile perchè una cistite si manifesti. Se i batteri non si attaccano alle pareti vescicali non avremo infiammazione, non avremo dolore, non avremo cistite, ma semplice batteriuria, cioè presenza di batteri innocui nelle urine. La batteriuria non va trattata, se non in condizioni particolari come per esempio la gravidanza e la presenza di patologie renali.
Il D-mannosio, poichè ha pochissimi ed insignificanti effetti collaterali, può essere assunto anche da persone affette da diabete, dai neonati, dai bambini, dalle donne in gravidanza e in allattamento.
Convenzioni per i soci
Questo schema ti aiuterà ad assumere correttamente il D-mannosio sia per combattere una cistite acuta, sia per prevenirne l'insorgenza.
Ricevi gratis lo schema di assunzione del D-mannosio
Come agisce il D-mannosio
Il D-mannosio, attaccandosi alle zampe dei batteri impedisce la loro adesione alle mucose urinarie. Per fare un esempio possiamo paragonare le lectine batteriche alla parte uncinata di un velcro e la vescica alla parte lanuginosa. L'adesione dei due è fortissima. Il mannosio presenta la stessa “lanetta” della vescica e riesce ad attaccarsi ai batteri prima che si attacchino altrove. Una volta uniti al D-mannosio i batteri non possono più aderire alla vescica e restano beanti nell'urina venendo eliminati attraverso la minzione. La capacità adesiva dei batteri al mannosio è superiore a quella dei batteri verso la vescica, pertanto il D-mannosio riuscirà a staccare anche i batteri già ancorati alla mucosa e a calamitare quelli penetrati in profondità. Per questo motivo nei primi periodi di assunzione di mannosio è facile, pur in assenza di sintomi, riscontrare urinocolture positive (e talvolta con cariche batteriche addirittura più alte del solito): perchè i batteri rilevati sono quelli che stiamo eliminando dalla vescica e l'assenza di sintomi dimostra che si tratta di innocua batteriuria e non di cistite.
Si è visto che nelle urine di molte donne affette da cistiti croniche manca o è scarsa la glicoproteina di Tamm Horsfall, che è prodotta dal rene e rilasciata nelle urine. Essa si lega alle lectine mannosio sensibili (di tipo1) dei batteri impedendone l'adesione alle pareti vescicali. Alcuni studi hanno dimostrato che topi sprovvisti di glicoproteina di Tamm Horsfall erano molto più suscettibili alle infezioni urinarie da parte di batteri provvisti di lectine di tipo 1, rispetto a topi con quantità normali di questa proteina nelle urine. La proteina di Tamm Horsfall è ricca di D-mannosio.
Anche le IgA (anticorpi presenti nelle secrezioni umane e quindi nelle urine, nella saliva, nei liquidi vaginali, ecc), come la proteina di Tamm Horsfall, inibiscono l'adesività dei batteri alle lectine di tipo 1.
La carenza di glicoproteine di Tamm Horsfall o di IgA potrà quindi essere compensata dall'assunzione di D-mannosio.
E' stato dimostrato che il D-mannosio si lega non solo ai batteri, ma anche alle tossine che essi producono per danneggiare lo strato dei GAG e raggiungere lo strato di mucosa più profonda in cui poi si annidano.
“D-Mannosio in questo modo facilita il distacco dei batteri e la loro conseguente eliminazione con il normale flusso urinario. Per tali motivi il D-Mannosio è diventato il cardine vincente nella terapia delle cistiti"
Tratto da "D-Mannosio: finalmente uno zucchero che fa bene, senza effetti collaterali" scritto dalla Dr.ssa Emanuela Mistrangelo
Approfondimento: Posologia di assunzione del D-mannosio
Quale D-mannosio acquistare
Dove acquistare D-mannosio e quale
In commercio esistono svariate marche di prodotti contenenti D-mannosio (Deakos, Urogyn, Melura, Delturil, Ausilium, Legnani, Waterfall, Long Life, Dimann, Cystoman, Mannocist, ecc.).
La nostra associazione Cistite.info APS in collaborazione con medici e farmacisti, ha fatto produrre Puroman dal laboratorio Ti-Lab, il laboratorio della grande Farmacia Tili di Erba (Como). Puroman è D-mannosio purissimo, altamente orosolubile, privo di metalli pesanti, eccipienti, edulcoranti e conservanti, ideale da assumere quotidianamente anche ad alte dosi. Grazie alla vendita diretta dal produttore al consumatore siamo riusciti ad assicurare ai nostri soci un D-mannosio di elevatissima qualità ad un prezzo fortemente concorrenziale. Inoltre la vendita diretta consente a Ti-Lab di confezionare Puroman in piccole quantità ogni volta che servono e ciò garantisce al consumatore un prodotto sempre freschissimo, che non ha mai più di un mese di vita quando arriva al consumatore.
Per i nostri soci è previto uno sconto del 20% sull'acquisto.
Leggi più informazioni sul Puroman e come accedere allo sconto.
Bibliografia
- Tamm-Horsfall protein: a multilayered defence molecule against urinary tract infection. Säemann MD, Weichhart T, Hörl WH, Zlabinger GJ, Medical University of Vienna, Vienna, Austria.
- Effect of D-mannose and D-glucose on Escherichia coli bacteriuria in rats, Michaels E, Chmiel J, Plotkin B, Schaeffer A., Urol Res. 1983;11:97-102
- Scritto da Rosanna Piancone
- - Cistite.info APS Onlus
In base alle indicazioni dei medici con cui collaboriamo e dei produttori e in base all'esperienza delle numerose donne che hanno utilizzato D-mannosio per la cura della cistite, in questi decenni di attività siamo arrivati a stabilire il dosaggio e le modalità di assunzione maggiormente efficaci.
In commercio esistono svariate marche di prodotti contenenti D-mannosio (PuroMan, Urogyn, Dimann, Delturil, Ausilium, Legnani, Waterfall, Mannocist-D, Cystoman, ecc.). Vista l'elevata quantità di D-mannosio che bisogna assumere in fase acuta e la lunga durata del trattamento per arrivare alla guarigione totale, la nostra associazione consiglia di scegliere un mannosio purissimo, privo di metalli pesanti ed eccipienti (conservanti, edulcoranti, antiaggreganti, ecc), a maggior ragione in gravidanza, in età pediatrica e in caso di infezioni causate da Proteus, Pseudomonas, Providencia e Morganella.
Nella tabella che segue puoi trovare un utile schemino riassuntivo, che può aiutarti, giorno per giorno, ad assumere correttamente il D-mannosio sia in fase acuta che in fase di mantenimento o prevenzione. Le indicazioni posologiche e la durata del trattamento sono indicative e vanno adattate al singolo caso in base alla propria storia, alle proprie abitudini orarie e al decorso dei propri sintomi.
Ricevi gratis lo schema riassuntivo di assunzione del D-mannosio
Convenzioni per i soci
D-mannosio posologia in fase acuta (cistite conclamata)
Come assumere D-mannosio durante la fase acuta della cistite
In fase acuta è fondamentale assumere 6/8 dosi al giorno di D-mannosio perché bisogna assicurare la presenza costante di questo zucchero in vescica per contrastare l'aderenza batterica alle pareti vescicali. Non ha senso assumere grossi dosaggi (da 1,5 o 2 grammi per esempio) solo 2 o 3 volte al giorno perché una volta urinato, il D-mannosio verrà totalmente espulso e per molte ore la vescica resterà senza difese contro i batteri, che avranno quindi la possibilità di attaccarsi alle pareti e riprodursi. Anche se meno comodo, sappi che è meglio "poco, ma spesso" piuttosto che "tanto, poche volte".
Inizia con una dose da 1g di D-mannosio puro, seguita dopo un'ora da un'ulteriore dose. Prosegui con una dose da 1g ogni 2/3 ore per un totale di 6/8 al giorno per i primi 3 giorni. Se la sintomatologia regredisce, al quarto giorno puoi cominciare a ridurre gradualmente scalando una dose al giorno. Arrivata a 3 dosi segui i dosaggi di mantenimento riportati nel capitolo successivo. C'è anche chi è arrivato ad assumere 50 grammi in un giorno, ma, benchè privo di effetti collaterali, un tale dosaggio è sprecato e rischia solo di provocare gran meteorismo.
Puoi anche inserire 3 grammi di D-mannosio in polvere in una bottiglia da 1 litro piena di acqua e berla durante la mattinata. Fai la stessa cosa nel pomeriggio. In questo modo assicuri un lavaggio vescicale costante e la presenza di mannosio in vescica tutto il giorno. In questo caso assumi 1 grammo di mannosio prima di andare a dormire in modo da proteggere la vescica durante la notte. Quando i sintomi spariscono scala gradualmente (di 1 grammo ogni 3 giorni) la dose di D-mannosio che sciogli nell'acqua.
L'assunzione notturna non è necessaria, a meno che non ci si svegli per altri motivi e si urini eliminando la protezione vescicale data dal D-mannosio.
In fase acuta inoltre è utile l'assunzione di un antinfiammatorio/antidolorifico naturale (esistono sostanze naturali specifiche come la lattoferrina, la curcuma e la piperina, la boswellia e la bromelina) e di una tisana di malva, equiseto e gramigna.
Approfondimento: Cura della cistite in fase acuta
D-mannosio posologia di mantenimento (prevenzione della cistite)
Come assumere D-mannosio per evitare recidive della cistite
Dopo una cura antibiotica, o in un momento in cui non si ha una cistite acuta in corso, o ancora dopo aver terminato le due settimane di trattamento acuto, si parte con 3 dosi da 1g di D-mannosio al giorno: mattina, pomeriggio e sera (prima di andare a dormire) per almeno un mese. In seguito si può cominciare a scalare gradualmente passando a 2 dosi al giorno per 2 settimane. A questo punto, se i sintomi saranno spariti, sarà sufficiente una dose al giorno (la sera prima di dormire) per altre 2 settimane. Se ancora la situazione resta stazionaria (assenza di sintomi) si può sospendere il D-mannosio e assumerlo solo in caso di fattori scatenanti con il dosaggio d'attacco protratto solo per 3 giorni.
Se per esempio il rapporto sessuale è il fattore scatenante delle cistiti (come per la maggior parte delle donne), una volta sospeso il D-mannosio si dovrà assumere sempre una dose subito dopo ogni rapporto e 4 dosi al giorno nelle 48 ore successive ad esso. Al minimo accenno di riacutizzazione bisognerà aumentare il dosaggio e se necessario occorrerà ripartire con il dosaggio della fase acuta.
Ricevi gratis lo schema di cura della cistite cronica
Approfondimento: Cura della cistite cronica-ricorrente
“Un’altra importante funzione del D-Mannosio sembra quella di legarsi alle tossine prodotte dai batteri e in grado di danneggiare gli strati dell’urotelio vescicale, quindi una funzione protettiva... Di conseguenza, l’utilizzo del D-mannosio rappresenta sempre di più una strategia vincente sia in profilassi sia come cura delle infezioni delle vie urinarie"
Tratto da "D-Mannosio: finalmente uno zucchero che fa bene, senza effetti collaterali" scritto dalla Dr.ssa Emanuela Mistrangelo
Come assumere il D-mannosio
Consigli per assumere D-mannosio efficaciemente
Il D-mannosio deve essere assunto con una posologia particolare. Rispettando questi passaggi garantirai la massima efficacia.
Consigli di assunzione:
- Il D-mannosio si assume a stomaco vuoto poichè l'assorbimento è maggiore. Quindi o mangi dopo un'ora dall'assunzione oppure lo assumi dopo 2 ore dal pasto. Se non riesci a rispettare questi tempi è sempre meglio prenderlo anche se a stomaco pieno piuttosto che non assumerlo per nulla. Se ne assorbirà meno, ma una buona percentuale arriva di certo in vescica, quindi meglio poco che nulla.
- Prima di assumerlo bisogna urinare in modo tale che la quantità di D-mannosio, che arriva in vescica non sia diluita dall'urina già presente. Bere solo dopo un'ora dall'assunzione in modo da lasciare in vescica il D- mannosio sufficientemente concentrato.
- Assumere il D-mannosio assieme ad una bevanda calda (te, tisane non acide, acqua calda, camomilla) sembra aumentarne l'efficacia.
- La quantità di acqua con cui assumere il D-mannosio è soggettiva. In linea di massima dovrebbe essere circa 150cc, ma può variare in base alla capacità vescicale individuale. Il D-mannosio infatti dovrà restare in vescica almeno per un'ora per consentire ai batteri di attaccarvisi.
- Se sentirai un forte stimolo urinario prima che sia passata un'ora dall'assunzione vorrà dire che hai assunto il D-mannosio con troppa acqua rispetto alla tua capacità vescicale, quindi la prossima volta diminuisci la quantità di liquidi con cui assumi D-mannosio. Al contrario, se dopo 2 ore non senti ancora lo stimolo vorrà dire che hai assunto il prodotto con poca acqua (aumentala nella dose successiva fino a trovare la quantità ideale che ti consenta di avere lo stimolo minzionale dopo un'ora circa). La quantità di liquidi con cui assumere il D-mannosio non varia solo in base alla capacità vescicale, ma anche in base a molteplici variabili. In estate per esempio perdiamo molti liquidi attraverso la sudorazione cutanea, quindi dovremo aumentare la quantità di acqua per assicurare una quantità di D-mannosio sufficiente in vescica. L'attività fisica aumenta la perdita di acqua corporea, quindi i 150cc di acqua assunti dopo una lunga corsa basteranno solo a reintegrare i liquidi persi e non verranno eliminati dai reni perchè tutti necessari al corpo. Quindi potresti sentire lo stimolo minzionale dopo molte ore dall'assunzione di D-mannosio, che tra l'altro non raggiungerà la giusta concentrazione/diluizione in vescica. Al contrario il freddo e l'alcool inibiscono l'ormone antidiuretico aumentando la produzione di urina. La stessa cosa avverrà in corso di cistite: a causa dell'infiammazione acuta dell'urotelio e della contrattura muscolare conseguente al dolore, la capacità vescicale si riduce. Quindi in inverno, dopo aver bevuto vino o birra e in caso di cistite acuta, probabilmente dovrai ridurre la quantità di liquidi introdotti col D-mannosio per riuscire a trattenerli per un'ora.
- Dopo un'ora dall'assunzione bevi molto per permettere il lavaggio della vescica in modo da espellere attraverso la minzione il D-mannosio con tutto ciò che gli si è attaccato. Al contrario di quel che fai di giorno, alla sera non è necessario urinare dopo una o 2 ore dall'assunzione. Lascia pure che il mannosio resti in vescica ed agisca tutta la notte. Perchè questa differenza tra giorno e notte? Perchè durante il giorno continuerai a bere, ad assumere altro D-mannosio, a diluire le urine e quindi ad espellere batteri. Di notte invece non bevi, non urini e non assumi D-mannosio, pertanto i batteri presenti possono riprodursi indisturbati ed inespulsi per 8 ore. Lascia quindi che almeno ci sia il mannosio a tenerli a bada catturandoli ed impedendogli di aderire alle pareti vescicali. Se poi ti svegli durante la notte per qualsiasi altro motivo approfittane per assumere un'altra dose di D-mannosio, soprattutto se sei agli inizi della terapia o se sei in fase acuta.
- Ogni persona ha i suoi fattori di rischio e periodi soggettivi di possibile riacutizzazione. Questi possono essere: i rapporti sessuali, l'assunzione di scarse quantità di acqua, la fase premestruale, l'ovulazione, l'utilizzo della bicicletta, la piscina, i periodi di elevato stress, i pasti con cibi particolari. Incrementando il D-mannosio in questi periodi rischiosi o dopo gli eventi potenzialmente scatenanti riuscirai a prevenire la recidiva. Per esempio se nel periodo premestruale i dolori di solito si riacutizzano, previenili assumendo 3 dosi di mannosio al giorno durante la settimana precedente le mestruazioni. Se la piscina o la bici ti accentuano i disturbi, appena finito di nuotare o pedalare assumi subito il D-mannosio. Se la cistite si presenta dopo 24-48 ore dai rapporti sessuali assumilo subito dopo il rapporto e ancora 3 volte nelle 24 ore successive ad esso.
- Vista la frequenza con cui bisogna assumere D-mannosio in fase acuta e quindi la difficoltà nel rispettare queste tempistiche, puoi inserire il quantitativo di D-mannosio quotidiano in una bottiglia d'acqua che berrai durante la giornata (3 grammi in un litro di acqua che berrai al mattino e 3 grammi in un litro che berrai al pomeriggio). In questo modo assicurerai la presenza costante di mannosio in vescica ed un costante lavaggio vescicale. Abbiamo appurato che l'efficacia è equiparata all'assunzione di mannosio ogni 3 ore.
In fase di mantenimento invece è meglio rispettare le tempistiche e le modalità riportate sopra.
Dove si acquista?
L’associazione Cistite.info APS, grazie all’esperienza ventennale a contatto con donne affette da patologie urogenitali e grazie alla stretta collaborazione con numerosi professionisti sanitari e con la Farmacia Tili, ha formulato la linea Puro per il benessere e l’equilibrio delle vie urogenitali.
Di questa linea fa parte il Puroman, un integratore a base di solo D-mannosio purissimo, privo di eccipienti, conservanti, aggreganti, metalli pesanti, contaminanti, pesticidi, solventi, idrocarburi, allergeni, biossido di zolfo, solfiti, coloranti, aromi, allergeni e dolcificanti artificiali. Il D-mannosio utilizzato nel Puroman non ha subito radiazioni e ionizzazioni e non deriva da piante OGM o in pericolo d'estinzione.
E' quindi adatto a bambini, donne incinte o in allattamento, diabetici, celiaci e vegani.
La nostra associazione ha stipulato una convenzione con la farmacia Tili, che ha riserva ai nostri soci il 20% di sconto.
Scopri la convenzione con la farmacia Tili
Bibliografia
- D-mannose powder for prophylaxis of recurrent urinary tract infections in women: a randomized clinical trial. Kranjčec B1, Papeš D, Altarac S. Department of Medical Biochemistry, Zabok General Hospital, Zabok, Croatia.
- Scritto da Rosanna Piancone
- - Cistite.info APS Onlus
Questo è il nome che nel 2005 avevamo dato a questa strana manovra per risolvere il fastidioso dolore uretrale che permane nonostante la risoluzione o l'assenza di infezione vescicale.
E' la sensazione di uretra piena di urina, di voler urinare anche subito dopo la minzione. Insorge pochi secondi o minuti dopo aver urinato e passa gradualmente dopo mezzora/un'ora per ripresentarsi alla minzione successiva. Ciò probabilmente è dovuto a diversi fattori:
- il D-mannosio non staziona in uretra così a lungo come avviene in vescica e quindi non riesce ad eradicare i batteri qui presenti,
- l'infiammazione uretrale è più difficile da risolvere,
- l'uretra è maggiormente ricca di terminazioni nervose dolorifiche,
- l'uretra è una delle strutture più coinvolte dalla contrattura muscolare pelvica che, stringendo questo canale ne provoca sofferenza.
Convenzioni per i soci
Non tutti i tipi di D-mannosio sono uguali. Usa quello consigliato dall'associazione
E' un problema molto frequente nonostante la terapia con D-mannosio, ma scompare gradualmente, grazie anche alla manovra del dito.
Ecco come funziona:
- Dopo aver bevuto il mannosio aspetta che la vescica sia piena.
- Poi mettiti sul bidet e con un dito pulitissimo tappa l'orifizio uretrale (le prime volte aiutati con uno specchio per individuare cosa tappare), dunque comincia ad urinare. Se l'urina, nonostante questo tappo digitale esce, prova a premere più forte contro l'uretra finchè non fuoriesce più o finchè il flusso almeno diminuisca.
- Dopo un minuto togli il dito e continua ad urinare normalmente.
- Fai attenzione a non contrarre la muscolatura pelvica, altrimenti l'urina verrà fermata non dal dito, ma dai muscoli e quindi non arriverà in uretra e la manovra sarà del tutto inutile. Non preoccuparti se l'urina uscirà nonostante il dito; se il flusso diminuisce una volta applicato il dito e riprende più consistente una volta tolto, vuol dire che hai effettuato il tutto correttamente e che l'urina è rimasta in uretra durante quei 60 secondi.
E' possibile sentire fastidio durante la manovra. A me ogni volta sembrava che mi scoppiasse l'uretra e non vedevo l'ora che passassero quei lunghissimi 60 secondi, ma una volta tolto il dito il beneficio era immediato. Talvolta dopo la manovra puoi anche vedere le urine torbide e piene di pezzettini bianchi. E' normale ed è un buon segno di pulizia.
Nei siti inglesi si consiglia di farla 2 volte al giorno per 5 giorni, poi solo in caso di aumento dei fastidi. A me era sufficiente una sola volta al giorno.
Questa manovra ha diverse funzioni:
- Mentre in vescica il d-mannosio staziona a lungo lasciando ai batteri tutto il tempo necessario per attaccarvisi, nell'uretra invece si limita a transitare. Quei 10 secondi circa di permanenza durante la minzione non sono sufficienti a rendere il d-mannosio efficace anche in questo distretto. La manovra del dito consente di aumentare di circa 6 volte il tempo di contatto tra questa sostanza e la mucosa uretrale.
- Attraverso la manovra viene aumentato anche il tempo di contatto tra le mucose uetrali e le sostanze antinfiammatorie ed antidolorifiche contenute nei prodotti assunti per ridurre dolore e infiammazione in fase acuta riducendo i tempi di guarigione di questo delicato e sensibile tratto urinario.
- Oltre alla funzione antibatterica dovuta al d-mannosio, questa manovra ha anche un'importante funzione dilatativa dovuta alla pressione esercitata dall'urina fermata nell'uretra. Spesso a causa delle cistiti croniche è presente una significativa contrattura dei muscoli che circondano l'uretra. Questa stringe l'uretra provocando sofferenza della mucosa uretrale, ristagno urinario e dolore. La manovra del dito esercita una sorta di dilatazione uretrale migliorando o prevenendo le conseguenze della contrattura muscolare pelvica.
Qui trovate maggiori approfondimenti su come eseguire la manovra del dito
- Scritto da Rosanna Piancone
- - Cistite.info APS Onlus
Le lavande vaginali a base di D-mannosio sono utili in ogni ogni situazione in cui uno squilibrio vaginale ti stia provocando o ti stia mettendo a rischio di infezioni vaginali o cistiti ricorrenti.
- Scritto da Rosanna Piancone
- - Cistite.info APS Onlus
Scritto da Rosanna Piancone
"Il D-mannosio va assunto a vita?". Questa è una delle domande che ci si pone più di frequente all'inizio di questa terapia:
La risposta che speri di ricevere è “No! Solo per un breve periodo e poi sarai guarita completamente”
Purtroppo non è possibile darti questa risposta in quanto il percorso individuale e la risposta a questa terapia a base di D-mannosio è imprevedibile. Potresti raggiungere la guarigione nel giro di 2-3 mesi come potrebbe accadere che dopo un anno hai ottenuto solo un miglioramento. Questo dipenderà da diversi fattori: la durata della cronicità passata, la quantità ed il tipo di batteri responsabili delle tue cistiti, gli eventuali danni subiti da uretra e vescica, la quantità di fattori scatenanti da eliminare, la capacità del tuo fisico di ripristinare i suoi equilibri affinchè riesca poi a difendersi autonomamente. Di certo non puoi pretendere che il D-mannosio ti guarisca in pochi giorni. Recuperare tutto ciò che il tuo corpo ha perso dopo anni di cistiti ed antibiotici richiede tempo e pazienza.
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La cistite infatti è solo un sintomo di una serie di fattori predisponenti di base. Finchè questi fattori non verranno rimossi o finchè gli equilibri persi (intestinale, vaginale, immunitario, muscolare, neurologico, ecc) non verranno ripristinati, i batteri continueranno a presentarsi in vescica, talvolta anche alternandosi (prima Escherichia coli, poi Klebsiella, poi Proteus, poi Enterococco, poi ancora E. coli). Quindi la cura almeno inizialmente sarà solo palliativa, cioè ti curerà solo il sintomo, ma non le cause che portano i batteri in vescica. Tuttavia il D-mannosio renderà innocui questi batteri consentendoti di non alimentare la neuropatia e l'infiammazione, di spezzare il circolo vizioso che farebbe degenerare sempre più il problema e di eliminare gradualmente tutti i fattori scatenanti.
Scopri i 21 fattori scatenanti della cistite
Quindi metti in conto che con molta probabilità si ripresenteranno episodi di cistite nonostante la ura, ma sappi anche che saranno sempre più lievi, diradati nel tempo e facilmente debellabili.
Inoltre è importante che tu sappia che, nonostante l'assenza di batteri, probabilmente persisteranno a lungo alcuni fastidi, soprattutto a livello uretrale e soprattutto serali, a causa dell'infiammazione, della contrattura pelvica e dell'ipersensibilità neurologica sviluppata nel tempo. Queste infatti impiegano molto di più dell'infezione a passare, ma anche queste col tempo si affievoliranno fino a sparire e comunque non avranno nulla a che vedere coi dolori che avevi prima di cominciare il trattamento. In caso di dolori uretrali la manovra del dito ti potrà essere molto utile.
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Nel mio caso il d-mannosio mi ha permesso di non assumere più antibiotici e grazie a questo ho potuto ripristinare gradualmente la flora batterica intestinale, quella vaginale ed il sistema immunitario. Grazie a questi miglioramenti e grazie al fatto di non avere più infiammazioni così forti e frequenti, anche la mucosa vescicale si è riparata, la contrattura muscolare si è rilassata, l'eccessiva sensibilità delle terminazioni nervose si è ridotta e nel giro di un anno (non esente da ricadute e fastidi ricorrenti), finalmente son tornata ad essere quella che ero prima che questo calvario iniziasse.
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Non è detto però che ciò che è accaduto a me accadrà anche a te. Alcune donne hanno risolto in tempi ancor più brevi. Altre continuano ad avere infezioni (che curano però con D-mannosio) nonostante sia passato un anno o più. In quest'ultimo caso probabilmente ci sono a monte fattori scatenanti di non facile risoluzione, che predispongono continuamente alle recidive. Lavora su questi e vincerai la guerra.
- Scritto da Rosanna Piancone
- - Cistite.info APS Onlus
Il D-mannosio è uno zucchero estratto da alberi a legno duro come la betulla, che ha rivelato ottima efficacia contro la cistite.
Agisce legandosi alle zampe dei batteri (lectine), impedendo loro di attaccarsi alla vescica. Senza attecchimento alle pareti vescicali i batteri restano innocui e non scatenano l'infiammazione.
Tuttavia non tutte le lectine batteriche però sono sensibili all'azione del D-mannosio e l'efficacia dipende dal tipo di batterio responsabile dell'infezione.
In sintesi il D-mannosio è efficace contro gli Escherichia coli (responsabili di circa l'80% delle infezioni urinarie), la Klebsiella, la Shigella e la Salmonella, tutti batteri dotati di lectine sensibili mannosio.
Dalle esperienze riportate nel nostro forum abbiamo constatato che anche altri batteri sono sensibili al D-mannosio: Enterococco, Stafilococco, Citrobacter.
Sebbene anche le cistiti da Proteus siano state debellate con solo D-mannosio, abbiamo appurato che questo batterio è meno sensibile al mannosio rispetto ad atri, pertanto si è rivelato necessario aumentare i dosaggi e prolungare la cura, evitando ogni prodotto alcalinizzante poiché l'ambiente ideale del proteus è alcalino.
- Batteri con lectine sensibili al D-mannosio
- Batteri privi di lectine non sensibili al D-mannosio
- Batteri con lectine non sensibili al D-mannosio
Batteri con lectine sensibili al D-mannosio
Quali batteri sono sensibili al D-mannosio?
Le lectine sensibili al mannosio sono quelle di tipo 1, che possono essere ad alto legame col mannosio (M1H) o a basso legame (M1L). L'80% degli Escherichia coli isolati nell'intestino hanno lectine di tipo M1L, mentre il 70% di quelli isolati nelle urine sono di tipo M1H. I batteri che possiedono questo tipo di lectine mannosio sensibili, oltre agli E.coli sono: klebsiella, shigella e salmonella.
In corso di terapia con D-mannosio è frequente assistere alla comparsa nelle urine di batteri diversi dagli E. coli (Enterococchi, Proteus, ecc). Ciò avviene perchè inizialmente vengono eliminati i batteri con lectine mannosio altamente sensibili (M1H). Se però i fattori predisponenti non vengono eliminati i batteri continueranno ad arrivare. Questi nuovi batteri, visto che non sono stati eradicati dal D-mannosio, molto probabilmente hanno lectine mannosio lievemente sensibili (M1L), o lectine mannosio insensibili. Nel primo caso (M1L) sarà sufficiente aumentare il dosaggio di D-mannosio e gli intervalli di somministrazione. Nel secondo caso (vedi più avanti) sarà necessario ricorrere ad altre cure.
Nathan Sharon del dipartimento di chimica biologica dell'istituto di scienze Weitzmann israeliano ritiene che in un futuro imminente non sarà più necessario combattere le infezioni con terapie antibiotiche, che verranno sostituite con terapie a base di zuccheri. E questo sarà valido sia per la vescica, che per tutti gli altri organi del nostro organismo. Egli sostiene che questo tipo di terapia antiadesiva sarà più efficace degli antibiotici, sarà priva di effetti collaterali significativi, non sarà tossica, non creerà danni alla flora batterica e non debiliterà il sistema immunitario, poiché si tratta di sostanze presenti normalmente nel nostro organismo. Sharon spiega che il latte umano contiene oligosaccaridi (zuccheri complessi) in altissime concentrazioni e che molti di questi hanno capacità elevate di aderire alle lectine batteriche. I bambini allattati al seno hanno un'incidenza nettamente inferiore di diarree da campylobacter jejuni rispetto a quelli nutriti con latte artificiale.
Sharon afferma inoltre che questo tipo di terapia, non uccidendo i batteri come fanno gli antibiotici (lasciando in vita quelli più resistenti, che genereranno figli altrettanto forti) non crea resistenze, ma anzi consente una maggior sensibilità dei batteri agli stessi antibiotici.
In effetti è molto frequente nelle donne che assumono D-mannosio riscontrare nell'antibiogramma un notevole aumento della sensibilità da parte dei batteri, persa dopo anni di terapie antibiotiche.
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Batteri privi di lectine non sensibili al D-mannosio
Quali batteri non sono sensibili al D-mannosio?
Esistono poi batteri sprovvisti di lectine. Il D-mannosio ovviamente non è attivo su questi batteri e non riuscirà ad eliminarli. Essi concepiranno figli uguali a loro (quindi senza “zampe”), che colonizzeranno le urine sostituendosi gradualmente ai batteri con lectine. Ciò non deve assolutamente preoccupare. Infatti senza lectine i batteri non riescono ad attaccarsi ai mastociti presenti sulle mucose uroteliali (i mastociti sono cellule immunitarie responsabili dell'attivazione del processo infiammatorio) e quindi non potranno provocare ne' infiammazione, ne' dolore, ne' danno. E' frequente infatti in corso di terapia con D-mannosio avere l'urina torbida, maleodorante, e piena di nitriti (segno di presenza batterica) e urinocolture positive senza però leucociti (indice di infiammazione) e quindi senza accusare sintomi significativi. Questa batteriuria non va trattata proprio perchè non solo è innocua, ma addirittura protettiva! Infatti la presenza di questi batteri toglie spazio vitale e sostanze nutritive a quelli aggressivi impedendogli di colonizzare la vescica.
Batteri con lectine non sensibili al D-mannosio
Quali batteri con lectine non sono sensibili al D-mannosio?
Esistono infine lectine di tipo P, insensibili al mannosio perchè non in grado di legarsi ad esso. Questi batteri quindi non aderiscono al mannosio presente sulle mucose vescicali, ma si legano ad altri elementi presenti sull'urotelio (il tessuto urinario). Le lectine P sembrano avere maggior potere di provocare infiammazione e sono le responsabili delle pielonefriti, probabilmente perchè sono insensibili anche all'azione difensiva di IgA e proteine di Tamm Horsfall e quindi riescono a risalire incontrastati fino al rene.
Laddove il D-mannosio risultasse inefficace è probabile che l'infezione sia provocata da batteri che presentano lectine mannosio insensibili o lectine a basso legame col mannosio. Fortunatamente a livello urinario la maggioranza dei batteri implicati nelle infezioni sono di tipo 1 ad alto legame, seguiti da quelli a basso legame e raramente sono coinvolti batteri mannosio insensibili.
Grazie a recenti studi pare che questi batteri mannosio insensibili siano in grado di legarsi ad altri zuccheri quali il galabiosio,il fucosio, lo xylitolo e ad altre sostanze quali le proantocianidine di tipo A (PAC-A) estratte dal mirtillo rosso (cranberry).
Proprio per questo motivo la nostra associazione ha fatto produrre un D-mannosio purissimo potenziato da Xylitolo e Oximacro (l'estratto con la maggior quantità di PAC di tipo A presente sul mercato).
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La ricerca sta cercando di sintetizzare chimicamente sostanze costituite da più tipi di zuccheri diversi tra loro uniti in un'unica molecola, affinchè siano efficaci su tutti i tipi di lectine batteriche (talvolta presenti anche su un unico batterio) in modo da rendere la terapia ancora più efficace dello zucchero singolo ed in grado di sostituire completamente gli antibiotici anche per patologie diverse da quelle urinarie. Infatti sono in corso numerosi studi sul ruolo del D-mannosio non solo sulle infezioni urinarie, ma anche su infezioni in altri organi del corpo. Infatti la terapia antiadesiva a base di zuccheri in studi effettuati su animali sembra essere efficace, oltre che contro questi uropatogeni mannosio-insensibili, anche contro la neisseria gonohorreae (responsabile di malattie genitali sessualmente trasmissibili) e l'Helicobacter pylori (responsabile di gastrite ed ulcera gastrica).
- Scritto da Rosanna Piancone
- - Cistite.info APS Onlus
Il D-mannosio è un rimedio naturale per la cura della cistite. In caso di cistite cronica viene assunto anche per lunghi periodi in quanto rappresenta un valido aiuto nella prevenzione delle recidive. Si vocifera che possa avere effetti anticoncezionali. A parte le affermazioni fatte da un sito commerciale inglese (senza alcun supporto bibliografico a supporto di quanto afferma) non ho trovato un solo articolo scientifico che attestasse ciò. Mi convinco quindi che sia solo il prodotto venduto da questa ditta anglosassone ad avere questo effetto (che comunque non riesco a spiegarmi). Questi timori (o speranze in altri casi, a seconda dal desiderio o meno di una gravidanza) credo abbiano origine esclusivamente e infondatamente da quel sito.
In realtà non c'è motivo per cui questo zucchero possa interferire con la fecondazione. Infatti la maggior parte di mannosio assunto arriva in vescica proprio perchè il sangue (carico di D-mannosio) viene filtrato dal rene, che riconosce questo zucchero come un elemento da eliminare e lo espelle con le urine. La vagina invece non è un filtro del sangue. Non venendo metabolizzato ed essendo espulso quasi totalmente con le urine, la quantità che potrebbe arrivare in vagina è talmente insignificante che, anche fosse vero il suo effetto anticoncezionale, non sarebbe in grado di interferire sul concepimento. A riprova di ciò, l'inefficacia del d-mannosio sulle infezioni vaginali se assunto per bocca e la necessità di introdurlo in vagina tramite lavande con mannosio per debellare la presenza di questi microrganismi a livello genitale.
Ho potuto constatare che sono tantissime le donne affette da cistite recidivante con problemi di fertilità. Credo che le numerose infezioni portino ad un costante e continuo stato di infiammazione pelvica, che preclude la possibilità di procreare andando a rompere i normali equilibri coinvolti nel processo di fecondazione. Nel momento in cui le recidive spariscono la situazione pelvica torna gradualmente normale; gli equilibri vengono ripristinati e la gravidanza diventa più probabile.
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Anche io ho avuto problemi di fecondazione nel periodo in cui avevo continue cistiti recidivanti: a causa di una gravidanza extrauterina ho subito un aborto spontaneo. L'ovulo si era impiantato nella tuba rompendomela al 2°-3° mese di gravidanza (io non sapevo di essere incinta perchè avevo mestruazioni regolarissime). Quindi ho avuto emoperitoneo (emorragia interna) e un intervento urgente in laparotomia con conseguente grave anemia per il copioso sangue perso.
Dopo 3 mesi dalla brutta esperienza dell'extrauterina ho cominciato ad assumere il D-mannosio. Le cistiti sono sparite, ho recuperato la salute pelvica e dopo altri 5 mesi sono rimasta ancora incinta sebbene prendessi mannosio subito dopo i rapporti in quantità industriali poichè 5 anni fa non avevo a disposizione tutte le informazioni che ci sono ora e ogni singola dose che assumevo corrispondeva a 8 volte la dose minima efficace (e sufficiente)!!
Posso quindi testimoniare che sono rimasta incinta proprio nel momento in cui assumevo la massima quantità di D-mannosio e sono sicura che sia stata proprio questa sostanza a favorire la mia gravidanza..
Per questo ritengo che il mannosio non solo non abbia alcun effetto contraccettivo, ma che favorisca la fecondazione.
La realtà dei fatti e le numerose testimonianze sembrano confermare ciò, viste le gravidanze avvenute durante la terapia con D-mannosio.
Affidarsi all'effetto anticoncezionale del D-mannosio porterebbe solo ad un incremento delle code all'anagrafe!
- Scritto da Rosanna Piancone
- - Cistite.info APS Onlus
Il D-mannosio in gravidanza e durante l'allattamento è un rimedio naturale usato da molte donne per combattere la cistite. Non essendoci studi sull'uso di D-mannosio in gravidanza è difficile (se non impossibile) che qualcuno si prenda la responsabilità di assicurarti l'innocuità di questo zucchero in gravidanza. Stando a quanto viene riportato in siti ufficiali americani e inglesi non ci sono controindicazioni nell'assunzione di D-mannosio durante la gravidanza e l'allattmaneto.
In fondo l'alternativa qual'è? L'antibiotico.
Può uno zucchero semplice, che non viene neanche metabolizzato, creare più problemi di un antibiotico? Io e la letteratura straniera crediamo proprio di no.
Il consiglio è quello di assumere D-mannosio puro per evitare l'assunzione di altri componenti non ancora testati in gravidanza.
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Io (Rosanna Piancone) ho assunto il D-mannosio puro per tutta la gravidanza col benestare dei medici coi quali lavoravo all'epoca, e durante l'allattamento col benestare del pediatra della mia piccola Morgana.
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Al terzo mese di gravidanza, nonostante prendessi D-mannosio (un solo cucchiaino alla sera) ho avuto una cistite fortissima, debellata solo con tantissimo D-mannosio (sempre a dosaggi esagerati rispetto a quelli sufficienti). Quella è stata la mia ultima cistite (21gennaio 2006).
Morgana è nata al nono mese sana come un pesce, l'ho allattata per 18 mesi (continuando a prendere mannosio fino ai suoi 12 mesi) ed ora è una splendida ragazzina di 15 anni.
Nella mia storia puoi trovare tutto il mio percorso dai primi esordi fino alla guarigione definitiva dalla cistite.
Leggi altre testimonianze di donne che fanno o hanno fatto uso di D-mannosio in gravidanza.
- Scritto da Rosanna Piancone
- - Cistite.info APS Onlus
Il D-mannosio è uno zucchero semplice, utile nel combattere la cistite (leggi come assumere il D-mannosio in fase acuta e come prevenzione).
In caso di cistite cronica è necessario assumere D-mannosio per periodi prolungati. Ma che rischi comporta?
In base alla nostra esperienza pluridecennale (dal 2004) col D-mannosio possiamo affermare che non si è mai manifestato alcun danno anche dopo anni di assunzione.
Gli unici effetti collaterali si sono manifestati ad inizio trattamento con D-mannosio e sono scomparsi dopo i primi giorni di terapia. Questi gli effetti collaterali del D-mannosio:
- Disturbi intestinali
- Urine torbide e maleodoranti
- Aumento dei batteri nelle urine
- Urgenza minzionale
- Reazioni allergiche
- Assenza di effetti collaterali
Disturbi intestinali
Il meteorismo è dovuto al fatto che il D-mannosio è uno zucchero difficilmente ritrovabile nella nostra dieta e l'organismo umano è quindi sprovvisto di enzimi in grado di digerirlo (tant'è vero che viene eliminato non metabolizzato attraverso le urine). Una parte di questo nutriente non viene assorbito dalle pareti intestinali, quindi non entra nel circolo sanguigno e resta nell'intestino a disposizione dei batteri qui presenti, che lo fermentano producendo gas e fastidi gastro-intestinali. Avendo potere osmotico (cioè richiama i liquidi), il D-mannosio non assorbito può anche provocare diarrea. Un meccanismo simile avviene per esempio in chi è intollerante al lattosio, oppure mangiando fagioli (ricchi di zuccheri, tra cui mannosio). Si può provare a ridurre questo disturbo assumendo il D-mannosio in concomitanza con pasti grassi o yogurt.
Chi è ben provvisto di enzimi utili alla digestione del d-mannosio avrà meno (o nulli) effetti collaterali intestinali rispetto a chi ne ha meno o a chi non ne ha affatto.
Sarà l'assunzione stessa di D-mannosio a stimolare la produzione di enzimi in grado di digerirlo e quindi dopo pochissimi giorni i fastidi gastrointestinali spariscono, l'assorbimento di questo zucchero aumenta e ne arriva in maggiori quantità in vescica.
Con l'assunzione prolungata il 32% ha continuato ad avvertire meteorismo, l'1% diarrea, l'8% stipsi. Tuttavia il 50% non ha più avuto effetti collaterali e il 9% ha ottenuto addirittura una regolarizzazione della funzionalità intestinale.
Quindi gli effetti collaterali intestinali sia ad inizio terapia che a lungo termine sono del tutto soggettivi e totalmente diversi da individuo a individuo.
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Urine torbide e maleodoranti
Durante i primi giorni di assunzione è anche possibile notare un peggioramento dell'aspetto e dell'odore delle urine. Queste possono apparire torbide, maleodoranti e piene di scagliette bianche. Questo avviene a causa della pulizia che il d-mannosio sta effettuando sulle pareti vescicali, quindi non deve spaventare, ma va considerato come un effetto positivo. Nel 2005 Alice56 (una delle prime donne italiane che avevano assunto D-mannosio) agli inizi di questa cura naturale aveva fatto analizzare le sue urine torbide e ricche di queste scagliette bianche, chiedendo all'analista (suo conoscente) di spiegarle cosa fossero quei pezzettini bianchi.
Ho parlato ora telefonicamente con l'analista che ha analizzato il mio campione di urine non sterili e di 24 ore (...), che presentavano muco e filamenti come è stato riscontrato da chi sta usando il mannosio. Mi ha detto testualmente che è "normale muco presente nella parete vescicale e che il mannosio stacca sostituendosi al film della vescica”. Non ha trovato niente di patologico,
Alice56 13/09/2005 (forumsalute.it)
Nel corso della prima settimana di assunzione le urine torneranno limpide, chiare e senza cattivo odore.
Aumento dei batteri nelle urine
Il D-mannosio, oltre ad impedire ai batteri di attaccarsi alle pareti vescicali, riesce anche a staccare i batteri già ancorati alla mucosa e a calamitare quelli penetrati in profondità. Per questo motivo nei primi periodi di assunzione di mannosio è facile, pur in assenza di sintomi, riscontrare urinocolture positive (e talvolta con cariche batteriche addirittura più alte del solito): perchè i batteri rilevati con l'urinocoltura non sono i batteri presenti in vescica, ma quelli che stiamo eliminando dalla vescica. L''assenza di sintomi dimostra che si tratta di innocua batteriuria e non di cistite.
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Urgenza minzionale
Un altro effetto indesiderato piuttosto frequente è l'urgenza minzionale. Agli inizi della terapia infatti molte donne hanno lamentato molta fatica a trattenere il d-mannosio in vescica per un'ora prima di urinare. Talvolta già dopo un quarto d'ora dall'assunzione lo stimolo si fa impellente. Anche questo effetto sembra passare dopo i primi giorni di assunzione.
Reazioni allergiche
Come per tutte le sostanze (farmaceutiche o alimentari) anche verso il D-mannosio si possono verificare reazioni allergiche o di intolleranza visibili soprattutto a livello cutaneo. Sono eventi estremamente rari.
Assenza di effetti collaterali
Ovviamente ci sono anche molte donne che non hanno riscontrato alcun effetto collaterale. Ciò non vuol dire che il D-mannosio non sia efficace. Se un antibiotico non ti provoca mal di testa, diarrea, gastrite o debolezza vuol forse dire che non è efficace? Probabilmente non hai fastidi intestinali perchè hai molti enzimi deputati alla digestione del mannosio. Probabilmente non vedi pezzetti nelle urine perchè la tua vescica fortunatamente presenta poche zone da rinnovare. Probabilmente non hai urine torbide e maleodoranti perchè non hai molti batteri da eliminare.
Molte donne dal nostro Forum hanno assunto D-mannosio in gravidanza o in allattamento senza effetti collaterali per la mamma e il bambino.
- Scritto da Rosanna Piancone
- - Cistite.info APS Onlus
ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.