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Vulvodinia e medicina tradizionale cinese

A cura della Dott.ssa Noemi Gugliotti
Ostetrica esperta in riabilitazione pelvica, medicine naturali e operatrice Tuina MTC

“Cio che il bruco chiama fine del mondo , il resto del mondo chiama farfalla”

Con questo noto proverbio cinese voglio aprire il seguente articolo sulla Vulvodinia e la medicina tradizionale cinese (MTC).
La vulvodinia è una patologia misconosciuta che si manifesta con specifici sintomi in donne di disparate età (bruciore ai genitali esterni, dolore ai rapporti, ipersensibilità locale, ecc).
Questa patologia colpisce silenziosamente il 10-12% delle donne e la diagnosi spesso arriva dopo un periodo variabile dagli 8 mesi ai 4 anni. Anni in cui si passa da uno specialista all’ altro senza cure efficaci, spesso assumendo antibiotici per fantomatiche infezioni vulvovaginali e cistiti ricorrenti che rendono la vita impossibile.

Il mio desidero è quello di informare le donne che soffrono di vulvodinia sulle terapie alternative, tra cui la MTC, complementarie a quelle ufficiali.

Approfondimento: La vulvodinia

 

 

La pelvi nella MTC

La medicina tradizionale cinese è una medicina olistica e pertanto energetica, diversa da quella occidentale. Le Lettrici noteranno che in seguito ci saranno dei riferimenti agli organi e ai visceri che non rispecchiano però il significato propriamente medico e anatomico occidentale. Ad esempio nel parlare del Rene si intenderà l’energia dell’organo, così come l’energia della milza, dello stomaco, del fegato, ecc,  che svolgono determinate funzioni energetiche. Per la MTC Qi indica energia, Xue indica il sangue, Gu l'osso e Pen il bacino.

La pelvi è costituita da una parte ossea che è sotto il controllo del rene e da strutture legamentose che sono sotto il controllo del qi di fegato e vescica biliare. La pelvi è il vaso che contiene gli organi pelvici: vescica, utero e retto. Energeticamente è in relazione con il qi e xue (il sangue), con l’energia ancestrale yuan qi e con i meridiani curiosi.

La pelvi viene definita in medicina tradizionale cinese xiao fu “piccolo addome”.

La porta di Giada

Nella tradizione taoista la vagina è nominata anche porta di giada. Questo perché è a tutti gli effetti considerata un luogo sacro, un luogo alchemico dove è possibile creare non solo esseri umani , ma nuove idee e progetti. La vagina è governata dal meridiano del fegato come anche la vulva ed è attraversata dagli stessi meridiani dell’utero.

Secondo la MTC ogni donna dovrebbe prendersi cura della propria porta di Giada pulendola dopo il mestruo con delle lavande con acqua e aceto di mele per acidificare il PH.
Un’altra pratica di benessere per la MTC prevede il massaggio della porta di giada. Nelle donne affette da vulvodinia la prima cosa da insegnare è il massaggio della porta di giada la mattina presto e la sera prima di addormentarsi. In una donna senza problemi di vulvodinia dovrebbe essere eseguito con una serie di 81 rotazioni in senso orario per purificare e disintossicare e con 81 rotazioni in senso antiorario per erogare l’energia. In una donna affetta da vulvodinia questa pratica va valutata attentamente con la professionista che l'ha in cura.

Questa pratica andrebbe unita al massaggio del seno. Anche i seni sono dei centri energetici molto importanti e massaggiarli in un determinato senso (orario oppure antiorario) può accrescere l’energia vitale o liberarla laddove ci sono delle stasi. È inoltre ormai scientificamente provato che massaggiare i seni permetta la liberazione delle endorfine e la riduzione dei livelli di cortisolo, che spesso nelle donne affette da vulvodinia è molto imponente.

 

Sindromi vuvodiniche secondo la MTC

Secondo la MTC esistono diversi tipi di sindromi da vulvodinia ognuna caratterizzata da diverse tipologie di dolore. A differenza della medicina convenzionale dove esistono solo 2 tipi di vulvodinia (localizzata e generalizzata). Senza scendere troppo nel dettaglio si elencheranno di seguito alcune delle sindromi con le loro caratteristiche in termini di dolore vulvare.

  • Sindrome da vuoto di yin di rene e fegato: dolore caratterizzato da secchezza vaginale che si irradia anche verso la zona anale e sacrale che si aggrava negli ultimi giorni o subito dopo il flusso mestruale
  • Sindrome da costrizione del fegato: Dolore con prurito e bruciore che peggiora in ovulazione, nei primi giorni del mestruo. Mestruazioni dolorose nei primi due giorni.
  • Sindrome da umidità calda nel jao inferiore: Dolore che si manifesta come sensazione di pesantezza al basso addome e alla zona vescicale con minzioni frequenti, brucianti e accompagnate anche da ematuria. Prurito vaginale tipico dell’ infezione da candida accompagnato da stanchezza e rossore vaginale. Prurito anale e muco nelle feci. Sono indicate coppettazione e guasha
  • Sindrome da umidità fredda nel jao inferiore: Dolore vulvare con senso di livido e di pesantezza che si può accompagnare fino alle gambe con senso di stanchezza. Il dolore si aggrava durante i primi giorni del mestruo con sensazione di freddo al basso addome che migliora con calore
  • Sindrome da tan e vuoto di milza stomaco: Dolore che peggiora dopo la fase finale del mestruo, con sensazione di spinta verso il basso in zona pelvica (spesso si associa a prolasso uterino), dolore alle anche e diarrea
  • Sindrome da calore pieno: dolore come di fuoco, la donna riferisce di sentire un “tizzone” acceso associato o meno a prurito che si aggrava durante il flusso mestruale. Consigliato il guasha e Melissa che ha azione purificante sul sangue.

 

I trattamenti nella medicina tradizionale cinese

Quali sono dunque i trattamenti della medicina cinese che possono agevolare il processo di guarigione?

Oltre all'agopuntura si possono ottenere simili risultati anche attraverso il Tuina, il massaggio degli agopunti della medicina cinese e di altre tecniche integrate come la Moxibustione, la coppettazione ed il guasha. A questi trattamenti è possibile aggiungere, al fine di ottenere i migliori risultati, dei consigli di fitoterapia e dietetica occidentale e/o non. Il lavoro del massaggio e di tutte le altre tecniche non agopunturali ha lo scopo di riequilibrare l’ alterazione dello yin e dello yang degli organi nel corpo e riportare la donna al benessere.

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