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studio la stoffa del dolore

Il laboratorio “La Stoffa del Dolore” intende esplorare i vissuti di dolore pelvico-vulvare, utilizzando una metodologia qualitativa co-partecipata di creazione e manipolazione di oggetti simbolici.

Il fine è fornire un ausilio comunicativo in ottica multisensoriale per potenziare le narrazioni di malattia, comprendere i codici culturali che intervengono nelle esperienze di dolore e offrire un’esperienza di crescita in chiave gruppo-solidale.

 

 

Il progetto

Le* partecipanti* sono invitati a scegliere un pezzo di stoffa di circa 40cmx40cm: il tessuto è il punto di partenza per un progetto creativo individuale.

C’è un aspetto (o più aspetti) dei tuoi dolori vulvari e pelvici che vorresti esprimere? Quali veli vogliamo sollevare su questi bruciori, limitazioni e stigmi?

Il tessuto è una tela bianca d’espressione, che può essere manipolato, colorato, ricamato, bruciato, tagliato, dipinto, indossato, profumato o anche combinato con altri materiali, senza limite alla creatività e ai significati che si vuole esplorare. L’obiettivo non è produrre qualcosa di bello ma abbracciare il processo creativo e tutti i pensieri e emozioni che da esso potranno scaturire.

Per comprendere lo sviluppo dei progetti individuali, ti chiedo di fotografare o filmare gli step principali della tua manipolazione, corredando con qualche nota le tue azioni: questo materiale sarà utile per riassumere la tua esperienza di dolore e di creazione, possibilmente organizzando immagini e note in un documento powerpoint, pdf o un cartellone.

Il giorno del workshop consisterà nella presentazione dei progetti creativi e in un lavoro di gruppo in cui ci confronteremo su bisogni, aspettative, difficoltà, strategie di resistenza e co-esistenza.

I manufatti prodotti comporranno una collezione creativa di supporto alla ricerca scientifica e a disposizione di eventi divulgativi sulla vulvodinia e dolori del pelvi, nonché di campagne di sensibilizzazione e attività di disseminazione scientifica.

 

Chi può partecipare

La partecipazione è gratuita e aperta a tutte le persone con vulva e dolore vulvare/pelvico.

L’attività è subordinata al progetto di ricerca sviluppato da Federica Manfredi, antropologa medica e assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Torino, dipartimento di Culture, Politiche e Società.

Ogni partecipante sarà invitata a scegliere il proprio livello di anonimato e potrà ritirare in ogni momento la propria adesione, anche successivamente al giorno del laboratorio, in aderenza al Codice Europeo di Condotta per l’Integrità della Ricerca.

Per iscrizioni, domande e curiosità rivolgersi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Come aderire

Se soffri di dolore vulvare e ti interessa aderire a questo progetto di ricerca, sei invitat* a rispondere al breve questionario qui di seguito lasciando la tua mail di contatto.

I tuoi dati saranno trattatati nel rispetto della privacy ai soli scopi della ricerca La Stoffa del Dolore. Ti contatteremo al più presto per proporti le date del workshop online o in presenza.

 

QUESTIONARIO

 

Prossimi incontri ONLINE

- 19 Maggio 2023, ore 19:00-21:00. Piattaforma Teams.
- 26 Maggio 2023, ore 19:00-21:00. Piattaforma Teams.

 

Prossimi incontri IN PRESENZA

- 29 Maggio 2023, dalle 19:00 alle 21:00, presso la sede della ConsultoriA Autogestita - Via F. Millio 42, Torino.
- 31 Maggio 2023, dalle 19:00 alle 21:00, presso i locali del Laboratorio ConTatto, in c.so Principe Oddone 3, Torino.

Possibilità future di laboratori in presenza a Roma e online. La partecipazione è subordinata all’iscrizione e alla disponibilità di posti.

 

 

ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.