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Molti degli organi che compongono l'apparato uro-genitale femminile hanno una conformazione molto simile in quanto hanno la stessa origine embrionale. E' il caso della cervice, della vagina, del trigono e dell'uretra, composti tutti da più strati di tessuto con funzioni diverse: epitelio, tessuto connettivo e muscolo.

La vulva ha una composizione simile, ma solo nelle sue parti più interne (piccole labbra e orifizio vaginale). Infatti più la zona è esterna e più assume l'aspetto di una normale cute in quanto, essendo più esposta ad aggressioni esterne, deve poter assicurare una protezione maggiore alle strutture sottostanti e questo è possibile attraverso ulteriori rivestimenti: un rivestimento cellulare più coriaceo detto cheratinizzato (che troviamo sulle piccole labbra, sulle grandi labbra e sul monte di Venere), uno strato composto da grasso (solo sulle grandi labbra e sul monte di Venere) e uno strato di peli (solo sul monte di Venere).

 

 

Epitelio pavimentoso stratificato

E' lo strato più interno, direttamente a contatto con la cavità dell'organo e con il suo contenuto.

L'epitelio è composto da diversi strati di cellule. Nello strato più profondo vi sono le cellule più giovani e fragili, che maturando risalgono in superficie assumendo un aspetto sempre più piatto e squamoso. Il termine pavimentoso infatti indica la presenza di queste cellule piatte che formano una specie di pavimento di piastrelle nello strato più superficiale (quello cioè a contatto con la cavità dell'organo o del condotto) a protezione degli strati di cellule inferiori più immature e delicate.

Una microlesione a livello delle cellule piatte più forti permette ai patogeni (batteri, virus, candida) di aggredire direttamente le cellule più indifese e qui proliferare. Su questo strato di cellule le sostanze che normalmente non sarebbero irritanti (creme, detergenti, gel, ecc) diventano invece aggressive e causano forte bruciore. (Scopri come rinforzare il tessuto genitale)

L'ossigeno e le sostanze nutritive si diffondono dai vasi del sottostante tessuto connettivo attraverso gli spazi tra una cellula e l'altra. Gli strati superficiali che sono lontani dal tessuto connettivo ricevono scarso nutrimento, si appiattiscono, diventano squamose, muoiono e si staccano (cellule di sfaldamento) lasciando spazio alle nuove cellule sottostanti, ormai mature per sostenere il ruolo difensivo verso gli attacchi esterni (microbi, acidità, agenti irritanti, ecc). In questo modo l'epitelio è in costante autorinnovamento.

Recentemente è stato dimostrato che anche nell'epitelio sono presenti terminazioni nervose, seppur inferiori agli strati più profondi.

Tessuto connettivo

Al di sotto dell'epitelio vi è uno strato ricco di terminazioni nervose, vasi sanguigni e vasi linfatici, che portano sensibilità, nutrimento ed ossigeno a tutto l'organo.

 

Muscolo

E' lo strato più esterno dell'organo, responsabile della sua contrazione.

 

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