fbpx

Le novità dei prossimi mesi!

 Abbiamo in programma novità entusiasmanti

Scopri quali


Alimentazione

In questa sezione troverai tutti gli articoli che ti spiegano il legame tra alimentazione e benessere delle vie urinarie e genitali.

Obst und Gemüse

Oxalsäure ist ein Stoff, der hauptsächlich in Obst und Gemüse enthalten ist. Sie gilt als Antinährstoff, da sie dazu neigt, sich an verschiedene Mineralien (insbesondere Eisen, Magnesium und Kalzium) zu binden, wodurch diese für den Körper unbrauchbar werden. In der Folge kann es zu Mangelerscheinungen und Problemen wie Blutarmut, Osteoporose, Krämpfen und Muskelkontrakturen kommen.


Die Kombination von Oxalsäure und Mineralien führt zur Bildung von Oxalaten, die sich zusammenschließen und Kristalle bilden können. Die Kristalle im Urin verursachen beim Passieren der Schleimhäute Reizungen, die zu Beschwerden wie Hämaturie (Blut im Urin) und Schmerzen beim Wasserlassen führen. Gereizte Schleimhäute werden brüchiger und damit anfälliger für den Angriff von Bakterien, die dann eine Blasenentzündung auslösen können.

Eine bakterielle Blasenentzündung behandeln

Neben der Verursachung einer Blasenentzündung haben Oxalatkristalle noch eine weitere negative Auswirkung: In einem sauren Milieu neigen sie zur Klumpenbildung und bilden Harnsteine.

Um festzustellen, ob Oxalate im Urin vorhanden sind, kannst du einen Urintest mit Sedimentanalyse durchführen.

Wenn Oxalate im Urin vorhanden sind, ist es daher ratsam, den Urin durch eine alkalisierende Ernährung oder durch die Einnahme von speziellen Nahrungsergänzungsmitteln zu alkalisieren, um ihre Bildung zu verhindern.

Eine angemessene Ernährung sollte maximal 100mg Oxalsäure pro Tag enthalten, bei Harnwegserkrankungen, Osteoporose oder Nierensteinen sollte die Menge auf 50mg gesenkt werden.

Nachstehend findest du eine Liste der gängigsten Lebensmittel mit ihrem jeweiligen Oxalsäuregehalt. Wenn du eine ausführlichere Liste wünschst, kannst du die vollständige Tabelle downloaden, indem du auf das Bild unten klickst.

TABELLA OSSALATI

Erhalte die Oxalat Tabelle

 

Convenzioni per i soci

Oxalsäure in den Lebensmitteln

Die Zahl neben dem Lebensmittel gibt an, wie viel mg Oxalsäure in einer Portion enthalten sind. Diese Liste wurde auf der Grundlage von Forschungsergebnissen der Harvard School of Public Health erstellt.

 

 

Gemüse

Gekochter Spinat: 1510 mg pro 1 Tasse Produkt
Rhabarber: 1082 mg pro 1 Tasse
Gombo (okra): 1014 mg pro 1 Tasse
Roher Spinat: 656 mg pro 1 Tasse
Rote Beete Blatt: 500 mg pro 1 Tasse
Roter Mangold: 420 mg pro 1 Tasse
Grüner Mangold: 347 mg pro 1 Tasse
Rote Beete: 152 mg pro 1 Tasse
Runde Bohnen: 152 mg pro 1 Tasse
Gebackene Kartoffel ohne Schale im Durchschnitt: 97 mg
Steckrübe: 62 mg pro 1 Tasse
Kohlrabi: 60 mg pro 1 Tasse
Bohnen: 40 mg pro 1 Tasse
Bambussprossen: 35 mg pro 1 Tasse
Tomatensauce: 34 mg pro 1 Tasse
Gebratene Bohnen: 32 mg pro 1 Tasse
Rote Bohnen: 30 mg pro 1 Tasse
Pastinake: 30 mg pro 1 Tasse
Süßkartoffel: 28 mg pro 1 Tasse
Karotten einer großen Größe: 20 mg
Kraut: 10 mg pro 1 Tasse
Gekochter Sellerie: 10 mg pro 1 Tasse

Oxalsäure ist auch in den Säften und Extrakten der oben genannten Gemüsesorten und in Tomatensauce enthalten.

 

Früchte

Himbeeren: 48 mg pro 1 Tasse
Orange: 29 mg pro Frucht
Datteln: 24 mg pro Frucht
Grapefruit: 24 mg pro Frucht
Avocado: 19 mg pro Frucht
Oliven: 18 mg pro 10 Oliven
Kiwi: 16 mg pro Frucht
Mandarinen: 10 mg pro Frucht

Pfirsiche und Ananas in Sirup können Oxalsäure enthalten.
Getrocknete Versionen der oben genannten Früchte enthalten Oxalsäure, ebenso wie Ananas, Pflaumen und getrocknete Feigen.
Oxalsäure ist auch in Fruchtsäften enthalten.

 

Trockenfrüchte

Mandeln: 122 mg pro 28g
Cashewnüsse: 49 mg pro 28g
Erdnüsse: 27 mg pro 28g
Pistazien: 14 mg pro 28g
Pecannüsse: 10 mg pro 28g

 

Getreide und Mehle

Buchweizenmehl: 133 mg pro 1 Tasse
Maisgries: 97 mg pro 1 Tasse
Sojamehl: 94 mg pro 1 Tasse
Bulgur: 86 mg pro 1 Tasse
Kakaopulver: 67 mg pro 4 Teelöffel
Vollkorn Reismehl: 65 mg pro 1 Tasse
Maismehl: 64 mg pro 1 Tasse
Hirse (gekocht): 62 mg pro 1 Tasse
Vollkornmehl: 29 mg pro 1 Tasse
Vollkornreis (gekocht): 24 mg pro 1 Tasse
Couscous: 15 mg pro 1 Tasse
Weißmehl: 11 mg pro 1 Tasse

Alle Lebensmittel, die mit diesen Zutaten zubereitet werden, enthalten Oxalsäure (Brot, Nudeln, Pizza, Kekse usw.).

 

Literaturverzeichnis

  1. "Estimation of the oxalate content of foods and daily oxalate intake" R P Holmes 1, M Kennedy Collaborators, Affiliations. 2000 Apr;57(4):1662-7.doi: 10.1046/j.1523-1755.2000.00010.x. PMID: 10760101 DOI: 10.1046/j.1523-1755.2000.00010.x
  2. Journal of Agricultural and Food Chemistry
  3. Harvard T.H. Chan School of Public Health Nutrition Department's Directory listing of /health/Oxalate/files
  4. "Effect of different cooking methods on vegetable oxalate content" Weiwen Chai 1 , Michael Liebman Affiliations. 2005 Apr 20;53(8):3027-30. doi: 10.1021/jf048128d. PMID: 15826055 DOI: 10.1021/jf048128d
Ansäuern oder alkalisieren

Die Nieren sind die Organe, die für die Ausscheidung der vom Körper produzierten, sauren Abfallstoffe zuständig sind, die dann über den Urin ausgeschieden werden. Je mehr saure Elemente dem Körper zugeführt werden, desto mehr saure Substanzen müssen von der Niere ausgeschieden werden, die folglich sauren Urin produziert. Doch welche Schäden kann Säure in den Harnwegen anrichten?

Die von Cistite.info zusammengestellten Behandlungsschemata für jede Art von Blasenentzündung können helfen eine Blasenentzündung zu bekämpfen und zu verhindern.

Entdecke Puroman reine D-Mannose und alle anderen Produkte, die mit Cistite.info zusammen entwickelt wurden um Blasenentzündungen zu bekämpfen und Rückfälle zu vermeiden!

Che differenza c’è tra acqua minerale ed acqua potabile?
E’ meglio bere un’acqua minerale in bottiglia o l’acqua che sgorga dai nostri rubinetti?
Chi ci garantisce la qualità dell’acqua?
Come si legge l’etichetta delle bottiglie?
Quale tipo di acqua scegliere tra quelle imbottigliate?
In questo articolo troverai le risposte a tutte queste domande.

 

ACQUA POTABILE

 

ACQUA MINERALE

 

Acqua potabile (del rubinetto)

 

Definizione

L'acqua del rubinetto non può essere definita minerale, ma solamente “potabile” perchè viene prelevata da laghi, fiumi o falde di superficie, pertanto è sottoposta necessariamente a depurazioni chimiche (di solito con cloro).

 

Sostanze nocive presenti nell’acqua potabile

Sostanze nocive presenti nell’acqua potabile
Nell'acqua del rubinetto possono essere presenti sia elementi chimici (sopratutto cloro) utilizzati per la sua depurazione, sia particelle di metalli pesanti assorbite nel suo percorso attraverso le condutture che la portano nelle nostre case (amianto, piombo, cadmio, alluminio), sia inquinanti ambientali (fosfati, idrogeno solforato, pesticidi, arsenico, farmaci).

 

Controlli sull’acqua potabile

L'acqua del rubinetto deve essere sottoposta a 2 tipi di controlli da parte di 2 diversi organi: un controllo interno eseguito da un laboratorio analisi predisposto dallo stesso gestore dell'acquedotto e un controllo esterno eseguito dall'azienda sanitaria di competenza.
Tali organi di controllo devono assicurare che l'acqua sia priva di microrganismi infettanti, di residui chimici e di metalli pesanti, non solo nell'acquedotto, ma facendo prelievi fino al contatore di casa tua. L'eventuale accumulo di microrganismi e sostanze tossiche pertanto sicuramente avviene nel breve tragitto all'interno delle condutture della tua abitazione, soprattutto se la loro installazione risale a molti anni fa, quando si utilizzavano acciaio ossidabile, amianto, zinco, rame, alluminio e ghisa, materiali cioè molto degradabili da cui l'acqua può assorbire molti elementi nocivi.
Oggi la legge prevede l'obbligo di costruire la parte idrica delle nuove abitazioni con materiali esenti dal rischio di contaminazione dell'acqua: acciaio inox, plastica (che ovviamente non riceve la luce del sole e anche se può risentire delle alte temperature dell'acqua calda che passa al suo interno, non staziona a lungo in questi tubi e non accumula ciò che invece viene accumulato da un'acqua chiusa magari per mesi in una bottiglia di plastica).
Le analisi ed i controlli sulle acque potabili sono quotidiani.

 

Come valutare l’acqua del mio rubinetto

Bere acqua del rubinetto consente di risparmiare denaro, produrre meno rifiuti plastici, non dover più cercare grossi spazi per conservare le casse d'acqua e non faticare per trasportare 9-12 kg di acqua ogni volta che si fa la spesa.
Molti comuni forniscono un'acqua potabile decisamente migliore e più controllata rispetto a molte di quelle in commercio. Informati presso il municipio sulle caratteristiche dell'acqua che esce dai tuoi rubinetti, eventualmente fai analizzare un campione in un laboratorio di analisi chimiche alimentari per assicurarti che non abbia accumulato metalli pesanti nel passaggio dal contatore ai tuoi rubinetti e fai controllare da un idraulico le condizioni delle tubature presenti nel tuo stabile. Una volta che avrai accertato tutto ciò, potrai bere tranquillamente l'acqua dei tuoi rubinetti con l'assoluta certezza della sua qualità.
L'eventuale sapore di cloro talvolta presente nell'acqua potabile è eliminabile lasciando riposare l'acqua in un contenitore aperto: il cloro è una sostanza volatile ed evaporerà. L'eventuale presenza di metalli pesanti e polimeri plastici assorbiti dalle tubature del tuo stabile mentre l'acqua stazionava al loro interno, potrà essere eliminata facendo scorrere il rubinetto per qualche secondo in modo da eliminare la parte che è rimasta ferma e raccogliere quella fresca non ristagnata.
Se le analisi sull'acqua del tuo rubinetto riveleranno che non è ideale ad una massiccia idratazione, un'altra alternativa è la sua purificazione attraverso l'uso di un depuratore domestico ad osmosi inversa, che libera l'acqua dalla maggior parte di questi residui inorganici.
Se invece vorrai utilizzare acqua minerale, una volta appurata dall'etichetta l'assenza di sostanze tossiche inorganiche, dovrai porre attenzione ai minerali disciolti al suo interno.

 

Acqua Minerale

 

Definizione

Perchè un'acqua possa essere definita “minerale” deve avere precise caratteristiche: deve provenire da falde sotterranee, deve essere microbiologicamente pura (esente da batteri patogeni), deve essere priva di inquinanti, non deve essere stata sottoposta a trattamenti chimici (ne' antibatterici, ne' di potabilizzazione), deve essere stata imbottigliata direttamente alla sorgente da cui sgorga e deve avere effetti benefici sulla salute.

 

Sostanze nocive

Nell'acqua minerale (spesso imbottigliata in contenitori di plastica) possono essere presenti, oltre ad elementi inorganici accumulati nel sottoterra (arsenico, amianto, alluminio), anche polimeri tossici provenienti dalla plastica stessa in seguito all'esposizione alle alte temperature, agli urti e ai raggi solari. Per questo sull'etichetta si avvisa il consumatore di tenere la confezione in luogo fresco e al riparo dalla luce solare. Ma anche se tu lo facessi, sei sicura che è stato fatto anche durante tutti gli spostamenti tra i diversi rivenditori e durante la conservazione nei vari magazzini?

 

Controlli sull’acqua minerale

Per le acque minerali la legge prevede meno controlli rispetto a quella potabile: un controllo mensile o quindicinale da parte dell'azienda sanitaria e controlli stagionali della sorgente. Inoltre per le acque minerali il controllo viene fatto solo nello stabilimento e da qui a casa tua potrebbe subire alterazioni dovute ad una cattiva conservazione o a errate modalità di trasporto, ma una volta fuori dallo stabilimento non viene più controllata.
Infine la legge prevede un aggiornamento dell’etichetta solo ogni 5 anni. In 5 anni possono cambiare molte cose e l'acqua che abbiamo acquistato potrebbe non essere più la stessa che viene descritta in etichetta.
L'Adiconsum (la nota associazione in difesa dei consumatori) nel 2003 ha analizzato 98 marche di acque minerali scoprendo che solo 12 erano in regola con quanto dichiarato in etichetta. Visto che deve comparire la data in cui è stata fatta l'analisi in base alla quale sono stati riportati i dati chimico-fisici sulla confezione, il consiglio è quello di acquistare un'acqua che riporti una data di questo esame quanto più recente possibile.
L'Italia è il maggior produttore e consumatore mondiale di acque imbottigliate. Gli interessi commerciali attorno a questo prodotto sono elevatissimi e il largo uso che ne facciamo non è dettato da un reale bisogno, ma dall'efficacia della propaganda commerciale spesso terroristica ed intimidatoria.

 

Acqua minerale, oligominerale o minimamente mineralizzata

L'acqua imbottigliata viene definita minerale perché lungo il percorso sotterraneo attraverso le rocce si arricchisce di minerali accumulati. Questi minerali (calcio, sodio, ferro, magnesio, zolfo, bicarbonato, fluoro) sono importantissimi per le funzioni del nostro corpo.
Bere quindi non significa solo idratarsi, ma anche apportare elementi indispensabili al nostro organismo. Tuttavia se l'introduzione di questi elementi è eccessiva si rischiano alterazioni organiche patologiche.
La quantità di minerali disciolti nell'acqua viene chiamata “residuo fisso”. In base al valore del residuo fisso si possono distinguere:
acque ricche di sali minerali: (più di 1500mg di residuo fisso in un litro): devono essere utilizzate solo a scopo curativo per specifiche patologie, dietro indicazione medica. Un uso improprio può provocare l'insorgere di problemi.
Acque medio-minerali (tra 500 e 1000mg per litro): contenendo molti minerali è sconsigliato assumerne in eccesso.
Acque oligominerali (meno di 500mg): il basso contenuto di minerali ne consente un uso abbondante quotidiano.
Acque minimamente mineralizzate (meno di 50mg): per il bassissimo contenuto di minerali sono definite acque leggere
In caso di cistite ricorrente, l'acqua ideale dovrà essere oligominerale o minimamente mineralizzata (residuo fisso minore di 500mg) per consentire un continuo lavaggio vescicale e costante diluizione dell'urina senza affaticare i reni.
L’acqua che sgorga dai nostri rubinetti in genere è oligominerale. Puoi richiedere al tuo comune l’analisi della composizione dell’acqua per conoscere le sue caratteristiche e valutare se è adatta a te. In caso contrario puoi acquistare quella in bottiglia facendo attenzione a quanto riportato in etichetta.

 

Le acque con funzioni specifiche

Esistono acque che contengono prevalentemente un tipo di minerale, che le assegna un ruolo salutare specifico. Di seguito illustrerò solo le proprietà utili o dannose alla funzionalità urinaria ricordandoti che l'effetto di tali acque è coadiuvante, ma non sufficiente a risolvere i tuoi problemi.

– Acque bicarbonate. Ogni acqua ha un grado diverso di acidità. In base a quanto appreso da queste pagine un consiglio utile è quello di evitare acque acide con un ph inferiore a 7. Un'acqua ricca di bicarbonati (HCO3 maggiore di 600mg/litro) può essere utile ad alcalinizzare, a ridurre l'acidità gastrica, ridurre le patologie renali e favorisce la digestione.
– Acque solfate (SO4 -Zolfo- maggiore di 200mg). Possiede effetti lassativi e migliora la funzionalità intestinale e biliare.
– Acque Clorurate (Cl maggiore di 200mg). Ha azione lassativa e purgativa. Utile in caso di stipsi.
– Acque Calciche (Ca++ maggiore di 150mg). Contrariamente alle vecchie credenze è stato dimostrato che un'acqua povera di calcio non previene la formazione di calcoli, ma addirittura la può favorire. Perchè possano agevolare il recupero di calcio (in caso di osteoporosi o ai bambini in crescita) il calcio contenuto deve essere “biodisponibile”e tale dicitura deve apparire in etichetta.
– Acque Magnesiache (Mg++ maggiore di 50mg). Utile per ridurre la contrazione muscolare ed in caso di stipsi.
– Acque Ferruginose (ferro bivalente superiore ad 1mg). Utile per ripristinare perdite di sangue, sia in caso di mestruazioni abbondanti, sia in caso di cistiti emorragiche.
– Acque Gasata (anidride carbonica maggiore di 250mg). E’ da bandire non solo per l'azione adicificante dell'anidride carbonica contenuta, ma anche perchè il gas contenuto aumenta il riempimento dello stomaco togliendo il desiderio di introdurre ulteriori liquidi. Inoltre l'effervescenza anestetizza le papille gustative riducendo l'arsura e ingannandoci sulla reale necessità di bere. La sensazione di esserci dissetati è solo un'illusione, le bollicine hanno nascosto il bisogno idrico che, non più percepito, purtroppo rimane insoddisfatto.
– Acque Sodiche (sodio maggiore di 200mg o solfati in grosse quantità). Il sodio aumenta l'eccitabilità delle fibre nervose e delle fibre muscolari, pertanto è sconsigliata perchè aumenterebbe la contrazione della muscolatura pelvica e la percezione dei fastidi pelvici/urinari.
– Acque Iposodiche (sodio inferiore a 20 mg). Ideale contro la ritenzione idrica e per stimolare la diuresi. Anche per quanto riguarda questo tipo di acqua esiste un mito da sfatare: l'utilità in caso di ipertensione arteriosa (pressione alta). La pubblicità vuol farci credere che l'acqua abbia un ruolo incisivo sul sodio introdotto quotidianamente. Ma rifletti: appurato che il nostro corpo ha bisogno di 5 grammi al giorno di sodio per poter sopravvivere, anche bevendo un'acqua che ne contiene molto (poniamo 100mg ogni litro), anche se ne bevessi 10 litri al giorno arriveresti ad avere introdotto solo1 grammo di sodio. Dato che ne berrai 2 litri, avrai introdotto solo 200 mg di sodio, cioè solo il 4% del nostro fabbisogno quotidiano!

Il maggior introito di sodio arriva invece dal cibo: un etto di bresaola apporta 1,5 gr di sodio (l'equivalente di 15 bottiglie di acqua con normale sodio!), nell'acqua della pasta butti ogni giorno almeno 5 grammi di sodio (l'equivalente di 50 bottiglie di acqua!!). Capisci che ridurre il sodio attraverso l'acqua iposodica è come voler svuotare il mare con un secchiello?
– Acque Dure. La durezza dell'acqua indica la quantità di magnesio e calcio disciolti in essa. Più è alto il valore e maggiore è la presenza di questi 2 elementi.
– Acque Acide. Sono le acqua con un ph inferiore a 7. Sono da eliminare in quanto acidificano le urine inncrementando i sintomi a livello vescicale e a livello vulvare durante la minzione.
In sintesi sono da preferire le acque alcaline (ph superiore a 7), bicarbonate e magnesiache (magari alternandole).

 

Bibliografia

  1. "Qualcuno Vuol darcela a bere", Acqua Minerale, Uno scandalo Sommerso, Fratelli Frilli Editori, di
    Giuseppe Altamore, 2003
    18. “L'acqua in tavola. Caratteristiche, produzioni, consumi, controlli, ...”, Temporelli e Cassinelli Franco
    Angeli editore, 2005
    19. “Impianti idrici negli edifici” Salvini,e. Soma, Hoepli, 2003
    20. Progetto cofinanziato dal Ministero delle Attività Produttive, foglio informativo: EA24 - Situazione al: 09/2009
    21. "Acqua buona, Acqua sana", Gudrun dalla Via, Ed. Il Punto d'incontro, 2003
    22. “Comparison of Two Diets for the Prevention of Recurrent Stones in Idiopathic Hypercalciuria” Borghi et
    Al, da New England Journal of Medicine, Volume 346:77-84 10 gennaio 2002, Number 2
    23. Baroni, L., Berati, M., & Barresi, S. (2016). Studio sul mercato dell'acqua minerale in bottiglia: analisi e prospettive. Palermo: Edizioni Progetto Grafico.
    24. Bocci, E., & Romano, A. (2018). Acque minerali italiane: geologia, chimica, uso terapeutico e normativa. Milano: Springer.
    25. Ferraro, F. (2017). Le acque minerali: proprietà, composizione e benefici per la salute. Roma: Edizioni Nuova Cultura.
    26. Istituto Superiore di Sanità. (2015). Linee guida per la qualità dell'acqua destinata al consumo umano. Roma: Istituto Superiore di Sanità.
    27. Rovai, M., & Franzini, P. (2019). Le acque minerali e i loro effetti sulla salute. Milano: FrancoAngeli.
    28. Sbordone, A. (2014). Acque minerali: storia, geologia, chimica, terapia. Roma: Aracne Editrice.
    29. Sbordone, A., & Carnevale, A. (2016). Le acque minerali italiane: caratteristiche chimico-fisiche e terapeutiche. Roma: Aracne Editrice.
    30. DECRETO 14 giugno 2017  Recepimento della direttiva (UE) 2015/1787 che modifica gli allegati II e III della direttiva 98/83/CE sulla qualita' delle acque destinate al consumo umano. Modifica degli allegati II e III del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31. (17A05618) (GU Serie Generale n.192 del 18-08-2017)
    31. Istituto Superiore di Sanità. (2016). Piano di monitoraggio nazionale delle acque minerali naturali. Roma: Istituto Superiore di Sanità.
    32. Ministero della Salute. (2015). Decreto Ministeriale 25/07/2015: Norme tecniche relative ai controlli da effettuare dalle aziende produttrici di acque minerali naturali, per la valutazione della qualità e della sicurezza delle acque destinate al consumo umano. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale n. 180.
    33. Associazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali (AssoMinerali). (2020). Linee Guida per la Sicurezza delle Acque Minerali Naturali. Roma: AssoMinerali.
    34. Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). (2018). Rapporto sui controlli delle sostanze tossiche nell'acqua minerale: risultati e raccomandazioni per la sicurezza alimentare. Roma: CNR Edizioni.
    35. Regione Emilia-Romagna. (2019). Monitoraggio della qualità delle acque minerali naturali: risultati e valutazione dei controlli effettuati dall'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale dell'Emilia-Romagna (ARPA). Bologna: Regione Emilia-Romagna.
    36. Baldi, F., & Berti, F. (2017). Analisi critica dei metodi di controllo e monitoraggio della sicurezza delle acque minerali naturali. L'Acqua Minerale, 1(1), 23-35.
    37. Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). (2019). Linee Guida per il Controllo della Qualità e della Sicurezza delle Acque Minerali Naturali Destinate al Consumo Umano. Milano: SINU Edizioni.

 

acidosi alcalosi

Der pH-Wert (Potentia Hydrogeni) gibt den Säuregrad einer Flüssigkeit oder Substanz an. Der Wert kann zwischen 0 und 14 liegen. Auf dieser Skala ist 7 der neutrale Wert. Alle Werte über 7 gelten als alkalisch (oder basisch), während alle Werte unter 7 sauer sind.

Der Körper produziert ständig saure Stoffe, die unmittelbar durch die Nahrung neutralisiert werden müssen. Übertreibt man es mit der säurebildenden Ernährung über einen längeren Zeitraum, ist der Körper nicht mehr in der Lage, die Säurebelastung zu neutralisieren.

ACHTUNG! Cistiti.info bietet Inhalte ausschließlich zu informativen und populären Zwecken an. Es werden allgemein verständliche Erklärungen der urogenitalen Pathologien gegeben, mit Aufmerksamkeit und Genauigkeit, in Übereinstimmung mit dem aktuellen Wissen, die validiert und offiziell anerkannt sind.
Die auf dieser Webseite enthaltenen Informationen wollen und können in keinem Fall weder die Erstellung einer medizinischen Diagnose darstellen noch einen Facharztbesuch ersetzen. Die berichteten Ratschläge sind das Ergebnis eines ständigen Vergleichs zwischen Frauen, die von urogenitalen Pathologien betroffen sind, die auf keinen Fall weder die Verschreibung einer Behandlung noch die direkte Beziehung zu Ihrem eigenen Arzt ersetzen wollen und können. Es wird daher empfohlen, den Rat Ihres Arztes einzuholen, bevor Sie die gegebenen Ratschläge oder Hinweise in die Praxis umsetzen.