Mi sono iscritta al forum un paio di settimane fa, ma non ho ancora capito bene come funzioni.
Spero aver ben capito dove scrivere la mia esperienza personale, senza fare gaffes, sperando che qualcuna di voi possa consigliarmi per il meglio.
Sono disperata! Sono una donna di 47 anni e da un anno e mezzo soffro di cistiti recidivanti che si manifestano quasi tutte le volte che ho un rapporto col mio partner, con cui, in effetti, ho iniziato una relazione da fine gennaio 2016.
Da febbraio di un anno fa , da che ho avuto il primo episodio fino ad ottobre avrò preso l'antibiotico almeno 15 volte. La prima volta, mi e' stato prescritto Trimetropin, poi un ciclo di Neo-Furadantin, un ciclo di Clavulin, Neo-Furadantin ancora, un'altra volta un ciclo di Neo-Furadantin, una dose di Monuril, un altro ciclo Neo-Furadantin nuovamente Monuril. Queste prescrizioni mi sono state fatte all' apparire di ogni episodio di cistite, come detto nel corso dei primi 9 mesi da che ho cominciato questa relazione. Essendo pero' la cistite recidivante , quasi dopo ogni rapporto, la cistite si ripresentava.
In questi primi 9 mesi, ho provato anche altre cure a base di erbe, per evitare di assumere di continuo gli antibiotici, che per altro mi hanno indebolito notevolmente il sistema immunitario, tant'e' che la scorsa estate ho pure contratto la varicella. Purtroppo però a me compresse di cramberry, uva urina etc, non hanno mai risolto il problema, quindi puntualmente sono stata costretta a vertire sull'antibiotico.
Nel frattempo ho consultato anche un urologo lo scorso marzo 2016, che non mi ha segnalato alcun problema della vescica e due ginecologhe, visto che tutti gli antibiotici presi avevano provocato anche della candida a livello vaginale. L' ultima ginecologa che ho visto a luglio 2016 aveva consigliato che anche il mio partner prendesse una dose di Monuril, nel caso fosse un portatore 'sano' dei batteri che mi provocano la cistite.
Così a fine settembre 2016, dopo la mia ennesima recidiva di cistite, entrambi abbiamo preso il monuril ed effettivamente per un paio di mesi il proplema sembrava essersi risolto. In effetti da fine ottobre a dicembre non ho più' avuto cistite pur continuando ad avere rapporti regolari col mio compagno.
A dicembre pero' dopo un rapporto forse un po' più intenso oppure per il fatto che io non ero completamente 'lubrificata' la cistite e' ricomparsa e allora , non volendo assumere nuovamente l'antibiotico , sconsigliata dalla farmacista, viste le innumerevoli assnzioni, ho prima provato un ciclo di pastiglie di uva urina, che pero' non mi hanno apportato miglioramenti, e poi il D- Mannosio .Ne assumevo una dose più' o meno tutte le 2 o 3 ore e poi, dopo un'ora dall'assunzione bevevo almeno 2 o 3 bicchieri d'acqua per un totale di 5 /6 dosi al giorno, di cui l'ultima prima di coricarmi.
Ho continuato col D- Mannosio per un paio di altre settimane, riducendone la dose a 3/4 compresse al giorno, e per un mese circa la cistite sembrava scomparsa.
A inizio febbraio però ,forse per il fatto che ero fortemente stressata e avevo preso un' infreddatura, la cistite mi e' ricomparsa, nuovamente dopo un rapporto.
Vista la mia precedente esperienza positiva col D- Mannosio, mi sono nuovamente affidata a questo zucchero, sperando che, come a dicembre, la mia cistite scomparisse.
Inizialmente assumevo 4 o 5 compresse al di' poi ho aumentato a 6, mi sembrò che per una settimana i sintomi fossero migliorati, ma la mattina soprattutto la mia urina aveva sempre un odore cattivo, il che era per me la prova che l'infezione era sempre in corso.
Mi sono rivolta al medico di base che mi ha consigliata di continuare ancora un po' col D- Mannosio, prima di prendere di nuovo l'antibiotico, considerando il fatto che ne avevo gia presi di diversi tipi e per lungo tempo. Solo se l'infezione non avesse dovuto risolversi, fui consigliata di assumere nuovamente il Monuril. Era fine febbraio 2017.
A metà marzo ho rifatto l'ennesima urinocoltura che mostrava, come secondo i miei sospetti, la presenza di e- coli e così mi son arresa al monuril.
La dose di Monuril sembrava però non aver fatto molto effetto, poiché i miei sintomi erano sempre presenti, così dopo un'altra urinocoltura che confermò in effetti che gli e-coli erano sempre presenti, sono stata consigliata di prendere altre 4 dosi di monuril a distanza di una settimana una dall'altra, che ho assunto.
Terminata la cura col Monuril, sembrava che la cistite fosse finalmente passata. Comunque, per evitare nuove recidive ho ricominciato a prendere il d- mannosio, questa volta come preventivo subito dopo i rapporti col mio compagno.
Ha funzionato per qualche settimana, per la precisione da fine aprile a fine maggio.
Però domenica 4 giugno, il problema mi si e' ripresentato, ancora una volta dopo un rapporto.
Da allora sto continuando a prendere D Mannosio. Per due settimane circa ne ho assunto 6-7 dosi al giorno, ora ho scalato a 5.
I sintomi son decisamente migliorati, ma la mattina mi sveglio sempre con un bop' di bruciore durante la minzione, pesantezza alla vescica, e soprattutto l'urina puntualmente ha un odoraccio.
Non so piu' cosa fare, e' da un mese che assumo D- Mannosio, ma non riesco a vincere fino in fondo la cistite.
La cosa sta diventanto molto stressante e tempo possa avere un impatto sulla relazione col mio compagno, col quale ho temporaneamente interrotto di aver rapporti.
Ne ho riparlato al telefono col medico di base, il quale mi consiglia di rifare un'altra urinocoltura e sulla base dei risultati riassumere il giusto antibiotico e nello steso tempo tornare dal ginecologo e dall'urologo per capire la radice del problema.
Io pero' non so piu' cosa fare, ho paura a riempirmi di antibiotici che son convinta aver solo peggiorato la situazione. Non vorrei infatti che la mia flora intestinale si sia così compromessa che ora non riuscirò piu' a venir fuori da questo circolo vizioso. Senza menzionare che e' chiaro che l'abuso di antibiotici rende a lungo andare immunodepressi e favorisce la formazione di candida.
In effetti, ho notato che il ventre mi si é ben gonfiato, nonostante prenda regolarmente probiotici. In farmacia poi mi han sonsigliata sull'uso ripetuto di Monuril perché' puo' rafforzare i batteri (nel mio caso si tratta sempre di e. coli) .Inoltre un'altra inquietudine che ho e' di passare i batteri al mio partner qualora avessimo altri rapporti. Non so più' come comportarmi, quest o problema mi sta veramente rovinando l'esistenza e il peggio e' che non ne vengo a capo. Vorrei sapere se a questo punto devo continuare col D Mannosio o ri-arrendermi all'antibiotico,o se, forse, sbaglio qualcosa nell'assunzione del D Mannosio.
Per finire, non so come comportarmi col mio compagno. Lui non accusa sintomi, ma non so se anche lui dovrebbe fare qualche test o se questo sia un problema solo femminile. Ho letto opinioni contrastanti a proposito. Il medico di base ha detto che il problema non riguarda l'uomo, ma sul sito della Dott.ssa Graziottin, vine menzionato il rischio di infezioni a ping pong.



Spero ricevere un vostro parere quanto prima. Grazie.
