da Medeion » sab nov 22, 2014 7:51 pm
Ciao a tutte, rispondo con un po’ di ritardo ma ho dovuto mettere in ordine le mie idee e poi lo scorso fine settimana sono tornata in Puglia dai miei cari nipotini e non ho avuto molto tempo.
Il nefrologo mi ha sconvolto. Ora vi racconto. Mi sono recata al Niguarda, a Milano, e ho prenotato tramite Asl una visita nefrologica e mi hanno assegnato ad un medico molto anziano, in pensione che presta gratuitamente per l’ospedale visite ambulatoriali. Già a pelle non mi ispirava fiducia ed infatti alla fine del mio lungo racconto delle trafile che ho dovuto fare mi dice che a volte la medicina non può darci le risposte, ma che devo affidarmi al mistero della vita e alla fede per poter avere un bambino nelle mie condizioni (cistite cronica da anni, milioni di batteri, rene dx operato per stenosi del giunto, resistenza ad antibiotici…). Mi dice che sperare è bene e che anche un premio Nobel della medicina, non ne ricordo il nome, una volta andato a Lourdes da ateo, dopo il miracolo di una sua paziente data per spacciata, si è convertito e ha creduto nella fede! Mi ha poi ribadito che la vita è un mistero, raccontandomi di aver perso una figlia all’improvviso pur essendo lei sanissima… Io sono credente, ma sinceramente mi sarei aspettato da lui un discorso diverso….mi sono sentita persa e per la prima volta in vita mia sono crollata davanti ad un medico e mi sono scese le lacrime e non ho reagito. Sono riuscita solo a chiedere la prescrizione di una ecografia e di esami che lui, con iniziale reticenza, si è poi deciso a trascrivermi. Mi ha poi suggerito una terapia antibiotica per sei mesi , invitandomi ovviamente ad avere rapporti protetti durante quel periodo di tempo. Sono disposta a prendere l’antibiotico visto che ormai sono passati tanti anni da quando non ne assumo, ma vorrei essere certa che si tratti di quello giusto, ma soprattutto vorrei che a prescrivermelo non fosse lui, ma qualcuno che stimo maggiormente come professionista.
In un secondo momento della visita si è poi reso conto che avrebbe potuto essere meno drastico e mi ha detto che avrebbe volentieri seguito da nefrologo una mia eventuale gravidanza, nel caso ce ne fosse ed io non ho risposto. Non vedevo l’ora di andarmene e quando, finita la visita, sono uscita, in attesa di ricevere il giustificativo della scuola, lui mi è venuto dietro dandomi altre raccomandazioni (bevi tanto, igiene personale…..) tenendomi il braccio con un fare affettuoso che forse mi ha dato ancora più fastidio delle sue parole precedenti. Mi sono presa del tempo per pensare e ho deciso di contattare nuovamente Porru o il ginecologo per chiedere loro un nominativo di un nefrologo che sia meno visionario e più “scientifico” e lo farò lunedì. In precedenza mi avevano detto entrambi che a Milano tutti i grandi ospedali hanno validi nefrologi, ma penso di aver trovato uno dei peggiori. Il giorno della visita sono stata male, triste, di cattivo umore (cosa per me molto rara) ma mi è stato vicino il mio ragazzo e oggi mi sento abbastanza meglio. Un caro saluto a tutti. L