Chiamerò l'intervento di oggi LODE DEL MINIMALISMO.
Mo' vi spiego. Come ricorderete, ero approdata a

dopo milioni di visite ed esami costosi ed inutili. Per un anno sono andata da lui, poi, visto che ero migliorata (anche grazie alla scoperta della mia intolleranza al lattosio, che m'ha cambiato metà della vita, l'altra metà me l'avete cambiata voi che mi avete mandata da Pesce) in novembre ho sospeso d'accordo con lui la terapia, anche perché i viaggi in treno riducevano i benefici dei massaggi.
Ok, a fine febbraio peggioro di nuovo, per un po' resisto, poi approdo alla mia attuale fisioterapista, specialista in riabilitazione pelvica. Pian pianino sto meglio, ma a Pasqua mi viene un mal di schiena sempre più forte, allora vado dal mio medico di base (che è un'urologa, ma fa finta che io non sia malata nella sua zona di pertinenza), la quale mi consiglia, per sicurezza, di fare l'eco di utero e annessi e quella della vescica.
Oggi vado in ospedale (a Bolzano, Rosanna!!!) a fare l'ecografia pelvica, e becco un medico che più stronzo non si può. Credo sia il primario. Prima mi chiede se ho fatto una visita ginecologica, gli spiego che mi è stato diagnosticato un dolore pelvico cronico, che sono in cura da uno specialista e che l'eco pelvica me l'ha consigliata il mio medico di base senza consigliarmi la visita ginecologica, ecc. ecc. Mi guarda scandalizzato, poi riferisce in tedesco all'infermiera senza pensare che io lo possa capire che qui sia fa un'eco pelvica, ma che ci voleva la visita ginecologica ecc ecc. Mi fa l'eco, negativa per fortuna, poi mi chiede quando ho avuto l'ultimo ciclo, gli dico in ottobre, allora mi chiede se non sto facendo qualcosa per i disturbi da menopausa. Provo a spiegargli che ho solo un po' di vampate, e che a causa dei dolori pelvici ho dato la precedenza a questi ultimi, ma figurati. Dopo l'eco mi dice che dovrei fare un'altra quantità di esami per vedere se ci sono aderenze, ecc.,