mi chiamo giada ho 37 anni di cui 11 con il mio fedele compagno di viaggio....e.coli, sempre e solo lui.
la mia storia inizia con la prima gravidanza, 3 cistiti curate non ricordo come ma mi dicevano che era normale e molto frequente che iniziasse così.
Dopo la gravidanza per 6 mesi ho avuto cistiti continue curate con antibiotici di tutti i tipi dalla mia ginecologa (che, ora posso dirlo, in materia non era proprio competente!) fino a quando ho deciso di rivolgermi ad un urologo, che mi ha somministrato le sue cure, fermenti e antibiotici associati (i nomi non li ricordo tutti ma monuril in primis, ciprofloxacina, augmentin etc etc). Nello stesso anno, 2001, si ammala mio padre che muore da lì a breve. Ovviamente avevo altro a cui pensare e ho trascurato un pò la situazione: le mie cistiti sono diventate ricorrenti e mensili. Nel 2002, sempre seguita dallo stesso urologo, sono sottoposta ad intervento di diatermocoagulazione per sospetta metaplasia del trigono vescicale. Per farla breve, nessun risultato e cistiti ancora continue. Nel 2003 mi rivolgo ad un urogolo del policlinico di roma che, dopo una semplice flussometria, mi lascia senza parole: una cura a base di fermenti lattici (Dicoflor 60) e vitamine (rovigon) per 3 mesi. Mi dice di non assumere antibiotici se non in casi di effettiva necessità, di urinare in modo da svuotare completamente la vescica e niente di più. La cura dà i suoi risultati: 18 mesi lontana dal mostro e un recupero psicologico netto.
Nel 2005, dopo due casi di recidiva a breve distanza l'uno dall'altro, mi rivolgo ad un luminare dell'ospedale di chieti, dove vivevo, che mi tortura con una cistoscopia e mi somministra un potente antiinfiammatorio controindicato ai cardiopatici. Ho una cardiopatia congenita ma mi aveva assicurato che, insieme alla cardioaspirina, non avrei avuto problemi. E invece, dopo 4 giorni dall'assunzione, una fitta sul petto mi induce a sospendere la cura e, considerato l'invito medico a sottopormi nuovamente ad una cistoscopia, declino l'invito. Da allora ho iniziato una cura fai-da-te, basata su una alimentazione che escludesse i cibi meno indicati e facendo attenzione a tutto. A febbraio del 2010 ho avuto due eventi a distanza di due mesi l'uno dall'altro e, in preda al panico, ho cercato su internet, scoprendo cistite.info.....ho iniziato ad assumere regolarmente il mannosio ed ho avuto una cistite in novembre (dopo 8 mesi!) e una recentemente (aprile 2011). La cosa più importante è che i sintomi associati sono diventati estremamente blandi e assolutamente sopportabili........la cistite di novembre l'ho curata con una sola dose di monuril......quella di aprile ho cercato di curarla solo con il mannosio ma..........

e qui vi chiedo A I U T O O O O........
dopo un iniziale benessere, ottenuto assumendo 5 dosi per i primi 3 giorni e poi scalando a tre (quantità che assumo ancora quotidianamente) ho notato la scomparsa dei sintomi proprio della cistite (pesantezza, dolore a sinistra, urina non maleodorante) ma è rimasto un bruciore uretrale che da 1 mese non mi lascia scampo. Ho associato equiseto, malva e noni in compresse ma ad oggi, a distanza di un mese, i bruciori non sono passati, anzi si stanno intensificando. Compaiono durante la minzione e diventano sempre più intensi.
L'urinocultura fatta a distanza di 2 settimane dalla cistite (e quindi 2 settimane fa) indicava la presenza del mio amico fedele con carica batterica elevata ( ma non mi sono sorpresa, vista la modalità di azione delil mannosio).
Ho provato la manovra del dito............ma non basta.
Cosa posso fare? NON VOGLIO PRENDERE ANTIBIOTICI.......
grazie