Ciao a tutti, sono Fabio e vi scrivo da Bologna.
Vi ho trovati navigando e leggendo ho notato tante similitudini con il mio caso che vi esporrò adesso, scusate la lunghezza del post ma per avere un quadro completo credo sia necessario esporre tutto per bene.Vorrei capire insieme a voi cosa succede, i medici delle volte tendono a tralasciare esami o a trattare con leggerezza dicendo che " è tutto nella nostra testa". sento la necessità di parlarne con qualcuno che più o meno ha avuto una cosa simile
A Maggio 2020 ho avuto una forte colica renale ma avevo fatto un trasloco quindi ho pensato " è mal di schiena da stanchezza, prendo un brufen e via", stessa colica ad Agosto ma non gli do peso, avevo fatto molta fatica a sistemare delle cose in casa.La mattina del 10 Novembre 2020, ho avvertito la necessità di andare in bagno a far pipì, subito dopo ho avuto ancora lo stimolo ma non esce niente.Ho aspettato un paio di ore e lo stimolo aumentava ma non usciva niente se non qualche goccia quindi penso CISTITE!Vado dal mio medico curante che senza prescrivermi esami mi liquida con "è una cistite da freddo" e mi prescrive il Levoxacin, faccio la cura ma il 18 novembre si ripresenta il problema, più lieve ma presente.Mi prescrive il fantastico Monuril, la prima busta ok ma la mattina mi fa correre in bagno con la diarrea quindi decido di interrompere e credo di aver fatto bene.Gli esami delle urine di Dicembre sono perfetti, coltura compresa.Il problema va e viene anche a dicembre seppur lieve, la farmacista mi dice di prendere il dmannosio dicendomi che aiuta ed effettivamente in 12 gg di cura sto lievemente meglio, quindi interrompo perchè secondo me ho risolto il problema.Decido comunque di indagare e vado dall'urologo che mi dice che la prostata è lievemente calda al tatto, mi da delle supposte idratanti Mictalase e in effetti dai successivi controlli risulterà tutto in ordine, compresi i marker e le varie eco.Il 10 Gennaio 2021 mentre lavoravo ho avuto una colica renale potente ed ero fuori città per lavoro, prendo due brufen e mi butto in autostrada per tornare a Bologna, vado al pronto soccorso ma niente, il referto non dice niente di strano riguardante i reni, ho i globuli bianchi altini ma il medico dice che era causato dalla precedente infezione ( secondo me mai passata ).I moniciti lievemente più alti, creatinina nella norma.Gli esami del 21 Gennaio sono perfetti tranne emazie 9 e Leucociti 24 ,ecografia alla vescica nella norma, niente di rilevante.Il 28 faccio eco ai testicoli e inguine, non si sa mai ma tutto ok.Il 30 Gennaio mi sveglio alle 7 con 37.1 prendo un'aspirina e torno a letto, alle 9 era arrivata a 40 e penso di aver preso il covid nonostante le maniacali pulizie e precauzioni, comincia la diarrea potente, decido comunque di prenotare un tampone che risulta negativo per fortuna ma il calvario continua perchè il medico mi dice che è un VIRUS INTESTINALE. OK penso, sto a casa e in 3/4 gg passerà.In una settimana perdo 9 kg ed un giorno trovo del sangue nelle feci, decido di correre al pronto soccorso dove mi dicono che non è niente di virale ma è batterico, clostridium difficile.Dalle lastre emergono però un calcolino di 5 mm e la simpatica RENELLAMi danno del Ciproxin, ho un palese miglioramento, assumo enterolactis duo per ripristinare la flora intestinale e sto meglio.
Corro dal gastroenterologo che mi fa la colon e conferma la colite pseudomembranosa da antibiotico, assunto a Novembre, assurdo penso invece pare possa succedere, mi da il Mesavancol per sfiammare il colon in un mese e una cura con la Vancomicina per debellare il batterio, la cura funziona, nelle feci niente sangue occulto e niente batterio del Clostridium.Arrivo a Marzo stremato ma i leucociti nelle urine sono 38 anziché inferiori a 20, bevo molta acqua e resisto nonostante delle volte avverta un leggero fastidio.Rifaccio la Colon per vedere se l'intestino è ok e sono effettivamente guarito, mi tolgono un polipetto ma ok penso, meglio così.Non ho mai bruciori durante la minzione, è frustrante ma oramai ho capito che la borsa dell'acqua calda calma sia il fastidio davanti che quello delle coliche.Una mattina di Aprile mi sveglio con il glande infiammato, la dermatologa mi dice che è balanite dovuta a tutte le cure, mi da una polverina e mi dice di lavarmi il pene solo con acqua, per fortuna lo facevo anche prima, vabbè quello passa ma ad alti e bassi il dolore e il fastidio alla vescica si ripresentano, in vacanza ad Agosto due volte, decido di fare urine e coltura e arriva la sorpresa: Enterobacter Cloacae nelle urine, prima non c'era e adesso magicamente si.Ho appena finito un ciclo di Cirpoxin 500 per 6 gg + CODEX per non sfasciare l'intestino e vedo un miglioramento, mi hanno dato anche l'MK CIS, un 'integratore a base di uva ursina, bucco, vitamica C, Tea Tree e quercitina, un saporaccio ma sembra funzionare ma ho il classico terrore da ricaduta, mi sembra un circolo vizioso e INFINITO.Adesso mi chiedo: cosa succede? Sono i calcoli e la renella a causare questo? Ho la flora alterata nonostante la cura ricostituente? ( Prendo fermenti regolarmente )Non ne posso più e non voglio prendere altri antibiotici, la mia urologa dice che in questo caso il Dmannosio non serve perchè il batterio Enterobacter Cloacae non è particolarmente sensibile a questo zucchero, ok, è un medico e sa sicuramente più cose di me ma io non vedo la fine.Da 24 ore non ho fastidio, il 23 Settembre dovrò ripetere esami urine + coltura con la speranza di arrivarci sereno e senza fastidi.
Grazie per la pazienza
F