da memion » mer nov 14, 2018 6:04 pm
Ciao ragazze, è passato tanto tempo dall'ultima volta in cui ho scritto e, nel frattempo, sono successe tante cose.
Non sto passando un periodo felice e sereno.
Mi sono licenziata quasi due mesi fa ormai. E' difficile entrare nei dettagli, è difficile ridurre a qualche parola l'immensità delle emozioni da cui sono stata travolta da un po' di mesi a questa parte. L'ultima volta vi avevo detto che mi avevano promosso, mi avevano dato un nuovo ruolo, che non esisteva prima in Italia, un ruolo manageriale che avrei dovuto costruirmi da sola. Io, inizialmente, ero felicissima, sembrava veramente fosse la cosa giusta per me e lo vedevo come un ulteriore passo che mi avrebbe portata più vicino al mio reale obiettivo, che era andare in sede (possibilmente nel team risorse umane).
Cosa è successo poi? Un mix letale di cose: ritmi troppo alti (12 ore al giorno di lavoro, a volte addirittura 14) pressione, realizzazione del fatto che forse non mi piaceva così tanto e, forse, anche un po' di incoscienza da parte loro nell'affidare un ruolo manageriale ad una ragazza così giovane (non che ritenga di non averne le capacità, ma se per gli altri manager è previsto un percorso dai 6 ai 9 mesi di preparazione, a me hanno reso manager nel giro di due giorni). Non truccavo più, non potevo e non ne avevo il tempo, e iniziando a pensare al futuro non riuscivo a vedere la mia vita ancora così: con orari sempre diversi tutti i giorni, tutte le settimane, una vita completamente sballata tra pasti, sonno e abitudini, l'impossibilità di programmare qualsiasi cosa, perfino una semplice visita medica.
Già quest'estate non stavo bene, ero in vacanza ma con la testa ero già al ritorno a casa, al lavoro. Ho iniziato a somatizzare tutto: mal di pancia continui, fitte, acidità di stomaco. Ho iniziato ad avere i primi attacchi di panico, che poi sono diventati giornalieri. Ho iniziato ad avere il rifiuto di andare al lavoro, il rigetto, anche quando ero di riposo o finivo il turno non riuscivo mai a staccare la testa, mi svegliavo con la paura, piangevo per ore, ero un essere che veniva nutrito e tenuto in vita da Giacomo e dai miei genitori. Per farvela breve: i miei capi mi hanno dato una settimana di ferie vedendo in che stato ero ridotta, per pensare e cercare di riprendermi. La direttrice vendite, però, ha deciso che non potevo avere quel privilegio e tre giorni dopo mi ha fatto convocare perchè dovevo decidere, o dentro o fuori. Io, nel frattempo, ho iniziato un percorso di psicoterapia e la mia psy (abbrevio così) mi ha aiutato a prendere coscienza e coraggio. Ovviamente all'inizio sia lei che i miei genitori hanno cercato di temporaggiare, perchè comunque ero assunta a tempo indeterminato e con uno stipendio di tutto rispetto. Ma un indeterminato non vale la salute e io non ce la facevo veramente più. Per cui ho preso coraggio e mi sono licenziata, non ho nemmeno rispettato il preavviso perchè non ce la facevo, veramente ero a pezzi (infatti vabè, ho preso una miseria di liquidazione causa trattenute). Ho potuto prendere questa decisione drastica perchè fortunatamente vivo ancora con i miei genitori e potevo permettermelo, ovviamente in un'altra situazione non lo avrei mai fatto. Ma non devo giustificazioni a nessuno.
Da quando mi sono licenziata ovviamente non è migliorata la situazione, anzi. Sono caduta in depressione (la mia psy dice che non si tratta proprio di depressione, ma di un nucleo depressivo temporaneo). Ho attraversato momenti veramente bui, in cui avevo paura dei miei pensieri. Ma del resto, ancora prima di licenziarmi, a volte pensavo che forse se mi fossi fatta investire o mi fossi fatta del male avrei potuto allontanarmi dalle mie responsabilità e da ciò che mi causava tanto dolore. E' stata una cosa molto seria. Dal 20 settembre vedo buio, giusto ora ho riniziato a vedere un po' di luce. Ci sarebbero moltissime altre cose da dire, ma verrebbe fuori un saggio breve.
Per concludere questa parte: attualmente sto seguendo un percorso di psicoterapia, che mi sta aiutando molto; ho deciso di riprendere in mano la mia vita e mi sono iscritta ad un Master in Risorse Umane in formula weekend e settimana scorsa ho fatto due colloqui di lavoro. Di uno in particolare sto aspettando a giorni una risposta, ci spero molto perchè l'azienda mi è piaciuta tantissimo, sia come ambiente che come approccio che come tipologia di lavoro (sempre in ambito risorse umane). Il Master inizierà questo sabato, sono 100 ore di formazione fino a febbraio, poi a marzo ci sarà la verifica finale e la cerimonia di diploma. Perchè le risorse umane vi chiederete? Beh, fin da quando facevo la stagista da sephora ho sempre sviluppato un forte interesse per il settore e, soprattutto, per la formazione dei dipendenti. Tant'è che avevo anche comunicato ai miei capi e alla sede che in futuro mi sarebbe piaciuto lavorare nel team risorse umane proprio nel team training. In sephora è andata come è andata, per cui adesso andiamo in quella direzione!
Sto lavorando tanto su me stessa, alcuni giorni sono più difficili, altri un pochino più luminosi. Ma adesso va già molto meglio. Un mese fa non uscivo nemmeno di casa e andare in posta mi causava un attacco di panico, per cui direi che ho fatto dei passi avanti.
Ovviamente, in tutto questo disagio, la vulvodinia è peggiorata. Non ho rapporti completi da agosto, perchè già allora avevo dolori e bruciori assurdi. Come già vi avevo detto erano mesi che non stavo bene lato patata, un po' anche per negligenza mia. Alla fine io mi sono sempre sottoposta passivamente alle cure farmacologiche, senza mai prendere parte attiva nella mia guarigione.
Attualmente cosa sto facendo, dunque:
- a livello farmacologico ho interrotto il Lyrica, in quanto sto assumendo Sertralina 50mg una volta al giorno. Quando mi è stata prescritta per darmi un supporto farmacologico in questo momento difficile ho contattato immediatamente Porru perchè non volevo assumere troppi farmaci contemporaneamente. Lui mi ha suggerito di scalare e interrompere Lyrica (che comunque non mi aveva dato benefici) e assumere solo la sertralina perchè, anche se non è un farmaco che solitamente si consiglia per la vulvodinia, ha lo stesso beneficio di cymbalta per esempio (io infatti gli avevo scritto chiedendogli se potesis riassumere cymbalta per entrambi i problemi). Per cui solo la sertralina dovrebbe coprirmi lato umore/depressione e lato vulvodinia. La assumo da un mese e qualche settimana, però nel frattempo stavo scalando lyrica, quindi è ancora presto per dare un giudizi
- ho interrotto la pillola. Ebbene sì, dopo sei anni senza interruzione (senza contare gli anni precdenti con qualche interruzione) ho deciso di interromperla. I motivi sono tanti: secchezza vaginale e calo del desiderio in primis (non è normale non avere minimamente voglia di fare l'amore a 25 anni), in secondo luogo ero stufa di non sentirmi più donna (non percepire più cambiamenti ormonali e le fasi del ciclo mestruale che una donna naturalmente dovrebbe avere) e, infine, per vedere se anche lato vulvodinia ne avrò un beneficio. Ovviamente ora dovremo usare il preservativo, ma nulla esclude che più avanti mi munirò di un dispositivo come LadyComp. Ma una cosa per volta.
- ho iniziato un percorso di riabilitazione del pavimento pelvico con un'ostetrica di Cologno Monzese: Valeria Conti. L'ho trovata tramite il sito ostetriche italiane e tramite un'altra ostetrica che seguo su Instagram, Violeta Benini. Se avete instagram vi consiglio di seguirla perchè è fantastica, è specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico, ha un approccio assolutamente in linea con la nostra onlus ed è un pozzo di sapere. Se non avete instagram potete seguirla su violetalab, dove pubblica regolarmente articoli. Veramente, è fantastica! Peccato che lavori solo a Livorno, se no mi sarei fatta seguire da lei. Tratta anche la Vulvodinia, in quanto lei stessa ne ha sofferto. Fa anche delle consulenze online, ovviamente su argomenti per cui non è necessaria un'anamnesi fisica, ad esempio consulenze su ciclo mestruale, contraccezione, sessualità (sta frequentando un master biennale in sessuologia per aiutare anche dal punto di vista psicologico e comunque leggendo dal suo cv ha frequentato mille corsi di formazione, inoltre tiene lei stessa dei corsi di formazione sulla riabilitazione del pp per far sì che ci siano sempre più ostetriche professioniste in grado di curare le patologie ad esso legate. Ad esempio, recentemente ne ha fatto uno in sicilia e a breve lo terrà a milano). Ad ogni modo, con questa ostetrica, Valeria Conti, sono alla seconda seduta. Ha un approccio molto completo: propone un percorso di riabilitazione/rieducazione del pp attraverso un lavoro di consapevolezza corporea del respiro, del bacino, perineo; uso di tecniche di chinesiterapia (ginnastica specifica muscolare) e biofedback monometrico se necessario.
La prima visita di valutazione è durata un'ora e mezza e ha toccato tantissimi punti: ha compilato la cartella clinica con la raccolta dell'anamnesi completa ed effettuato un esame obiettivo (postura, respirazione, riflessi, muscolatura perineale ecc). Ciò che ne è venuto fuori è che ho un ipertono a sinistra, inoltre è leggermente ipertonico anche il muscolo protrusore dell'ano.
Nella seconda seduta, poi, abbiamo iniziato a prendere coscienza del pp, anche con l'aiuto di spiegazioni più scientifiche sulla sua conformazione. Poi mi ha fatto sedere in punta sulla sedia per sentire gli ischi, il coccige, il pube, per capire insomma quale fosse la "casa" del pp. Poi mi ha fatto i massaggi decontratturanti e, infine, abbiamo fatto degli esercizi utilizzando la respirazione. Mi ha dato anche i compiti a casa perchè sostiene che noi siamo le prime terapiste di noi stesse e se a casa non ci esercitiamo con costanza non otterremo mai i risultati oppure li otterremo in molto più tempo. Infine mi ha suggerito di fare un mesetto di lattobacilli, sia per bocca che in vagina. Lei mi ha consigliato Candinorm ovuli e compresse. Io ovviamente prima mi sono fatta un giro sul forum e su Natura Diretta. Siccome non so come stia messa la mia flora batterica vaginale (ultimo tampone risale a due anni fa e non ho avuto episodi di candida, ed esempio, negli ultimi 4 anni) e non vorrei alterarla troppo, pensavo di proporle di prendere Agena Blocagin (ne ho a casa una confezione mai utilizzata che scade a dicembre), anche perchè ho visto che Candinorm ovuli contiene Tea Tree. Invece per quanto riguarda i fermenti lattici per bocca non mi sembrano male i Candinorm a livello di composizione, però cavolo 28€ per 40 compresse sono tantissimi. Potrei prendere Xflor, ad esempio.
Oggi ho già fatto i massaggi e mamma mia che bruciore!
E niente, questo è tutto direi. Mi dispiace essere sparita, ma non stavo proprio bene.
Un abbraccio grande.