buongiorno amiche
ieri sera sono stata da pesce, so che una di voi era lì con me, ma ho preferito non chiedere a pesce il nome. non si sa mai che magari a qualcuno non vada di farsi riconoscere
allora la terapia è andata così così. la cosa positiva è che i trigger point li trovava a fatica, quella negativa è che io sono un po' più contratta di prima sigh
abbiamo analizzato la cosa e pare che io mi porti dietro un atteggiamento residuo di un vecchio problema di 10 anni fa di vaginismo che ora non ho più ma che qualche strascico ha lasciato.
in poche parole ad ogni minimo stimolo, anche una porta che si apre improvvisamente, tendo i muscoli e chiudo l'ingresso della vagina. per riaprire poi riapro, ma lentamente e lascio quella minima apertura che mi consente di chiudere velocemente quando sento l'istinto di chiudermi di nuovo.
il mio è un atteggiamento di difesa: chiusa mi sento più protetta, se rilasso e apro l'ingresso vaginale mi sento vulnerabile
in più un mistero anche per pesce: ci sono dei punti sui glutei che mi danno fastidio quando sono tesa. irrigidisco anche lì forse, ma con pesce non siamo riusciti ad individuarli ieri. alla palpazione esterna non ho punti dolenti. neppure internamente nella zona coccige si avverte nulla di che. solo muscoli molto molto tesi e chiusura dell' imbocco vaginale.
come faccia io a sentire dolore ai glutei mentre chiudo la vagina non ho capito. mi sa che contraggo proprio i glutei pure e non è un riflesso indiretto!
comunque molto sta facendo anche il freddo a parer mio.
aggiornamento: il prof. pesce ha chiesto dal 1 marzo un'aspettativa di sei mesi al cpo di ostia. dubita anche di rientrare al termine. è una scelta legata ai mezzi di cui dispongono al cpo (che evidentem non lo soddisfano) e al tempo che vuole dedicare alla ricerca. per il futuro immagina di spostarsi in una struttura convenzionata di roma. ad ogni modo roma non la lascia ed è la prima cosa che gli ho chiesto
