da memion » sab lug 02, 2016 12:25 am
Ciao ragazze, spero stiate tutte bene! Io sono in partenza, parto domani per una settimana al mare. Avendomi rinviato l'inizio del lavoro ho pensato che potevo concedermi una settimana di mare dato che poi non lo vedrò praticamente più per tutta l'estate! Sono attrezzatissima con tutti i preziosi intrugli magici di cistite.info eheh insomma, ho un beauty solo di prodotti anti cistite e anti tutto. Non sono spaventata, ma inevitabilmente ogni volta che vado al mare il pensiero c'è. Soprattutto dato che saremo da soli io e il mio ragazzo e prevedo che si farà tanto all'ammore. Anche perché sono tipo più di due settimane che non lo facciamo per un motivo o per un altro. Spero che la mia patata regga e non mi abbandoni! Comunque soliti accorgimenti, acqua dolce appena si esce dall'acqua, cambio di costume per non lasciare umido l'ambiente laggiù , tanta acqua, e Mannosio sempre sia lodato! Incrociate le dita per me?
Tra l'altro oggi è stata una giornata parecchio ansiosa. Praticamente mi hanno rinviato l'inizio del lavoro al 18, perciò io stavo tranquilla: mi sarei fatta via al mare settimana prossima, e poi una volta tornata avrei avuto un'altra settimana per preparare tutto, ossia comprare dei pantaloni neri tipo tailleur da lavoro (ne ho già un paio, ma me ne servono altri che se no mi cacciano da sephora per la puzza) e andare dal mio ottico a scegliere degli occhiali nuovi dato che i miei si sono rotti (un'astina mi ha lasciato). Ebbene ieri vado da sephora per comunicare che sarei stata via una settimana, onde evitare scene al telefono del tipo "ciao, domani vieni qui a firmare cose" e io "ehm, salve sarei a qualche km lontano da lì, giusto due o tre...!". Insomma vado li e la responsabile mi dice che lunedì mi avrebbero chiamata perché forse riescono ad anticiparmi l'inizio dello stage all'11. Panico. Non ho i pantaloni, non ho gli occhiali riparati. Sono entrata davvero nel panico totale. Per cui oggi sono stata in giro per il centro di Milano alla disperata ricerca di pantaloni da tailleur, ma la sfiga regna sovrana per cui da HM c'erano i modelli, ma non le taglie giuste, da Zara fanno solo tailleur stretti e da sephora non li vogliono stretti, e nel resto del mondo non esistono tailleur (diciamo anche che non è proprio la stagione giusta per i tailleur). Quindi ho passato cinque ore a imprecare in giro per il centro, sudata che mi potevano strizzare e ci tiravano fuori una cassa d'acqua da 6, ero talmente nervosa e accaldata che ad un certo punto mi veniva da svenire e mi sono spaventata un sacco anche perché ero da sola. Quando sono in queste situazioni io non riesco a ragionare, mi viene da piangere, mi sembra che il mondo mi crolli addosso e non vedo soluzioni. Lo so che è una cazzata, lo so benissimo. Ma non ci riesco a mantenere la calma, faccio fatica a non farmi prendere dal panico di fronte agli imprevisti o ai cambi di programma. Sarà che sono una programmatrice organizzatrice seriale, per cui devo avere tutto sotto controllo se no sbarello. Ecco appunto. Morale, sono tornata a casa con un solo paio di pantaloni, domattina andrò dall'ottico di famiglia a Monza a vedere se si può sistemare l'astina, altrimenti devo fare una nuova montatura. E successivamente andrò a fare un giro nel centro commerciale vicino casa per vedere se trovo qualche pantalone. Partenza per il mare probabilmente rimandata alla sera. E voi direte: "e dov'è il problema Noemi? Tendenzialmente sei riuscita a risolvere e riorganizzarti, no?".
Sì. E allora perché non riesco a tranquillizzarmi? Odio questa parte di me. Perdo letteralmente la testa e il senso di importanza delle cose quando mi trovo a fronteggiare un imprevisto o quando le cose non vanno come avevo previsto. Perché non è un dramma, è una cosa risolvibile che non necessita la mia disperazione e la mia ansia. Eppure mi viene lo stesso, l'ansia. A volte mi chiedo come reagirei di fronte a qualcosa di veramente grave che dovesse capitarmi, e il pensiero mi spaventa. È come quando sono sotto attacco acuto di cistite, non ragiono, vedo solo nero, un nero che mi avvolge e nel quale non esistono spiragli. E quando sto così non mi sento più una persona matura e adulta che potenzialmente potrebbe vivere da sola (se penso che mia mamma alla mia età era già sposata e mi stava aspettando). Quando sto così mi sento ancora una bambina. E non è bella la sensazione.
Scusate per lo sfogo, ma avevo bisogno di scrivere e incanalare le mie emozioni.
E forse è anche ora di dormire!
E non so perché ho gli occhi lucidi. Dannazione a me!
Vi penso, buonanotte ragazze!
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