Buongiorno, mi chiamo Iris e ho vent'anni.
I due ginecologi per cui sono passata nella mia vita hanno fatto questi commenti: "hai i genitali da donna nordica: quando partorirai saranno dolori!" e "sei piccolina e proporzionata, immagino i rapporti ti diano dolore se non sono particolarmente delicati" e grazie tante, non me ne ero proprio accorta da sola. Nonostante ciò, non avevo avuto grossi problemi, qualche irritazione ogni tanto ma niente che non passasse in un paio di giorni.
Poi l'anno scorso ho avuto la cistite, ma anche lì sono stata fortunata: è stata intensa, sono stata malissimo, ma è durata poco e una volta passata non è più tornata.
Quest'anno, ad Aprile, ho cominciato a sentire dolore durante i rapporti. Ci tengo a specificare che ho avuto bruciore pochissime volte, perdite quasi mai e solamente liquide. Praticamente unico sintomo il dolore, ma talmente forte da rendere totalmente impossibile la mia vita sessuale: mi faceva male anche solo un dito. Il verdetto del ginecologo fu "una leggera vulvovaginite da Candida", e la cura sei giorni di Gynocanesten. Beh avrei pure potuto non metterla, perché non mi ha fatto assolutamente nessun effetto.
Dopodiché ho tentato veramente di tutto.
Su consiglio dell'erborista è partito un vero e proprio calvario di dieta affiancato da lavaggi (solo esterni) col Tea Tree Oil e assunzione di fermenti lattici (Colostro noni).
Dico calvario perché essendo io allergica al nichel, e al tempo vegetariana (ho reintrodotto la carne di pollo per ovvi motivi di sopravvivenza), se avessi dovuto seguire tutte le regole mi sarei ritrovata a nutrirmi di zucchine, zucca, cetrioli e finocchi. E basta, perché praticamente tutto il resto per un motivo o per l'altro non avrei potuto mangiarlo. Quindi ho ricominciato a mangiare alcuni alimenti "nichelosi" e ho fatto un primo mese di dieta ferrea. Un incubo. Le prime due settimane mi sembrava continuamente di svenire, stando quasi senza carboidrati. Comunque non è servito a nulla nemmeno questo, perché di nuovo la situazione restava totalmente invariata, anzi peggiorava: mi sono riempita di afte in bocca e mi stavano venendo macchie bianche perfino sulle braccia. Inoltre la mia leggera stipsi era peggiorata al punto che non andavo mai al bagno. L'unico modo era mangiare un'intera noce di cocco, stare male un giorno, e poi non andare più per tutta la settimana. Sempre con l'erborista, abbiamo deciso di cambiare strategia: ho preso le tavolette della GSE e ho usato le lavande della stessa linea. Se da un lato sono diventata incredibilmente regolare di intestino, dall'altra è andata sempre peggio: dopo aver finito con le lavande, per un paio di giorni mi sono sentita la vulva secchissima, e al terzo giorno mi sono spuntate delle placche bianche. Si espandevano talmente velocemente che sono corsa ai ripari e mi sono fatta prescrivere un antimicotico orale dal mio medico di base. Per quanto forte fosse, ha fatto sparire le placche, ha ridimensionato la situazione, ma non l'ha fatta sparire.
A questo punto ho deciso di affrontare la spesa (non indifferente) dell'omeopata, implorandolo di trovare una soluzione che potesse alleggerire la dieta restrittiva. Per tutta risposta mi sono sentita dire che dovevo eliminare anche i formaggi (non digerisco bene il lattosio, quindi immaginate quanti ne mangiassi -.-) quindi ho tolto anche lo yogurt dalla mia colazione. Per tre mesi ho preso Xalifom, due tipi di granuli e ho fatto tre cicli con gli ovuli Ginopur. Al primo ciclo sembrava avesse funzionato: tempo quattro giorni ed è tornato tutto come prima, e da lì non è più variato fino ad ora. Ho fatto un mese e mezzo con argento colloidale e gocce noctigem, ma è stato letteralmente come non prendere nulla.
Inutile specificare quanti soldi ho buttato fra cure e visite...
Così ho cominciato a leggere questo forum e ho deciso di provare il famoso protocollo Miriam.
Al momento ho quasi finito la seconda settimana.
Ho deciso di ammorbidire la mia dieta e anche se non mangio, ovviamente, caramelle e dolci industriali né pane e pasta, non sto più a stecchetto. Mi stava distruggendo psicologicamente una dieta così. Mi sento bene, a parte le feci diventate molto più dure da quando prendo X-flor (forse dovrei prendere solo una compressa?). Dal secondo giorno di protocollo ho cominciato a vedere delle perdite che prima non avevo mai visto, molto simili ai fiocchi di latte, come dei grumi collosi. Deduco siano le famigerate perdite "a ricotta". Quando ho messo la crema Elleffe poi, è uscito di tutto! Idem quando ho fatto la Lavanda D-Mannosio. Mi sono molto preoccupata sul momento, ma spero sia normale. Siccome non ho prurito o bruciore non saprei dire come sta andando, ma ieri avevo ancora perdite consistenti quindi penso che mi servirà un altro ciclo.
Ho la ricetta pronta per prenotare il tampone, aspetto il momento propizio!
E spero veramente che Dio me la mandi buona, onestamente non se ne può più. Non esagero, penso di poter contare con le mie due mani i rapporti avuti negli ultimi sei mesi... il mio ragazzo è paziente e adorabile, mi supporta e non mi pressa, ma mi dispiace proprio tanto non poter vivere la nostra relazione a pieno.
E adesso ho finito con lo spiattellamento! Se avete consigli o commenti li accetto estremamente volentieri.
Incrocio le dita.
