da reddina88 » mar giu 16, 2015 10:04 pm
Buonasera a tutte, mi presento: sono una ragazza di 26 anni di Bari che in vita sua non ha sofferto quasi mai di cistiti.
Veniamo a noi: già dalla seconda metà dell’anno scorso avevo notato un modestissimo incremento delle minzioni, soprattutto prima di andare a dormire ma non ci avevo dato molto peso… Poteva essere il freddo o lo stress.
Fine gennaio 2015 la tragedia: non riesco una sera ad addormentarmi perché, nonostante andassi in continuazione in bagno a svuotare la vescica, subito dopo tornava lo stimolo e quindi ricominciava la transumanza da-verso bagno. Solo quella notte sarò andata in bagno un 10/15 volte. Si pensa ovviamente ad una cistite e mi imbottiscono di antibiotici: prima Monuril, poi Ciproxin 500, poi addirittura 10 punture di Rocefin 500 (due al giorno)… Nada, sempre uguale. Le urinocolture ripetute nel tempo ovviamente sono negative. Sintomi: elevata frequenza (20 volte al giorno, 3-4 di notte) urinaria, senso di “spasmi” in vagina e nell’ano, senso di corpo estraneo nell’ano e fastidioso senso di eccitamento al clitoride.
Primo urologo: eco reni vescica, tutto nella norma. Mi congeda con una cura di 20 giorni di utrican mono, dicendomi: “non bere la sera” e con l’avvertenza di compilare un diario minzionale. Torno due settimane dopo arrabbiatissima, instillandogli il dubbio che potesse essere qualcos’altro, e mi risponde; “è IMPOSSIBILE che sia dolore pelvico cronico perché la notte vai ad urinare due, tre volte mentre se fosse quello, ti alzeresti ogni cinque minuti. Secondo me stai solo somatizzando”. Mi prescrive il Mictonorm per vescica iperattiva e mi congeda bruscamente, trattandomi come una povera scema oltre che pazza.
Testardamente non prendo niente e consulto un altro urologo in una nota struttura medica di prestigio pugliese. Questo secondo urologo mi fa fare uroflussometria, in cui si evince un ristagno vescicale di 70-80 ml e mi dice che posizioni usare per urinare senza sforzo (cioè in piedi alla maschile, o nel bidet)… Questo perché gli avevo detto che da quando stavo male, oltre a tutti i fastidi già detti avvertivo la necessità di dover spingere con la pancia, cosa mai fatta in vita mia perché ho sempre avuto un sereno rapporto di collaborazione con la mia vescica. Mi prescrive risonanza magnetica encefalo e midollo in toto ed esame urodinamico completo. A, aggiungo che il primo urologo mi aveva fatto fare esame citologico in 3 campioni (tutto nella norma) e ricerca adiuretina, in cui si evince un deficit dell’ormone antidiuretico (ma come è possibile, se urino ogni giorno max 2 litri, dilazionati sempre in minzioni di 100-150-max 200 ml??? BOH!).
E qui che giungiamo (forse) ad una diagnosi. Fare l’esame urodinamico completo mediante sanità pubblica sarebbe significato aspettare fino a novembre (da marzo!!!); per fortuna trovo un ulteriore urologo (il terzo!) che la effettua privatamente. Faccio l’esame a metà aprile, in cui si evidenzia: Detrusore stabile a sensibilità aumentata, capacità cistometrica massima e compliance nella norma. Studio pressione flusso: minzione non condotta spontaneamente (non riuscivo ad urinare!), nel tentativo minzionale si riscontrano pressioni detrusoriali ai limiti. Alla minzione spontanea si assiste allo svuotamento completo. Elettromiografia del piano perineale: sinergia detruso sfinteriale.
Primo desiderio di svuotamento: 73 ml
Desiderio intenso di svuotamento: 192ml
Capacità cistometrica max: 251 ml
Questo terzo urologo inizia a parlarmi del dolore pelvico cronico, e quando gli sottolineo il dolore all’inguine sinistro che aveva iniziato da un po’ di tempo a darmi fastidio mi consiglia una visita neurologica da una fisiatra (dottoressa dalla quale sono attualmente in cura) esperta in riabilitazione del pavimento pelvico.
Vado a fare sta visita ed esce fuori: ipertono del pavimento pelvico con sospetta infiammazione del nervo pudendo. Cura: ciclo di riabilitazione del piano perineale e come protettore del nervo lo xinepa. Inizio tutta contenta la riabilitazione. La fisioterapista ad ogni seduta mi insegna degli esercizi di respirazione diaframmatica, da ripetere a casa.
Nel frattempo visita ginecologica (la terza ginecologa cambiata nel giro di due mesi… uno specialista più capra dell’altro) perché mi eran tornate le perdite da piaghetta e per sospetta cisti all’ovaio sinistro: oltre a trattarmi malissimo perché sono ancora “virgo” e dunque per lei sono un problema, un fastidio, prova a visitarmi con lo speculum da virgo e quando lo inserisce in vagina tragedia: urlo dal dolore come una dannata!!! Per fortuna nessuna cisti all’ovaio, ma solo un corpo luteo un po’ anomalo. La simpaticissima ginecologa attribuisce il dolore all’inserimento dello speculum all’infiammazione da piaghetta e mi prescrive: Acidif cv per 10 giorni, ovuli fitostimoline per 8 giorni. Inizio la cura.
La settimana dopo torno dal secondo urologo, il quale praticamente ignora il risultato dell’esame urodinamico completo e, dopo avermi fatto la seconda uroflussometria ed aver riscontrato nuovamente residuo minzionale (lui dice “importante, ma non ha specificato il volume)mi prescrive l’esecuzione di microcateterismi intermittenti. Quando gli ho presentato la diagnosi della fisiatra l’ha infatti scartata dicendo: “essi, ora dicono tutti che è ipertono pelvico” e mi ha detto che secondo lui la vescica non funziona correttamente: un giorno (secondo lui) ho trattenuto l’urina così a lungo da aver affaticato la vescica, non permettendole di tornare all’elasticità usuale. Quindi (sempre secondo lui) l’elevata frequenza minzionale è data non da un incremento della sensibilità vescicale ma al fatto che ad ogni minzione si somma il volume di ristagno precedente a quello giunto successivamente in vescica. Io gli dico che avevo iniziato la fisioterapia e mi dice: puoi fare tutta la fisioterapia che vuoi, ma se non impari a svuotare bene la vescica non avrai mai risultati. Alle mie proteste inoltre sul dover fare cateterismi (stavo svenendo, sono diventata bianchissima) mi dice: allora non guarirai mai! Mi rassegno a sti benedetti cateterismi.
Inizio a farli e… papaparapà: cistite emorragica! 1.000.000 di escherichia coli, dolori allucinanti e febbre. Sono costretta a prendere il ciproxin 500. Passa tutto.
Torno a fare riabilitazione (per via anale: chiaramente sapete meglio di me che si rischierebbe a farla per via vaginale) ma non vedo miglioramenti: sono ancora super contratta, soprattutto in zona sx, e il nervo continua a “tirarmi” l’inguine. Chiedo con insistenza alla dottoressa un miorilassante, e mi prescrive l’expose: lo assumo il primo giorno e mi fa venire un’allergia allucinante! Sostituito con muscoril 4 mg una volta al giorno per 15 giorni.
Riprendo la cura per la piaghetta, interrotta dopo l’inserimento di soli tre ovuli causa cistite: inserisco l’ovulo e mi viene un bruciore assurdo!!! Fortunella io.
Riassumiamo i sintomi. A livello urinario: iniziale elevata frequenza, ora ridotta ma sostituita con un “peso” in zona vaginale/vescicale. Quando lo avverto (quando la vescica inizia a riempirsi) divento strafastidiosa e nevrotica, fino a quando non vado nuovamente a svuotare la vescica. E’ come se “sentissi” il riempimento… Ogni tanto bruciori uretrali durante la minzione.
A livello vaginale: bruciore all’ingresso della vagina, che si attenua solo con lavaggi al bds e saligin gel. Ho comprato l’D-Mannosio crema in dosi e addirittura tende a peggiorarmi la sensazione di bruciore.
Perché questo papiro: Perché ragazze, non mi sento di star migliorando. Affatto. Anzi è comparso questo senso di pesantezza vescicale che prima della riabilitazione non avevo… Quando lo sottolineo mi dicono: E’ perchè stai ancora molto contratta. Ma quando cavolo si allenta sta contrattura? Sono arrivata a 9 sedute; concluso questo ciclo ne potrò fare solo altre dieci ma poi basta. La frequenza minzionale, che inizialmente era di urgenza, oggi è più che altro imputabile alla pesantezza vescicale/vaginale (ormai non ci capisco nulla nemmeno io), ma in realtà si era ridotta da sola, sebbene di poco, ancor prima di iniziare la riabilitazione. Riabilitazione dolorosissima peraltro, proprio perché realizzata per via anale (mi hanno detto che sto soffrendo 3 volte rispetto una paziente normale). Mi sento sola, nervosa… non so come fare. Da quando è iniziata questa apocalisse ho rallentato lo studio da morire, ho fatto solo due esami… e dire che dovevo laurearmi a luglio!
Per questioni economiche mi è impossibile andare a Roma o spostarmi altrove… Anzi sono stata fortunata a trovare questi medici a Bari. Che mi consigliate?
P.s. uso solo biancheria bianca, ho abolito il detergente intimo e nonostante il caldo boia la sera applico calore mediante la boule. Ho anche fabbricato (homemade) un cuscino a ferro di cavallo per la seduta per non sforzare la zona pelvica.