mi chiamo Annamaria, ho 40 anni e come tute voi soffro di cistite ormai da anni e desidero entrare a far parte di questa grende famiglia condividere con voi la mia esperienza....; i primi problemi li ho conosciuti a seguito dei primi rapporti sessuali avuti dopo i 20 anni...siamo circa nel lontano 1995.
Le prime volte che mi succedeva mi recavo dal medico di base che come ovvio mi prescriveva, dopo analisi urine e urino coltura, antibiotico dapprima Monuril alternato a Ciproxin, per poi passare a (Neo-furadantin 100) il più veloce tra gli antibiotici sino ad allora provati che riusciva in brevissimo tempo a cancelareogni sintomo di bruciore.
La storia con l'allora fidanzato (oggi marito) va avanti e tra di noi l'amica cistite mi viene a trovare sempre più spesso anche senza aver avuto rapporto sessuale in precedenza. Dato il riproporsi delle infezioni decido di auto curarmi da sola commettendo l'errore più grosso della mia vita, poiché ad ogni cistite ricorrente non solo mi demoralizzo sempre di più ma lo stesso antibiotico inizia a non farmi più lo stesso effetto...
Stanca di soffrire senza sapere il perché arrivo ad un punto in cui decido di approfondire il problema e nel '99 (avevo 27 anni) mi sottopongo a diversi esami clinici in ospedale; nell'ordine mi sottoposi a:
-diverse ecografie renali e alle vie urinarie;
-urografia con mezzo di contrasto;
-uroflussometria;
-ultima, ma non ultima, urodinamica: esame che tra l'altro non riuscii a portare a termine per l'imbarazzo di dover fare pipì con la patata attaccata ad un numero imprecisato di elettrodi e davanti ad un vasto pubblico di medici e specializzandi nella materia.....
Mi rivoltarono come un calzino ma nulla di patologico fu evidenziato: assenza di calcoli, nessun reflusso in vescica né stenosi degli ureteri, reni nella norma e funzionamento dell'apparato urinario fisiologico.
Passano gli anni tra alti e bassi, la mia amica cistite non mi molla mai, ogni tanto torna a trovarmi e io continuo inconsapevolmente ad assumere ogni volta Neo-furadantin 100 che ormai non riesce più a fare il suo “sporco lavoro” di netturbino. Risultato: l'infezione si ripresenta imperturbabile sempre più spesso e il mio fisico inizia a non tollerare più l'antibiotico poiché ad ogni assunzione insorge un persistente senso di nausea.
Trascinandomi in questa situazione inizio ad avvertire anche sintomi di un prolasso muco-rettale di cui soffrivo inconsapevolmente già da tempo e che in parte é na delle cause delle mie cistiti ricorrenti. In quel periodo (anno duemila) il prolasso mi provoca piccole perdite ematiche dalle mucose rettali e quindi contaminazione diffusa da batteri Escherichia coli più volte ritrovato nelle analisi delle urine (coltura urinaria). Decido di operarmi per risolvere il problema del prolasso nel Febbraio 2004 quando la cistite é fissa ogni tre mesi e le perdite ematiche non sono più tanto piccole tanto da macchiare biancheria intima e pantaloni, soprattutto dopo aver fatto sport (pratico nuoto a livello amatoriale).
Intervento di prolassectomia in anestesia epidurale andato bene, decorso post operatorio normale e recidive di cistite assenti per un lungo periodo. Intanto nell'Ottobre 2004 decidiamo di sposarci e nel 2006 prima gravidanza. Partorisco un bel maschietto di 3840 gr nell'Aprile di quell'anno: travaglio indotto di 15 ore ma alla fine il bimbo nasce senza episiotomia (solo qualche punto interno per lacerazioni).
La cistite sembra un lontano ricordo, ma al momento di ritornare al lavoro, causa forse sforzi eccessivi nel portare a braccio il mio torello riecco i problemi di prolasso e insieme dopo qualche tempo quelli di cistite.
Questa volta sempre sbagliando cambio antibiotico e passa ancora un certo periodo in cui alterno periodi di riposo fisico e benessere a quelli di maggior stress e di conseguenza di infezione batterica (sempre e solo Escherichia coli regolarmente ritrovato dopo urino coltura). Inoltre inizio anche a soffrire di candida vaginale a seguito di terapia antibiotica che curo dapprima con Pevaryl vaginale sostituito poi con crema Meclon più efficace dietro prescrizione del mio ginecologo.
Intanto nel 2009 partorisco la mia secondogenita (4100 gr di bimba nata con parto naturale senza episiotomia né lacerazioni!); nei nove mesi di gravidanza mi trovo ancora a dover affrontare un paio di volte infezione da candida con la sua sintomatologia più classica: bruciore e prurito ai genitali, perdite biancastre etc,...risolte ancora con crema topica Meclon.
Arriviamo ben presto ai giorni nostri....nel Settembre 2011 a causa del riacutizzarsi frequente di cistiti in alternanza con infezioni da candida e in concomitanza della ricomparsa del prolasso e delle perdite ematiche e di muco decido di sottopormi ad un secondo intervento di prolassectomia.
Prima dell'intervento mi sottopongono a una infinità di esami: siccome mi trovano pure anemica oltre ad eco transrettale e defeco- cistoscopia dinamica mi fanno fare colonscopia, gastroscopia e infine clisma opaco per scongiurare la presenza di ulcere gastriche, polipi rettali e/o diverticoli che potessero eventualmente sanguinare.
Tutte le analisi sono negative, ma le mie mucose sia rettali che vaginali si sentono molto strapazzate...
Secondo intervento eseguito senza complicazioni particolari; peccato che nel post operatorio (intervento STARR con anestesia epidurale) fu necessario inserire un catetere per mia difficoltà ad urinare dopo l'anestesia epidurale. Appena dimessa si ripresentò di nuovo il problema della cistite curato ancora con antibiotico (Norfloxacina 400 mg).
Dopo il secondo intervento le crisi di cistite si diradano ma non scompaiono del tutto...alla fine del 2012 navigando in rete mi imbatto nel sito http://www.cistite.info.it e finalmente mi si apre un mondo di conoscenze alternativo. Inizio a leggere le esperienze di altre donne come me e descrivo il nuovo modo di affrontare e risolvere la malattia con il d-Mannosio al mio medico curante e all'inizio mi sembra molto scettico, stessa cosa col ginecologo che ormai mi segue da anni e che conosce i miei problemi. Io però sono testarda e continuo a documentarmi e decido di provare anch'io la terapia.
Contatto inoltre il Dott. Porru Daniele presso il Policlinico S. Matteo di Pavia (l'ospedale più vicino a dove risiedo in provincia di Milano) e nel Gennaio 2013 mi reco da lui per una prima visita: l'incontro é stato il più soddisfacente che io abbia mai avuto nella mia così lunga carriera di paziente urologica; Il Dott. Porru si é dimostrato da subito molto dsponibile e comprensivo nell'ascoltare la mia esperienza, durante la successiva visita uro-ginecologica ha verificato una vulvodinia di grado medio....
La terapia che da circa un anno seguo a diretto contatto con il dott. Porru é la seguente:
- caso di attacco: assunzione di D-Mannosio (d-mannosio) sino a 5 buste al giorno per circa 3-4 giorni
- se i sintomi diminuiscono a scalare sino al mantenimento di 3 buste al di
- di seguito 2 al giorno per due mesi
- poi 1 busta al giorno per 1 mese
- infine 1 busta un giorno si e uno no
- 1 busta dopo ogni rapporto e lubrificante vaginale
assumo inoltre Etinerv in pastiglie a colazione e alla sera alterno crema Colostrum gel-Nathura ad Antrolin sulle mucose vaginali da almeno un anno. Antidolorifico Patrol (tramadrolo cloridrato+paracetamolo) contro gli spasmi post minzione causati da cistite. Esercizi di Kegel-Reverse (10+10 sera e mattina) che però a volte mi dimentico di fare … e mossa del dito a trattenere l'urina dopo assunzione di d-mannosio per circa 60 secondi. Assumo tisana di malva ed equiseto che alterno ad acqua.
Provo a fare un bilancio della mia salute ad un anno dall'inizio della cura:
sicuramente migliorata poiché nel corso del 2013 ho avuto un paio di ricadute risolte con assunzione di D-Mannosio in dose di attacco; ho avuto però una ricaduta più seria nel Gennaio 2014 (stress lavoro correlato? Boh...) per la quale ho dovuto cedere all'antibiotico (Norfloxacina 400 mg) poiché in breve tempo ho avuto febbre, sangue nelle urine e dolore intenso.
La seconda crisi la sto vivendo proprio in questi giorni; é iniziata Domenica 16 Marzo e sino ad ora sto tenendo duro anche se Martedì ho avuto sangue nelle urine e dolore di media intensità al mattino trattato con antidolorifico; la situazione é migliorata molto in serata e oggi, mentre vi scrivo continuando con la dose di attacco sto molto meglio, poco dolore post minzione niente sangue nelle urine.
Cercherò di fare al più presto esami urine, urino coltura e tampone vaginale per la determinazione della flora di latto-bacillare vaginale come mi ha consigliato il Dott. Porru, devo rimandare gli esami a termine ciclo mestruale che ho iniziato oggi.
Intanto ieri sera ho usato il Combur test per una prima analisi delle mie urine:
- leucociti: ++
- nitriti: scarsamente apprezzabili, quasi nulla
- proteine: assenti
- emoglobina:++
- ph urine: 6
Sono sicura che la via intrapresa é quella giusta per la mia guarigione ma, date le recidive penso che la strada sia ancora in salita...spero di trovare nel sito il supporto morale ma soprattutto il coraggio di vincere non una delle battaglie ma la guerra contro la cistite perché ogni volta che perdo e mi affido ad un antibiotico sprofondo nello sconforto più nero e non vedo la luce in fondo al tunnel...
Questa é la mia esperienza, non ancora conclusa, confido di trovare qui donne come voi che sono già passate attraverso questo dramma (perché per me é tale) e che potranno aiutarmi a correggere eventuali mancanze nella gestione della terapia.
...scusate se magari sono stata prolissa o noiosa ma volevo condividere con voi tutta la mia storia....
Aggiornerò il mio post appena mi sarà possibile eseguire le analisi.
A presto, Annamaria
