Cara Silly, non sai quanto sono dispiaciuta di leggerti così e di vedere tanta comprensibile agitazione e confusione. Per chiarire la situazione da un punto di vista medico, aspettiamo l'intervento delle moderatrici. Ci tenevo, però, a scriverti perché tu non ti senta sola in questo calvario. So (come tutte in questo forum) come ci si sente quando si sta male fino a impazzire. Il dolore fisico toglie ogni lucidità e dignità, privandoci di noi stesse. Se si sta male e se la situazione si protrae per così tanto tempo, la malattia ci deruba: non possiamo fare altro che pensare ossessivamente al nostro male, alle strade da tentare, alle possibili soluzioni da trovare. Una delle cose che odio di più della vestibolite è che spesso non mi sono più sentita io, in quanto persona, ma mi sono identificata con la malattia, mi sono sentita solo e soltanto una malata.
La situazione è indubbiamente confusa, e, a parer mio, penso che possa risultare meno chiara anche perché, in questo momento, sei in mano a due medici, entrambi estremamente competenti, ma che su certi aspetti hanno visioni totalmente diverse (infatti dici che la Spano attribuisce la tua situazione attuale alle infezioni, mentre per Pesce è la malattia). Ecco, io forse al posto tuo non riuscirei a gestire la situazione così. Forse perché ho sempre avuto bisogno di informarmi su un medico e, una volta approfondito il suo approccio e presa la decisione di intraprendere la sua terapia, mi ci sono sempre affidata con fiducia. Saltare da un medico ad un altro, nel mio caso, mi creerebbe solo indecisione e confusione. Se ci aggiungi anche il parere dell'assistente della Spano, che, per carità, sarà preparatissima (anche se essere figlia di un neurologo non la rende un neurologo), la situazione diventa ancora più pasticciata. Inoltre, dopo averti sconsigliato i medicinali, dici che la Spano ti ha comunque consigliato di affidarti a Pesce. Insomma, mi sembra davvero che la situazione, già di per se da chiarire da un punto di vista clinico, sia resa meno chiara da pareri contrastanti che ti vengono dati contemporaneamente. Se hai deciso di affidarti a Pesce, perché non parli con lui di tutta questa situazione? Io al posto tuo gli scriverei senza indugiare.
Sulle infezioni, ancora una volta, aspettiamo chi ne sa più di me. Di fatto, però, se dici che il laboratorio ha chiarito che "flora batterica ricca" non si riferisce ai lattobacilli, rimane il fatto che non hai informazioni sullo stato delle tue difese, e anche questo è un punto che, credo, andrebbe chiarito.
Per i farmaci, hai detto che hai avuto due giorni di benefici. Questo è un segnale, suppongo. E' vero, il beneficio non è stato duraturo. Perché? Io al posto tuo, oltre ad aspettare, come ho già detto, l'opinione di chi qui dentro ti può aiutare con le sue competenze, chiederei anche a Pesce. Sei sua paziente, lui è a tua disposizione, è il tuo medico, che tu hai scelto, e le testimonianze qui dentro provano che è una persona disponibilissima.
Vorrei avere anche qualche risposta in più da darti su Dio e sulla sofferenza. Chi non si è mai chiesto "Perché a me?", "C'è un senso in tutto questo?". Dici di avvicinarti a Dio nella gioia e non nella sofferenza. Per altri è il contrario. A mio parere, non c'è nulla di più umano. Io non sono credente. E, sinceramente, penso che se qualcuno dovesse darti le risposte a queste domande, dicendoti, che so, che la malattia è una punizione per qualcosa, o che c'è un piano, o che tutto ha in realtà un senso, non cambierebbe nulla. Una rivelazione del genere non cambierebbe il fatto che tu ora stai male. Se anche ci fosse un piano superiore, se tutto questo ti venisse magicamente rivelato, tu non ti arrenderesti alla sofferenza, perché non cambierebbe il fatto che tu hai il sacrosanto di diritto di lottare per stare meglio, cosa che stai già facendo. Quindi, in concreto, ti troveresti nella stessa identica situazione in cui ti trovi ora, con ostacoli difficilissimi da superare, ma che puoi sicuramente affrontare tirando fuori determinazione, lucidità e affidandoti a chi ti può curare.
