da Simonetta » mer ott 09, 2013 12:56 pm
Buongiorno Rosanna, buongiorno a tutte,
innanzitutto di cuore volevo ringraziare tutte voi per il supporto che senza neanche immaginare siete riuscite a darmi in questo periodo, non scherzo dicendo che in momenti di assurda depressione e panico, sentire le vostre storie e la vostra forza è stata l'unica forma di consolazione. Il tutto per me è iniziato il 24 di agosto, dove per la prima volta nella mia vita ( ho 36 anni) subito dopo la prima minzione della mattina, sento a distanza di poco la necessità di dover riandare, questo fastidio dura ad alti e bassi per un paio di giorni. Preoccupata, mi rivolgo ad una farmacia, dove raccontando la mia sintomologia mi dicono di stare tranquilla e di bere solo tanto! seguo questo consiglio e arrivo a bere anche tre litri d'acqua al giorno, ma purtroppo non basta, infatti il giorno successivo mi sveglio con una fortissima pesantezza alla vescica e frequenza minzionale molto forte, accompagnata ovviamente nel tratto finale ad un forte fastidio ( quasi come se sentissi un forte senso di vuoto alla vescica) un amica che mi chiama, mi consiglia di prendere del Monuril,la sera lo prendo e per magia il giorno successivo mi passa tutto!!! decido allora di non prendere la seconda dose, ma forse questo è stato il mio primo errore, in quanto il giorno successivo inizio a risentire quegli strani spasmi nella parte del basso pube e quella pesantezza alla vescica. Decido allora di riprende la seconda dose di monuril, anche se sono passate non 24 ma 38 ore dalla prima. purtroppo i risultati, non sono stati cosi soddisfacenti, chiamo cosi il mio ginecologo, il quale dopo avermi ascoltata mi prescrive ciproxin 500 mattina sera per 12 giorni. inizio la cura e solo gia dopo due capsule inizio a star bene, ma purtroppo il benessere dura solo qualche giorno, in quanto subito mi arriva un attacco di candida, e vai allora con ovuli meclon e creme varie, introduco cosi fermenti lattici, ma subito dopo l'attacco di candida e sotto copertura antibiotica, mi ritorna un nuovo attacco di cistite ( a meno di una settimana dal primo) continuo la cura di antibiotico, introduco il cistalgan e solo dopo due giorni inizio ad avere un pò di benessere. Al concludersi della cura antibiotica, pur non avendo completamente abbattuto tutta la sintomologia, riesco comunque a lavorare e badare un pò alla casa. Terminata questa, a distanza di 24 ore ( nel pieno del lavoro) mi ritorna un nuovo attacco, sempre con gli stessi sintomi, spasmi al basso pube pesantezza alla vescica e frequenza minzionale, ma senza fastidi nel farla, a questo punto decido di andare al pronto soccorso, dove sottoponendomi ad uno stik delle urine, emergono leucociti +++, il medico mi dice quindi di fare immediatamente toradol e antibiotico levofaci 500 per una volta al giorno per 13 giorni. Inizio quindi la cura e dopo 24 ore inizio a stare bene, ma purtroppo anche qui solo per poco, in quanto dopo poco inizio ad avere di nuovo il solito attacco, chiamo a questo punto il mio ginecologo, il quale mi dice che probabilmente la dose prescritta non copriva la mia forte carica batterica, e di aumentare l'antibiotico da 1 a due volte al giorno, lo faccio e inizio a stare bene...
a conclusione della mia cura antibiotica durata in totale quasi un mese, e sentendomi non pienamente in forma, decido di non assumere comunque altri antibiotici, per provare anche a fare un esame delle urine, e di passare, grazie anche alle vostre storie all Ausilim , chiamo quindi disperata il dott De angelis, il quale con enorme umanità e professionalità, mi consiglia di assumere l'Ausilum con tre dosi al giorno e casualità vuole che mi arrivi proprio il giorno in cui inizio a sentire di nuovo qualche piccolo fastidio. inizio ad assumerlo, ma malgrado cio dopo un giorno di assunzione mi ritorna un attacco, questa volta però molto più gestibile, e che a differenza degli altri mi lascia però un fastidio dopo la minzione, richiamo il dott De Angelis, il quale consiglia di assumere Ausilum Forte, lo prendo e sto molto meglio, ma continuo ad avere un fastidio alla fine della minzione e qual spasmo al basso pube. faccio quindi a 7 giorni dalla fine del antibiotico i primi esami delle urine, i cui risultati sono buoni e l'urinocoltura è negativo. Decido quindi di ripeterli a distanza di qualche giorno assieme ad un chek up generale, fatto di esami del sangue e ecografia addome e vie urinarie. Eseguo questi esami al dodicesimo giorno dallo stacco dell’ antibiotico, ed il risultati sono buoni per gli esami del sangue ed ecografie mentre gli esami delle urine, escono, a differenza della prima volta, presenza di leucociti e urinocoltura negativa ma con bassa presenza batterica rilevata. neanche a raccontarvi che con questi esami la mia famiglia e mio marito continuano a dirmi che il mio è un problema psicologico e che non si tratta di nulla...
ora continuo ad avere nella parte finale della minzione spasmi al basso pube e fastidi quasi come se avessi un senso di vuoto, che piano piano spariscono nel arco di mezza ora, pur continuando ad assumere D-Mannosio forte mattina sera ( preciso che ad oggi sono 12 giorni di assunzione di D-Mannosio)
Sono disperata, non so più cosa pensare, ovviamente ho iniziato anche a sospettare di cistite interstiziale, ma ogni volta che provo ad accennarla i medici mi dicono che comunque ho reagito ad antibiotici, che avevo presenza di leucociti nelle urine, e che non si può attribuire una patologia cosi seria, ad un primo ed unico episodio di cistite avuto in 36 anni, io però non so più cosa pensare, so solo che ormai le mie giornate passano con la speranza di poter ritornare ad avere u po’ di serenità, e di non essere, come stà succedendo, una limitazione per le persone che mi stanno accanto.
Grazie per avermi ascoltata….