Ciao a tutte,
scusate la latitanza di questi giorni. A lavoro è sempre pesante e, in più, in questi giorni, mi sto muovendo molto per la preparazione al parto. Sto facendo un corso pre-parto che è abbastanza impegnativo e in più ho contattato una serie di ostetriche per capirci di più sul dilemma parto cesareo/parto naturale.
Prima di parlarvi di questo vi aggiorno sulla situazione generale:
Emorroidi: ho usato tutti i rimedi qui suggeriti tranne Rigenoma che i farmacisti non conoscono e non se la sentono di darmelo in gravidanza. Il TTO dà sollievo momentaneo, ma dopo un'orettail dolore torna come prima. Avenoc e R13 sembrano acqua fresca. Ho chiesto alla ginecologa e mi ha detto di prendere Daflon 500 3 giorni 6 compresse (2+2+2), 3 giorni 4 compresse (2+2) e poi 2 compresse per un mese. Ora sono nella tranche delle 4 compresse e, nonostante stiano sempre lì, almeno il dolore (e il sanguinamento... che impressione!!!) si è attenuato.
Massaggi perineali: continuo un giorno sì e un giorno no. Ho usato olio di oliva, olio di mandorle dolci, olio per massaggio perineale Weleda e olio Vea. Li ho scritti nell'ordine di preferenza. L'olio Vea è quello che mi piace meno perché ha la consistenza più simile ad un lubrificante. A me è proprio l'untuosità dell'olio che piace molto (mi dà sensazione che "disseti" le mie mucose).
Diabete gestazionale: la dieta che mi hanno dato in ospedale era veramente rigida, ma soprattutto triste. Misurando costantemente la glicemia e vedendo che valori pre e post prandiali sono sempre nella norma (anche piuttosto lontani dai limiti), mi sono rilassata. Ho ricominciatoo a cucinare le cose come sono abituata, senza limitare l'olio o preferire cotture senza grassi, e ho smesso di limitare i cibi proteici (la dieta era molto rigida anche sulle quantità di questi, oltre che dei grassi) e sto solo attenta agli zuccheri (pane e pasta razionati, ma anche legumi, eliminazione totale di dolci). Dato che però i valori continuano ad essere buoni (ieri sera ho anche mangiato una decina di grammi di cioccolato fondente) ho deciso che provo a fare qualche dolcetto per la colazione, magari senza o con pochissimo zucchero, da provare a piccolissime dosi.
Decisioni sul parto: ho deciso di muovermi per trovare qualcuno che possa valutare la mia situazione pelvica ed eventualmente aiutarmi a "preparare" il perineo. La scelta mi sembra fortemente correlata alla scelta dell'ospedale dove partorire.
Ho contattato una ostetrica della Mangiagalli, che amiche e colleghe mi hanno raccomandato perché pare sia conosciuta come "una che non fa lacerare". Devo dirvi però che la Mangiagalli, in barba al nome ed alla fama, mi è stata fortemente sconsigliata sia dalla mia ginecologa che dalle ostetriche del corso pre-parto e sto capendo io da sola che l'approccio che usano è molto poco "naturale" (episiotomie praticamente sicure, "medicalizzazione" delle partorienti). L'ho già incontrata. Mi ha portato dal medico responsabile delle patologie del pavimento pelvico (non ne ricordo il nome), che non mi ha fatto una grande impressione. Ho raccontato ad entrambi la mia storia e ho raccontato ad entrambi che la Spano nei casi come il mio raccomanda il cesareo. Li ho visti piuttosto perplessi e non mi hanno dato alcuna risposta,anche se l'ostetrica mi ha fatto un'impressione molto migliore del medico. Per loro la cosa importante è che la bambina non sia troppo grande (per ridurre il rischio lacerazioni). Mi vorrebbero rivedere alla 36 settimana con una ecografia che mostri le misure della bambina per eventualmente indurmi il parto prima che la bambina diventi troppo grossa. La sensazione che ho avuto è che l'ostetrica, per quanto perplessa sul dilemma cesareo/parto naturale (ha grande stima della Spano e pensa che il suo parere abbia la sua importanza anche se considera che anche il cesareo possa avere i suoi rischi) si sia presa " a cuore" la mia situazione: in questo momento sta infatti seguendo un corso sulla VV a Parigi, in vari moduli. ha detto che prossima volta porterà il mio caso come caso di scuola e quando ci rivediamo mi "relazionerà" sulle informazioni che è riuscita a reperire in riferimento al parto.
Ho inoltre contattato una ostetrica che mi ha indicato la mia ginecologa, che lavora alla Melloni, altra clinica ginecologica storica di Milano, dove è risaputo che ci sia un approccio "più naturale". Premetto che la mia ginecologa (che non si rassegna all'idea della Spano perché sostanzialmente non la capisce) all'inizio mi ha suggerito il Buzzi come "miglior posto dove partorire a Milano". Lì, però, lei non conosce nessuna ostetrica da segnalarmi. Quando le ho esposto la mia idea (di farmi valutare da qualche ostetrica ed eventualmente "prepararmi" al parto naturale) si è data da fare e mi ha fornito il contatto di un'ostetrica che lavora in Melloni che,occupandosi ormai solo di riabilitazione del pavimento pelvico (non fa più sala parto), potrebbe seguirmi in questa preparazione. Ragazze, che dire, l'ho vista già due volte e mi è piaciuta moltissimo. Giovedì al primo incontro mi ha tenuta un'ora e mezza solo per conoscerci. Ieri mattina mi ha visitata e mi ha tenuta un'altra ora e mezzo. Costo complessivo finora: 9,40 euro di ticket. Prima di raccontarvi un po' più dettagliatamente vi dico che mi è sembrato che parli la nostra lingua.
Le ho raccontato tutta la mia storia e mi ha ascoltato con molto interesse. Conosce la Spano non personalmente, ma "di fama", sia in relazione ai suoi lavori, sia in relazione ai risultati. Facendomi la premessa che apprezza moltissimo i risultati che ottiene, ne ha solo criticato un po' la "rigidità" dell'approccio, la "protocollizzazione" della terapia, perché ha detto che per la sua esperienza siamo tutte diverse e ciò che va bene per una può non andar bene per un'altra. Lei lavora solo e unicamente con le mani ed eventualmente consiglia di integrare i suoi trattamenti con manipolazioni osteopatiche indirizzando le pazienti in un centro dove due osteopate sono molto ferrate in materia di pavimento pelvico. Detto questo vi racconto la visita.
Prima mi ha osservata per una mezz'oretta facendomi fare molti Kegel. Poi è passata alla valutazione degli strati più profondi del perineo. Ha detto che in superficie sto bene ma negli strati più profondi sono ancora un po' contratta anche se la situazione le sembra abbastanza buona e risolvibile rapidamente. Mi ha detto che mi farà qualche trattamento a partire dalla 34 settimana (ora sono a 30 + 1) e mi insegnerà degli esercizi da fare poi a casa. Nel frattempo mi ha consigliato di andare dalle osteopate per "somollarmi il più possibile".
Vi attacco qua sotto il referto della visita:
E
same obiettivo:Respiro addominale.
Bacino retroverso,lieve caduta a dx.
Genitali esterni: sofficità delle grandi labbra , come da
fisiologia in gravidanza. Si apprezza elasticità alla pressione
del nucleo fibroso del perineo. La cute intorno allo sfintere
dell'ano appare irritata e arrossata ,presenza di emorroidi
edematose ma non particolarmente dolenti.
Distanza ano-vulvare lievemente inferiore alla norma.
Perineo ant. :alla richiesta di movimento come per trattene
re la pipi', l'escursione dei tessuti è ampia ma la donna
non è in grado di isolare il comando, attiva sinerg. agoniste
(adduttori++), si evidenzia tremore alle gambe.
Durante l'esecizio la pz và in apnea a polmoni pieni.
Perineo post. : alla richiesta di movimento come per
trattenere un gas, la situazione è la medesima come per il
perineo anteriore. Sono piu' evidenti le sinergie agoniste
(adduttori+++/glutei++).
Il Riflesso di guardia durante un aumento pressorio(soffiare
il naso/tossire) appare dissinergico ma considerato lo stato
di gravidanza, questo dato diventa irrilevante.
Fenomeno di Ballonement : -1 l'addome esercita una netta
e percepibile spinta sotto la mano. Si apprezza l'aumento
della pressione intraddominale.
Riflesso anale presente ma debole.
Pc Test Alla richiesta di contrazione volontaria del muscolo pubo-
coccigeo, la forza è appena accennata (1 nella scala 0-3).
La durata e l'affaticabilità sono scarsi e mal valutabili per la
presenza di sinergie agoniste ed antagoniste.
Perineo profondo:buona la coscienza dei piani profondi.
Solo inizialmente si nota una difficoltà della donna nella
identificazione della direzione della pressione (la pz ha
percepito una pressione laterale dx come centrale).
Trigger point: dolore acuto/pungente, di moderata entità,
alla pressione del muscolo ischio-coccigeo e nella zona del
Canale di Alcoch (h 4- h 8) come da risentimento del nervo
pudendo. Dolore acuto e pungente anche alla pressione del
muscolo elevatore dell'ano.
Conclusioni: E' opportuno tener presente che lo stato di gravidanza modifica e
condiziona la postura, quindi i fasci muscolari, le articolazioni e i legamenti e di conseguenza il risultato del test perineale effettuato non rispecchia la condizione pre-gravidica. Non si evidenziano significative problematiche che
possano impedire l'espletamento del parto. Si consiglia alla donna una consulenza osteopatica per migliorare la componente dolorosa da “compressione”, le emorroidi e la mobilità del bacino. Inoltre, si consiglia massaggio del perineo a cominciare dalla 34.ma settimana e una valutazione
della funzione muscolare perineale a 3 mesi dal parto.
Dall'osservazione che ha fatto mi ha inoltre detto che ho la pelle intorno all'ano "come bruciata dall'acido". Mi ha quindi prescritto un alcalinizzante (mi ha suggerito regobasic). Le ho parlato di 7+, mi ha detto solo di controllare che sia citrato, che è meglio. ora vado a controllare. Per le emorroidi (che secondo lei sono da compressione) mi ha prescritto Micokhel, supposte D3, alla sera per 7 giorni. Insieme ai trattamenti osteopatici dovrebbero farmi bene (speriamo)!
venerdi ho prenotato dall'osteopata.
Vi tengo aggiornate su tutto.
Un ultima domanda (scusate oggi ho fatto un papiro): Ros, o qualcuna che sulla cosa sia informata, riesci a spiegarmi bene il motivo per cui la Spano ritiene che il parto naturale sia pericoloso per la neuropatia in atto? Io spiego quello che ho capito, e cioè che la contrattura ha portato ad una neuropatia che sostanzialmente ha fatto proliferare le fibre nervose e c'è il rischio che l'episiotomia o, peggio, le lacerazioni spontanee possano peggiorare la situazione già compromessa. Mi viene spesso risposto che il parto naturale è una occasione ottima per rinnovare quei tessuti ora danneggiati e perciò non riescono proprio a capire la presa di posizione della Spano. Cosa posso dire per ribattere?
Dimenticavo, non avevo risposto a questo:
Rosanna ha scritto:non mi ero posta il problema della reperibilità dei cereali. Ma scusa la mia ignoranza, il grano o il farro integrali che vendono al supermercato, quelli che cuoci e mangi come un riso per intenderci, non vanno bene?
Non ne ho idea! Credo che il problema principale sia la sicurezza. Come fai a sapere che non ci abbiano messi nitrati nella produzione? Di solito questa sicurezza riesci ad averla con Mulini piccoli e che ci tengono a fare le cose come si facevano una volta e che quando li contatti sono felici di spiegarti tutto e lusingati dell'attenzione che gli riservi. Io sono contentissima delle mie farine che prendo in questi posti. danno alle cose un sapore che mi ricorda mia nonna!
ora scappo
un bacio grosso