Ciao ragazze!
Grazie Rosanna per la risposta e grazie Eli per il tuo messaggio, l'ho apprezzato molto.
Cerco di aggiornarvi. Ho così tante cose da dire che non so da dove partire. Chiedo scusa in anticipo se mi dilungherò.
Rosanna ha scritto:Come va ora? Migliorata la situazione?
Diciamo che con la cremina D-Mannosio (Xerem l'avevo finito) la situazione è migliorata subito.
Rimane un forte arrossamento, soprattutto a sinistra (l'arrossamento è generale, sia piccole che grandi labbra) e forte gonfiore sempre a sinistra.
Le sensazioni terribili del post visita però sono passate.
Sensazioni sgradevoli ne ho soprattutto nel tardo pomeriggio, quando la mia zona pelvica non ne può più della prolungata permanenza al computer. La sensazione è la classica da post rapporto: come se fossi scesa dalla bicicletta dopo aver fatto una lunga passeggiata, indolenzomento di tutta la zona del perineo, dolorino soffuso che si estende fino all'ano.
Ho trovato su pudendo.it una bella illustrazione del pudendo: ecco, i punti in cui ho dolore sono esattamente dove lui si dirama.
Talvolta ho qualche bruciorino all'uretra dopo la minzione, ma dura pochissimo (sto continuando con una dose di "mantenimento" di mannoro la mattina ed una dose di D-Mannosio nel pomeriggio).
E sempre, costantemente, dolore agli inguini.
Quindi, se uso il metodo del colore di Laura, che ho trovato geniale, potrei colorare pochino la zona delle labbra e (in genere nel tardo pomeriggio) un po' più intensamente la zona tra vagina e ano, oltre agli inguini ovviamente.
Ho bisogno di un paio di chiarimenti.
Rosanna mi consigli D'Errico e per la fiducia che ho in te sono propensa ad andarci. Ho bisogno però di capire perchè me lo consigli e ti spiego cosa intendo.
La Spano ha insisto moltissimo sul consiglio di andare da Sideri "per farmi confermare la diagnosi di VV". Durante la visita mi ha chiesto svariate volte se lei fosse la prima a farmi questa diagnosi (sembrava non capacitarsene). Non so se sbaglio, ma ho avuto la sensazione che insistesse per Sideri perchè lei, non essendo un medico, deve lasciarlo "ufficialmente" stabilire ad uno che ha il titolo per farlo. Con questa sensazione addosso e con i commenti negativi su Sideri, ho pensato che non fosse il caso di andare a spendere altri soldi e di fidarmi di una persona che, nonostante non abbia il titolo, sono 20 anni che si occupa solo di questa patologia.
Il dubbio sulla necessità di una valutazione medica mi è venuto leggendo che prima di fare una diagnosi di VV andrebbero comunque escluse altre cause (ad es. infettive) ed inoltre ricordandomi che ho una "pallina" sottocutanea in zona forchetta, internamente, che tempo fa ho fatto vedere alla mia ginecologa, la quale aveva escluso che potesse avere rilevanza (mi aveva però fatto un HPV test, per la pallina e per delle piccole escrescenze avute dopo un rapporto non lubrificato (col senno di poi credo dovute al trauma meccanico), risultato negativo).
Ora Ros, visto che sul tuo diario ho letto i commenti positivi su D'Errico, ma anche che lo consiglieresti solo in caso di infezioni vaginali, non se c'è sospetto di VV, dato che non sa diagnosticarla, mi chiedo: ritieni che sia il caso di andarci innazitutto per escludere che io abbia qualche infezione e, in caso ce l'avessi, perchè ha un ottimo approccio per la cura di queste?
Se è così un viaggetto me lo faccio volentieri, anche se io non ho il sospetto di infezioni vaginali. Non ho perdite (anzi, ho il deserto del Sahara... almeno con l'inositolo questo mese si sono viste un po' di perdite trasparenti e albuminose a metà ciclo), e se ho qualche bruciore credo che sia per l'estrema secchezza. Se ritieni però che una "controllatina" da parte di uno che ci capisce (e che ti dà subito la risposta) possa essere utile (anche perché sono sicuramente più esposta di un soggetto sano!) sarò felice di andarci e di riportarvi la mia testimonianza.
Detto questo, sto cercando di

il più possibile sulla VV anche sul sito di Clio.
Più leggo, però, e più mi prende il panico sul pudendo. Due anni e mezzo fa ho avuto grossissimi problemi con la schiena. Non riuscivo più a portare un tacco neanche di 5 cm e portare un sacchetto della spesa era impensabile. Dopo svariati soldi buttati in visite, cicli di rieducazione posturale ed esami (risonanza negativa, ho solo una scoliosi dovuta a posture scorrette) sono approdata da un osteopata che in poche sedute mi ha rimesso in piedi. però mi sono rimasti dei sopportabili (a volte più a volte meno) dolori in zona pelvica, che ho sempre attribuito all'infiammazione del nervo sciatico. Il dolore agli inguini persiste. Su questi dolori l'osteopata nicchia sempre (sugli inguini mi dà spiegazioni relative addirittura all'osso

). Invece io guardando l'immagine del pudendo mi sono resa conto che ho dolore proprio dove lui si innerva. Metteteci che vivo seduta, metteteci che per un anno ho dormito seduta per il reflusso (ora, a meno che non ceni proprio tardi, riesco a tirarmi un po' più giù) e di notte me ne scivolo e la schiena, la zona lombare, e molto probabilmente anche il pudendo, ne soffrono.
Ho una grossa paura del test della Spano.
E qui chiedo un altro chiarimento. Mi sembra di capire (ma ho bisogno di una conferma) che la teoria della Spano, in base alla quale la causa secondaria della VV (quella primaria non si conosce, ma sicuramente c'è qc di genetico) sarebbe la contrattura del pavimento pelvico non è pacifica. Alcuni sostengono che sia invece l'infiammazione dei nervi che porta a contrattura e tutto il resto. Non si capisce insomma se sia nato prima l'uovo o la gallina. Mi chiedo: se nel mio caso ci fosse un interessamento del pudendo perchè l'ho strapazzato a causa delle mie posture sbagliate, e quindi se la mia causa (probabilmente sempre secondaria) fosse l'infiammazione del pudendo, la scelta del metodo Spano non sarebbe stato un errore? In quel caso forse sarebbe stato più opportuno provare con i farmaci (cosa che tra l'altro mi spaventa moltissimo)?
Anche se capisco che solo la mia risposta alle cure potrà dire se la strada che ho scelto è quella giusta, mi interessa capire se ho capito, ossia:
- metodo Spano agisce sulla contrattura e facendo tornare il tono muscolare alla normalità si spera spezzi il circolo vizioso che è possibile causa dell'infiammazione dei nervi
- metodo Pesce (non so se anche Porru e Torresani, ho letto poco sul di loro), con i farmaci parte dalla neuropatia (se c'è) e poi si preoccupa di far regredire la contrattura con le manipolazioni.
Giusto?
Se sto vaneggiando scusatemi.
Se siete arrivate a leggere fino qua vi chiedo di sopportarmi per altre poche righe.
Brevissimo OT, che penso possa essere utile a Rosanna come informazione per le sue ricerche. Non sono l'unica in famiglia a soffrire di questi disturbi. Mamma soffre di cistiti da più di 20 anni, con una situazione ben più grave della mia se non altro per la quantità di antibiotici che ha ingurgitato (l'ho spronata ad iscriversi al forum, ma non è cosa). Quando vi ho scoperte l'ho mandata da Pesce (lei vive a L'Aquila). A febbraio la diagnosi identica alla mia: VV di media intensità ed ipertono del pavimento pelvico. Ha iniziato il protocollo Pesce e vediamo chi delle due andrà meglio. A mio modestissimo parere qualcosa di genetico deve esserci per forza.
Aspetto psicologico della vicenda altalenante.
mi sento:
-

(75%)
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(10%)
-

(9%)
- in colpa con mio marito (5%) (non mi sento "donna" appieno e sento che questa patologia influisce sulla possibilità di diventare madre e toglie a lui la possibilità di diventare padre)
-

(1%)
Non riesco a capacitarmi di come possa essere arrivata fino a questo punto senza essermene resa conto. Sì avevo fastidi, ma solo a gennaio sono diventati dolori. Nel frattempo, però, se ci penso, mi rendo conto che da tempo avevo perso la percezione del piacere "vaginale" durante l'atto sessuale. continua a piacermi il contorno, ma dentro è un po' effettivamente che non sento molto. L'eccitazione non è paragonabile a quella che c'era prima e la lubrificazione è assente. Se cerco di individuare il momento in cui ciò e accaduto non ci riesco. mi chiedo dove fossi quando è successo tutto questo...
eli75 ha scritto: la felicità NON è raggiungere gli obiettivi!
Hai ragione Eli. Sono sempre andata per obiettivi e mi sono dimenticata di vivere nel frattempo. Poi mi sono fermata e ho capito che questa ricerca di perfezione non mi stava portando da nessuna parte. Ho capito che voglio un figlio, anche se questo mi farà cambiare vita. Purtroppo però anche questo è diventato solo un altro obiettivo (procreare procreare procreare) e non mi sono accorta che il mio corpo, solo a livello fisico per fortuna, non prova più molto piacere durante il rapporto (emotivamente, però, l'intimità che ho con mio marito mi appaga e mi fa felice).
Ultima cosa: aggiornamento versante stomaco. Ho eliminato IPP completamente e mi sono decisa a provare il Vitabat e sta andando benissimo. Ho paura di dirlo ad alta voce ma fa più di tutti gli IPP e gli antiacidi che esistono (che a me, peraltro hanno fatto ben poco!). Avevo paura di prenderlo (prima o poi vi parlerò della fobia che ho per i farmaci). Poi ho visto sul sito greco che usano la Mastiha anche per farci i biscotti e mi sono detta che non mi poteva far male.
Grazie a chi è arrivata fino qua
