La storia della mia anziana madre

Racconta qui il tuo percorso con la cistite

La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » sab ott 12, 2019 8:04 pm

I. SALUTI E PREMESSA
Un saluto a tutto il forum che, come tutto il sito web, è davvero molto ma molto interessante e ricco di spunti di riflessione, informazioni e consigli. Onore e merito soprattutto a Rosanna, la fondatrice, senza la cui forza, tenacia, e senso di solidarietà verso chi soffre ha reso possibile tutto ciò. Ma è noto: solo chi prova su di sé il dolore riesce a comprendere appieno quello degli altri.
Desidero, quindi, esporre qui la storia di mia madre, ormai 91enne, affetta dal 2013 da episodi di cistite dapprima sporadici, isolati, poi divenuti sempre più frequenti. Troppi antibiotici, tanta e tanta superficialità nei medici (urologi e uroginecologi) e tanta sofferenza nella paziente accompagnata da una significativa riduzione della qualità della vita: questa la sintesi. La battaglia contro la cistite però non è ancora vinta e i primi risultati devo dire che li ho avuti proprio da quando per caso, navigando nel web, ho trovato il sito CISTITE.INFO APS ONLUS. Avevo perso la speranza di poter venire a capo della cistite e, se non di risolverla, almeno di tenerla a bada. Rosanna, la sua storia, le sue iniziative, la sua tenacia e le vostre storie me l’hanno riaccesa. E passo subito alla storia di mia madre.

II. LA STORIA DI MIA MADRE
Mia madre ha iniziato a soffrire di cistite nel 2016. In particolare:
– dal 2013 al 2016 due episodi acuti di cistite batterica: uno dovuto a Escherichia coli, l'altro ad Enterococco fecale;
– nel 2017 due episodi acuti da Enterococco fecale;
– nel 2018, da aprile a luglio, 4 episodi acuti di cistite di cui 3 da Escherichia coli ed uno – il 4° – da Enterococco fecale.
Nell’unico espisodio di cistite acuta del 2017 e nel 1°, nel 2° e nel 3° episodio del 2018, il protocollo terapico prescritto da n. 2 diversi urologi (in anni diversi) che l’hanno visitata è stato sempre lo stesso: in presenza di prurito locale alle zone intime, bruciore, urine maleodoranti ed incremento della frequenza minzionale ma senza nicturia (questi – per “fortuna” – gli unici 4 sintomi comuni a tutti gli episodi acuti di cistite) le è stato prescritto l’esame urine, l’urinocoltura con il relativo antibiogramma, cui ha fatto seguito la somministrazione di un antibiotico specifico a seconda dei casi (levofloxacina, amoxicillina, ceftriaxone ecc.), accompagnato dall’invito a bere molta acqua (1,5 - 2,0 l al giorno). Per la prevenzione le è stata prescritta in alcuni casi l’assunzione di integratori come KYSTELLA (a base di D-Mannosio); altre di KISTINOX ACT e fermenti lattici con D-Mannosio (UTIBIS), più altro integratore per l’accelerazione del transito intestinale (NOSTIP). Ma il problema si è sempre ripresentato ogni volta dopo breve periodo.

Dopo l'ultimo episodio di luglio, il 4° del 2018, causato da Enterococco fecale, un terzo specialista urologo e uroginecologo le prescriveva una cura più articolata da seguire per 6 mesi, con somministrazione per 15 gg. al mese di fermenti lattici e probiotici (NATURAFLORA PLUS, PROLACTIS IVU), estrogeni (GELISTROL: rifiutato dalla paziente dopo 3 applicazioni perché ritenuto troppo “invasivo”). A mesi alterni IALURIL SOFTGELS capsule per 15 gg. al mese; UROGYN, 3 cp al giorno tutti i giorni e, alla sera, per tutta la durata della cura, 1 cp di NEOFURADANTIN 100 mg (antibiotico), tranne i primi 7 giorni di cura in cui ne assumeva 2 cp/die per 7 gg. per contrastare l’episodio acuto dovuto all'Enterococco fecale.

Dopo 4 mesi (fine luglio – novembre) di cura tutti i sintomi sembravano essere regrediti ma la percezione di un odore sgradevole delle urine e la ricomparsa di una più elevata frequenza minzionale lasciavano presagire altro. Alla visita di controllo di novembre 2018, infatti, compariva nuovamente l'Enterococco fecale (5° episodio del 2018), debellato questa volta con BACTRIM (antibiotico), 2 cp al giorno per 10 giorni - fermo il resto della cura – per riscontrata resistenza alla nitrofurantoina. Ma una ventina di giorni dopo, l'urocoltura evidenziava la presenza di Klebsiella pneumoniae (50.000 UFC/ml) (6° episodio di cistite acuta del 2018). L’assai scarsa disponibilità dell’uroginecologo al dialogo in presenza di alcuni problemi/dubbi insorti durante la cura, mi induceva nel mese di dicembre 2018 a cambiare specialista e a rivolgermi ad un cattedratico (ginecologo ed uroginecologo).

Il 27.12.2018, dopo la visita, che individuava anche una infezione vaginale (che, a detta del professore, poteva essere la causa dell’inefficacia della precedente cura limitata alla vescica), alla paziente veniva prescritta la seguente terapia: CHEMICETINA: 500 mg, ovuli per 3 sere di seguito. Indi SOAVEMIN – ovuli 1 a settimana per 10 settimane + SOAVEMIN Intimo per l’igiene intima. Quale protocollo profilattico per le IVU, invece, UNIDROX 600 (Prulifloxacina) – antibiotico – 1 cp a settimana per 4 mesi prima di coricarsi. Null’altro: né D-Mannosio né fermenti lattici, né lassativi contro la stipsi né altro.

Tale protocollo terapico veniva seguito scrupolosamente, con una breve interruzione il 30.01.2019 per la presenza di un episodio acuto da Escherichia coli (1° episodio acuto del 2019) con carica batterica di 1.000.000 UFC/ml, curata con AUGMENTIN (antibiotico) - 1 cp ogni 12 ore per sei giorni. Successivamente mia madre riprendeva il protocollo di prevenzione prescritto, fino al termine del 19.04.2019. La stipsi, da cui mamma è sempre stata affetta, veniva contrastata con la somministrazione – in autoprescrizione – regolare a piccole dosi di SYCON (sciroppo lassativo) fino ad ottenere l'evacuazione ogni giorno o al max ogni due giorni a seconda del dosaggio. Senza del Sycon era facile raggiungere anche i tre giorni di stipsi. Da registrare, come effetto della cura, anche un miglior controllo dello stimolo ad urinare durante la veglia, con perdite minime di urina durante la notte rilevabili nel pannetto al risveglio.

In data 15.05.2019, tuttavia, l'urinocoltura evidenziava la presenza di Escherichia coli con carica batterica di 1.000.000 UFC/ml (2° episodio acuto del 2019). All’infuori delle urine maleodoranti non vi erano altri sintomi della cistite. A questo punto il professore affermava che per mia madre <<la ricorrenza delle infezioni urinarie è genetica, dovuta alla presenza di una colla adesa sulle cellule delle vie urinarie che calamita ogni batterio che vi si affaccia. Quindi la strategia profilattica è quella di cambiare il protocollo di prevenzione. Una volta negativizzata l’urinocoltura può prendere una bustina di Monuril alla settimana, prima di coricarsi>>. Conseguentemente, l’urinocoltura veniva negativizzata con AUGMENTIN (antibiotico) – 1 cp ogni 12 ore per 6 giorni, cui faceva seguito, dal 1° giugno 2019, l’assunzione di n. 1 bustina di MONURIL (antibiotico) alla settimana.

Sfortunatamente, in data 23.07.2019, si registrava il 3° episodio di cistite acuta dovuta a Klebsiella Pneumoniae, contrastata con ALLGRAM 500 mg. (antibiotico), 1 cp al dì per 10 gg., essendo peraltro stata riscontrata resistenza alla fosfomicina.

Terminata la cura antibiotica ed effettuato in data 28.08.2019 l’esame delle urine e l’urinocoltura, si evidenziava questa volta la presenza di Enterococco fecale su ceppo di Enterococco fecale. Il medico curante prescriveva, sulla scorta dell’antibiogramma, ancora una volta ALLGRAM 500 mg. (antibiotico), 1 cp al dì per 10 gg + Cranberry.
A questo punto, mentre ero disorientato ed indeciso sul da farsi, mi sono imbattuto nel sito CISTITE.INFO APS ONLUS e, dopo aver “divorato” le informazioni essenziali sul tema della cistite e letto alcune storie e alcuni post ho deciso di non seguire le prescrizioni del medico curante e, dunque, di non somministrare l’ennesimo antibiotico ma di seguire il protocollo terapico a base di integratori suggerito da Rosanna, dove il D-Mannosio è il protagonista indiscusso, coadiuvato da altri integratori (Immonodefend, Ialuril Softgel, curcuma ecc.) e non soltanto da quelli. In particolare fui colpito dalla indicazione della frequenza della somministrazione del D-Mannosio e dalle esaustive spiegazioni fornite in merito a tale integratore ed ai suoi effetti. NESSUNO dei medici interpellati finora era stato così chiaro, nonostante Ippocrate pare avesse detto alla “classe medica” <<Rendi medico il tuo paziente>>, nel senso di creare nello stesso consapevolezza della cura e della malattia, insieme a responsabilità, per renderlo medico di sé stesso.
A distanza di 1 mese e10 gg. però – durante i quali mia madre è stata benissimo e finanche il cattivo odore delle urine era scomparso del tutto – l’8.10.2019 ripeto l’esame delle urine e l’urocoltura da cui risulta la presenza di Klebsiella pneumoniae su ceppo di Klebsiella pneumoniae con una carica di 1.000.000 UFC/ml.
Adesso non so proprio più cosa fare anche se sono felice per mia madre che non accusa nessun fastidio a causa della presenza del batterio che, in certo qual modo, sono riuscito a tenere sotto controllo pur senza debellarlo. E’ ovvio che vorrei tentare di non fermarmi qui e andare oltre.



III. RISPOSTE ALLE DOMANDE PER LA COMPILAZIONE DELLA STORIA PERSONALE

Le risposte alle domande si riferiscono, in particolare, agli ultimi episodi di cistite nel periodo luglio-ottobre 2019.

1 - D. Quali sono i tuoi sintomi principali? Dove sono localizzati di preciso? Con che frequenza si manifestano?
R. Dal 2019 e, in particolare, dal mese di luglio ad oggi, 11/10/2019, non vi sono più sintomi. Non compare dolore, né sangue, né prurito, né cattivo odore delle urine. La frequenza minzionale è ormai pressochè costante e si è assestata sulle 6 – 7 volte al giorno.

2- D. Tra un attacco e l'altro stai bene o hai comunque fastidi? Quali?
R. No. Non ho fastidi. Sto bene. In realtà, non si può parlare più propriamente di “attacchi”: la patologia sembra essersi “stabilizzata” o, forse sarebbe meglio dire “cronicizzata”. Pertanto, soprattutto dal mese di agosto, quando mamma ha iniziato a seguire la terapia indicata nel sito CISTITE.INFO, non vi sono stati episodi “acuti” di cistite, ma una presenza costante e silente della patologia. Solo l’urinocoltura di controllo, fatta cioè per prassi, ha continuato ad evidenziare la presenza di batteri, senza che siano stati eventuali sintomi o fastidi o “attacchi” ad indurmi a farle effettuare l’esame. E da agosto ad oggi mamma non ha assunto antibiotici !

3 - D. Hai individuato qualche causa scatenante in particolare? Rapporti sessuali, stress, caldo, freddo, alimentazione, periodi particolari del ciclo, altro?
R. No.

4 - D. Hai un esame urine ed un'urinocoltura recenti (se soffri di cistite)? Cosa riportano?
R. Sì. L’esame più recente è dell’8/10/2019. Ecco cosa riporta (omettendo tutto ciò che è nella norma):
ESAME URINE: Aspetto opalescente. Colore giallo. Ph 5.5. Peso specifico 1011. Muco-pus: ++-. Leucociti 70. Cellule epiteliali: rare, delle medie-basse vie urinarie. Leucociti: diversi, disfatti. Batteri: presenti (finalmente sono scomparsi i nitriti).
URINOCOLTURA: Esito positivo. Carica microbica: 1.000.000 UFC/ml. Identificazione: Klebsiella Pneumoniae su ceppo di Klebsiella Pneumoniae. Seguono poi gli antibiotici cui il batterio è sensibile o resistente e, infine una NOTA che un po’ mi preoccupa: probabile ceppo produttore di beta-lattamasi a spettro esteso.

5 - D. Hai a casa gli stick urine per monitorare la situazione?
R. No.

6 - D. Quante volte al giorno fai pipì e quanto bevi?
R. La frequenza minzionale è divenuta costante ed è la seguente: 1 volta al risveglio (ore 8.00 circa) abbondante; 1 volta a metà mattina (11.00-12.00 circa); 1 volta nel primo pomeriggio (ore 14.30-15.00 circa); 1 volta nel tardo pomeriggio (ore 18.00 – 18.30 circa); 1 volta la sera (ore 20.00-20.30 circa); 1 volta prima di andare a dormire (ore 23.00-23.30 circa) . Quanto al bere, la quantità di acqua che giornalmente viene introdotta nell’organismo è limitata e si aggira tra 1 litro ed 1 litro e 250 ml. Non riesco a farla bere di più perchè si sente subito gonfia.

7 - D. Il flusso della pipì è stentato e doppio oppure ha un getto unico e abbondante? Devi spingere per urinare o l'urina esce spontaneamente?
R. Il flusso non è stentato, ma continuo. Poi però si interrompe e riprende con un ultimo residuo. Il primo mitto è in genere lungo e forte. Il secondo più breve e meno intenso. L’urina esce spontaneamente.

8 - D. Durante i rapporti hai dolori e/o la penetrazione è difficoltosa?
R. Non ci sono rapporti.

9 - D. Soffri anche di candida e/o infezioni vaginali? Quali sono i sintomi che hai durante un'attacco?
R. Non si può dire che mia madre soffra di candida e/o infezioni vaginali perché non ricordo episodi acuti. Forse quei bruciori imputati alla cistite erano dovuti a vaginosi. Non so. Non escludo, tuttava, che tali patologie siano state o siano tuttora presenti, ma sono silenti perché non danno sintomi avvertibili e tali da indurre ad effettuare ulteriori accertamenti (vedasi risposta alla domanda n. 11).

10 - D. Cistiti e vaginiti sono state sempre accertate rispettivamente da urinoculture e tamponi vaginali?
R. Le cistiti sono state accertate sempre da urinocolture. Quanto alle vaginiti (infiammazioni della vagina) non ricordo accertamenti diagnostici in tal senso (vedasi risposta alla domanda n. 11).

11 - D. Hai un tampone vaginale recente con indicazione del ph e dei lattobacilli? Cosa riportano?
R. L’ultima visita uroginecologica risale al 27.12.2018. Nel referto non si parla di tampone vaginale. Non risulta neppure l’indicazione del Ph né si parla di lattobacilli. Gli esami eseguiti nel corso della visita sono stati i seguenti. 1-Colpocitogramma a fresco che ha evidenziato: “Prevalenza di ampie cellule squamose intermedie e superficiali. Tappeto di cortobacilli”. 2-Urocitogramma a fresco, che ha evidenziato: “Elementi uroepiteliali transizionali e squamosi con stigmate flogistiche (macronucleoli). Diffusa adesività di batteri pleiomorfi e cortobacilli”. La vescica, invece, all’esame ecografico ha mostrato aspetto lievemente ipertonico delle pareti con piccole alterazioni pseudoverticolari, specie a sinistra e modesto residuo vescicale dopo minzione.

12 - D. Hai bruciore quando usi i jeans, quando indossi biancheria sintetica o quando usi gli assorbenti?
R. Gli assorbenti usati per le perdite urinarie in passato provocavano talvolta bruciore. Passavo allora agli assorbenti in cotone. Ma a causare il bruciore erano gli assorbenti, la cistite o la vaginosi/vaginite ? In ogni caso, da luglio 2018 ad oggi nessun bruciore o prurito.

13 - D. Che metodo contraccettivo usi?
R. No rapporti, no contraccezione.

14 - D. Utilizzi lubrificante durante i rapporti?
R. No rapporti, no lubrificazione.

15 - D. Hai notato se le cistiti ti compaiono dalle 24 alle 72 ore dopo un rapporto?
R. Non ci sono rapporti intimi.

16 - D. Utilizzi detergente intimo?
R. Sì. All’epoca (2013) dei primi episodi di prurito e bruciore delle parti intime in concomitanza di episodi isolati di cistite in fase acuta, la ginecologa prescrisse per l’igiene intima Candinet Act 2% (schiuma detergente attiva). Poi per lavaggi frequenti si è fatto ricorso a Vidermina Deligyn con Ph neutro. Infine, dopo l’ultima visita uroginecologica (27.12.2018) è stato prescritto il Soavemin con Ph 4,5 a base di acido borico, tea tree oil e olio di menta. Ho letto sul forum i suggerimenti sull’uso dei detergenti: al bando! Meglio solo acqua.

17 - D. L'intestino come va? Riesci a scaricarti tutti i giorni?
R. Punto dolente. L’intestino va male. Mamma è affetta, da sempre, da stipsi. Non si scarica, dunque, tutti i giorni. A nulla sono serviti e servono le diverse tipologie di fermenti lattici prescrittile ogni volta per regolarizzare il transito intestinale, tanto meno negli ultimi tempi in cui l’intestino è stato devastato dagli antibiotici. Da un anno a questa parte un validissimo aiuto è rappresentato dallo sciroppo Sycon, una specie di vincotto di fichi, completamente naturale. Un cucchiaio (anche a giorni alterni) prima di andare a dormire e, tempo 10 – 12 ore l’effetto è garantito. Devo dire però che nell’ultimo mese anche il ricorso al Sycon è diventato episodico e non sistematico e continuo. Dicevo prima che questo è il punto dolente. Nel mio tentativo disperato di trovare una soluzione al problema cistite ho chiesto anche un consulto su Medicitalia. Un urologo mi ha risposto con queste parole in rima: “Tra urine concentrate e stitichezza, la cistite più che un rischio è quasi una certezza”. Ha aggiunto l’invito, data la provenienza dei batteri responsabili delle cistiti ricorrenti, di dedicare particolare attenzione all’intestino per vincere la stitichezza cronica.

18 - D. Riesci a riconoscere il muscolo pubcoccigeo e a contrarlo/rilassarlo?
R. No.

19 - D. Hai mai provato a fare qualche automassaggio?
R. No.

20 - D. Il calore ti aiuta?
R. Non ci ho mai fatto caso. Non saprei.

21 - D. Hai letto gli articoli in homepage riguardo a contrattura e vulvodinia? Ti riconosci in qualche sintomo?
R. Non mi riconosco nei sintomi.

22 - D. Stai seguendo qualche accorgimento tra quelli che suggeriamo? Quali?
R. Ho seguito i consigli e le tabelle sulla cura della cistite senza antibiotici con il D-Mannosio puro, la curcuma, Immunodefend, Ialuril ecc. e sui tempi di somministrazione. Grazie ad essi la cistite è diventata asintomatica, pur in presenza di Klebsiella pneumoniae.

23 - D. Di quali altre patologie soffri?
R. Stadio (per fortuna) iniziale di demenza senile con riflessi evidenti sulla deambulazione e sull’equilibrio (usa deambulatore). Portatrice di protesi per rottura femore gamba destra. Per il resto, tutto ok. Essere magre aiuta molto.

24 - D. Che sport pratichi?
R. Nessuno.

Ecco. Ora ho raccontato la storia della cistite di mia madre e, pur se contento del risultato ottenuto, non sono ancora del tutto soddisfatto. Ho perso fiducia soprattutto nei medici, cattedratici e non, la cui superficialità e/o scarsa disponibilità incontrate mi hanno davvero lasciato di stucco. Ho anche tratto l'impressione – e lo dico con rammarico – che nei confronti del paziente molto anziano ci sia in molti casi un atteggiamento, ovviamente non esplicito, del tipo: “non ti affliggere e lascia le cose come stanno, tanto…” e, quindi, la tendenza a “scaricare” il paziente. Spero di essermi sbagliato.
Se siete riuscite a leggere fin qui siete state meravigliose e vi ringrazio per l’attenzione dedicatami. Anche da parte della mia anziana madre. :ciao:
Cari saluti.

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda LisaBetta » mar ott 15, 2019 7:00 pm

Buonasera! E :welcome: sul forum!
Intanto è ovvio che tutti questi antibiotici non abbiano giocato a favore, anzi, sicuramente hanno distrutto difese già sicuramente "provate".

Pyppus ha scritto:GELISTROL: rifiutato dalla paziente dopo 3 applicazioni perché ritenuto troppo “invasivo”

Capisco perfettamente, ma molte donne hanno avuto risultati sorprendenti con questo prodotto. Non riusciresti a parlare con mamma e a farle capire che è importante e non c'è nulla di male nell'utilizzarlo?

Pyppus ha scritto:mia madre che non accusa nessun fastidio a causa della presenza del batterio

E questo è un buonissimo risultato! Hai letto l'articolo sulla batteriuria asintomatica?
Non è una situazione così inconsueta e tende a risolversi da sola nel tempo continuando con la terapia di mantenimento a base di mannosio.

Pyppus ha scritto:“Tra urine concentrate e stitichezza, la cistite più che un rischio è quasi una certezza”

Premio dell'anno per la simpatia :cry:
Sicuramente si può lavorare aumentando l'assunzione di liquidi anche se negli anziani è più difficile perchè perdono lo stimolo della sete. Magari puoi aiutarla impostandole un timer che suona e le ricorda di assumere un bicchiere d'acqua? Per la stitichezza leggo che già state facendo tutto il possibile. Oltre allo sciroppo anche piccoli clisteri potrebbero essere di aiuto. E' davvero importante mantenere la regolarità per quanto è possibile per non dare tempo ai batteri di moltiplicarsi e colonizzare distretti vicini. Ecco che torna l'importanza di avere mucose forti che non si prestino ad essere aggredite.

Inoltre ti chiedo, sta assumendo regolarmente fermenti, variandoli ciclicamente?
Pensi sarebbe disposta a fare un tampone per valutare lo stato delle su difese locali?
Ha mai effettuato una valutazione del pavimento pelvico, per individuare eventuali patologie che possano aumentare l'incidenza delle cistiti?
A presto!
:ciao:

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » mar ott 22, 2019 10:27 pm

Ciao Lisabetta. E’ da un po’ che volevo salutarti e ringraziarti del tuo intervento sulla problematica da cui è affetta mia madre. Purtroppo durante la settimana c’è sempre poco a tempo a disposizione. Inoltre non ho ancora ben assimilato gli orari per intervenire scrivendo sul forum. Ma veniamo a quello che gentilmente mi scrivi.

GELISTROL
Per quanto riguarda il Gelistrol mi fa piacere apprendere che ci sono stati risultati addirittura sorprendenti in molti casi. La mancata prosecuzione nella somministrazione è imputabile sia al “pudore” di una donna anziana per certe cose, che ha avvertito come un fastidio, sia - direi soprattutto - alla scarsissima disponibilità del medico. Mi spiego meglio. Dopo alcune applicazioni dell’estrogeno alcune parti dell’apparato genitale apparivano tumefatte. Ho chiesto spiegazioni per telefono/email/whatsapp allo specialista che l’aveva in cura, ma senza mai ricevere risposta. Mi sono offerto perfino di rifare la visita pagando. Ma nulla. E così, nel dubbio, ho sospeso la somministrazione. Tralascio, ovviamente, ogni commento sulla disponibilità del medico e sulla assoluta mancanza di spiegazioni – al momento della prescrizione della terapia - sugli effetti del Gelistrol sulla mucosa uterina e sulla presenza dei lattobacilli. Nemmeno alla visita di controllo si è mostrato interessato alla questione e non ha fatto una piega quando gli ho detto che il motivo della mancata prosecuzione nella somministrazione del Gelistrol era stata la sua mancanza di disponibilità. Infatti l'ho abbandonato come specialista. Ti chiedo: e se al posto del Gelistrol utilizzassi ad esempio Normogin (compresse vaginali), Allibact (compresse vaginali) o altro prodotto che potresti consigliarmi ?

BATTERIURIA ASINTOMATICA
Sì, ho letto l’articolo. Se dovesse trattarsi di questo sarei anche contento. E sarebbe merito di questo sito web che, con i suggerimenti contenuti relativi anche ai tempi di somministrazione del D-Mannosio ha reso possibile il risultato. Ma, come dicevo, vorrei andare oltre, se possibile, ed eliminare i batteri patogeni, anche se sono al momento silenti.

ASSUNZIONE DI LIQUIDI
Come hai ben evidenziato, agli anziani è difficile far assumer liquidi per i motivi che hai esposto. Se si tratta di bere solo acqua è veramente difficile, almeno per mia madre. Se si trattasse di bevande, tipo Gatorade, ci sarebbero maggiori possibilità. Ovviamente devo aggiungere i liquidi che assume come brodini, verdure, cappuccino del mattino (decaffeinato) e un bicchiere di vino rosso a pasto che liquido è, ma forse non proprio consigliabile per chi soffre di cistite. Ma quello non glielo si può toccare!

VARIE
I fermenti li sta assumendo regolarmente. Mi hai dato però una buona idea: variarli ciclicamente. Finora ha invece sempre preso gli stessi. Naturaflora Plus. Devo provare ad alternarli con altri, peraltro suggeriti qui nel forum: Nutriflor - XFlor - VSL3.
Il tampone ? Posso provare a convincerla. Non penso sia doloroso, ma sicuramente sarà utile sotto molti punti di vista. Anche una valutazione del pavimento pelvico è un suggerimento da non sottovalutare.
In effetti sono tante le cose e ho bisogno di fare chiarezza per programmare e poi passare alla fase attuativa.
Grazie per i consigli e per l’incoraggiamento.
A presto, spero con buone notizie.

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda LisaBetta » ven ott 25, 2019 11:37 am

Buongiorno!
Pyppus ha scritto:non ho ancora ben assimilato gli orari per intervenire scrivendo sul forum

Ecco QUI un piccolo promemoria da tenere a portata di mano! :grin:

Pyppus ha scritto:se al posto del Gelistrol utilizzassi ad esempio Normogin (compresse vaginali), Allibact (compresse vaginali) o altro prodotto che potresti consigliarmi ?

Sono prodotti completamente diversi, Gelistrol è estriolo, quindi e serve proprio a nutrire e rinforzare la mucosa genitale in donne in menopausa o perimenopausa che subiscono un calo degli estrogeni con tutte le conseguenze del caso. Le altre che nomini sono "solo" lattobacilli utili per riequilibrare la flora, ma che possono fare poco per le mucose. Se l'obbiettivo è rinforzare le mucose, Gelistrol è il prodotto giusto. Ci sono altri prodotti che si possono usare, tipo la vitamina E e moltissimi prodotti in crema, ma hanno solo un effetto temporaneo locale, leniscono ma non risolvono nel lungo periodo.

Pyppus ha scritto:vorrei andare oltre, se possibile, ed eliminare i batteri patogeni, anche se sono al momento silenti

Devi solo continuare con l'assunzione di mannosio e di integratori che fungano da riepitelizzanti per l'urotelio. Anche in questo caso, ti linko QUI i prodotti realizzati da Rosanna proprio per queste problematiche! :P

Pyppus ha scritto:Se si trattasse di bevande, tipo Gatorade, ci sarebbero maggiori possibilità… un bicchiere di vino rosso a pasto che liquido è, ma forse non proprio consigliabile per chi soffre di cistite. Ma quello non glielo si può toccare!

Oh, ma che mito sta mamma!!! :beer:
Il vino per la vescica non è il massimo perchè può risultare irritante, ma se lei non accusa particolari fastidi immagino sia difficile levarglielo!
Invece per la bevande cosiddette "energetiche" assunte con moderazione potrebbero quasi essere benefiche in età matura. Bisogna comunque attenersi alle quantità massime raccomandate, perchè sono pieni di zuccheri/dolcificanti e calorie che, personalmente, non consiglio. Però se lo scopo è stimolarla a bere, provaci!

Pyppus ha scritto:Devo provare ad alternarli con altri, peraltro suggeriti qui nel forum: Nutriflor - XFlor - VSL3

Assolutamente sì, vanno variati per integrare vari ceppi e tipi di flora. Puoi provare a fare una ricerca sul Protocollo Bromatech, che molti medici prescrivono a pazienti con disbiosi di vario grado e genere.

Pyppus ha scritto:Il tampone ? Posso provare a convincerla. Non penso sia doloroso, ma sicuramente sarà utile sotto molti punti di vista. Anche una valutazione del pavimento pelvico è un suggerimento da non sottovalutare.

Il tampone in genere non è doloroso, a volte è fastidioso, ma se il medico è delicato non dovrebbero esserci problemi. Mi raccomando, è importante che riporti il ph e lo stato dei lattobacilli, altrimenti non ci serve.
Se non sai a chi rivolgerti per la valutazione del pavimento pelvico, nella vs. zona, esercita la Dott.ssa Daniela Santoro, come puoi leggere QUI!
A presto!
:ciao:

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » lun nov 04, 2019 3:54 am

Grazie per il tuo intervento LisaBetta. Ne approfitto per chiederti un consiglio, dopo aver letto già molto sul forum sull'argomento. Sto dando a mia madre le capsule di Gynocanesflor per incrementare la flora lattobacillare della vagina. L'introduzione delle capsule le risulta un po' difficile ed in un certo qual modo dolorosa perchè non "scivolano" dentro, a causa della secchezza vaginale. Tra i suggerimento c'è quello di bagnare le capsule: provato, ma il problema rimane. Pensavo di lubrificare un po' la capsula prima di introdurla o l'ambiente destinato ad ospitarla. Lubrigyn può andar bene ? o Xanagel ?

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Lilith76 » lun nov 04, 2019 9:28 am

Ciao Pyppus, io ho lo stesso problema e mi trovo benissimo col Lubrygin, davvero idratante e piacevole. Bagnala comunque un po’ prima, xké a volte se no nn si scioglie del tutto vista le secchezza... :ciao:

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda LisaBetta » lun nov 04, 2019 10:46 am

Buongiorno!
Puoi fare come dice Lilith, va benissimo.
Ricorda solo che se il ph non è a posto è inutile inserire fermenti perché non sopravviverebbero. Per contro, una eccessiva presenza di lattobacilli potrebbero farla incorrere in citolisi.
Hai valutato la fattibilità di un tampone completo per valutare questi parametri?
Non so se hai avuto modo di leggere, ma ci sarebbe anche la possibilità di effettuarlo a domicilio.
Guarda QUI.
:ciao:

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » lun dic 23, 2019 4:59 am

Salve a tutte e a tutti. Eccomi nuovamente qui sul forum alle prese con il problema della cistite (o presunta tale) di mia madre di cui riporto di seguito un sintetico riepilogo.

1) – SITUAZIONE DI PARTENZA: 08/10/2019

ESAME URINE E URINOCOLTURA (08/10/2019):
- aspetto: opalescente
- colore: giallo
- ph: 5.5
- peso specifico: 1011
- muco – pus: + + -
- leucociti: 70 (normale fino a 70)
- nitriti: assenti

SEDIMENTO:
- cellule epiteliali rare, delle medie-basse vie urinarie
- leucociti diversi, disfatti
- batteri presenti
- carica batterica di 1.000.000 UFC/ml.
- batterio KLEBSIELLA PNEUMONIAE su ceppo di Klebsiella pneumoniae (5° episodio 2019).

Assenti i sintomi caratteristici della cistite.


2) – INIZIO TERAPIA: 01/11/2019

Non essendo riuscito a vincere la ritrosia di mamma ad effettuare un tampone vaginale avevo, di mia iniziativa, incominciato dal 01/11/2019 a somministrarle il Gynocanesflor per incrementare la flora lattobacillare della vagina, chiedendo anche lumi al forum in merito alla scelta di un lubrificante per introdurre le capsule.
Oltre ad alcune gentili risposte in tal senso, mi è stato però giustamente osservato da Lisabetta che se il ph non è a posto è inutile inserire fermenti perché non sopravviverebbero. Per contro, una eccessiva presenza di lattobacilli potrebbe causare citolisi. Al che ho desistito dal proposito e ho perciò iniziato la terapia contro la cistite “alla cieca” – sotto il profilo delle eventuali affezioni vaginali – seguendo il protocollo previsto per la CURA della CISTITE CRONICA, scaricato dal sito, nella parte che prevede l’utilizzo di: D-Mannosio puro, Ialuril Soft Gel, Curcuma, Immunodefend, affiancando anche Naturaflora Plus come fermenti lattici (non previsti dal suddetto protocollo) e sciroppo Sycon per favorire il più possibile il transito intestinale, stante il problema della stipsi che notoriamente favorisce il passaggio dei batteri “nocivi” in vagina e nella vescica.
Non ho ritenuto di somministrare il Regobasic in presenza di un ph di poco inferiore a 6.


3) – VERIFICA DELLA SITUAZIONE A META’ DELLA 7^ SETTIMANA: 06/12/2019

ESAME URINE e URINOCOLTURA (16/12/2019):
- aspetto: opalescente
- colore: giallo
- ph: 5.5
- peso specifico: 1014
- muco – pus: + + +
- leucociti: 125 (normale fino a 70)
- nitriti: assenti

SEDIMENTO:
- cellule epiteliali rare, delle medie-basse vie urinarie
- leucociti numerosi, disfatti
- batteri presenti
- carica batterica di 1.000.000 UFC/ml.
- batterio KLEBSIELLA PNEUMONIAE su ceppo di Klebsiella pneumoniae.

Premesso che non ho riportato qui nello scritto il risultato dell'antibiogramma - che è stato eseguito e non manca di indicare l'antibiotico utilizzabile - preciso che sono assenti i sintomi caratteristici della cistite salvo, in alcuni giorni, l’aumento della frequenza minzionale.
Noto che, a differenza della batteriuria asintomatica, in cui vi sono i batteri e i nitriti ma sono assenti i leucociti, nel caso di mamma sono presenti i batteri e i leucociti ma non vi sono i nitriti.
A questo punto mi domando: come classificare questa situazione patologica ? E perché se c’è infezione, aumento dei leucociti, non vi sono i sintomi della cistite (bruciore, dolore, incremento stabile della frequenza minzionale, nicturia, urine maleodoranti ecc.) e non ci sono nitriti ? Forse che si tratta di infezione urinaria in altra sede (reni, uretra) ?
Che dovrei fare ? Alzare bandiera bianca e ricorrere all’antibiotico per evitare complicazioni (mi preoccupa che i leucociti siano aumentati), con la certezza di ricadere nel circolo vizioso (infezione batterica - antibiotico - distruzione flora intestinale e abbassamento difese immunitarie - infezione batterica) da cui ho cercato di uscire ?
O devo portare mamma da uno specialista serio, intendendo per tale colui che ha a cuore la salute del paziente e non soltanto ed esclusivamente il suo (del medico e del paziente) portafogli ?
Aiuto!

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda LisaBetta » lun dic 23, 2019 1:09 pm

Buongiorno, ti rispondo sinteticamente perché purtroppo è una giornata delirante.
In due mesi la situazione è, a quanto pare stabile, non è peggiorata o, disgraziatamente, precipitata, quindi con stretto monitoriaggio, continuerei la terapia con mannosio ed integratori che ovviamente è molto più lenta nell'azione che l'antibiotico, che però causa i problemi che sappiamo. Valuterei di aumentare o migliorare i tempi di somministrazione, eventualmente.
Mi viene in mente che i nitriti potrebbero non essere rappresentati perché non hanno avuto tempo di trasformarsi, servono infatti circa 4 ore affinché i battei trasformino i nitrati in nitriti, quindi se l'urina era più recente di questo intervallo di tempo, potrebbe essere una spiegazione.
Scusa, non ricordo, ma tu usi gli stick rapidi? Potrebbero essere utili.
:ciao:

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » lun dic 23, 2019 3:15 pm

Ciao Lisabetta. Sono giornate particolari. Lo so. E fanno parte del "bello" delle festività natalizie. Ti sono perciò ancora più grato per avere comunque trovato il tempo di rispondermi. L'esame delle urine con l'antibiogramma è stato condotto, come l'altra volta, sull'urina prodotta al mattino, rimasta quindi senz'altro più di n. 4 ore in vescica prima di essere espulsa. Anche durante la cura, quando le minzioni avvengono dalle 4 alle 6 ore l'una dall'altra, presumo che non vi siano i nitriti perchè credo di poter attribuire alla loro presenza nelle urine quel cattivo odore che non è assolutamente più percepibile.
Sono solo un po' preoccupato per l'incremento dei leucociti, da 70 a 172 e del muco-pus. Ecco perchè forse mi suggerivi di aumentare o migliorare - eventualmente - i tempi di somministrazione di D-Mannosio e integratori. Sono contento, invece, perchè è da agosto che mamma non assume antibiotici.
In ogni caso ti risponde che gli stick per le urine li ho.
Puoi rispondermi con calma quando trovi il tempo. Non desidero assolutamente costituire un assillo. Per fortuna, come dicevi, la situazione non è precipitata o peggiorata sensibilmente. Probabilmente la variazione in aumento dei leucociti è pressochè irrilevante. Non so dove ho letto che una delle differenze tra professionisti e non professionisti (si parla di medici) nella interpretazione dei dati del paziente sta nella valutazione statistica e nel conseguente giudizio di rilevanza o irrilevanza di un dato numerico parametrato all'esperienza clinica.

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » lun dic 23, 2019 3:27 pm

Ho dimenticato di chiedere se ho sbagliato a non somministrare il Regobasic per alcalinizzare le urine, visto che il ph è di 5.5.
In realtà non ho nemmeno ben chiaro se la Klebsiella prolifera in ambiente acido o basico. Mi sembra di avere capito che è un batterio ureasi-positivo che predilige gli ambienti acidi, ma provvede ad alcalinizzarli. Per cui come si fa a creare un ambiente ad essa ostile ?

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Mare73 » lun dic 23, 2019 4:30 pm

Sottoscrivo Lisa: niente antibiotico visto che, a quanto pare, non ci sono nitriti. Ma soprattutto, sarebbe assurdo ricadere nel circolo vizioso visto che tua madre non ha sintomi: alla fine è assolutamente questo il dato fondamentale.
Potete comunque tener sotto controllo la situazione con gli stick, avendo cura di aspettare il tempo necessario per la trasformazione nitrati>nitriti, ma anche qui: se non ci sono fastidi, non è il caso di controllare continuamente i valori. L'odore forte delle urine non è affatto un problema, alla fine ;)
Nel frattempo, tua madre può continuare con l'assunzione del mannosio.

Pyppus ha scritto:Ho dimenticato di chiedere se ho sbagliato a non somministrare il Regobasic per alcalinizzare le urine, visto che il ph è di 5.5
In realtà no: in proposito, ti riporto un estratto del libro di Rosanna riguardo alla klebsiella. Anche in questo caso, quindi, se il pH bassino non crea problemi a tua madre (bruciore al passaggio sulle mucose), ha assolutamente senso non alcalinizzare.

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » ven dic 27, 2019 12:48 am

Ciao mare73! Piacere di leggerti per la prima volta e... auguri di buone feste a te e al forum tutto! Preso com'ero dal problema ho dimenticato di farli per tempo e me ne scuso.
Sono contento che anche tu sia contraria, nel presente caso, all'uso dell'antibiotico. Sarebbe una sconfitta! Come bene affermi
non ci sono nitriti. Ma soprattutto, sarebbe assurdo ricadere nel circolo vizioso visto che tua madre non ha sintomi: alla fine è assolutamente questo il dato fondamentale.
Vero anche che
l'odore forte delle urine non è affatto un problema, alla fine...
Era quello il sintomo base che mi metteva sull'avviso di fare esame urine e urinocoltura. Da tempo è del tutto scomparso.
Mi sembra di capire che devo continuare col mannosio. Secondo te posso seguire il protocollo terapico per la CISTITE ACUTA per n. 2 settimane e poi continuare con quello della PREVENZIONE DELLA CISTITE ? Per quanti mesi ?
Apprendo con piacere che non ho sbagliato a non alcalinizzare, visto che il ph di 5.5 non crea alcun problema.
Sul piano della lotta contro la stitichezza qualche progresso è stato fatto e intendo continuare su questo fronte, variando ciclicamente i fermenti lattici.
Forse dovrei insistere maggiormente con mia madre per farle fare un tampone vaginale per conoscere il ph dell'ambiente vaginale e, soprattutto, per sapere se vi sono altri batteri/funghi o se la klebsiella è presente anche lì e trasmigra nella vescica.
Riporterò la situazione aggiornata per verificare se si sono registrati progressi. Un caro saluto.

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda flo67 » ven dic 27, 2019 12:25 pm

:ciao:
Ti riporto la mia esperienza: da anni ormai, sono asintomatica ma positiva ai nitriti con conseguente odore forte di ammoniaca nelle urine.
Nei giorni scorsi, causa una richiesta di certificazione sportiva agonistica in cui si richiedevano le analisi, ho provato a negativizzare le urine assumendo mannosio per tre giorni (pochissimo!!!) ma ho solo peggiorato le cose perchè le urine sono risultate più cariche oltre che di nitriti anche di leucociti, il tutto dovuto al processo di pulizia vescicale provocato dal mannosio stesso. Ho lasciato perdere e ho consegnato le urine così com'erano, e per fortuna ho trovato un medico molto bravo che ha capito molto bene la situazione, valutando il mio stato di salute su altri e diversi parametri generali.
Questo per dire cosa? Che per fare la pulizia vescicale, cioè negativizzare le urine col solo mannosio ci vuole molto tempo. Nel caso di tua madre non so dirtelo, io continuerei a darle mannosio se non altro per non esporla a nuove recidive e poi mi baserei solo sui suoi sintomi.
Monitorizza le sue urine periodicamente, tanto per avere sempre un indicazione di massima, ma senza allarmismo. Per il tampone vaginale, vedi tu, se è per lei fonte di stress lascia perdere, se invece potrebbe farlo senza ansie, mettilo in calendario, ma ripeto senza che lei avverta questa cosa come un problema.
Pyppus ha scritto:se si sono registrati progressi.

Anche il non peggioramento è un progresso, facci sapere :ciao:

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » mar dic 31, 2019 12:22 am

Grazie flo67! Un intervento pacato il tuo che trovo rassicurante perchè leggo la tua capacità di discernimento come discendente da tanta, tanta esperienza e sofferenza personale. Voglio dire: non ti fai impressionare dai dati perchè sei in grado di confrontarli con quelli relativi al tuo e a molti altri casi, e prenderli per quello che in realtà sono. Leggevo, ad es., in altro post, che una carica batterica di Klebsiella inferiore a 100.000 è da considerarsi quasi negativa, mentre la persona che ne era affetta voleva negativizzare le urine a tutti i costi. Nel post si spiegava anche che l'obiettivo non è tanto lo sterminio dei batteri, quanto la scomparsa dei sintomi di varia natura e intensità che provoca la cistite incidendo negativamente sulla qualità della vita.
Anche il non peggioramento può essere ritenuto un progresso, hai detto. Più confortante di così... ::::: E poi sei stata di una delicatezza meravigliosa di cui solo una donna è capace nel parlare dell'approccio che dovrei avere con mia madre circa il tampone vaginale... Grazie di tutto. :flower:

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda signo » mer gen 01, 2020 10:12 am

Tua madre è davvero fortunata ad avere un figlio come te! Ti consiglio di leggere la storia di Flo67 perché piena di spunti interessanti. Buon anno ad entrambi.

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » dom feb 09, 2020 11:23 pm

Ciao Signo! Grazie per gli auguri che spero vivamente giungano a segno e che, ovviamente ricambio :baci: Grazie anche per le tue gentili parole nei miei confronti circa il prendermi cura di mia madre. Non saprei fare diversamente, credimi anche se, onestamente, se non dicessi che in certi casi mi pesa, sarei un ipocrita. Comunque...così stanno le cose e non ci possiamo fermare.

Piuttosto - e qui mi rivolgo agli utenti del Forum - data la considerevole età di mia madre (91 anni e due mesi) e le connesse problematiche legate ai "grandi anziani" (non c'è solo la "cistite"), ha avuto necessità di assumere degli integratori per sentirsi "su", un po' più forte ed attiva. Il neurologo che la segue le ha prescritto LEVASTEN, un integratore in flaconcini da 10 ml a base di Miele Millefiori 500 mg, L-Carnitina 70 mg, L-pidolato di Magnesio 106 mg, Pappa Reale fresca 30 mg, estratto glicerico di Ginseng 200 mg ed estratto glicerico di Zenzero 250 mg.

Orbene, siccome già assume 1 bicchiere di vino rosso a pranzo ed uno a cena (che non riesco a toglierle) che proprio bene alla vescica non fa, non vorrei che il GINSENG agisse da stimolatore della vescica incrementando le frequenze minzionali o, peggio, irritasse la vescica.

Secondo voi come mi dovrei regolare ? :help:

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda signo » lun feb 10, 2020 8:13 pm

Grazie Pyppus! Io fossi in te proverei senza problemi. Il neurologo conosce la paziente e farei un tentativo. Sei sempre in tempo a diminuire la dose. Parti magari con un dosaggio soft e vedi come va. :ciao:

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » mar feb 11, 2020 9:59 pm

Ok. Ci provo. In effetti potrebbe incrementare lo stimolo ma non irritare. Se noto qualcosa riduco la dose o elimino il farmaco e tutto dovrebbe tornare come prima.
Grazie :coool:

Re: La storia della mia anziana madre

Messaggioda Pyppus » dom nov 13, 2022 12:11 am

Ciao a tutti. Dopo 3 anni di silenzio - e dopo avere tenuto sotto controllo la situazione di mia madre (ormai 94enne) grazie a Rosanna, alle moderatrici e a questo forum tutto - torno a scrivere perchè, quest'estate dopo l'antibiotico preso a luglio di quest'anno per debellare il Covid, mia madre ha presentato nuovamente problemi alle vie urinarie e ora ho bisogno di qualche consiglio.
Premetto col dire che è asintomatica: niente bruciore, niente prurito, niente cattivo odore. Solo un'aumentata frequenza degli stimoli ad urinare, non sempre coronati da effettiva fuoriuscita di urina, che mi hanno insospettito. Fatto l'esame delle urine, urinocoltura e antibiogramma è emerso quanto segue:

ESAME URINE e URINOCOLTURA (27/10/2022)

ESAME URINE
- aspetto: opalescente
- colore: giallo
- ph: 7.0
- peso specifico: 1009
- proteine: assenti
- glucosio: assente
- emoglobina: 0,03 (dovrebbe essere assente)
- corpi chetonici: assenti
- urobilinogeno: 0.2
- bilirubina: assente
- nitriti: presenti
- leucociti: 75 (normale fino a 70)

SEDIMENTO
- mucopus: + 2
- batteri presenti
- diversi leucociti disfatti
- rare cellule basse vie urinarie
- rare emazie

URINOCOLTURA
ESITO: positivo
- carica microbica: 1.000.000 UFC/ml.
- identificazione: PROTEUS MIRABILIS su ceppo di PROTEUS MIRABILIS.

Il medico ha prescritto Ciproxin 500, 2 cp al giorno per sette giorni. Ripetere l'esame dopo 3 giorni dal termine della terapia.
Il Ciproxin è molto forte. L'ho assunto anni fa a causa di una colica renale. Mamma comunque ha retto bene.
Io ho aggiunto una pastiglia effervescente di Fluimucil (NAC) al giorno. Puro Man D-Mannosio ogni 3 ore e Puro-Defend 3 cp nell'arco della giornata. Puro Fem 2 cp al giorno.




Terminata la terapia e decorsi 3 gg. ho ripetuto le analisi e il risultato è stato il seguente:

ESAME URINE e URINOCOLTURA (10/11/2022)

ESAME URINE
- aspetto: opalescente
- colore: giallo
- ph: 5.5 (prima era 7.0)
- peso specifico: 1007 (prima era 1009)
- proteine: assenti
- glucosio: assente
- emoglobina: assente (prima era 0,03)
- corpi chetonici: assenti
- urobilinogeno: 0.2
- bilirubina: assente
- nitriti: assenti (prima era presenti)
- leucociti: 25 (prima era 75)

SEDIMENTO
- mucopus: + 1 (prima era + 2)
- (prima era scritto batteri presenti)
- alcuni leucociti disfatti
- rare cellule basse vie urinarie
- (prima era scritto: rare emazie)

URINOCOLTURA
ESITO: positivo
- carica microbica: 1.000.000 UFC/ml.
- identificazione: ENTEROCOCCUS FAECALIS su ceppo di ENTEROCOCCUS FAECALIS. (prima era PROTEUS MIRABILIS)


Detto questo, un miglioramento c'è stato ma...è cambiato il batterio e quindi il nome del "nemico", ma il nemico c'è comunque.
Leggo anche dell'assenza di nitriti. Però l'infezione c'è. Avranno forse pure dimenticato di scrivere "batteri presenti".
E qui la Vs. interpretazione potrà essermi di grande aiuto.

Il medico non ha ancora visto l'esito delle analisi. Probabilmente sceglierà un nuovo antibiotico e via. Questa volta però VORREI EVITARE la somministrazione dell'ANTIBIOTICO.

Cosa mi conviene usare della linea PURO (o altro) per intervenire in questa fase ? E in che dosi ? Devo considerarla una nuova fase acuta ? Ecco. Ho un momento di incertezza e non so che pesci prendere. Grato a chi vorrà darmi un consiglio, un suggerimento.
A presto


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