Ho già chiamato il centro perché mi pare davvero bene organizzato e profondo e fanno proprio le cose giuste per me, ho già fatto il form di accettazione al telefono con l'educatrice, mi hanno detto che tra 3/4 settimane chiameranno per darmi appuntamento a Todi con nutrizionista e psicologo, poi se mi prendono ci sono liste un po' lunghe, però intanto il percorso l'ho avviato
))). Mi ha spiegato che il soggiorno dura tre mesi e hanno confermato la totale gratuitità del servizio, anche se avevo letto che per "Per pazienti e/o familiari che avessero la necessità di soggiornare a Todi, possiamo suggerire due strutture recettive, restaurate in occasione del Giubileo, a poca distanza dall’Ospedale e dalla Residenza, che offrono una buona ospitalità a prezzi contenuti" e quindi mi era venuto il dubbio che non fosse convenzionato totalmente per i non residenti a Todi.
Mi ha detto che io rientro nei 'disturbi atipici' non essendo bulimica o anoressica e neanche mangiatrice compulsiva esagerata, ma ha approvato la mia ipotesi che in qualche modo la diarrea sia una forma di 'vomito dall'intestino'.
Grazie per la dritta, non sapevo che esistesse e mi pare un posto veramente speciale, una speranza in questo nostro Paese che ogni tanto riesce a tirare fuori delle piccole perle.
Sono sicura andrà bene perché a me danno belle sensazioni, sono sereni, mi sembrano preparati, il centro è ben strutturato, il team è perfetto, gli ho fatto i complimenti e gli ho detto che veramente si nota che c'è tanta volontà e tanto cuore e che ci credono in quello che fanno, che sono una bella luce nel nostro Paese, che ci appare così disastrato mentre invece esistono belle realtà che non vengono mai evidenziate. Io me ne sto tranquillamente tre mesi lì felicissima, fuori di casa, senza costi, con tutto un team per me, e altre persone da conoscere di sensibilità diverse.
Todi è una cittadina carinissima, ci sono stata, poi adoro l'Umbria, mi dà tanta pace, è sempre stato un mio desiderio poter stare in una stanza chiusa dove non posso avere cibo, come i drogati, mi pare l'abbia scritto pure sul forum, così da DOVER per forza stare lì a sentire che cosa mi fa così male da non riuscire a sopportarlo.
Purtroppo i tempi di attesa sono lunghi ma magari sono fortunata, e si libera qualche posto prima del previsto. Inoltre bisogna stare lì per 3 mesi, è un tempo lungo. Ma se è la cosa giusta per me le cose si sistemeranno in modo tale che potrò farlo.
L'abbandono all'altro mi è difficile perché ho trovato troppi cretini, ma non è che chiudo le porte, semplicemente valuto e spesso mi fido più di me stessa perché sono più affidabile ed efficace di altri. Magari trovare l'aiuto giusto!!! questo mi pare un aiuto fatto benissimo, e quindi perché no? Sono sempre pronta a mettermi in discussione e a fare, ciò a cui non sono disponibile è confrontarmi con medici incompetenti, psicologi superficiali, guru dominanti e figure varie che tentino di sopprimermi.
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), grazie del pensiero, l'ho letto, e riletto e ho detto: ma de cheeee! troppo troppo drastico, cose così drastiche le ho fatte in passato e sono arrivata a sentire che il corpo si sensibilizzava sempre più, credo che per sopravvivere in questo mondo l'organismo deve essere allenato anche ad una certa dose di 'tossine', altrimenti come ti arriva una formica in bocca come quella che ho ingoiato domenica 
ti prende un attacco allergico. Cmq siccome oggi sei la seconda persona che me lo nomina me lo rileggo. Prossima settimana posso fare esperimenti, vedere se la pancia sta bene, male, meglio, peggio, cosa mi va di fare, mangiare etc. Da varie letture che ho fatto ho capito che l'allergia è un modo per manifestare una rabbia-paura repressa contro potenziali nemici, il cibo o la sostanza è un simbolo che si carica del significato (esempio i pollini sono un simbolo sessuale). Certo quando si rischia lo choc anafilattico meglio allontanare del tutto la sostanza per poi eventualmente elaborarne il senso. Nel mio caso latte, uova, pomodoro, mela, sono tutti simboli del peccato, della passione, della procreazione, della madre. Se s'è aggiunto il grano credo sia più legato alla ''grana', cioè al denaro, avendo perso il lavoro ed avendo avuto problemi di lavoro. Mio nonno diceva: 'chi non lavora non mangia' e quando ad 82 anni s'è rotto il femore s'è lasciato morire di fame. Il detto: 'chi non lavora non mangia' è circolato in casa mia. Il pane mi ricorda pure Gesù, spezzare il pane e dividerlo, quindi il dono, l'abbondanza, la ricchezza e la manna che arriva dal cielo. Oggi non era giorno di prenotazione per Picarelli.
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però ora ho l'uretra in fiamme e pure il retto sebbene non abbia partecipato al test! mi sa che l'uretra manda il messaggio al retto e viceversa. Bruciaaaaaaa!!! Quando mi ha toccato ad ore 12 bruciava un sacco. Però è stato bello, dalle ore 22 all'una, tra baci, petting, penetrazione, baci, penetrazione, petting, etc. quindi insomma ha retto più che bene 3 orette di sensualità la vulva. Oramai i due punti ancora caldi sono uretra, vulva ore 12 e retto, uff...passeranno pure loro