
sì parlavo di lei, io non ho un rapporto di invidia da parte mia, ho un rapporto di invidia da parte sua verso di me, che si esprime attraverso l'ignorarmi, il criticarmi gratuitamente, l'offendermi senza motivo, l'attribuirmi difetti che non mi appartengono, il saccheggiare idee, stili e cose, il superare confini fisici ed emotivi, l'emulare modi di dire ed agire. Nei suoi confronti io ho sempre provato un naturale affetto, e l'ho aiutata in momenti difficili facendo sacrifici enormi, ma in questi giorni sto focalizzando la costante sensazione di disagio che mi hanno regalato anni di lavaggio del cervello al negativo nei miei confronti, iniziato quando ero molto molto piccola. Di me ha sempre rifiutato tutto: che fossi una femmina (voleva un fratello maschio), che fossi più piccola (voleva un fratello maschio più grande) che io esistessi (ha sempre detto di aver desiderato che io morissi e ha ammesso di aver tentato da piccola due volte di uccidermi, una volta mi ha salvata mio padre perché lei in un momento di distrazione dei miei genitori mi aveva presa e appesa dal balcone pronta a lasciarmi andare giù e lui ha fatto in tempo ad acchiapparmi), dice di schifare il mio segno zodiacale, conoscendo solo me di questo segno, probabilmente l'odio dipende dal fatto che è il mio, per anni mi ha definito brutta, senza labbra, con gli occhi piccoli e grigi (ora mi fa ridere, ma io ci ho creduto fino all'età di 15 anni) e con la gobba sul naso (che non ho), tante piccole e grandi rotture continue di palle. Ne racconto una recente che a me ha fatto sorridere ma anche sbuffare, della serie "questa sta ancora messa così...": siamo state insieme in un negozio, mi ha chiesto di accompagnarla perché doveva comprare un costume, nel frattempo che sceglieva il costume io ho indossato un capellino colorato e mi sono guardata allo specchio, mi stava molto bene, stavo decidendo se prenderlo o meno, mentre ce lo avevo ancora in testa e mi stavo guardando allo specchio è arrivata lei e me lo ha letteralmente strappato di dosso, ha detto 'mi piace, me lo prendo io!' ed è andata di corsa alla cassa. Quando siamo arrivate a casa, l'ha indossato per farlo vedere a mia madre, mia madre ha detto che non le stava troppo bene, e ha detto a me di provarlo, l'ho riprovato e mia madre ha esclamato: "ma questo sta bene a stefania!" Insomma lei ha visto come stava a me, mi stava veramente bene, ed ha pensato sia che su di lei fosse la stessa cosa (ma non è così, abbiamo colori di occhi e pelle diversi), sia che doveva prenderselo lei per indossarlo. Io di quel cappellino potevo fare a meno, però non mi sarei mai permessa di strapparlo di testa a qualcuno che lo stava provando e volevo avere il tempo di decidere se prenderlo per me o meno. E' un esempio stupido, ma irritante, e sono tanti i gesti di questo tipo, in una variabile dallo stupido al grave, dove lei prende ma non dà nulla in cambio. Altri piccoli esempi: ha sempre aiutato tutti i suoi compagni facendogli lezioni gratuite tutti i pomeriggi, se io avevo bisogno di aiuto mi diceva di levarmi dalle palle. Le chiesi di consigliarmi sul metodo di studio e mi disse di levarmi dalle palle. Anche in questo momento di mia fragilità fisica è stata capace di dirmi che non si può alla mia età vivere con i genitori (come se io non avessi il desiderio della mia indipendenza e della mia vita...mi sono sentita trattata veramente da idiota). Tenete presente che nonostante abbia il suo lavoro stra fisso, stra sicuro e ben pagato, ogni week end lo passa qui a farsi lavare e stirare i panni e a mangiare e dormire, alla faccia dell'indipendenza....
Essendo molto efficace nel campo dello studio e del lavoro ho cercato di imparare da lei, di fare alcune cose come le faceva lei, ma il risultato è stato sentirmi insicura perché siamo talmente diverse che il nostro modo di fare è inconciliabile, le cose che vanno bene per lei non vanno bene per me, io sono fatta in altro modo. La cosa che più mi urta è sia il fare come se io non esistessi, sia l'attribuirmi difetti o caratteristiche che non ho, non so come ci si difende da questo. Magari potete darmi qualche dritta. Per quanto riguarda me invece sono arrabbiata perché non ho creduto fino in fondo a me stessa, ed ho creduto che altri fossero maggiormente 'funzionanti' rispetto a me ed ho cercato di fare come loro, inserendomi in ambienti non congeniali. E ora è tutto da rifare...