Leggere che sono "messa male" è peggio di saperlo, assume una forza inquietante
Ridiamoci su va... dico sempre che c'è chi sta peggio e sono consapevole di quanta verità vi sia in questo pensiero.
Lavoro a tempo indeterminato. Mio marito ha da poco trovato lavoro dopo un periodo di disoccupazione dovuto alla maledetta crisi, ma è tuttora precario. Tutto qui. Abbiamo l'affitto, le spese, le bollette...i soldi alla fine pare non bastino mai.
Non abbiamo famiglie presenti che ci possono aiutare.
Ma insomma... io speriamo che me la cavo. Al mio bambino, se Dio vuole, non mancherà nulla... e lo sforzo più grande, il regalo più bello che voglio dare a lui o lei sarà la felicità e la serenità della sua mamma e della sua casa.
So cosa vuol dire sentirsi eternamente in colpa per l'infelicità della propria madre. Conosco quella "cappa" di tristezza, quei silenzi, quella noia del non raccontarsi, del non avere nulla da raccontarsi, quella distanza , quella solitudine...
Giuro che il mio bambino non avrà paura di vivere come invece ho avuto io, che avrà sempre accanto una mamma sorridente e felice, che saprà cavare fuori dalla vita il meglio, il lato comico delle sfortune se necessario, una mamma che canterà gioiosa in casa, che ballerà e giocherà.
Mio figlio non si sentirà in colpa se sarà felice, non si sentirà in colpa se seguirà i suoi desideri e farà le sue scelte, anche se non saranno le mie.
O almeno mi impegnerò con tutte le forze perchè questo accada.
Io e il suo papà saremo il suo mondo e insieme a noi le persone che ci vorranno bene.
Ecco...
pensieri positivi contro tutto e tutti!
