totomancifg ha scritto:, penso di non venirne più fuori,
Quanta ansia.... cerca di stare tranquillo.
Non sono un'esperta di prostatite ma credo che con tutti gli antibiotici che hai assunto probabilmente la prostatite ti sarebbe già passata.... io penso che l'utilizzo prolungato di cateteri ti abbiamo portato ad avere batteri in uretra vescica e prostata. Secondo me con il mannosio + bds potresti risolvere, e se per caso non dovresti riuscire, ma io in questo ho dei dubbi, sei sempre in tempo a ricorrere ad altre terapie.
Cercando di capire qualcosa in più sulla prostatite ho trovato questo:
"Quali sono le cause della prostatite ?"
Infezioni. I germi sono gli stessi che provocano le infezioni delle vie urinarie. Quelli più comuni sono ceppi di Escherichia coli e con minor frequenza proteus, Klebsiella, nterobatteri, Pseudomonas , Serratia ed altri microrganismi gram negativi. Le prostatiti batteriche sono la conseguenza di una infezione uretrale ascendente dovuta all'ingresso di germi durante i rapporti sessuali. Un rapporto anale senza protezione è causa documentata di una uretrite, cistite, epididimite acuta. Questa pratica sessuale può dare luogo ad una prostatite batterica.
Anche un reflusso di urina infetta nei dotti prostatici che si riversano nell'uretra posteriore è un meccanismo importante per la prostatite acuta /cronica batterica. Lo studio delle calcificazioni prostatiche dette anche calcoli prostatici ha dimostrato che molti costituenti di questi calcoli si ritrovano solamente nelle urine e NON nelle secrezioni prostatiche. Come fanno tali componenti ad arrivare nella prostata? Tramite il reflusso intraprostatico di urina nei dotti eiaculatori - escretori che si verifica abbastanza facilmente : in alte parole urina infetta entra nella prostata. Ma ci sono casi dove può risalire ugualmente urina che non è infetta dando luogo a delle prostatiti chimiche che daranno un dolore pelvico su cui gli antibiotici non avranno effetto. ( Cpss III - IV)
Si possono diffondere per via diretta o linfatica dall'ultimo tratto di intestino , cioè il retto, che è a contatto con la prostata (per via diretta o per via linfatica) (disfunzioni intestinali). Si possono diffondere per via sanguigna da focolai infettivi presenti in altri organi (ascessi dentari…ascessi polmonari…) (Via ematogena).
Disfunzioni intestinali. La stipsi , cioè la stitichezza, con evacuazione irregolare favorisce lo sviluppo di una congestione pelvica che poi induce la flogosi / infiammazione della ghiandola prostatica tramite il passaggio dei microrganismi dall'intestino (ultima porzione detta retto) alla prostata.
Alimentazione irregolare. Inadeguato apporto di alimenti, di oligoelementi , l' abuso di superalcoolici o di alcoolici a dosi consistenti , l'uso di cibi piccanti (specie) , l'uso eccessivo di caffè favoriscono la risposta infiammatoria prostatica , tramite anche lo sviluppo di crisi emorroidarie o di emorroidi cronicizzate.
Il fumo che agisce sia a livello tossico diretto, sia per alterazione dei flussi vascolari con alterazione delle funzioni endoteliali dei vasi e riduzione delle capacità di riparazione e di difesa degli stessi.
La sedentarietà e le emorroidi : nella pelvi non sono presenti meccanismi di pompa che muovono il sangue come nei muscoli; nella pelvi vige la stasi con riduzione della movimentazione dei liquidi corporei (sangue + linfa); la stasi favorisce la mancata detossificazione dalle tossine prodotte dai microrganismi. Tale processo cosi come porta allo sviluppo delle emorroidi, queste possono dare sviluppo alla prostatite.
L'astinenza sessuale e la riduzione delle eiaculazioni per periodi medio-lunghi . Sarebbe necessaria una eiaculazione almeno ogni 4-5 giorni). Secreto prostatico invecchiato, spermatozoi invecchiati permangono in sede prostatica . Il processo degradativo amplifica il rischio di produzione di residui tossici e iperossidanti ad attività infiammatoria. (Da qui un accenno sull'importanza della presenza di licopene, zinco e vitamina E ,coenzima Q , come antiossidanti nel trattamento delle prostatiti [ ; utile la assunzione di prodotti che contegono in associazione tali sostanze - Licoser compresse - Breaflog compresse - Brealux compresse).
Lo stress e le tensioni emozionali in quanto producono aumenti di cortisolo surrrenalico favorendo l'abbassamento delle difese immunitarie e la riduzione delle capacità difensive e riparative in generali dell'organismo e locali pelvico-prostatiche in particolare.
Le manovre strumentali come: il cateterismo uretrale , la cistoscopia.
Le patologie uretrali e prepuziali : stenosi (restringimenti) dell'uretra e/o del meato uretrale esterno postinfiammatorie , le disfunzioni dell'uretra prostatica (collo vescicale) con retrodiffusione intraprostatica dell'urina, la fimosi e la parafimosi con le patologie infettivo-infiammatorie connesse (balanopostiti)
Il coito interrotto ovvero il trattenere l'ejaculazione come metodo anticoncezionale o come metodo di blocco per il controllo dell'ejaculazione precoce o come metodo usato dagli adolescenti per non sporcare; induce forzatura con microlesioni delle strutture prostatiche che alla lunga attivano reazioni infiammatorie.
Le disfunzioni immunitarie sono attualmente oggetto di studio come ulteriore possibile causa, nel senso che anche la prostata potrebbe essere interessata da eventi di alterata regolazione delle risposte di difesa
Patologie discali (L1-S1) . In questi pazienti si possono favorire flogosi per riduzione degli stimoli trofici che tale innervazione porta all'organo e che servono a garantire la sua normale funzione e struttura. (Cosi come nella lombosciatalgia si ha atrofia dell'arto è possibile avere nella prostata disfunzioni ed ipotrofia ghiandolare
Io sono sicura che il mannosio ti porterà molto solievo prevenendo le infezioni.... e non è cosa da poco, perchè dà la possibilità di non assumere più antibiotici.
[quote="flomant"]Consigli per te: fai una spermocoltura per stabilire se i Coli sono in prostata e se e' sterile. Se i coli sono in vescica il mannosio fa miracoli. Se adesso le tue urine sono sterili continua con tre dosi per almeno 4 mesi (io ho fatto cosi) ed ogni 20 giorni fai l'antibiogramma. Poi alla fine potrai scalare a due . Insieme alil mannosio aggiungi una punta di bicarbonato (non superare il cucchioaino al giorno) per alcalinizzare le urine ancora di piu. Se hai problemi di prostata curala altrimenti quello e' il serbatoio delle infezioni. Mangia fibre a volonta per ammorbidire le feci e vedrai che uscirai vittorioso [/quote
Inoltre prenderei davvero in considerazione l'idea di andare a fare un visita dal Dott. Pesce. E' il numero uno. Pensaci.
