
Sono Giada ho 27 anni e vorrei condividere la mia storia con voi. Voi che siete state un esempio da seguire. Forti, determinate instancabili e incantevoli guerriere!
Grazie per avermi illuminato, guidato e per essere state un porto sicuro dove attraccare anche col mare in tempesta.
In queste sei lettere condenso tutta la mia stima e il mio affetto.

Premetto che:
-mi attengo alle norme comportamentali da voi suggerite:
biancheria di cotone bianco, detergente solo per zona anale, uso di carta igienica bianca per asciugarmi dopo il bidet (tamponando non sfregando

assorbenti di cotone, indumenti non eccessivamente attillati (anche se non posso evitare di usare i pantaloni all'università),
D-Mannosio e lubrificante ai rapporti, tisane malva equiseto;
-bevo circa 1 litro e mezzo di acqua al giorno, poco e spesso, per non affaticare la vescica;
-rispetto un'alimentazione sana (ho sempre ritenuto l'intestino "un mandante occulto di patologie uro-vaginali"), sono regolare, e
percorro ogni mattina circa 3 km (camminata medio-veloce);
-individuo il muscolo pubo-coccigeo, riesco a contrarlo e rilassarlo; non lo trovo contratto se ci penso in un momento qualsiasi della
giornata, diverso è invece nei momenti di ansia o agitazione(es. esami universitari), quando piuttosto che
contrarrre tendo a spingere

-in presenza di fastidi applico calore (zona vulvare e addominale) che non sembra apportare un particolare giovamento
-la minzione è un getto unico, non doppio e stentato.
Il mio percorso.
Tra il 2011-2012 iniziano gli episodi di cistite recidivante (alcune post-coitali, altre indipendenti dal rapporto) sopiti sempre con i vari antibiotici del caso (assunti dopo urinocolture rilevanti sempre E.coli, preciso che le miei cistiti sono sempre risultate positive). L'unica nota positiva di questo periodo è che associavo fermenti lattici all'antibiotico, non vaginali però..non ne conoscevo nemmeno l'esistenza,ahimè..
In seguito ad una riduzione del lasso di tempo tra un attacco e l'altro mi sottopongo a visita ginecologica, si riscontra una piaghetta, che, ritenuta ricettacolo di batteri, viene trattata con laser terapia (Novembre 2013). Ancora non avevo acquisito il senso critico che occorre avere, mi sono semplicemente fidata, ritenendola la soluzione adeguata.
Tutto tace sino maggio(sei mesi di "silenzio intimo"

Settembre 2014: infezione batteria (secondo la visita di un ginecologo), e micotica (secondo il parere di un altro), ma la cui presenza non viene comprovata da un tampone endo-cervicale vaginale.
Inizio a capire che c'è qualcosa che non va, mi documento, scopro questo sito. Leggo leggo e leggo ancora. Scrivo e disegno su un quadernino tutte le informazioni utili.
Inizio ad assumere D-Mannosio (3 dosi il primo mese, 2 il secondo, 1 il terzo, e poi proseguo a giorni alterni ad oltranza e ovviamente una dopo il rapporto e il tris il giorno seguente).
Gennaio 2015, Marzo 2015, cistite. L'ultima riesco a debellarla solo con D-Mannosio dopo 25 giorni di bruciori fastidi e quant'altro. Se da un lato mi sento fiera e vittoriosa dall'altro non posso fare a meno di pensare di aver peggiorato la situazione, in quanto si acuiscono i fastidi locali, nonostante le strisce fossero ritornate nella norma.
Da settembre 2014 però i fastidi e doloretti, non sono mai scomparsi del tutto. In precedenza invece non avvertivo strascichi di attacchi passati (l'antibiotico spegneva tutti i sintomi).
Non riuscivo a confinarli in una zona in particolare, sembrano vulvari, ma anche vaginali, uretrali e poi interessano anche l'interno coscia. Non sono costanti, a volte si presentano al termine della minzione, a volte dopo una giornata passata all'università, quindi quando probabilmente sto troppo a lungo seduta, a volte dopo un rapporto. Variano dal bruciore, a dolenzia, a fitte. Mi capita di paragonare il tutto a un "mal di testa vaginale".
Quasi sempre sono più accentuati di sera, e il mattino successivo spariscono. Inoltre il periodo mestruale sembra placare questo corredo sintomatico.
La zona vulvare non era dolorante al tatto, ma percepivo una maggiore sensibilità.
I rapporti non erano mai stati problematici, ultimamente però (forse anche per via di un non completo rilassamento psico-fisico) avvertivo un leggero fastidio all'inizio della penetrazione.
Inoltre iniziavo ad accusare una sorta di bruciore anche nella fase dell'eccitazione (più spontanea che provocata). Lessi la risposta di Rosanna a una ragazza che manifestò questa problematica, la riteneva un incipit di contrattura.
Ho inoltre modo di notare che i rapporti reiterati (per es. in giorni successivi) scatenano con certezza matematica la cistite, quasi come se le mie mucose non fossero in grado di difendermi.
Prenoto da Pesce.

Maggio 2015 mi diagnostica vestibulodinia spontanea e provocata e cito" ipersensibilità di modica intensità limitata alle ore 6 e 7 del vestibolo allo swab test; muscoli del pavimento pelvico modicamente tonici, dolorabili alla compressione digitale, evidenza di trigger points nei muscoli elevatori dell'ano, otturatori interni, coccigei, piriformi (solo il sinistro) bilateralmente.
La terapia, come per molte, prevede lyseen ed etinerv 2cpr die, laroxyl (fino a15 gocce), riabilitazione pavimento pelvico (previste 3-6 sedute).
Da 20 giorni circa sto seguendo questa cura, aumentando di una goccina a settimana (come saggiamente consiglia Ondina
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Gli effetti collaterali che si sono manifestati sono soprattutto legati alla stanchezza,

Avverto già qualche effetto positivo, alcune sere infatti sono libera dai soliti problemi e non tutte le minzioni sono fastidiose.
Il primo rapporto dopo la visita ha scatenato però intensi dolori muscolari, basso ventre e zona anale, tanto da rendere difficoltoso lo star seduta. Probabilmente perchè sono state stimolate delle fasce muscolari durante la visita già doloranti?
Il rapporto successivo è stato più tranquillo, non normale, ma non mi lamento.
Inoltre ho modificato un po' la mia prassi post-rapporto: se avviene nella giornata prendo la dose subito dopo, ma anche la sera prima di coricarmi (per non lasciarmi scoperta tutta la notte), e sempre prima di addormentarmi uso un ovulo lactonorm (mi sento più sicura così
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La mia strategia al momento è di pensare positivo e di mettere alle strette la bestiaccia.

In fondo la considero come un'altra sfida a cui mi sta sottoponendo la vita, e difficilmente gliela lascerò vincere. So che con tenacia e costanza si riesce in tutto.
Mi aspetto giorni disturbanti e giorni di normalità, adesso però so come affrontarli adeguatamente, so difendermi e questo mi fa sentire forte.
Non ricordo in quale storia personale, ma lessi una frase che sta diventando un mio motto "Se insisti e persisti alla fine raggiungi e conquisti"!!!

Sono aperta ai vostri consigli e alle vostre correzioni
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Vi abbraccio
Giada
P.s.
Il 27-28-29 luglio avrò le mie prime sedute di manipolazioni, chissà riuscirò a conoscere qualcuna di voi
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