Ciao ragazze, ciao a tutte quante. Vi leggo da un po' e oggi vi scrivo sperando di entrare a far parte di questo meraviglioso forum. Innanzitutto vi racconto la mia storia. Tutto comincia quando alla mia veneranda età (42 suonati) penso bene di non essere ancora abbastanza vecchia da tentare di avere un figlio. Faccio gli accertamenti del caso, tra cui il prelievo e il tampone vaginale. Non l’avessi mai fatto quel maledetto tampone! Esco positiva all’ureaplasma urealyticum e la ginecologa prescrive l’OVVIA terapia antibiotica: 21 giorni di bassado e capsule vaginali Immunolact, a partire dal 1 di ottobre. Ovviamente, durante la terapia mi viene la candida, che comunque riesco a controllare con diflucan. Alla fine dei 21 giorni sospendo il bassado e mi predispongo ad aspettare i giorni necessari per il tampone di controllo. Piccolo particolare: avevo sintomi di tutti i tipi, dalla candida alla cistite, non capivo cosa dovevo combattere. Decido di non prendere niente, anche perché ho avuto una settimana di ritardo e mi ero illusa di essere incinta. Appena mi viene il ciclo, il 5 novembre, crollate tutte le nuvolette di illusioni, mi prendo i due bustoni di monuril, il 10 e l’11 novembre. Sto meglio solo un giorno, poi di nuovo tutti i fastidi della cistite.
Chiamo disperata la mia ginecologa, la quale mi dice che se i fastidi non mi sono passati con il monuril, potrebbe essere candida, quindi di prendermi il diflucan. Dopo 4 giorni (inutili) di diflucan e la assoluta mancanza di miglioramenti, decido di testa mia di fare l’urinocultura: Klebsiella, carica batterica 900.000. Chiamo l’urologo che mi fissa appuntamento dopo una settimana per la visita ma, visto l’antibiogramma, mi dice di iniziare a prendere Ciproxin 1000 a RM. All’appuntamento, siccome ho ancora i sintomi, mi dice di continuarlo fino a cumulare i 15 gg e ai miei dubbi sul fatto che tutti questi antibiotici possano non farmi troppo bene, aggiunge che devo bere al punto da vedere le urine trasparenti, in modo tale che dopo questo non ci sarà più bisogno di antibiotico. Nel frattempo cambio ginecologo, gli racconto tutto e lui, inaspettatamente mi dice (invitandomi a nozze) di sospendere tutti gli antibiotici e che è prima di tutto necessario ripristinare la mia flora intestinale e locale, ragion per cui mi riempie di integratori e fermenti lattici. In particolare per la cistite mi prescrive Duo Cist, una dose la sera e una pillola la mattina. Come per miracolo sto meglio già dal giorno dopo e, felice dome una pasqua, mi riprometto di non prendere più antibiotici in vita mia…
ma l’illusione dura poco. Avendo rapporti con il mio compagno la maledetta ritorna dopo 10 giorni, prima sopportabile, poi no: crampi, dolori, vescica che sembra esplodere al minimo goccio d’acqua e febbre, 37 e mezzo.
Sto troppo male, non posso mancare dal lavoro e devo prendere l’antibiotico, ma prima, sentito il ginecologo, faccio la raccolta delle urine e la porto in laboratorio: E. coli, carica batterica 800.000. Insieme al Monuril in farmacia ordino il d-mannosio, solo che non avevo ancora drizzato le orecchie sull’D-Mannosio e compro l’Urogyn tavolette da 0,500 g e inizio a prenderlo. In costanza di antibiotico prendo una tavoletta dopo la pipì di metà mattina e una dopo la pipì di metà pomeriggio, cercando di non urinare nei 90 minuti successivi all’assunzione. Alla sospensione del Monuril prendo al suo posto due tavolette di mannosio e la dose di Duo Cist la sera prima di andare a letto, portando quindi a 4 le tavolette di mannosio giornaliere. Guardo la confezione con gli occhi pieni speranza, quasi la imploro di togliermi di dosso questo incubo, incoraggiata da tutto quello che ho letto sul forum…. ma oggi è il secondo giorno senza antibiotico e nonstante il mannosio, ricominciano piano a fare capolino i sintomi, la solita pesantezza, i soliti dolorini appena svuoto la vescica, bruciore e così via.
Non so più che fare ragazze… capisco tutte quelle che pensano al suicidio, non è affatto una esagerazione…
Non pretendo soluzioni, volevo solo sfogarmi perché questo sito è l’ottava meraviglia del mondo per noi che soffriamo così tanto e solo leggere tutte quelle testimonianze di guarigione mi da ancora speranza.
So che magari in quello che ho scritto c’è tanta confusione, ma credetemi, lo sono anch’io!!!
Sin d’ora chiedo scusa e vi ringrazio se mi date l'opportunità di far parte di questa comunità. Un abbraccio a tutte.
Daniela