Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

L'archivio delle storie personali

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Aliruna » ven giu 06, 2014 1:53 pm

Grazie per la tua testimonianza!
Mi raccomando, facci sapere anche dell'osteopata-ostetrica.
Nel frattempo, in bocca al lupo!! :flower:

Re: R: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda pista » mer giu 11, 2014 8:44 am

Ciao, scusa non sono più passata da queste parti, ho letto gli aggiornamenti, quindi in bocca al lupo anche da parte mia e cmq bene x i primi miglioramenti!!!

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer giu 11, 2014 6:39 pm

Grazie di cuore a tutte! Vi aggiornerò senz'altro. A presto :baci:

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » sab giu 14, 2014 2:25 pm

Aggiornamenti!!!!!
Parto dalla fine dell'incontro con osteopata-ostetrica:
Terapia
- Attacco con probiotici per l'intestino divisa in tre fasi.
Fase 1) Enterelle 2+2+2 (durante i pasti) per 4giorni
Fase 2) Bifiselle 2 a colazione e 2 a cena per 6 giorni
Fase 3) Ramnoselle 2 a colazione e 2 a cena per 15 giorni

- D-mannosio (D-Mannosio forte) dose ridotta e diluita da assumere lungo la giornata, per quanto posso sopportare (visto l'intolleranza) da assumere tutti i giorni fino a data da stabilire.
Per questo procedo facendo di testa mia: riempio una bottiglietta da 500 ml di acqua e ci butto dentro mezzo misurino di A. forte. La bevo lungo la giornata, anche durante i pasti, fino a cercare di bere almeno un litro (quindi 1 misurino al giorno). Le modeste quantità di D-Mannosio dovrebbero coprire comunque la mia carica batterica che dagli stick risulta al momento essere assente. Anche preso durante i pasti, nel mio caso, può tornare utile in quanto il mio organismo comunque non lo assimilerebbe e andrebbe in vescica. Se dopo una settimana reagisco bene aumenterò il dosaggio gradualmente, ma sempre distribuito uniformemente durante il giorno.

- Massaggi all'addome una volta al giorno per dieci minuti possibilmente al mattino o alla sera. Sono massaggi che devo fare con movimenti circolari che si spostano in senso orario (seguendo il percorso naturale dell'intestino). Lei ha cominciato a farmi i massaggi per farmi capire come andavano fatti.

Praticamente prima di proseguire con tutte le terapie che mi assegnerà in futuro bisogna mettere a posto la situazione intestino e schiena/coccige.
––––––––––––––––––––
Ora veniamo all'incontro.
Avendogli accennato al telefono un po' la mia storia lei ha esordito consigliandomi vivamente di andare… indovinate un po'? Dal dottor :fish: . Ha insistito un po' su questo punto, ancora prima dell'anamnesi.
Le ho spiegato che al momento non mi è possibile e che devo cercare di arrabattarmi come posso, e ha compreso. Quindi insieme cercheremo un percorso che possa essermi di aiuto.
Ora ci dobbiamo focalizzare sull'intestino e la schiena/coccige per arrivare poi al pavimento pelvico. In sostanza per risolvere le problematiche del pavimento pelvico bisogna risolvere prima gli altri punti.
Mi ha detto che gli antibiotici sono medicine da evitare in tutte le maniere. Mi ha chiesto se per il CINIII era stato usato il laser e quando le ho detto di si, per cauterizzare, ha fatto la faccia un po' storta. Prima o poi scriverò la mia storia a riguardo nell'apposita sezione.
Dopo dettagliata anamnesi su schiena-coccige-problemi intestinali-CINIII-cistiti mi ha voluto tastare l'addome.
Mi ha fatto distendere sul lettino e dopo aver massaggiato per un dieci minuti la pancia si è seduta di fianco a me, alla mia sinistra, e dopo aver piegato e disteso la gamba un paio di volte, mi ha premuto in un punto tra la natica e il perineo.
Sulla parte sinistra sono saltata dal male, sulla destra no. Sembra aver capito l'origine del problema, ma sarà una cosa che approfondiremo più avanti, per procedere con ordine in una successione ben precisa.
Mi ha detto che c'è molto da fare. :hurted:
In realtà speravo mi liquidasse dicendomi che era tutto a posto (visto che ultimamente i miei disturbi tutto sommato li trovo sopportabili), ma alla fine i miei sospetti, che sono quelli che mi hanno portato a condividere la mia storia anche con voi, erano fondati. Non riesco quasi mai a rendermi conto della gravità dei problemi di salute e non gli do' la giusta importanza, trascurandoli. In più quando non li tollero cerco di mascherarli anziché manifestarli.

Poi mi ha detto che avrei dovuto prendere il d-mannosio. Lei inizialmente mi ha proposto l'altro prodotto che si trova in farmacia, che però contiene cramberry, così le ho chiesto se andava bene il mannosio forte che avevo già a casa e mi ha detto che se contiene mannosio va benissimo. Sembrava non conoscere bene questo prodotto e mi ha chiesto la percentuale di mannosio presente. Le ho detto che non lo sapevo ma che avrei potuto scriverglielo via mail, lei invece è andata prontamente a vederselo su internet e mi ha detto che andava benissimo. Le ho spiegato che dentro c'è anche la morinda cetrifolia che ha azione riepitelizzante (si scrive così?) e che a parte le coliche gassose mi ero trovata bene.
Suppongo che lei di abitudine prescrive l'altro prodotto con cramberry perché è quello disponibile in farmacia senza dover fare l'ordine. Non tutte le pazienti sono propense a fare ordini su internet, e ordinare in farmacia il mannosio è un salasso per il ricarico che la farmacia ci mette su. Comunque la prossima volta voglio portarle il barattolo di D-Mannosio e anche le dosi di mannoro così fa le sue valutazioni, come è giusto che sia.
Forse questo potrebbe darvi un'impressione negativa, ma vi posso dire che l'ho vista interessata riguardo il mannosio e, per quello che ho potuto constatare, è una persona molto intelligente da essere aperta ad alternative che, forse un giorno, potrebbe fare sue, se lo riterrà.
A me ha fatto una ottima impressione e al momento posso dire di sentirmi in buone mani.

Prossimo incontro sabato 9 luglio. Woww, riceve anche al sabato!!
Perdonate ancora la mia reticenza a fare nomi ma cerco di essere sempre molto rispettosa delle persone e della loro professionalità e, per la mia situazione attuale, devo cercare di prendere il meglio dove posso e come posso e adattarlo a me.
Anche la o-o, come voi, mi ha consigliato vivamente di farmi visitare dal dottor Pesce, consapevole dell'aiuto che avrebbe potuto darmi. Ritengo che possiamo comunque cominciare a lavorare insieme e vedere dove arriviamo.
Un po' come i percorsi in montagna che, con difficoltà diverse, portano tutti alla stessa vetta, affronterò il mio di percorso, con gli strumenti che ho a disposizione, trovandoli a volte strada facendo e facendoli miei, ma con la consapevolezza che dovrò fare attenzione a seguire il più possibile una strada già battuta, che è il segno indelebile e confortante, tracciato da altri, tracciato da voi tutte, che porta alla cima. E per questo vi ringrazio, ringrazio Rosanna, qualunque sia il risultato.

Dopo questo delirante excursus alpino (e pensare che preferisco il mare) vi racconto una piccola disavventura..
La visita con ospetopata-ostetrica ho rischiato di saltarla per via di una puntura d'ape sotto il piede del giorno prima.
Stavo camminando in un breve praticello che circonda un ipermercato quando ho sentito una fitta atroce sotto il piede. Guardo e vedo come una megaspina sotto al piede, quella parte al centro, con la pelle più delicata. Mi son resa conto che era un'ape quando ho visto il "povero corpo" inerme sull'infradito che indossavo.
Non vi dico il dolore. Mi son staccata il pungiglione che inizialmente non voleva venirsene e poi, in mezzo a quel praticello da sola non sapevo che fare. Me ne torno a casa o entro dentro l'ipermercato?
Ero in pullman e tornare a casa in quelle condizioni sarebbe stato un casino, così sono entrata zoppicante all'ipermercato pensando che mi sarei potuta almeno sedere sulle panchine e stare al fresco dell'aria condizionata. Però poi faceva così male che ho pensato di comprare velocemente quello per cui ero andata e di tornare a casa a "leccarmi le ferite".
Come una stupida mi vergognavo a stare seduta da sola, mi vergognavo all'idea di chiedere aiuto a qualcuno. Mi vergogno a mostrarmi dolente. Solo una volta tornata a casa ho pensato che avrei almeno potuto chiedere se c'era un'infermeria ma forse mi sarei vergognata a chiedere pure di un'infermeria (sempre che ci sia un'infermeria in un ipermercato).
Alla fine dopo mezz'ora di dolore, mascherassimo dalla mia testa di kaiser, il dolore se n'è andato e son tornata a casa. Una volta a casa mi son lavata i piedi con l'acqua caldo/tiepida e ho disinfettato con l'acqua ossigenata, ma ho fatto la cavolata del secolo. Nel giro di mezz'ora mi è salito un dolore fortissimo che mi ha fatto tornare a zoppicare. Sono andata in farmacia e mi hanno dato l'ittiolo e mi hanno detto che ho sbagliato a lavarmi con l'acqua calda perché ho rimesso in attività il veleno. Sul web ho letto poi che avrei dovuto mettere il ghiaccio. E te pareva che non ne combinavo una..
Allora ho messo il ghiaccio e l'ittiolo ed è stato peggio che andar di notte. Alle 11 di sera non potevo appoggiare minimamente il piede per terra e mio marito (lo chiamo, e lo chiamerò, marito per comodità sociale, in realtà è il mio amore da 22 anni) mi ha quasi dovuto portare di peso a letto. Fortunatamente il riposo mi ha giovato parecchio e il giorno dopo (giorno della visita) potevo camminare abbastanza bene. Dalla puntura si sono diramate delle lingue di pelle arrossata, una in direzione delle dita e l'altra della caviglia. Il buco del pungiglione che prima era quasi invisibile si è trasformato in una vescichetta giallognola.
Il giorno successivo alla visita dall'osteopatia è andato quasi tutto via. Parlo del piede eh! Per il resto ci va tempo.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Rosanna » dom giu 15, 2014 2:13 pm

robertaX ha scritto:mi ha chiesto la percentuale di mannosio presente. Le ho detto che non lo sapevo ma che avrei potuto scriverglielo via mail

Un grammo per ogni misurino.
robertaX ha scritto: Le ho spiegato che dentro c'è anche la morinda cetrifolia che ha azione riepitelizzante (si scrive così?)

La morinda citrifolia ha azione cicatrizzante, antinfiammatoria, antidolorifica e immunostimolante.
robertaX ha scritto:Suppongo che lei di abitudine prescrive l'altro prodotto con cramberry perché è quello disponibile in farmacia senza dover fare l'ordine.

Ma il costo delil mannosio in farmacia è in linea con i prezzi della concorrenza.
E comunque anche se fosse più alto, butterei via molti più soldi nel prendere mannosio unito al mirtillo (probabilmente si riferisce al cystoman che contiene un decimo di mannosio rispetto alil mannosio!) che non mi dà alcun beneficio!
Ad ogni modo mi sembra una professionista molto valida. Facci sapere come procede, così la inseriamo tra i consigliati se continuerai a trovartici bene e dimostrerà di seguire i nostri stessi approcci alla patologia.
Magari consigliale di leggere qualche pagina del nostro sito e del nostro forum.
robertaX ha scritto:(sempre che ci sia un'infermeria in un ipermercato).

No, temo che nessuno investa nell'assistenza infermieristica ai clienti visto che non è neppure obbligatorio per legge.
robertaX ha scritto:mio marito (lo chiamo, e lo chiamerò, marito per comodità sociale, in realtà è il mio amore da 22 anni)

Ma che bella questa frase! :clap:

Senti, ma era una vespa o un'ape?
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer giu 18, 2014 9:50 am

Grazie mille Rosanna per le precisazioni :):
Ah giusto Citrifolia non Cetrifolia :cavoli:
Comunque la prossima volta le porto il barattolo e la scatola di Mannoro. Mi sono stampata dal sito anche la descrizione dell'A. forte da portarle.

Era un'ape.. è l'unica che perde il pungiglione quando punge. E poi era cicciotta e pelosetta. Tra l'atro ho letto poi che non è consigliabile staccare il pungiglione con le mani, ma con una carta di credito o similari per evitare di rompere o schiacciare la vescichetta "allegata" al pungiglione. Io ho cercato di toglierla più in fretta possibile perché so (almeno questo me lo ricordavo da un documentario visto in tv) che la vescichetta continua a iniettare il veleno anche se il pungiglione si è staccato dal corpo.
Ora ho solo un puntino rosso sotto il piede. Continuo a sentire un po' di dolore ma solo se schiaccio in quel punto.

Ho finito la fase 1. Stamattina comincio la fase 2. La pancia in questi ultimi due giorni la sento decisamente più rilassata. Ho l'impressione di essermi liberata l'intestino, grazie ai massaggi e ai probiotici della fase 1.

I sintomi vestibolari sono sempre uguali. Sopportabile fastidio a stare seduta (costante), bruciori variabili e incostanti (variano di intensità sia da giorno a giorno che nella giornata stessa) uniti a sporadiche sensazioni di goccina posminzione che non va né su né giù. Leggero fastidio a indossare gli slip, che però a volte non provo e a volte si.
Scusate se lo ripeto ma serve anche a me come promemoria :oops:

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Ondina88 » gio giu 19, 2014 2:53 pm

Ciao roberta,
Che brutta esperienza la puntura di ape, soprattutto dato che ero in giro sola.
Comunque tutto è bene quel che finisce bene, adesso da quello che ho capito sta guarendo.
Per i fastidi che hai a stare seduta cerca di fare due passi tutte le volte che riesci e di evitare di stare seduta per troppe ore di fila. Anche solo con la scusa di andare in bagno (se lavori). Il cuscinetto anti decubito lo usi?
Mentre invece per la goccina post minzione mi raccomando non spingere mai. Quando hai fatto la pipì dai il comando rilassa e fai tanti kr, vedrai che così se ne andrà.
Quando riesci cerca di rimanere senza mutande con la patata al vento per esempio di notte o a casa, io settimana scorsa per esempio sono andata in pasticceria senza mutande e l'ho realizzato mentre ero in macchina talmente sono abituata ormai e a quel punto sono andata così sperando che non arrivasse una folata di vento :--P

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » sab giu 21, 2014 10:12 am

Ciao Ondina, purtroppo (o per fortuna) lavoro seduta e.. a casa, cerco tutte le volte che posso di uscire di casa e camminare. Ma cammino più che altro in casa, quando sbrigo le faccende. La ciambella l'ho provata, ma mi fa venire il mal di schiena lombare forse perché stare seduta sul troppo morbido/cedevole mi fa contrarre i muscoli della schiena. Si insomma sono proprio una fetecchia messa male.. niente di grave fortunatamente.. ma che palle stare messe così!
Che bello sarebbe uscire senza mutande!!!!! Io vorrei tanto farlo, ma poi mi immagino di cadere per strada a gambe all'aria (porto sempre gonne) e mostrare le grazie, così alla fine le mutande le metto sempre. :oops:

Aggiornamenti:
Il mannosio finora non mi sta dando troppi problemi. Non sempre riesco a bere un litro. A volte mi fermo a mezzo litro perché sono svogliata nel bere, lo sono sempre stata, mi basta avere più distrazioni del solito e finisco per bere poco. Purtroppo la sete quasi non la percepisco. Bevo solo perché me lo autoimpongo.
La seconda fase di probiotici non riesco a capirli. Con Enterelle mi sembrava migliorata la situazione intestino. Con i Bifiselle accuso cattiva digestione, la lingua bianca, aerofagia, gusto strano in bocca. Non credo sia il mannosio perché le volte precedenti non mi era successo. Ho l'impressione di tollerare poco il rivestimento delle capsule. Ma resta solo un'impressione. Per pochi giorni lo posso ignorare.
Vediamo come va più avanti.

Per la puntura d'ape ho parlato troppo presto. Mercoledì sera ho cominciato a sentire un prurito fastidioso che cercavo di sopportare e trattenermi dal grattare. Ha iniziato a gonfiarsi un pochino e ad arrossarsi. Il buchino della puntura si è fatto sempre più evidente e le lingue di arrossamento erano molto più intense ed estese.
In farmacia mi hanno dato la pomata Gentamicina e Betamesatone. Ha iniziato a migliorare dopo due giorni di pomata 3 volte aldì.
Speriamo con questo di mettere presto una parola fine. Non mi sarei immaginata che una puntura d'ape avesse uno sviluppo del genere.

Un grande abbraccio a tutte!

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Ondina88 » sab giu 21, 2014 2:19 pm

Ciao Roberta,
Non riesci al lavoro cercare di alzarti ogni tanto anche solo con la scusa di fare la pipì, mandare un fax, fare una fotocopia alla tua mano, far finta di raccogliere una penna che accidentalmente ti è caduta due metri più avanti.....
Non ti preoccupare se ti sentì una carretta, qui con noi è la prassi ;)
Ovviamente era la prima volta che mi capitava di uscire senza mutande (avevo anche un vestito con la gonna larga meno male che non c'era un filo di vento questo giorno :mrgreen:), però almeno in casa e di notte cerca di stare senza mutande, vedrai che liberazione per la patata!
Se i fermenti vedi che ti provocano quelle reazioni sospendili, vuol dire che non fanno per te. Ma perché non prendi i X-flor e i Nutriflor che sono i migliori per le nostre problematiche e sono stati creati apposta? Oppure anche gli xflor in alternativa.
Ma cavolo ma cos'era quella che ti ha punto, l'ape regina?
Neanch'io non pensavo che una puntura d'ape creasse tutte queste complicazioni cavolo

Re: R: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda pista » sab giu 21, 2014 2:30 pm

Ciao, anch'io non bevevo mai, poi causa di forza maggiore ho iniziato e adesso sento proprio il bisogno di bere!!
Tieni una bottiglietta con te e bevi un sorso ogni tanto, oltre ad essere il modo corretto di bere, non ti peserà !!sospendi i fermenti che stai assumendo.
Buona weekend

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » sab giu 21, 2014 3:48 pm

Grazie Ondina e Pista!
Devo tenere duro ancora un paio di giorni con i Bifiselle. Poi iniziano i Ramnoselle. Quelli spero di tollerarli meglio, come l'Enterelle. Vorrei cercare di stare nei binari della cura che mi ha dato l'ostetrica perché la successione di questi fermenti probiotici ha degli scopi ben precisi. :oops:
Ho passato periodi peggiori con la pancia e la digestione. Questi fastidi li trovo tutto sommato sopportabili. Lo farò presente comunque alla ostetrica.
I X-flor e i Nutriflor, o qualcosa di simile, può darsi che me li darà più avanti, dopo aver ottimizzato le condizioni dell'intestino. Non credo che saranno tutti qua i fermenti che devo prendere.
Grazie ancora!
Vi abbraccio!
:flower:

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Ondina88 » sab giu 21, 2014 4:44 pm

;)
Tienici aggiornate :baci:

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Rosanna » dom giu 22, 2014 8:38 pm

robertaX ha scritto:I X-flor e i Nutriflor, o qualcosa di simile, può darsi che me li darà più avanti, dopo aver ottimizzato le condizioni dell'intestino.

Ma servono proprio per questo!
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Aliruna » lun giu 23, 2014 2:30 pm

Ciao!
robertaX ha scritto: la successione di questi fermenti probiotici ha degli scopi ben precisi. :oops:

Non ho capito il perché della faccina imbarazzata. Scopi ben precisi diversi dalla regolarizzazione? Cioè?

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Rosanna » mar giu 24, 2014 5:00 pm

Forse è proprio il ponzamento ad imbarazzarla. :humm:
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer giu 25, 2014 9:50 am

Ma noooo :lol: , la faccina imbarazzata era perché mi dispiaceva in qualche modo disattendere il vostro suggerimento. I consigli di tutti sono preziosi e decidere di non seguirli in qualche modo mi imbarazza e mi dispiace. Ma devo pur dare un po' di fiducia anche a chi mi ha dato la terapia con i fermenti. Per tre giorni ho avuto difficoltà a digerire e la sensazione era che fosse dovuto al bifiselle. Ma resta una sensazione, magari non c'entra nulla con i fermenti.
Anche i X-flor e i Nutriflor servono per regolarizzare, ma evidentemente i diversi prodotti in commercio basati sui fermenti e probiotici hanno comunque delle peculiarità, che sono alla base di una formulazione. Sennò un prodotto varrebbe l'altro e non ci sarebbe motivo di diversificare..
Io ho cercato di capire come funzionano leggendo le caratteristi date dalle case produttrici perché anche io mi sono chiesta il senso dei tre prodotti in quella successione.
Per capire come agiscono quelli che mi sono stati dati è possibile fare una ricerca su internet digitando appunto 'Enterelle Bifiselle Ramnoselle' (non uno alla volta, ma tutti insieme), che generalmente vengono dati a fasi. Se lo scrivo a parole mie rischio di non essere chiara, però diciamo che enterelle prepara l'intestino alla colonizzazione dei successivi fermenti probiotici, e sono molto indicati per chi soffre di colon irritabile (per questo dicevo che servivano per ottimizzare la questione intestino).
I X-flor e i Nutriflor hanno caratteristiche diverse e peculiari per altre cose, seppur anche loro regolarizzano.
I X-flor li potrei prendere per regolarizzare e mi darebbero senz'altro beneficio, ma non ho la candida e della sua formulazione specifica forse non beneficerei in modo particolare o maggiormente rispetto ad altre formulazioni. E comunque non è detto che più in là non prenda anche quelli della ditta.
I Nutriflor nel mio caso mi sembrano forse i più indicati, per il futuro.
Queste naturalmente sono le conclusioni che ho tratto leggendo le specifiche dei vari prodotti sul web.

A presto e grazie!

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer giu 25, 2014 12:56 pm

Errata corrige.. ho sbagliato a scrivere la fase 3.
La fase 3 è di 2 ramnoselle a colazione e 2 bifiselle a cena. Me ne sono accorta ora che l'ho iniziata. Avevo letto male il foglio che mi ha lasciato la *O-O.

* Son proprio pigra a scrivere!! :lol:
Ciauuu

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer lug 02, 2014 12:36 pm

E' da qualche giorno che ho uno strano mal di testa. Potrebbe essere il Laroxyl?
Dopo tel. a Micheletti mi ero stabilizzata a 5 ggt al mattino e 7 alla sera. Stamattina però ho voluto provare a prenderne 3 e stasera vorrei prenderne 5 (facendo ancora un passetto indietro).
E' un mal di testa molto profondo, al centro della testa. Ieri era leggermente spostato sulla destra, oggi sulla sinistra. Ma è da giorni che non se ne va.
Qualcuna di voi in cura con laroxyl ha avuto effetti simili? Non vorrei andare a leggere il bugiardino perché temo di farmi condizionare.
A metà luglio telefonerò a Micheletti per aggiornarlo. Gli dirò dei mal di testa ma non vorrei fuorviarlo nel caso il laroxyl non c'entri nulla.
Da un mese circa ho anche cambiato le lenti degli occhiali perché rigate, ma la gradazione è sempre la stessa (miopia).
Cazzarola non so cosa pensare.

A livello neuropatico mi accorgo della vestibulodinia solo stando seduta e posso dire che la situazione è stabile a livello 2,5 (da 1 a 10). Alcuni giorni ho picchi a 3 ma altri a 2/1,5.
Ho avuto un rapporto molto doloroso, con lubrificante, la settimana scorsa ma i motivi potrebbero essere che ero a pochi giorni del ciclo e ho avuto orgasmo prima della penetrazione (da evitare assolutamente questa condizione perché il rapporto è molto più doloroso). Insomma il peggio del peggio.
Ho preso dose di D-Mannosio intera subito dopo il rapporto oltre alla mia solita dose diluita nell'arco della giornata + lubrygin prima e dopo. NESSUNA CISTITE!!!!!! Me l'aspettavo perché il rapporto è stato a rischissimo! Il giorno dopo era intrattabile anche ai bidet.
Stick urine di ieri era perfetto tranne solito peso specifico e ph.
Il ciclo non è stato doloroso come le altre volte e il sangue era particolarmente rosso. Sicuramente la morinda c'entra qualcosa, da quello che ho letto sul forum, nonostante la dose leggera che assumo quotidianamente.
Ottimo!
Un abbraccio a tutte!

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Ondina88 » mer lug 02, 2014 3:15 pm

Appena avverti dolore durante un rapporto sospendilo subito perché quando c'è dolore aumenta il rischio di avere una ricaduta.
E le condizioni che hai descritto, come hai già detto tu, non erano delle migliori quindi anche questa ha influito.
Attenta mi raccomando perché ricascarci è un attimo e non ne vale la pena!

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer lug 02, 2014 4:06 pm

Ondina hai ragione da vendere.. devo cercare di evitare queste situazioni a rischio e non devo lasciare che la fortuna decida per me. Soprattutto non devo pensare che bastino tutte le precauzioni per avere la certezza di poter superare indenne il rapporto sessuale. Se ci sono momenti in cui non va', non va', e non si deve tirare la corda.
Ho scritto quello che mi è successo perché la cosa mi ha un po' stupito. Le cure le sto facendo con una sorta di disincanto misto a un pizzico di scetticismo fisiologico legato alla novità, una sorta di "massì tanto che ho da perdere, proviamo, speriamo..". Sono un po' come San Tommaso, nonostante tutte le testimonianze mi sento di andare con i piedi di piombo riguardo all'efficacia delle cure su di me, per non restare delusa, ma la prevenzione resta la cosa fondamentale,anche e soprattutto in questo caso.
Grazie.. :baci:


PrecedenteProssimo

Torna a Archivio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 21 ospiti


ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata


CISTITE.INFO aps Onlus - Associazione costituita ai sensi del Decreto Legislativo 4 dicembre 1997 n.460 - CF: 94130950218 - p.IVA: 02906520214