Aggiornamenti!!!!!
Parto dalla fine dell'incontro con osteopata-ostetrica:
Terapia
- Attacco con probiotici per l'intestino divisa in tre fasi.
Fase 1) Enterelle 2+2+2 (durante i pasti) per 4giorni
Fase 2) Bifiselle 2 a colazione e 2 a cena per 6 giorni
Fase 3) Ramnoselle 2 a colazione e 2 a cena per 15 giorni
- D-mannosio (D-Mannosio forte) dose ridotta e diluita da assumere lungo la giornata, per quanto posso sopportare (visto l'intolleranza) da assumere tutti i giorni fino a data da stabilire.
Per questo procedo facendo di testa mia: riempio una bottiglietta da 500 ml di acqua e ci butto dentro mezzo misurino di A. forte. La bevo lungo la giornata, anche durante i pasti, fino a cercare di bere almeno un litro (quindi 1 misurino al giorno). Le modeste quantità di D-Mannosio dovrebbero coprire comunque la mia carica batterica che dagli stick risulta al momento essere assente. Anche preso durante i pasti, nel mio caso, può tornare utile in quanto il mio organismo comunque non lo assimilerebbe e andrebbe in vescica. Se dopo una settimana reagisco bene aumenterò il dosaggio gradualmente, ma sempre distribuito uniformemente durante il giorno.
- Massaggi all'addome una volta al giorno per dieci minuti possibilmente al mattino o alla sera. Sono massaggi che devo fare con movimenti circolari che si spostano in senso orario (seguendo il percorso naturale dell'intestino). Lei ha cominciato a farmi i massaggi per farmi capire come andavano fatti.
Praticamente prima di proseguire con tutte le terapie che mi assegnerà in futuro bisogna mettere a posto la situazione intestino e schiena/coccige.
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Ora veniamo all'incontro.
Avendogli accennato al telefono un po' la mia storia lei ha esordito consigliandomi vivamente di andare… indovinate un po'? Dal dottor

. Ha insistito un po' su questo punto, ancora prima dell'anamnesi.
Le ho spiegato che al momento non mi è possibile e che devo cercare di arrabattarmi come posso, e ha compreso. Quindi insieme cercheremo un percorso che possa essermi di aiuto.
Ora ci dobbiamo focalizzare sull'intestino e la schiena/coccige per arrivare poi al pavimento pelvico. In sostanza per risolvere le problematiche del pavimento pelvico bisogna risolvere prima gli altri punti.
Mi ha detto che gli antibiotici sono medicine da evitare in tutte le maniere. Mi ha chiesto se per il CINIII era stato usato il laser e quando le ho detto di si, per cauterizzare, ha fatto la faccia un po' storta. Prima o poi scriverò la mia storia a riguardo nell'apposita sezione.
Dopo dettagliata anamnesi su schiena-coccige-problemi intestinali-CINIII-cistiti mi ha voluto tastare l'addome.
Mi ha fatto distendere sul lettino e dopo aver massaggiato per un dieci minuti la pancia si è seduta di fianco a me, alla mia sinistra, e dopo aver piegato e disteso la gamba un paio di volte, mi ha premuto in un punto tra la natica e il perineo.
Sulla parte sinistra sono saltata dal male, sulla destra no. Sembra aver capito l'origine del problema, ma sarà una cosa che approfondiremo più avanti, per procedere con ordine in una successione ben precisa.
Mi ha detto che c'è molto da fare.
In realtà speravo mi liquidasse dicendomi che era tutto a posto (visto che ultimamente i miei disturbi tutto sommato li trovo sopportabili), ma alla fine i miei sospetti, che sono quelli che mi hanno portato a condividere la mia storia anche con voi, erano fondati. Non riesco quasi mai a rendermi conto della gravità dei problemi di salute e non gli do' la giusta importanza, trascurandoli. In più quando non li tollero cerco di mascherarli anziché manifestarli.
Poi mi ha detto che avrei dovuto prendere il d-mannosio. Lei inizialmente mi ha proposto l'altro prodotto che si trova in farmacia, che però contiene cramberry, così le ho chiesto se andava bene il mannosio forte che avevo già a casa e mi ha detto che se contiene mannosio va benissimo. Sembrava non conoscere bene questo prodotto e mi ha chiesto la percentuale di mannosio presente. Le ho detto che non lo sapevo ma che avrei potuto scriverglielo via mail, lei invece è andata prontamente a vederselo su internet e mi ha detto che andava benissimo. Le ho spiegato che dentro c'è anche la morinda cetrifolia che ha azione riepitelizzante (si scrive così?) e che a parte le coliche gassose mi ero trovata bene.
Suppongo che lei di abitudine prescrive l'altro prodotto con cramberry perché è quello disponibile in farmacia senza dover fare l'ordine. Non tutte le pazienti sono propense a fare ordini su internet, e ordinare in farmacia il mannosio è un salasso per il ricarico che la farmacia ci mette su. Comunque la prossima volta voglio portarle il barattolo di D-Mannosio e anche le dosi di mannoro così fa le sue valutazioni, come è giusto che sia.
Forse questo potrebbe darvi un'impressione negativa, ma vi posso dire che l'ho vista interessata riguardo il mannosio e, per quello che ho potuto constatare, è una persona molto intelligente da essere aperta ad alternative che, forse un giorno, potrebbe fare sue, se lo riterrà.
A me ha fatto una ottima impressione e al momento posso dire di sentirmi in buone mani.
Prossimo incontro sabato 9 luglio. Woww, riceve anche al sabato!!
Perdonate ancora la mia reticenza a fare nomi ma cerco di essere sempre molto rispettosa delle persone e della loro professionalità e, per la mia situazione attuale, devo cercare di prendere il meglio dove posso e come posso e adattarlo a me.
Anche la o-o, come voi, mi ha consigliato vivamente di farmi visitare dal dottor Pesce, consapevole dell'aiuto che avrebbe potuto darmi. Ritengo che possiamo comunque cominciare a lavorare insieme e vedere dove arriviamo.
Un po' come i percorsi in montagna che, con difficoltà diverse, portano tutti alla stessa vetta, affronterò il mio di percorso, con gli strumenti che ho a disposizione, trovandoli a volte strada facendo e facendoli miei, ma con la consapevolezza che dovrò fare attenzione a seguire il più possibile una strada già battuta, che è il segno indelebile e confortante, tracciato da altri, tracciato da voi tutte, che porta alla cima. E per questo vi ringrazio, ringrazio Rosanna, qualunque sia il risultato.
Dopo questo delirante excursus alpino (e pensare che preferisco il mare) vi racconto una piccola disavventura..
La visita con ospetopata-ostetrica ho rischiato di saltarla per via di una puntura d'ape sotto il piede del giorno prima.
Stavo camminando in un breve praticello che circonda un ipermercato quando ho sentito una fitta atroce sotto il piede. Guardo e vedo come una megaspina sotto al piede, quella parte al centro, con la pelle più delicata. Mi son resa conto che era un'ape quando ho visto il "povero corpo" inerme sull'infradito che indossavo.
Non vi dico il dolore. Mi son staccata il pungiglione che inizialmente non voleva venirsene e poi, in mezzo a quel praticello da sola non sapevo che fare. Me ne torno a casa o entro dentro l'ipermercato?
Ero in pullman e tornare a casa in quelle condizioni sarebbe stato un casino, così sono entrata zoppicante all'ipermercato pensando che mi sarei potuta almeno sedere sulle panchine e stare al fresco dell'aria condizionata. Però poi faceva così male che ho pensato di comprare velocemente quello per cui ero andata e di tornare a casa a "leccarmi le ferite".
Come una stupida mi vergognavo a stare seduta da sola, mi vergognavo all'idea di chiedere aiuto a qualcuno. Mi vergogno a mostrarmi dolente. Solo una volta tornata a casa ho pensato che avrei almeno potuto chiedere se c'era un'infermeria ma forse mi sarei vergognata a chiedere pure di un'infermeria (sempre che ci sia un'infermeria in un ipermercato).
Alla fine dopo mezz'ora di dolore, mascherassimo dalla mia testa di kaiser, il dolore se n'è andato e son tornata a casa. Una volta a casa mi son lavata i piedi con l'acqua caldo/tiepida e ho disinfettato con l'acqua ossigenata, ma ho fatto la cavolata del secolo. Nel giro di mezz'ora mi è salito un dolore fortissimo che mi ha fatto tornare a zoppicare. Sono andata in farmacia e mi hanno dato l'ittiolo e mi hanno detto che ho sbagliato a lavarmi con l'acqua calda perché ho rimesso in attività il veleno. Sul web ho letto poi che avrei dovuto mettere il ghiaccio. E te pareva che non ne combinavo una..
Allora ho messo il ghiaccio e l'ittiolo ed è stato peggio che andar di notte. Alle 11 di sera non potevo appoggiare minimamente il piede per terra e mio marito (lo chiamo, e lo chiamerò, marito per comodità sociale, in realtà è il mio amore da 22 anni) mi ha quasi dovuto portare di peso a letto. Fortunatamente il riposo mi ha giovato parecchio e il giorno dopo (giorno della visita) potevo camminare abbastanza bene. Dalla puntura si sono diramate delle lingue di pelle arrossata, una in direzione delle dita e l'altra della caviglia. Il buco del pungiglione che prima era quasi invisibile si è trasformato in una vescichetta giallognola.
Il giorno successivo alla visita dall'osteopatia è andato quasi tutto via. Parlo del piede eh! Per il resto ci va tempo.