Mi scuso per il ritardo ma sono stati giorni difficili.
Dal punto di vista fisico prima e da quello psicologico poi.
Quando ho scritto ero convinta di essere quasi uscita dalla recidiva... in realtà ci ero dentro solo con un piede.
Da giovedì in poi i sintomi - già altalenanti - sono andati peggiorando...
Stomaco e intestino a pezzi (avevo dato la colpa al troppo mannosio ma suppongo sia stato invece il Cistalgan, unica variante rispetto alle altre recidive).
Sono arrivata a svuotare l'intestino 7 volte in un giorno, nausea.. finché venerdì ho cominciato ad avere dolore ad un fianco.
Pipì acidissime, difficile alzare il ph anche con alcalinizzanti.
Sabato pomeriggio mi sono vista costretta ad andare al pronto soccorso. Volevo a tutti i costi fare un'eco. Capire perché i sintomi fossero così severi e così altalenanti.
L'urinocoltura in fondo - fatta ahimè colpevolmente solo al quarto giorno dopo massiccia assunzione di D-Mannosio - segnalava una carica batterica molto bassa e visti i disturbi intestinali e la nausea avevo ridotto decisamente il mannosio. Sbagliando.
Sono riuscita a convincere il dottore, che naturalmente voleva che prendessi antibiotico.
Il colloquio si è svolto più o meno così:
Io: "Dottore, capisco che in base alla sua esperienza andrebbe preso l'antibiotico. Io però ho una mia esperienza personale fatta, in passato, di antibiotici e cistiti sempre più ravvicinate"
Lui: "Sì, l'antibiotico può creare resistenze"
Io: "Già. Ci sono persone che hanno una cistite in vita loro... prendono l'antibiotico e l'episodio non si ripete più. Io non sono tra queste persone fortunate perciò non posso permettermelo. Devo valutare costi / benefici. Perciò cosa rischio?"
Lui: "Beh... l'infezione..."
Io: "L'urinocoltura è ai limiti della negatività. L'infezione ai reni presuppone febbre alta, giusto?"
Lui: "Sì"
Io: "Voglio perseverare ancora con questo integratore (ndr mostro la dose di D-Mannosio) che mi ha sempre tirato fuori dalle recidive. Ho l'antibiotico in borsa ma lo prenderò solo se la febbre sale (avevo poche linee). Piuttosto le chiedo se questi sintomi, visto che evolvono in modo diverso, possono essere compatibili con renella o cristalli o calcoli... l'urina al passaggio brucia, gratta quasi"
Lui: "Potrebbero"
Io: "C'è un esame non invasivo che mi consente di capirlo? Un'ecografia ad esempio?"
Lui: "Sì"
....
Lui (dopo breve riflessione): "Domattina ha da fare?"
Io: "No dottore, non direi"
Lui: "Posso farle fare eco alle 8 e visita urologica"
Io: "Grazie dottore"
Il giorno dopo (domenica) ho fatto eco (2 lt d'acqua in un'ora) che evidenziava numerosi corpuscoli in vescica ma nulla a livello dei reni.
Con la pipì post eco ho fatto esame del sedimento ma non è risultato nulla a livello di cristalli. Solo proteine, emazie (avevo il ciclo) alcuni cilindri ialini, muco e numerosi batteri.
Della visita urologica non parlo neppure, non merita. Prescrizione di antibiotico, ovviamente.
Nei giorni successivi lo stick peggiora... leucociti al massimo e ricomparsa di nitriti.
Con difficoltà, sconfortata, stanchissima e dolorante, riprendo D-Mannosio. Ogni tre ore.
Mercoledì sono allo stremo delle forze. Alle undici ho la scatola di Unidrox in mano, piango e spero di trovare il coraggio di prenderlo... psicologicamente 10 giorni di dolore mi hanno distrutto. Giovedì devo rientrare al lavoro e la paura mi attanaglia. Ma i sintomi in quel momento non sono una spinta sufficientemente forte.
Ho i miei angeli custodi (mi leggono e li ringrazio) che mi assistono.
Loro e mio marito mi dicono "Aspetta domani".
Ho aspettato.
La mattina finalmente il primo stick pulito e pipì senza bruciore...
Fisicamente sono uno straccio. Dimagrita qualche chilo.
Ora però l'appetito è tornato ora e piano piano mi sto riprendendo.
Approfitto anche per dirvi che torno ad essere "una di voi"... (blu).
Già da tempo sono poco attiva e non riesco a contribuire come vorrei nel mio ruolo di moderatrice.
Non è solo questione di tempo ma anche e soprattutto di incapacità di farlo, ora come ora, in modo incisivo.
Questo non mi fa sentire bene, non è rispettoso nei confronti delle altre moderatrici e delle utenti.
Ringrazio Rosanna per aver compreso le mie ragioni.
Le moderatrici, per la pazienza, in questi mesi di mia latitanza.
E voi... che siete sempre così vicine ed affettuose.
A presto!
