Buongiorno belle signore. E' da un pò che non aggiorno il mio stato di avanzamento lavori (deformazione professionale) quindi vi annuncio: sto bene.
Sono circa 3 settimane senza dolori, fastidi, urgenze minzionali, parti sconnesse a livello uretra-vescica, insomma sembra che finalmente abbia raggiunto l'agoniato equilibro, giusto qualche volta mi capita di sentire un lievissimo fastidio ma mi basta prendere una dose di D-Mannosio e tutto rientra.
Certo, è anche vero che non ho rapporti, astinenza monacale insomma, quindi non so come sarebbe con la prova del nove, ma adesso questo è l'ultimo dei miei pensieri.
Ho aperto un nuovo capitolo della mia vita: ho iniziato la terapia psicologica; mi sono affidata (per la prima volta nella mia vita) ad un completo estraneo che mi ascolta con interesse e a pagamento, le mie pippe mentali, i miei disagi, i miei percorsi fino qui fallimentari sulla mia vita emotiva e relazionale. Ho notato che molto devo fare per migliorare anche e soprattutto come madre, il mio rapporto con mio figlio 13enne quasi 14enne a volte mi sfugge di mano, e non capisco come mi posso inserire nel suo cammino difficoltoso dell'adolescenza e dei suoi malumori ciclici senza fare danni, anzi cercando di aiutarlo a farlo sentire meno solo e più amato. Perchè di questo si tratta ahimè. Dall'esterno, mio figlio sembra un ragazzo preciso, garbato, educato, sorridente. Chi lo conosce meglio (la scuola, l'oratorio, la famiglia e Io) ha capito invece il contrario: chiuso, triste, che si tiene dentro la rabbia non esplicita, di un ragazzino che si sente addirittura abbandonato e manipolato da un destino che non ha scelto, quello di avere i genitori separati. Anche se lui non lo dice, vedo che ci soffre moltissimo, non quando era piccolo, nella fase dell'infanzia, dove non dava spazio alle sue riflessioni in modo razionale, ma ora, che comincia a fare le sue deduzioni e gli manca quella parte che purtroppo è sempre più latitante, il padre. So già cosa state pensando, che dovrei sollecitare gli interventi di questo padre purtroppo sempre più assente a beneficio di mio figlio, ma c'ho provato tante volte, ed è sempre più inutile. Quindi mi faccio carico io di questo, non so come, non so quando, ma spero di poter riuscire a fargli superare questo momentaccio. Per fortuna, sono più serena rispetto a prima, ho più tempo per lui, e questo GRAZIE anche a VOI e a Rosanna in particolare, perchè sentendomi BENE fisicamente posso investire più energie positive per questo figlio, e posso farlo sentire meno d'ingombro (lo so è una parola brutta) quando richiama la mia attenzione.
Se penso a prima, a qualche mese fa.......ero sempre nervosa e scattosa, ogni mio fastidio intimo mi faceva "sbroccare" e perdere il controllo. E questo lui lo avvertiva come una minaccia. Ed io non avendo forze interiori lo lasciavo alle sue cose.
Se penso: a quanto un dolore fisico può incidere sui rapporti inter-personali, sugli equilibri, sulle decisioni, sugli abbracci non dati.
Anche se a volte facevo finta di stare bene, i miei occhi dicevano il contrario, e diventavo incoerente.
E quando ci stai in mezzo non capisci.
Ripeto, ora sono più serena e ho più voglia di fare e di dimostrare.
Mercoledì prossimo sarà Natale. Non so se potrò collegarmi, quindi approfitto ora nel fare i miei più cari e sinceri auguri di un sereno Natale a tutte voi, verdi, blu, gialle. All'unica rossa del forum Rosanna, voglio dirle: Grazie di Cuore e abbracciarla virtualmente nell'attesa di quello vero che ci daremo a breve durante il raduno.
Non aggiungo altro perchè sennò Sofi si addormenta nel leggere sto papiro e c'ha ragione.
Grazie

grazie

grazie
