Ecco anche la mia storia..

Racconta qui il tuo percorso con la cistite

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda ntinozza » mar giu 11, 2013 1:46 pm

Sì Flami, l'avevo capito :mrgreen:
Era un piccolo sfogo il mio :)
I never made a mistake in my life. I thought I did once, but I was wrong. -Lucy van Pelt-

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda ElePinci » mar giu 11, 2013 3:25 pm

Cacchiarola ma che schifo (passami il termine) e vergognoso contratto che ti hanno fatto! :-pc

E io che pensavo fossi almeno a tempo determinato!

Sto con Flami nell'idea di fargli prendere un pò di strizza.

Io lavoro in ufficio del personale, ma per fortuna la mia azienda non fa questi tipi di contratto.

Se avete bisogno chiedete pure ;)

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Natina » mar giu 11, 2013 4:17 pm

Appena tornata a casa..
Ragazze oggi il bruciore è tornato nonostante i miei panataloni.. haimè.
Ho fatto una pipì che ha bruciato abbastanza, ogni tanto urgenza. Poi sono andata di corpo e pare che si è alleviato.
Ora ho appena fatto un bidet e messo Xerem, ma mi sento un po' sbruciacchiata. Per fortuna domani riposo.

Per quanto riguarda il contratto, loro (i miei principali) sono stati chiari fin dall'inizio, se io avessi accettato il lavoro, avrei dovuto accettare automaticamente tutte le condizioni. Ora non posso dilungarmi, dato che è uno spazio pubblico quello dove scrivo, ma comunque è uno schifo lo so! è sfruttamento legalizzato, lo so! Non è giusto niente, ma se voglio continuare a lavorare, e a ritrovarmi a fine mese con uno stipendio, anche se misero, queste sono le condizioni in cui devo lavorare, per quanto possa sentirmi sfruttata e arrabbiata.

Flami ha scritto:per evitare rogne..dovranno accontentarti in qualche modo

Sì, mi accontenterebbero mandandomi a casa prima della scadenza del contratto :roll: (sempre se non me ne vado via io). Ci mettono niente a trovarne un'altra fla, oramai pur di lavorare ci si riduce così.

Si si, è veramente un gran SCHIFO..

Ps: mentre scrivevo il bruciore è passato ora mi rimane il nervoso che ho da diversi giorni, tipo tachicardia. Poi dici mi brucia! E grazie!!!! :evil:

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda ntinozza » mar giu 11, 2013 4:40 pm

naty ha scritto: Poi dici mi brucia! E grazie!!!! :evil:

:potpot: :potpot:
Il nervoso è per la situazione lavorativa o per i tuoi sintomi?
Se è per il lavoro stai tranquilla naty, stai facendo il meglio che puoi fare in questa situazione, le condizioni lavorative purtroppo fanno pena oggi, io ne so qualcosa... :|
Pensa però che in questa situazione ci siamo tutti (almeno tutti quelli della nostra generazione), per cui dobbiamo stringere i denti sperando che le cose migliorino ed essere alla continua ricerca di un lavoro che garantisca condizioni migliori... Magari prima o poi l'occasione capiterà... Non perdiamo l'ottimismo e la speranza, sennò qui non si sa dove andiamo a finire...
Per i sintomi che descrivi non so più che pensare, magari il nervoso che dici di avere influisce... :potpot: :baci:
I never made a mistake in my life. I thought I did once, but I was wrong. -Lucy van Pelt-

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Natina » mer giu 12, 2013 10:56 am

Sinceramente non so perchè ho questo nervosismo.. è strano ma io cerco di non dargli peso (razionalmente) ma l'inconscio sicuro gliene dà di più.
Per i sintomi sicnceramente non lo so più nemmeno io.. stamattina stavano ricominciando!.. e sono di riposo.. ero in farmacia. Sono tornata a casa ho fatto cacca, pc e son passati di nuovo...
Neuropatia?.. bah.

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Rosanna » mer giu 12, 2013 2:01 pm

ntinozza ha scritto:dobbiamo stringere i denti sperando che le cose migliorino

No e poi no, cazzo! Bisogna rimboccarsi le maniche, ribellarsi e FARE qualcosa affinchè le cose cambino! Altro che aspettare che la pappa ci cada sempre dall'alto!
Io penso che finchè ci saranno persone disposte a farsi sfruttare con questo tipo di contratti, non c'è speranza che la situazione possa cambiare. Capisco l'esigenza economica, ma allora non lamentiamoci di quel che accettiamo firmando questi contratti infami. Se tutte li rifiutaste pensate forse che loro continuerebbero a proporre questi contratti? No, migliorerebbero le condizioni proposte ai loro dipendenti. PER FORZA! Ma noi accettiamo, ringraziamo pure il cielo di averci fatto trovare una multinazionale disposta a sfruttarci e non osiamo dire "Bah" pur nella certezza che tra pochi mesi saremo lasciate a casa. Pecore di un gregge governato dal pastore e intimorito dal cane.
Ma quale società? Ma quale governo? La colpa è solo nostra, della nostra passività e della nostra codardia (uso la prima persona plurale, ma in realtà io non mi ci riconosco per nulla nella categoria. Ho sempre lottato contro ciò che non mi andava, per far valere i miei diritti o per migliorare una situazione che mi tormentava).
Ma tanto di cappello a Lucky, che, nonostante il bisogno (ha famiglia, casa e figlio da mantenere) ha avuto i coglioni di rifiutare un posto di lavoro che non le era congeniale e che le faceva riacutizzare i sintomi. :t :clap:
naty ha scritto:è sfruttamento legalizzato

No Naty, è sfruttamento che TU hai accettato e permesso! Lo so, se non lo avessi preso tu quel posto lo avrebbe preso un'altra. Ma se ragioniamo in maniera ovina non cambierà mai nulla. Il potere è nel gruppo, ma il gruppo è composto di singoli e finché questi non cominciano a reagire in maniera autonoma, come si potrà mai formare un gruppo forte ed efficace? Chi ti dice che prima di te quello stesso posto non sia stato rifiutato da un'altra persona nella speranza che anche le candidate successive avrebbero fatto lo stesso?

Lo so che ora mi tirerò addosso le ire della "massa".
...Più che prevedibili: la massa sa coalizzarsi solo contro se stessa, mai per qualcosa di utile.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda frizzina » mer giu 12, 2013 2:52 pm

Io ho lo stesso tuo pensiero Ros!
Infatti sono ancora a casa...perchè mi rifiuto di fare certi lavori..e cerco di crearmelo da sola. Naty, io non ci ho pensato 2 volte a mollare un lavoro che mi faceva schifo..vero che sono passata ad un'altro a scadenza, ma era meglio retribuito e molto più tranquillo. E adesso, vero, io posso permettermelo di restare a casa, e di ragionare sul mio futuro, ma non biasimo coloro che non hanno scelta. Io mi ritengo fortunata, pur nella sfortuna, e proprio per questo voglio crearmi un futuro in cui sono io che decido per me, piuttosto mettiti a fare ripetizioni, fatti un nome tra la cerchia di parenti, e poi ci penserà la tua bravura a farti scegliere..ma così tu potresti dettarti orari e regole.
Cerca altro,davvero.
Nella schifezza, un'altro lavoro così puoi trovarlo quando vuoi...e tra l'altro sono una fregatura, perchè non hai nessuna tutela, e nemmeno i versamenti che ti permettono di avere una pensione in futuro.
Io ho lavorato quasi interamente quest'ultimo anno, ma i miei contributi risalgono al 2006, quando facevo, sotto contratto serio,saltuariamente, l'impiegata al supermercato. Che non era neppure un brutto lavoro! 4 ore al gg, dalle 6 del mattino alle 10, 6 gg a settimana e uno stipendio da quasi 900 euro, tutto in regola.

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda paola60 » mer giu 12, 2013 11:35 pm

Ciao Naty, io con il mio lavoro ho avuto a che fare con una società che ha sede a Roma che si chiama MSX.
Lavorano in un campo molto vasto, non conosco la tua preparazione ma prova a dare un'occhiata qui http://www.msxi.com/it/industries/ e vedi se c'è qualcosa che quadra con la tua formazione.
Se pensi di si poi magari ne riparliamo, non sono una maga eh? e nemmeno un pezzo grosso anzi, però posso provare, che mi costa? magari potessi riuscire ad aiutare qualcuna di voi! Tentar non nuoce!
:baci:
Le persone che progrediscono nella vita sono coloro che si danno da fare per trovare le circostanze che vogliono e, se non le trovano, le creano

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda ntinozza » gio giu 13, 2013 3:31 am

Il discorso di Rosanna non fa una piega; credo però che potersi ribellare sia un privilegio in certe situazioni, soprattutto se significa stare a casa e non guadagnare. Voglio dire: spesso non se ne ha la possibilità.
Io parlo sempre per me, ma sono stata più di un anno alla ricerca disperata di un impiego di qualsiasi tipo e non ho trovato NULLA. O ero troppo qualificata o lo ero troppo poco. Ho cercato di tenermi attiva, di fare qualche corso professionalizzante nel mio campo, mi sono offerta anche come aiuto gratuito negli uffici, per avere almeno la possibilità di apprendere qualcosa che poi sarebbe stato spendibile in futuro.
Magari i rifiuti che ho avuto sono dovuti ad altro, fatto sta che non c'è stata una persona che fosse una disposta a darmi un lavoro.
Quando si sta due, tre, sei mesi senza lavoro è un conto, quando passa più d'un anno inizia a prenderti lo sconforto e accetti di buon grado qualsiasi cosa...

Certo, uno il lavoro può anche inventarselo, è vero, ma servono di base un minimo di capitali e la disponibilità a rischiare; se ti servono soldi subito non è la strategia migliore.
frizzina ha scritto:4 ore al gg, dalle 6 del mattino alle 10, 6 gg a settimana e uno stipendio da quasi 900 euro, tutto in regola.

Da me uno stipendio di 900 euro non si riesce a prenderlo nemmeno per un full time, spesso. Bisogna vedere anche come vanno le cose in relazione alla città. Le zone più ricche del paese offrono certamente condizioni migliori.
Non si può dire che la colpa è solo di chi accetta questi contratti perché il problema alla base è che questi contratti esistono e sono legali.
La disoccupazione che dilaga poi crea un bacino di disperati da cui attingere ed è come la domanda e l'offerta di mele sul mercato: se ce ne sono poche il prezzo sale, se sono tante il prezzo scende. La disoccupazione è alta e quindi il lavoro costa poco. Per quanto tempo è possibile dire di no ad un lavoro, quando poi quel lavoro è l'unico che ti viene proposto?
Certo, ci sono le ripetizioni, le pulizie e io ho fatto anche questo tipo di cose, ma non si arriva a guadagnare lo stipendio di naty.

Io credo che se i contratti di oggi fanno schifo la nostra risposta non può essere non lavorare, o meglio, può esserlo quando ci si può permettere di sceglierlo.
Diversamente la risposta dovrebbe essere: intanto facciamo quest'esperienza e nel mentre cerchiamo qualcosa di meglio.
Poi è ovvio che se di mezzo c'è la salute è tutto un altro paio di maniche.
I never made a mistake in my life. I thought I did once, but I was wrong. -Lucy van Pelt-

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda alessianury » gio giu 13, 2013 7:06 am

completamente d'accordo cara.. il discorso di Ros va bene in teoria ma nella pratica te lo puoi permettere solo se hai i soldi gia di tuo altrimenti accetti qualsiasi cosa.. e qnd sei veramente disperato e magari hai anche famiglia non credo k puoi fare tanto lo schizzinoso.. almeno io la penso cosi..
come stai oggi Naty?

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Rosanna » gio giu 13, 2013 9:25 am

Ripeto quel che forse vi è sfuggito:
Rosanna ha scritto:Se tutte li rifiutaste pensate forse che loro continuerebbero a proporre questi contratti? No, migliorerebbero le condizioni proposte ai loro dipendenti. PER FORZA! Ma noi accettiamo, ringraziamo pure il cielo di averci fatto trovare una multinazionale disposta a sfruttarci

E allora non lamentatevi se vi sfruttano perchè in fin dei conti siete voi a permetterglielo.

...D'altronde, come anticipato, non m'aspettavo risposte diverse. :roll:
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda ntinozza » gio giu 13, 2013 10:34 am

Beh su questo la pensiamo in modo diverso: rifiutare un lavoro che non offra buone condizioni va bene se sai di poter trovare di meglio subito e sarebbe stupido non farlo.

Dico solo che, non so a Bolzano o nelle zone più ricche d'Italia se la situazione sia analoga, ma da me lavoro proprio non ce n'è e rifiutare quel che passa il convento significa stare a casa, inevitabilmente sulle spalle di qualcun altro (con a sua volta magari lavoro precario e famiglia a carico) e spesso questo pesa e crea grandi difficoltà; ti dirò che in questo caso la frustrazione è anche maggiore rispetto ad un lavoro sottopagato... Tutto questo quando si PUO' scegliere di stare a casa.
Lamentarsi a mio avviso si può e si deve: le cose sono così ora ma non lo saranno all'infinito. Le leggi sul lavoro devono cambiare e questo lo sa anche il governo. Qui nessuno accetta la situazione passivamente, si cerca di sfruttarla al meglio invece: guadagnare subito mentre si cerca qualcosa di più congeniale.
Mò la faccio finita, che naty sennò mi crea un thread apposito! :lol:
I never made a mistake in my life. I thought I did once, but I was wrong. -Lucy van Pelt-

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Natina » gio giu 13, 2013 11:05 am

Tranquilla ntina! mi piace leggere le vostre discussioni e i vostri pensieri, sono fonti di riflessione per me.
Ovviamente son daccordo con Ros.. Bisognerebbe mettersi di punta e ostinarci affinchè le cose inizino ad andare per il verso giusto! Ma per ora questa è un utopia, un sogno.
Nella realtà bisogna accontentarsi di quello che si trova, pensando che anche quel qualcosa che si ha sia meglio di nulla.

Ovviamente questo discorso lo possiamo fare se non c'è in ballo il benessere fisico o psichico di una persona, a quel punto non ci sono molte cosa da fare se non prendere i bagagli e andare a casa tranquilli e sereni.

Ieri era il mio giorno di riposo, la mattina un po' di bruciorini che son passati subito. Ieri sera son tornati e c'hanno messo un po' di più ad andarsene.
Ora anche ho un po' di bruciore, tra mezz'ora devo andare a lavoro e infatti mi sento un po' nervosa.
Siamo alla metà di giugno, ho ancora 15 giorni di riflessione per prendere poi una decisione.

Vediamo un po'. :roll:

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda msbaux » gio giu 13, 2013 11:26 am

Buon lavoro allora !
Se la tua condizione economica ti permette di poter stare a casa, non pensarci due volte.
Io quando anni fa soffrivo di cistite, facevo tre lavori per pagarmi l'università, ma se te puoi pensare alla salute senza avere incombenze pesanti, pensa a te. I soldi fanno comodo, ma se dobbiamo usarli per pagarci medicine che, se stessimo rilassate a casa, non useremmo, o useremmo in maniera molto minore, non ha molto senso no? Poi ognuno vive la sua storia, nessun'altro si può mettere nei tuoi panni.

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda ntinozza » gio giu 13, 2013 11:29 am

Sulla salute non si discute naty: se il lavoro peggiora i sintomi è una scelta non solo saggia ma necessaria quella di cambiare lavoro :baci:
Magari cerca di capire dentro di te se c'è anche qualche altro motivo che ti porta ad essere nervosa, così ci lavori un po' su...
Devi stare molto calma! neffa docet! :mrgreen:
I never made a mistake in my life. I thought I did once, but I was wrong. -Lucy van Pelt-

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda msbaux » gio giu 13, 2013 11:54 am

nnnnoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooonefffffaaaaaannnnoooooooooooooooooooooooooooo !!!!!!!!!!!!!!!!! :XX

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda ntinozza » gio giu 13, 2013 2:39 pm

Ms, devi stare molto calma! u__u
(Ormai mi è entrata in testa, non ci sono speranze di farla uscire)
I never made a mistake in my life. I thought I did once, but I was wrong. -Lucy van Pelt-

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda frizzina » gio giu 13, 2013 6:57 pm

è la settimana del "devi stare molto calmo!devi stare molto calmo!"..detesto Neffa, ma il mio scaldino si scalda più in fretta se gli canto "devi stare molto caldo, devi stare molto caldo.."..Ms, ormai sei fregata, dovrai cantarla pure tu!
:mrgreen:

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Natina » gio giu 13, 2013 9:03 pm

:lol: Quella canzone innervosisce anche me! :-zzz

Oggi a lavoro è tornato il bruciore!! Evviva!!!! :wc:

Ok, non credo che erano i pantaloni, il nervoso sinceramente non so a cosa sia dovuto, ma credo al lavoro. Mi viene quando so che ci devo andare, e quando sto lì, e mi passa quando sto per staccare e mi sento più leggera perchè so che il mio dovere l'ho fatto e che un'altra giornata lavorativa è passata.

Poi la sera mi vedo poco con Vit, cioè lui torna da lavoro tardi la sera e dopo cena si riposa, quindi per quando viene da me si fanno le 10-10,30. Poi capita che preso dai pensieri non mi dà nemmeno un bacetto, io glielo faccio notare e lui dice che non fa apposta che poi sono io che faccio caso a tutto e poi si inacidisce perchè è permaloso (quanto è permaloso!!!).
E' un po' rude diciamo e mi piace anche per questo (a me quelli troppo smielati mi urtano), però poi faccio caso se mi trascura e ci rimango male e gli attacco il pippotto.
E' pure vero che a me non mi va mai bene niente, quando era troppo appiccicoso, mi dava fastidio, adesso invece vorrei più attenzioni.. bah sono proprio strana.
Poi vorrei iniziare a costruire qualcosa con lui, ma siamo giovani e non ci sono i soldi, inoltre lui dice che vuole fare le cose fatte bene, non vuole accontentarsi quindi preferisce metterci un anno in più ma realizzare i suoi pensieri. Su questo non andiamo daccordo, io pur di star con lui andrei a vivere in una baracca, mentre lui no, la vive più tranquillamente.
Vorrei ricordarvi anche che lui ha 23 anni, è giovane (dato che in genere l'uomo matura anche dopo la donna) e già lavora da solo, in proprio è ambizioso e questo è da ammirare..

Vabbè mi sono sfogata un po' anche su questo..

Ps: ora la patata è come se non ce l'avessi.. :baci:

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Rossa » gio giu 13, 2013 9:46 pm

naty ha scritto:Poi vorrei iniziare a costruire qualcosa con lui


Dev'essere il caldo che sta uscendo piano piano, e che ci porta a essere più tenere e ad allungare le riflessioni come si allungano le giornate...ma ultimamente anche io ho pensato a questo stesso argomento. E proprio nei momenti di peggior scoramento (niente, non ce la faccio a mollare le rime...che sia una malattia?).
Sai Naty, nella mia testa ormai c'è un frullatore di pensieri, e non ti/vi nego che probabilmente questi sono dovuti ANCHE al nervosismo dovuto ANCHE alle altalenanti condizioni fisiche (e psicofisiche, di conseguenza). E il dubbio che più di tutti mi assale è "Ma voglio costruire qualcosa perché sto poco bene? Voglio sentirmi al sicuro? Voglio avere almeno UN punto di riferimento nella mia vita?". Non so te, ma a me queste riflessioni portano sempre ad avvitarmi su un unico, maledetto perno: se non fossi stata male, la penserei sempre così? E non ti nego che sto facendo la psicologa di me stessa quando mi interrogo, oramai spessissimo, su quanto di Noi è dovuto a Noi e quanto è dovuto al dolore cronico e tutte le segate che abbiamo. E quanto io abbia ancora negli occhi la sua immagine come uomo (mio, uomo) e quanto quella di confidente, quasi amico, quasi amica.
Non mi piace mettere pulci nell'orecchio, le mie ne sono piene fino a scoppiare, ma spesso ho la percezione che questa fretta di uscire dal limbo dei vent'anni ci/mi stia portando a non godermi più niente. E questo vale anche per il discorso lavoro. Taaaaante volte ho accettato lavori saltuari che poi ho mollato (non per coraggio o spavalderia, no, perché l'umiliazione di essere trattata come una squinzietta da due lire era più forte del bisogno - ogni riferimento a lavori quali promoter e/o ragazza immagine è puramente voluto), taaaante volte ho ragionato nei termini "pur d'ave' du'lire faccio anche questo", taaaaante volte ho pensato "mi sbrigo con l'università, lavoro nei weekend,..vedrai che prima dei trenta mi sistemo". E mi sono trovata a contare ogni sera, ogni giorno che passava accorgendomi di non averlo vissuto. E' come sporgersi sempre dalla balaustra del balcone per guardare un punto imprecisato dell'orizzonte, e non accorgersi che davanti abbiamo il mare.

Ho rallentato i miei ritmi. Con tutti, con Lui, con il lavoro, con me stessa.
E ogni tanto sento l'odore del mare.

Un bacetto e rifletti ammodino :love1:
Se il rimedio c'è, perché te la prendi?
Se il rimedio non c'è, perché te la prendi?


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