Ecco anche la mia storia..

Racconta qui il tuo percorso con la cistite

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Natina » lun nov 05, 2012 5:57 pm

il Laroxil non lo prendo più da un pezzo :fifi: e non voglio ricominciare a prenderlo. Ovviamente Pesce lo sa. Voglio contare solo su di me.

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda frizzina » lun nov 05, 2012 6:15 pm

bè... :lol: stavo facendo un esempio...bravissima comunque!

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Natina » lun nov 05, 2012 6:43 pm

:mrgreen: non avevo capito...
vabbè mi ritiro nelle mie stanze a riflettere.. al prossimo aggiornamento, spero positivo.
:flower:

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Laura69 » lun nov 05, 2012 10:11 pm

Mi sono sempre chiesta se mi piacerebbe.
Che si fa? Ci si racconta?
Cosa vi ha portato a decidere di andarci?

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda frizzina » lun nov 05, 2012 10:40 pm

Laura69 ha scritto:Che si fa? Ci si racconta?

direi di si...le domande che ti rivolge di solito sono sempre legate a farti riflettere su quello che stai provando.
Laura69 ha scritto:Cosa vi ha portato a decidere di andarci?

A me lo ha consigliato la ginecologa. Ho sempre avuto il desiderio di andarci,ma quando me l'ha detto mi son sentita invece a disagio. Ci ho messo un mese e mezzo per decidermi a chiamarlo.. ;)

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Laura69 » lun nov 05, 2012 10:46 pm

SofiaF ha scritto:ogni problema ha una soluzione e se non ce l'ha è un dato di fatto

Il Dalai Lama dice che è certo che i problemi arriveranno.
E dice anche: "se un problema si può risolvere, è inutile preoccuparsi... se un problema non si può risolvere, è inutile che te ne preoccupi".
Bello no?

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Laura69 » lun nov 05, 2012 10:49 pm

frizzina ha scritto:le domande che ti rivolge di solito sono sempre legate a farti riflettere su quello che stai provando

E queste domande ti portano a risposte diverse da quelle che daresti a te stessa o sono diverse da quelle che ti fai tu?
Diverse in che modo?

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda frizzina » lun nov 05, 2012 11:19 pm

Diciamo che io ho questa sensazione davanti a lui: non riesco a mentire. Per cui gli dico esattamente quello che sento o penso e con le sue domande, lui mi fa "afferrare" il mio stato d'animo..per cui io mi ritrovo a dire: "oh, cazzo ma è davvero così?"...quando fai autocritica io ritengo che comunque si tenda ad essere indulgenti con se stessi.Davanti a lui non puoi, perchè lui è lì per essere una critica esterna, e quindi obbiettiva, per questo alle volte mi verrebbe voglia di scaraventarlo dalla finestra, perchè ti mostra dove fa male, e te lo mette proprio davanti, quando tu tutto fai tranne guardare davvero quella cosa...sai che c'è..ma le dai uno sguardo non profondo come dovresti.

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Natina » mar nov 06, 2012 10:30 am

Credo di aver capito quello che dici frizz. :roll:
Laura69 ha scritto:"se un problema si può risolvere, è inutile preoccuparsi... se un problema non si può risolvere, è inutile che te ne preoccupi"

Bello ma difficile da mettere in pratica. Se tutti avessimo la saggezza(?) per riuscire a non agitarci davanti ad un problema (qualsiasi esso sia) mettendo in pratica questo concetto, non avremmo problemi di nervi, no? :):

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda patrina » mar nov 06, 2012 10:33 am

frizzina ha scritto:"oh, cazzo ma è davvero così?"...quando fai autocritica io ritengo che comunque si tenda ad essere indulgenti con se stessi.Davanti a lui non puoi, perchè lui è lì per essere una critica esterna, e quindi obbiettiva, per questo alle volte mi verrebbe voglia di scaraventarlo dalla finestra, perchè ti mostra dove fa male, e te lo mette proprio davanti, quando tu tutto fai tranne guardare davvero quella cosa...sai che c'è..ma le dai uno sguardo non profondo come dovresti.


già...è proprio così. Quelli sono i momenti critici e prolifici per fare un passo avanti, senza paura, affrontare il dolore.
Se non si ha voglia di affrontare ildolore, è inutile provare a fare psicoterapia sul serio.

Naty, mi intrometto in questo discorso solo per dirti due parole che puoi considerare o meno nella tua valutazione.
L'approccio teoricamente migliore, a mio avviso, per afforontare le nostre patologie con matrice (innegabilmente) psicosomatica è la bioenergetica, ma anche la gestalt. Entrambe lavorano sul tentativo di riconnettere il corpo con il pensiero e prendere profonda consapevolezza di sè, la seconda segue un approccio più ampio attraverso diverse discipline e approcci.

Nella realtà quello che conta di più, al netto di un terapeuta bravo, onesto e consapevole, è la relazione che si instaura tra psicoterapeuta e paziente. Niente è più prolifico di questo oltre i modelli teorici.
Quando trovi la persona giusta, lo sai. Però alcuni approcci troppo rigidi, secondo me non portano molto lontano.
Non tutti poi hanno davvero bisogno di una revisione globale (psicoterapia profonda), a molti basta un sostegno ben fatto. Ma attenzione a quello che si chiama "life coach" specialmente via skype :-no
"Ah che sara' che sara', quel che non ha governo né mai ce l'avra', quel che non ha vergogna né mai ce l'avra', quel che non ha giudizio...."

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Flami » mar nov 06, 2012 10:44 am

Natyna bella,
finalmente riesco a scriverti..magari ti chiamo per la questione PT! Avrei da dirti un pò di cose se vuoi! Sono d'accordo con quello che dice Frizz quando spiega in che consiste la PT.
Dai ti chiamo presto!! Ti abbraccio forte forte!

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Natina » mar nov 06, 2012 12:08 pm

Pat, grazie per il tuo intervento.. :):
quando dici che bisogna valutare che tipo di rapporto si instaura tra Pt e paziente cosa intendi precisamente?
cioè deve esserci una sorta di feeling?
Flami! quando vuoi.. :baci:

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Cles » mar nov 06, 2012 12:18 pm

Io non ho esperienze dirette, posso però riportarti quanto raccontatomi da amici che hanno seguito questi percorsi: quello che dice Pat è vero, devi trovare "quello giusto", è una cosa che senti, come dici tu, una specie di feeling. Un mio caro amico seguì per più di un anno un percorso con uno psicoterapeuta molto bravo, ma non diede praticamente nessun risultato, e quando ne chiese il motivo ad un altro consultato (quello giusto) gli disse appunto che non si era instaurato quel "feeling", che avrebbe permesso alla terapia di funzionare. Altra cosa che gli disse, proprio come nuovamente ha detto Pat, è che bisogna esserne convinti perchè funzioni. C'è un momento in cui "si è pronti" per affrontare un percorso del genere, se lo si fa prima, o senza sentirne realmente il bisogno, allora la terapia non ha senso.

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Natina » mar nov 06, 2012 12:24 pm

devo pensarci un po' su..

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda SofiaF » mar nov 06, 2012 1:01 pm

E' fondamentale il rapporto con il PT, con l'ultima da cui sono andata ad un certo punto ho notato che per una serie di motivi a me molto chiari non mi fidavo più di lei e da lì ho iniziato a non notare più miglioramenti nel mio percorso, a capire che non aveva più senso andare da lei, e non di certo perchè non avevo più attacchi di panico ma perchè lei non mi trasmetteva più nulla, nonostante fosse la stessa persona di mesi prima. E' come in un rapporto di coppia, devi poterti fidare e lasciarti andare totalmente, io avevo smesso di farlo e non ci sono più andata.
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Natina » mar nov 06, 2012 1:07 pm

apro una parentesi, solo per rendervi partecipi di questa cosa: ieri sera stavo studiando e c'era vicino a me mio padre, il libro che sto studiando ora è davvero enorme vi metterei una foto per farvelo vedere.. allora lo guardo e gli faccio "guarda che librone che mi tocca studiare!" sapete che ha risposto?? " ma guarda che sono le pagine che sono spesse" considerate che è un libro di 700 pagine, per quanto possono essere spesse le pagine sempre 700 sono!! No. Lui non ti dà una soddisfazione nemmeno a pagarla oro! Poi dici cresci autocritica con ansie e con i complessi di inferiorità?
bah..

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda patrina » mar nov 06, 2012 1:16 pm

Uno dei grandi risultati che ho ottenuto grazie ANCHE alla mia lunga psicoterapia è quello di non aver più bisogno dentro di me, dell'approvazione/soddisfazione della mia famiglia d'origine. Anche perchè sono stata sempre frustrata, come te per questa mancanza che ha dato origine, tra le altre cose, ai miei problemi profondi...


In secondo luogo il feeling di cui parliamo è proprio quello che viene tecnicamente definito "alleanza terapeutica" senza la quale, non si va da nessuna parte.
"Ah che sara' che sara', quel che non ha governo né mai ce l'avra', quel che non ha vergogna né mai ce l'avra', quel che non ha giudizio...."

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda alina75 » mar nov 06, 2012 2:22 pm

Sono d'accordissimo con Pat!
Anzi, quello che noto è che ora, di quello che pensano "gli altri" non me ne frega proprio nulla. Certo, tengo all'approvazione delle persone che stimo, ma ho acquistato una sicurezza che non avrei mai creduto di poter raggiungere, sempre alla ricerca, come ero, di conferme dall'esterno (famiglia soprattutto!).

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda Cles » mar nov 06, 2012 2:38 pm

Naty mi dispiace per la sua reazione.
Io l'altro giorno ho avuto più o meno la stessa esperienza con un'amica più grande che stimo molto e che ho sempre preso come esempio visto che è laureata in archeologia e sa tantissime cose: appena ho ottenuto l'approvazione dell'argomento della mia tesi l'ho chiamata entusiasta per comunicarglielo e raccontarle, ma la sua risposta è stata "secondo me la tua tesi non ha senso". Sinceramente ci sono rimasta male davvero, soprattutto perchè è un argomento che ho scelto con molta cura e sono proprio soddisfatta della scaletta che abbiamo elaborato io e il mio relatore...tu che studi sai di sicuro quanto ci si può appassionare ad un certo argomento, sentirmelo smontare così dall'unica persona che conosco in questo ambito mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Ma non importa, continuerò entusiasta sul mio percorso, è la mia sfida, indipendentemente dalla sua approvazione o meno.

Re: Ecco anche la mia storia..

Messaggioda frizzina » mar nov 06, 2012 3:35 pm

Cles ha scritto: è che bisogna esserne convinti perchè funzioni

assolutamente d'accordo. Non a caso io ho aspettato un bel pò prima di iniziare. Senza il "volerlo" è inutile. Perchè non si da collaborazione e senza quella, un pt non arriva da nessuna parte, secondo me.
Per il feeling devo dire che non ci avevo pensato...ma è la mia prima esperienza e non saprei...però nel caso non mi sentissi più a mio agio son d'accordo che bisogna cambiare.
SofiaF ha scritto: perchè lei non mi trasmetteva più nulla,

si..credo che questo sia fondamentale. Penso che alla fine, uno si senta quando è "arrivato"..quando non ha più bisogno. senza che lo dica il pt.
patrina ha scritto:perchè sono stata sempre frustrata, come te per questa mancanza che ha dato origine, tra le altre cose, ai miei problemi profondi...
Idem. Anch'io vorrei tanto riuscire a superare questo gradino e ritenermi soddisfatta delle mie decisioni senza sentirmi di dover per forza avere l'approvazione familiare, che non arriverà mai. Questa è una cosa che desidero tantissimo.


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