da polli69 » sab mar 03, 2012 6:35 pm
Punto morto. Si, molte di noi in questo periodo si sentono così.
Perchè la contrattura è ancora presente, per quante manipolazioni facciamo, keghel reverse, scaldini coccoli, yoga, nuoto, molla, rilascia, rilassa...ma lei è ancora lì. E anche le punturine, il prurito, il bruciore, le mucose che ogni tanto sembrano brisè nonostante i lactobacilli, gli ovuli, tutti gli accorgimenti possibili. E infine anche la paura dell'intimità torna a volte più forte che mai, nonostante tutto il mannosio del mondo, le creme, i lubrificanti, la gioia, l'emozione e l'amore che ci possiamo mettere.
Si, tutte noi arriviamo ogni tanto al punto morto.
Però, leggendoti, oggi pensavo- e non è la prima volta- che indietro ci siamo lasciate l'angoscia del non sapere, della solitudine, della non condivisione. L'idea che non se ne possa uscire, che non ci sia fine al tormento. Il terrore, e non solo il timore, che la malefica possa tornare e che ci colga impreparate, prostrate, affrante e senza più gioia di vivere. E soprattutto indietro ci sono le montagne di antibiotici.
E soprattutto pensavo che di nuovo mi alzo la mattina e riesco a essere curiosa verso ciò che mi aspetta, che riesco a essere felice quando il mio lavoro è ben fatto, quando escono le zucchine ripiene dal forno, quando cammino e respiro questa bella aria che preannuncia la primavera, quando vedo il mare, quando sento i miei figli che se le danno di santa ragione per una figurina e io riesco a far finta di nulla e continuo a scrivere il mio post. Ma nel profondo di me ringrazio. Per tutto quello che ho perso per strada e per tutto quello di cui ora invece posso godere.
lo so, non siamo guarite. Ma la vita può essere ancora bellissima e forse lo è anche perchè adesso sappiamo cogliere la differenza tra il dolore e la gioia.
Ti abbraccio laura. Grazie per le tue condivisioni.
Paola