
Fiuuuuu *respirone* Proviamo a raccontare anche la mia storia. Sono Cecilia, venticinque anni, genovese di nascita e della provincia milanese d’adozione *e fino a qui è facile*.
Ieri pensavo al fatto che io non mi ricordo la mia vita senza la cistite. Mi ricordo dei periodi anche molto lunghi senza dolori e senza la malattia ma è comunque sempre legata a me. I primi attacchi devo averli avuti verso i cinque anni, sei al massimo. Odiavo farmi la pipì addosso quindi ho iniziato a trattenerla. Non so perché,ero piccola, ma riuscivo a farla massimo due volte al giorno.E da lì le prime cistiti. Non so nulla di questo, ricordo solo che facevo la pipì in un bidet pieno di ghiaccio, spruzzavo acqua gelida sulla vagina e per combattere le irritazioni usavo il gentalyn beta. Ho di recente chiesto a mia madre ma è come cavare sangue a una rapa. Non ha documentazione, ci sta pure ero guarita, e non ricorda nulla. Ho sofferto di cistite e irritazioni alla pelle, non so se fossero candida so che bruciava e la notte mi svegliavo piangendo, fino alla fine delle elementari e dopo forse con le medicine giuste sono guarita.[sicuramente prima dalle cistiti e dopo dalle irritazioni questo lo ricordo].
Cresco, con i primi cicli inizio a fare la pipì come una persona normale pur bevendo poco. Sesso ok. Dopo il sesso raramente ho bruciori, si parla di quando avevo diciannove-vent’anni, anche se spesso i giorni prima e dopo il ciclo fare la pipì è un po’ doloroso infatti inizio a prendere su consiglio del farmacista il mictosol blue che disinfetta e effettivamente aiuta. Non riesco a mettere gli assorbenti interni però nei tamponi vaginali fatti dal medico, per la prescrizione della pillola che inizio a prendere a quell’età, non risultano infezioni.
E adesso si arriva alla parte difficile. Più o meno cinque anni fa mi sveglio in piena notte in preda alla cistite. Dolore infernale. Il mio ragazzo di allora corre in farmacia e mi prende il neo furodantin. Dopo mezza giornata inizio già a stare bene e tutti contenti. [precisazione: nei giorni prima avevo avuto tanti rapporti sessuali. Però anche negli anni precedenti era successo quindi nulla di anormale]. Passa qualche giorno e ritorna il dolore nella minzione. Vado dal medico e mi prescrive il cistalgan, senza visite proprio a sentimento. Non passa. Ritorno dal medico e mi prescrive il monuril, di nuovo a sentimento. Visto che in quel periodo stavo per partire per il Giappone, per tre mesi, un’amica riesce a fissarmi una visita d’urgenza con il suo ginecologo del Melloni. Mi fanno un velocissimo esame delle urine, senza rilasciarmi nulla perché tutto succede praticamente nei corridoi dell’ospedale, e il dottore mi dice che è una normale vaginite e mi prescrive il normogyn. Parto per il Giappone piena di speranze. Arrivo e continuo a stare male. Inizia l’infernale trafila dei medici giapponesi, illustri ginecologi da cui vado con un’amica traduttrice, che mi imbottiscono di antibiotici [ne prendevo tipo 8 pastiglie al giorno, ovviamente i nomi sono giapponesi] e mi diagnosticano prima cistite a batterica, poi uretrite. Nessuno mi spiega cosa sia.
Torno dal Giappone, nel mezzo vado in ospedale per gastrite visto il numero di antibiotici presi, e ritorno dal medico del Melloni che finalmente mi visita decentemente e trova l’ureaplasma urealiticus e la candida. Prendo l’augmentin per l’ureaplasma [dopo scoprirò che non serve] e il pevaryl per la candida. Il secondo giorno di ovulo dopo aver solo toccato con le dita il pevaryl inizio a gonfiarmi e bruciare, e questo le dita non vi dico com’era ridotta la vagina, chiamo il medico il lacrime e secondo lui vuol dire che la medicina ha fatto effetto e posso smettere. Smetto e le malattie sono ovviamente ancora lì. Intanto sono oltre sei mesi che non ho rapporti e la cosa è pesantina.
Cambio medico. Soliti esami e solite due malattie. Stavolta mi prescrivono tre settimane di bassado e fermenti lattici. Passate le tre settimane che passo letteralmente a vomitare l’anima e stare da schifo l’ureaplasma non sembra esserci più, la candida ancora invece. E soprattutto io continuo a stare malissimo quando faccio la pipì. Non ho lo stimolo costante, quello a parte nei primi giorni acuti non l’avrò praticamente mai, ma la pipì brucia durante e dopo la minzione e non riesco ad avere rapporti. Il medico sorride e mi dice “Non so cosa farci mi spiace… se vuoi possiamo tentare qualcosa”. Due giorni dopo finisco in ospedale di nuovo per gastrite e a quel punto faccio una cosa estremamente stupida, mi arrendo. Non ne posso più di medicine, di non riuscire ad andare al lavoro dal dolore, di non poter dire “Settimana prossima cinema” perché dipende tutto da una maledetta pipì. Il sesso non so nemmeno cosa sia, non lo voglio fare ormai è tutto solo dolore. Non voglio più vivere da malata.
Passano le settimane. Il fidanzato di allora mi molla perché ormai mi vede come una sorella, evviva, e inizio a frequentare un’altra persona con cui le cose sono straordinariamente facili, tutte anche quelle difficili. Riesco a fare sesso, all’inizio provando un leggero dolore ma riesco. Funziono. Dopo un week end di particolare passione la mattina avverto parecchio dolore al clitoride ma penso sia perché mi sono divertita troppo diciamo e lo ignoro. Il giorno dopo bruciori assurdi nella vagina. Vado in ospedale, mi diagnosticano una candidosi esterna, prescrivono ovulo sertagyn e crema sempre della stessa marca e tutto va a posto. [prima volta in cui la candida se ne va effettivamente].
Trascorrono circa tre anni che definirei di calma apparente. Ho ancora dolore nella minzione ma altalenante. Nel senso possono passare tre o quattro giorni senza fastidi e poi trovarmi a fare una pipì dolorosa, intendo che brucia mentre la faccio e dopo, ma anche in quei casi si risolve tutto in un quarto d’ora o poco più di fastidi. Non passa mai del tutto e ci sono giorni in cui magari fare sesso non è il mio primo pensiero ma riesco a vivere tranquillamente. La candida non si ripresenta più, dopo il ciclo a volte mi sento irritata esternamente ma con lo yogurt riesco ad avere sempre sollievo. Ogni tanto avverto dolore ai peli.
E arriviamo, finalmente!, ad adesso. Anzi a quest’estate. Vacanze in Giappone, di nuovo, primi dieci giorni perfetti, nessun fastidio anche meno del solito poi la catastrofe. Pipì che fa un male del diavolo, stimolo costante e sangue nelle urine. Vado in ospedale, mi fanno tampone ed l’esame delle urine, diagnosticano una cistite emorragica e prescrivono un antibiotico per sette giorni e un antidolorifico. Il batterio è l’e.coli non so quanto esattamente perchè nella cartella non è segnato

Arrivo finalmente sul forum di cistite.it

Così eccomi qui. Una settimana fa ho chiamato il Prof. Pesce, la segretaria insomma, anche su consiglio di Daniela di questo forum che è stata un angelo e mi ha spronata un sacco e ho prenotato la mia prima visita in quel di Bologna. E’ il 18 novembre ma va bene così, aspetterò perché so che ne vale la pena. A breve devo fare l’urinocultura [sto aspettando perché ero in preciclo, e infatti ieri è arrivato e mi sento peggio] giusto per sapere se ci sono ancora batteri e quali, e poi pensavo di iniziare a prendere D-Mannosio. Uso solo mutandine in cotone, bevo la tisana di malva ed equiseto che effettivamente fa un po’ di effetto, la notte cerco di dormire senza mutande [ a questo proposito l’opzione dormire con degli enormi boxer sformati del fidanzato è valida? Perché la finestra della camera da sulla strada e di notte mi scopro e vorrei evitare che tutta Rozzano mi vedesse la patatina, cioè che almeno paghino il biglietto =D altrimenti pazienza biotta e via], quando sto seduta cerco di alzarmi ogni mezzora per camminare un pochino e uso lo yogurt e i fermenti lattici, dicoflor [usavo quelli ai tempi della candida]. Ho voglia di provarci.
Sono arrabbiata con me stessa per non aver capito prima cosa non andava e con i medici per non essere riusciti neanche a darmi un po’ di conforto e una cura [ perché insomma non so curare le patatine ma indovina? Non le curo. Non fare questo lavoro se non sai farlo.]. Sono arrabbiata per essermi arresa. Ho paura all’idea dell’eventuale terapia, di un ipotetico buco nell’acqua, dei soldi da spendere [ per carità spenderli se serve a guarire va bene, però ovvio che un po’ di preoccupazione mettono] Ma sono anche carichissima. Ho voglia di guarire, ho deciso di guarire e negli ultimi anni avevo pensato che la guarigione non fosse nemmeno da prendere in considerazione. Ho voglia di prenderla a calci in culo tutta questa malattia e volevo ringraziarvi perché è anche grazie a voi se mi sento più forte, anche solo leggendovi. Probabilmente andrò giù e su di umore, perché sono fatta così e star male non è facile per nessuno, ma ho deciso di smettere di essere malata e di farcela e voglio davvero che sia così.
Chiedo venia per il poema ma ho cercato di essere più scrupolosa possibile nel raccontarmi e purtroppo un po’ di logorrea ci si mette sempre. Cercherò di leggere il più possibile, lo sto già facendo, sul forum e al tempo stesso di cercare di vivere come se non fossi malata perché penso possa aiutarmi =) Grazie a Rosanna per quello che ha creato e a tutte voi per l’aiuto che date anche solo raccontandovi =) Ne so poco di cistite e questi problemi ma ce la metterò tutta per aiutare a mia volta, fosse anche solo postando ricette di cupcakes o dolcetti =) [ è l’ambito in cui sono più ferrata]