Cistite interstiziale o cistite cronicizzata?

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Cistite interstiziale o cistite cronicizzata?

Messaggioda marinab5 » lun nov 25, 2019 2:18 pm

Buon giorno a tutte,

questo è il mio primo intervento e lo utilizzo per raccontare la mia storia.
Ho 47 anni. Mai avuto una cistite prima dei 28. Avevo una vita sessuale regolare, senza fastidio alcuno.
Ma nel 2001 conobbi quello che ancora oggi è il mio partner e padre di mio figlio, una bella storia d’amore iniziata con una bruttissima cistite acuta.
Dopo poche ore dal primissimo rapporto finii in pronto soccorso con 39.6 di febbre e cistite emorragica, curata subito con antibiotico, levofloxacina se ben ricordo. Solo vent'anni dopo abbiamo scoperto che il mio compagno era celiaco, e che non solo la sua situazione intestinale, ma anche il suo sistema immunitario erano gravemente alterati e questo aveva favorito la proliferazione di batteri anche per lui e di conseguenza per me...

All’epoca ero giovane e ottimista, il fatto quindi che le cistiti poi continuarono a ripresentarsi con frequenza mi infastidiva certo, ma non mi mise in allarme. Fino a che due anni e mezzo dopo circa nel 2003 il dolore cominciò a cronicizzare durante l’inverno. E’ vero anche che in quel periodo iniziai un lavoro molto impegnativo che mi costringeva a stare seduta e contratta per ore e questa condizione ebbe effetti devastanti sul mio pavimento pelvico. Tanto più che a peggiorare il sintomo minzionale, l’urgenza e la frequenza, ogni mese il ciclo mestruale mi faceva finire al p.s sotto morfina per crisi di dismenorrea gravi.

Nel 2006 alla fine da Udine approdai all’Ospedale Negrar a Verona, venni operata da un chirurgo con la doppia specializzazione in ginecologia e urologia. L’intervento mise in evidenza un’endometriosi diffusa, con adenomiosi uterina e interessamento della plica vescicale che venne asportata. In vescica si evidenziò leucorrea biancastra soprattutto nella zona del trigono, e mi fecero biopsia sugli strati più profondi, rilevando mastociti. La diagnosi ufficiale quindi fu Cistite Interstiziale (confermata e certificata dall’urologia di Pordenone) con endometriosi e adenomiosi. In teoria post intervento sulla carta sarei dovuta stare meglio, invece iniziò l’inferno. Cessarono le crisi di dismenorrea, ma inizio il dolore vescicale fisso, ininterrotto giorno e notte per due anni. Presi tutto quello che all’epoca veniva prescritto, Fibrase, Cymbalta, Rivotril, Lyrica, Pelvilen e feci diversi cicli di sedute riabilitative sia con le correnti interferenziali sia con fisioterapia del pavimento pelvico. Non servì nulla.
Nel 2008 a un certo punto un’amica mi mandò da un medico generico a Trieste, perché anche lei soffriva di cistiti ricorrenti e aveva tratto beneficio dalle terapie che questo dottore le aveva prescritto. Mi avvisò che il tipo era strano, ma peggiò di così non potevo stare quindi provai. Il dottore in questione era più che strano ed era a parer mio ossessionato dai parassiti… Mi raccontò di aver lavorato nei campi profughi post guerra in Yugoslavia e di aver così capito per caso che molte cistiti croniche altro non erano che reazioni infiammatorie dei tessuti addominali, dovute ad una generica reazione anticorpale a delle parassitosi croniche, frequenti nei campi profughi per le scarse condizioni igieniche e per la promiscuità degli ambienti.
Mi riempì di antiparassitari e disinfettanti di tutti i tipi, farmaci veri e proprio e prodotti fitoterapici: mebendazolo, chiodi di garofano, mallo di noce, artemisia ed altro che non ricordo. Mi descrisse delle scene da film horror, dicendo che con questa terapia avrei potuto verificare sulle mie feci che a distanza di pochi giorni dall’inizio della terapia ci sarebbero stati migliaia di vermi morti di tutti i tipi.
Pensai che era matto da legare e continuo a crederlo tutt’ora, tant’è che non vidi nulla di nulla, neanche un vermetto microscopico, le mie feci continuarono ad essere normali e “pulite” come lo erano state prima.
Ma la cistite migliorò in modo netto e rilevante. Nel novembre 2008 per la prima volta ricordo ancora distintamente il giorno in cui sono riuscita a camminare come un essere umano normale, senza avere né dolore, né urgenza. L'effetto disinfettante di qualcosa tra tutti i prodotti che mi aveva dato aveva funzionato dopo anni di sofferenza.
Ripresi pian pianino ad avere una vita sessuale anche se con frequenti attacchi di candida ed una frequenza minzionale leggermente superiore a quella che avevo prima di ammalarmi. Nel 2009 la prima gravidanza, purtroppo extra uterina conclusasi con aborto e raschiamento e poi un’altra nel 2010, e un’altra nel 2011 entrambe concluse con aborto spontaneo. Qualche cistite più forte durante questo periodo è capitata, prendevo Cistiflux Plus e Chiodi di Garofano e passava. Nel 2012 finalmente ho portato a termine la terza gravidanza ed è nato mio figlio, in corso di travaglio cistite acuta emorragica da escherichia coli, febbre a quaranta, curata durante il ricovero con Neo-Furadantin. Ci misi poi tre quattro mesi per riprendermi, e il dolore vescicale si trascinò a lungo, anche se usavo regolarmente D-Mannosio di varie marche. Finchè alla fine sparì. E non tornò, nemmeno in occasione di varie gravidanze successive, anche queste conclusesi purtroppo con aborti spontanei e l’ultima con interruzione volontaria al sesto mese a causa di una malattia del feto. Nemmeno in quel caso, che fu un parto vero e proprio con tutto il dolore fisico ed emotivo del caso, la cistite si è ripresentata.
Fino allo scorso maggio, quando ho dovuto fare una lunga terapia antibiotica per una broncopolmonite, e da lì è ricominciato il solito dolore vescicale, cronico, l’urgenza, la neuropatia che non passa e che si autoalimenta con la contrazione del pavimento pelvico.
Sto assumendo regolarmente il D-Mannosio, ma non è sufficiente.
Per una gastrite concomitante ho interrotto il trattamento con Puro Gag, ma tenterò di riprendere appena possibile. Sono in lista d’attesa per la fisioterapia per il trattamento della contrazione pelvica, da sola ho tentato più volte di fare gli esercizi, ma non funzionano quando sto davvero male, anzi peggioro, deve essere qualcun altro a fare il massaggio e a seguirmi negli esercizi, e deve essere particolarmente capace, perché negli anni mi sono anche scontrata con fisioterapiste non all’altezza, con esiti pessimi.
Concludo salutando chi avrà avuto la pazienza di arrivare fino in fondo e ringrazio per il lavoro svolto chi ha ideato e porta avanti questa associazione e questo Forum. Spero che la prossima volta che scriverò sarà per dirvi “tutto ok, sono DI NUOVO guarita!”. E auguro lo stesso ovviamente a ciascuna di voi, in bocca al lupo a tutte!
Bye, Marina

Re: Cistite interstiziale o cistite cronicizzata?

Messaggioda Laulaura » dom dic 01, 2019 5:53 pm

Ciao Martina, :welcome:
Hai un lungo percorso, eh e vedo che hai fatto vari tentativi, posso chiederti di rispondere a queste domande per capire qualcosa in più sul tuo percorso?
Ti faccio alcune domande:
marinab5 ha scritto:La diagnosi ufficiale quindi fu Cistite Interstiziale

Non sono state escluse altre patologie? Tipo neuropatia o contrattura?
marinab5 ha scritto:Sto assumendo regolarmente il D-Mannosio, ma non è sufficiente.

Come lo prendi?
marinab5 ha scritto:Sono in lista d’attesa per la fisioterapia per il trattamento della contrazione pelvica, da sola ho tentato più volte di fare gli esercizi, ma non funzionano quando sto davvero male, anzi peggioro, deve essere qualcun altro a fare il massaggio e a seguirmi negli esercizi, e deve essere particolarmente capace, perché negli anni mi sono anche scontrata con fisioterapiste non all’altezza, con esiti pessimi.

Da chi sei in lista? Hai una diagnosi di contrattura? Perché dici che negli anni ti sei scontrata con fisioterapiste non all'altezza? È un vecchio problema? Non capisco, manca forse un tassello nel tuo racconto.
Al momento come stai? Hai sintomi?

Re: Cistite interstiziale o cistite cronicizzata?

Messaggioda marinab5 » ven dic 13, 2019 11:47 am

grazie per l'interessamento. Rispondo alle tue domande:

alla diagnosi di cistite interstiziale del 2007 si è affiancata diagnosi di contrazione pavimento pelvico e sospetta sofferenza del nervo pudendo. La contrazione del pavimento pelvico comunque non è cronica, ma ha avuto ed ha andamento conseguente ad altre comorbita', adenomiosi in primis, ma anche spondiloartrite, e stati gravidici durante i quali i sintomi peggioravano.

Prendo il D-Mannosio regolarmente, un'assunzione la sera prima di dormire ed una al mattino dopo aver urinato sempre, più due durante il giorno. All'occorrenza aumento il dosaggio fino a sette assunzioni al giorno.

Sono in lista d'attesa per la fisioterapia di riabilitazione del pavimento pelvico presso una struttura pubblica specialistica, dove un reparto e dedicato specificamente alle disfunzioni perineali. La dottoressa fisiatra che mi segue da anni e' stata una stretta collaboratrice e si e formata con l'urologo Dott. Ostardo a Pordenone.

Con altre fisioterapiste in ambito privato non ho avuto benefici, anzi peggioramento della sintomatologia.

No non sto ancora meglio da quando a giugno 2018, il problema si è riacutizzato a seguito di cistite batterica che ha colpito anche il mio compagno (febbre e trattamento antibiotico per lui, io sempre Mannosio, il trattamento antibiotico lo avevo appena concluso causa broncopolmonite).

Saluti e grazie.

Re: Cistite interstiziale o cistite cronicizzata?

Messaggioda Laulaura » mer dic 18, 2019 2:28 pm

Come stai?
marinab5 ha scritto:Sono in lista d'attesa per la fisioterapia di riabilitazione del pavimento pelvico

Hai visto qui? È spiegato quello che puoi fare da sola a casa. :book:

Re: Cistite interstiziale o cistite cronicizzata?

Messaggioda marinab5 » dom dic 22, 2019 11:58 pm

[quote="Laulaura"]Come stai?
[quote="marinab5"]

Ciao Laulaura,

grazie di aver chiesto come sto. Oggi sto molto male. Ieri mi sono venute le mestruazioni al 62° giorno di ciclo, sono evidentemente entrata in piena pre menopausa, e questa è la prima volta che ho un'interruzione così lunga. Ma era da almeno un mese che il gonfiore e i vari sintomi pre mestruali mi stavano tormentando, in particolare il dolore pelvico generalizzato, che coinvolge la schiena a livello lombare. Combinazione questo venerdì ho finalmente avuto l'appuntamento che attendevo da mesi con la fisiatra che mi segue da anni per la cistite interstiziale. Mi ha prescritto il solito ciclo di fisiochinesi terapia più correnti interferenziali (ma non so quando mi chiameranno per iniziare) più Alanerv Age e Laroxyl che devo ancora iniziare. E ieri avevo appuntamento dal ginecologo, che mi ha consigliato di provare invece che Alanerv un altro prodotto affine, ma che secondo la sua esperienza clinica è più efficace. Non riesco a dirti il nome perché la scrittura sulla prescrizione e' incomprensibile, capiranno in farmacia spero. Resta il fatto che secondo lui il problema alla base dell'infiammazione non origina dalla vescica, ma dall'utero, dall'adenomiosi. Non se la sente di dichiarare che mi passerebbero del tutto i sintomi vescicali, ma mi ha chiesto di prendere in considerazione l'idea dell'isterectomia. Ieri comunque grazie al fatto che finalmente mi erano venute stavo un filo meglio a livello vescicale, ma stamattina al risveglio dolore acuto alla minzione che e' peggiorato in corso di giornata. Non so se sia intervenuta una visita batterica nel frattempo, sta di fatto che ora sono all'apice del dolore. Domattina proverò con gli stick a vedere se è batterica o solo infiammatoria. Sono settimane che assumo anche sei volte al giorno Mannosio, e da tre ho iniziato il Puro Gag, anche se con quello non riesco a essere costante (mi fa venire la gastrite, e ogni tot giorni devo interrompere). Prima ho cominciato anche con il Puro Defend. Diciamo che ho quasi tutto in casa per il protocollo Cistite Acuta, ma anche per le altre, solo non ho le tisane. E sarò sincera, ma sono restia ad utilizzare il calore nel mio caso, perché se da un lato e' vero che rilassa i muscoli, dall'altro su tessuti infiammatissimi come i miei molti medici me lo hanno sconsigliato categoricamente. Ancor più in corso di mestruazione. Ho preso un Brufen prima, giusto per riuscire ad uscire un'ora e comprare il regalo di Natale per mio figlio. Ma credevo di svenire dal dolore nel bagno del negozio dove sono stata a fare pipì....
Non credevo che dopo anni di sollievo da sintomi così pesanti sarei rientrata in questo incubo...
Non so che dire e non so se sia meglio seguire il consiglio del mio ginecologo o tornare a farmi torturare dopo anni con inutili esami urodinamici e/o cistoscopia dall'urologo che mi ha diagnosticato la c.i. (e che aveva detto che non sarei mai guarita, salvo invece vivere benissimo senza sintomi gli ultimi cinque anni...). Lui è sicuramente preparato, ma anni fa nessuna delle cure che mi aveva prescritto erano servite a nulla. Le gravidanze invece avevano cambiato completamente il quadro clinico.
Non so davvero che fare... il dolore poi non aiuta a valutare lucidamente il da farsi. Inizierò il laroxyl, vedremo...
Grazie in ogni caso. Mi sarebbe utile sapere da voi quanto ritenete davvero utili e/o indispensabili le tisane del Protocollo Cistite Acuta. E che funzione dovrebbero avere (a parte la malva, che mi è' nota).
Grazie davvero (anche per il link per la fisioterapia, avevo visto sì, ma guarderò con interesse il video sul muscolo otturatore e sul piriforme).
Saluti,

Marina

Re: Cistite interstiziale o cistite cronicizzata?

Messaggioda Laulaura » gio dic 26, 2019 5:56 pm

Marina come va? Quando inizierai il laroxyl? Qui trovi info sulle tisane. Spero tu stia un pochino meglio.

Re: Cistite interstiziale o cistite cronicizzata?

Messaggioda marinab5 » ven gen 17, 2020 12:38 am

Ciao Laura, sì avevo iniziato il Laroxyl, ma anche a dosaggio ridicolo ho avuto dei sintomi muscolari inconciliabili con il mio mestiere. Io sono una cantante e insegno canto quotidianamente, tutti i giorni pratico esercizi canori e logopedici insieme agli allievi, e il Laroxyl mi ha creato una specie di irrigidimento del muscolo linguale e di tutti i muscoli laringei coinvolti nella fonazione. Magari per altri la percezione di questo effetto collaterale è minima e non importante, ma per me e inconciliabile con le prestazioni canore che devo poter fare quotidianamente, ho fatto un concerto in corso di terapia che e stato una tortura. Peraltro i benefici a livello del sintomo uretrale con quel dosaggio per me erano insignificanti. All'apice del dolore ho deciso quindi di agire a monte di quello che secondo me è il problema ora ovvero la contrazione muscolare non solo pelvica, ma un po' di tutto il corpo. E ho riiniziato un'intensa attività fisica quotidiana, con lunghe sessioni di stretching, ed esercizi che vanno a lavorare in particolare sulla decontrazione del sacro. Non posso dire di stare bene, ma sto molto meglio. E in attesa di essere chiamata per la fisioterapia specifica per il pavimento pelvico per cui sono in lista almeno ho di parecchio migliorato la situazione di mio. Anche se devo essere costante, basta un giorno di inattività e la contrazione ritorna e nell'arco di poche ore i sintomi urinari. Ho la certezza comunque che la perimenopausa e l'alternanza di mestruazioni assentia mestruazioni troppo ravvicinate influisca in modo determinante sullo stato infiammatorio pelvico e quindi sulla cistite. In ogni caso in questo quadro l'attività fisica intensiva resta un modo per evitare il peggio. E confido nel lungo periodo di stabilizzare i benefici, vedremo. Intanto grazie. Per ora ho sospeso l'assunzione dei vari prodotti consigliati dai protocolli per cistite acuta o cronica perché purtroppo mi peggiorano la gastrite, ma vorrei tentare la cura continuativa col puro Gag appena la mucosa dello stomaco starà un po' meglio. Consiglio a chi come me ha problemi di reflusso gastroesofageo di scioglierlo nel latte, il sapore è terribile, ma così almeno io sono riuscita a prenderlo per un po'. E ricomincerò appena possibile. Saluti e grazie.

Re: Cistite interstiziale o cistite cronicizzata?

Messaggioda Matizzina » mer gen 29, 2020 11:07 pm

Ciao Marina.. come stai? Anche io sono di Udine e ho dei sintomi fastidiosi da un mese.. stavo pensando di prendere un appuntamento al Gervasutta per un consulto.. tu sei già stata? Come ti sei trovata?

Re: Cistite interstiziale o cistite cronicizzata?

Messaggioda marinab5 » ven gen 31, 2020 2:02 pm

Ciao! Io mi sono sempre trovata piuttosto bene per quanto riguarda la professionalità, purtroppo però i tempi di attesa sono talmente lunghi che vanificano gli sforzi dello staff. Se hai male oggi... è inutile e dannoso aspettare anche un anno intero per la prima visita. Questo e il problema. Sigh.



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