Ciao a tutte!
Mi chiamo Alessia e ho 23 anni.
La mia storia inizia nel 2009 con la solita, sporadica cistite curata con antibiotico ad ampio spettro, passata e apparentemente debellata per due anni senza alcun sintomo. Fino a scordarsene (ingenua!).
Poi, nel 2011, comincia il calvario (sarò schematica per darvi un quadro il più chiaro possibile):
- Febbraio 2011: cistite. Emorragica nel giro di due ore, dolori (che ve lo dico a fare) pazzeschi e, naturalmente, unico appiglio per farli smettere è Mr. Ciproxin. Dopo dieci giorni urinocoltura: negativa. Passata anche stavolta senza dolori successivi. Mi convinco di nuovo che è finita (ingenua#2!) e sto bene per mesi.
- Settembre 2011: cistite. Di nuovo cistite. Non ho mai tempo di fare urinocolture perché vengo bloccata sulla tazza tutta la notte e l’unico modo per spegnere il fuoco è Mr. Tavanic. Dopo dieci giorni urinocoltura: negativa. MA!cominciano a persistere dei doloretti tipo sensazione di non aver svuotato tutta la vescica, dolori nel dormire a pancia in giù e simili, che mi accompagnano per tutto ottobre.
- Novembre 2011: cistite. Una botta clamorosa. Ma a questo punto voglio sapere con chi ho a che fare, così me la tengo tutta la notte e riesco a raccogliere le urine. Nel frattempo, mentre aspetto i risultati, Mr. Tavanic per altri sei giorni. I risultati arrivano e mi presentano Madame Escherichia Coli (>100.000 UFC). A questo punto parte l’attacco mirato (visto che nonostante l’antibiotico “di tamponamento” ho ancora dolori): Ciproxin per sei giorni (pochi miglioramenti e dolori costanti), poi Cefixoral per dieci giorni (dolori attenuati ma ancora presenti) e infine Cefodox per sei giorni (nessun miglioramento). A questo punto, visto che nulla fa effetto su questi maledetti dolori, mi sottopongo a un’ecografia addominale, casomai il tutto fosse dovuto a qualche malformazione, vallo a sape’…naturalmente è tutto negativo, e arriviamo doloranti e ammaccati a gennaio 2012. Per scrupolo, dopo un mese dall’ultimo antibiotico, faccio un’urinocoltura ed è NEGATIVA. Ma io sto sempre male, allora sono pazza?? No, perché io sento dolori pre minzione e costantemente infiammate (perché sì, a questo punto sono entrata di gran carriera nel mondo delle infiammazioni post infezione) vescica e uretra (tanto per dare un assaggio, i miei pensieri più frequenti erano “vorrei strapparmele e tirarle via” o “ma non posso farmene impiantare un paio nuove al carbonio?”). Al che mi viene prescritta (sempre dal medico di base) una terapia di tre settimane a base di Monuril una volta a settimana, fermenti lattici Yovis (quindi prettamente per l’intestino) una volta al giorno e Cistimev (betulla e verga d’oro) una volta al giorno. Prima settimana: dolori molto attenuati soprattutto in zona uretrale ma non del tutto scomparsi; seconda settimana: dolori attenuati ma ancora presenti; terza settimana: nessun miglioramento, anzi aumento dei dolori post minzionali. Una tragedia. Passin passino, con questa croce in braccio, attraverso i mesi da Febbraio 2012 a Giugno 2012 senza attacchi acuti, ma sempre con dolori pre e post minzione. Infine, arrivo a
- Luglio 2012: cistite. Ho il ciclo durante l’attacco acuto, quindi non faccio urinocoltura e mi becco due dosi di Monuril. L’urinocoltura di dieci giorni dopo è negativa ma la situazione dolorosa è tornata ai santi vecchi. La cosa diventa stabile, in un certo senso: non ho attacchi acuti ma dolori costanti e più forti in prossimità del ciclo e stringo un’amicizia forzata col Monuril, che mi accompagna anche in vacanza. Passano quattro mesi e
- Dicembre 2012: cistite. Altro giro altra corsa di Monuril (due dosi). Stavolta per l’urinocoltura devo aspettare più di dieci giorni, perché c’è Natale di mezzo, capodanno e cose varie tra cui, non ultima, la mia convinzione che sarebbe stata negativa anche stavolta. Così, aspetto tre settimane e faccio l’urinocoltura a
- Gennaio 2013: positiva (inaspettatamente…questo vi dà un’idea dell’entità miei dolori quotidiani) a Escherichia Coli (50.000 UFC). Evvai con altri otto giorni di Cefixoral. Nel frattempo prenoto una visita dalla mia ginecologa. Inutile dire (visto che tocchiamo l’argomento genitale e non più solo urologico) che nel frattempo i miei rapporti sessuali (sempre con lo stesso ragazzo) erano diventati sempre più dolorosi. Non impossibili perché sono sempre ben lubrificata, ma dolorosi. La ginecologa mi visita (c’è mancato poco che cascassi dal lettino per il dolore, sia quando mi ha fatto il pap-test sia quando mi ha fatto l’eco trans vaginale) e mi dice che ho la pelle cotta, in pratica una vulvite e pronuncia le fatali parole: “è un problema di difese immunitarie”. Mi fa fare il tampone vaginale e l’urinocoltura (visto che avevo finito l’antibiotico e ancora dovevo controllare la situazione) e i risultati sono questi: urinocoltura negativa, tampone positivo a Ureaplasma Urealyticum (<10.000 UFC), lattobacilli nella norma e leucociti rari. In barba alla questione immunitaria, mi dà altri cinque giorni di Ciproxin.
Ora, da febbraio ad adesso, sono ufficialmente fuori dai medicinali e mi sono decisa a usare le indicazioni di questo forum. Così, mi faccio tre dosi di D-Mannosio al giorno, una bella tazzona di tisana alla malva la mattina, yogurt (da magna’!) e fermenti lattici orali e vaginali: Dicoflor Elle e Acidif. Questi ultimi sono proprio quelli che mi ha dato la dottoressa, che in questo, a quanto sono riuscita a leggere fino ad ora, ci ha preso in pieno: cicli di fermenti lattici vaginali non possono che aiutarmi. Inoltre, D-Mannosio crema, che metto durante i rapporti ma soprattutto DOPO (è una manna). Infine, bidet senza saponi e carta igienica per asciugarmi. La situazione è migliorata. Non me ne rendo conto giorno per giorno, ma solo se guardo indietro. Per intendersi, oggi dico “che palle questi maledetti dolori”, ma se penso a tre mesi fa mi rendo conto che la situazione è diversa!
Vi do due coordinate in più per capire la mia storia: le mie cistiti non sono mai post-coitali. O meglio, il rapporto sembra essere quello che dà il colpo di grazia ma non è mai, da solo, a scatenarle. Per fare degli esempi, la cistite di novembre 2011 mi è venuta perché (genio) sono stata una serata FREDDISSIMA intera a pancia scoperta, ho bevuto come uno scaricatore e la notte, alla fine, ho avuto un rapporto sessuale, per di più senza lavarmi dopo ma addormentandomi sul colpo (sono cose che non faccio più, naturalmente!). Oppure, quella di luglio 2012 mi è venuta dopo essere stata una giornata intera, con il ciclo, in calzamaglia di microfibra, sotto il sole, sudando e senza bere niente, per poi tornare a casa e, la notte, avere un rapporto sessuale. A dicembre ho avuto un incidente in cui ho rischiato di restarci secca, due giorni dopo un esame (quindi accumulo di stress a manetta e ciaociao difese immunitarie) e infine, post esame, una bella pizza+birra+rapporto sessuale. Non so se riesco a spiegarmi, ma ho la sensazione che il rapporto ci metta il carico a denari, come si dice dalle mi’parti, ma non sia il primo fattore scatenante.
Solo che adesso, non so perché, sarà la tensione, i rapporti si sono fatti un po’ più “brucianti” a livello vulvare e mi sento un po’ dolente a livello clitorideo (ma senza dolori particolari all’uretra). Non so, è come se fosse ipersensibile. Eppure (soprattutto ultimamente) siamo sempre molto delicati durante i rapporti quindi non me lo spiego. Anche perché dopo il rapporto faccio pipì, mi lavo con acqua tiepida, metto la crema e sto meglio. Non credo sia una problematica di contrattura, leggendo il forum ho imparato a prendere coscienza del mio corpo e mi rendo conto di riuscire (ancora) a percepirlo come controllabile. Faccio kegel reverse e respiro col diaframma quanto più posso…e funziona. Quindi non mi spiego proprio questa specie di incazzatura del clitoride. Che è, ora pure lui c’ha da farsi sentire?!Non si può avere un po’ di pace in questa casa?
…secondo voi vado bene così? Sto seguendo la giusta strada?
Spero veramente che tutto passi, perché sembro allegra e serena, e dovrei esserlo perché alla fine ci sono persone che stanno molto peggio di me, ma ho momenti di sconforto molto pesanti ed è incredibile come alla compagnia del dolore non ci si abitui mai.
Scusate il poema, ma era un po’ che volevo scrivere e non sapevo cosa dire così ho detto tutto!
Per adesso continuo a documentarmi e leggere più post possibili, nel frattempo mando un abbraccio a tutte e un gigaringraziamento per questo spazio che è veramente un’oasi nel deserto.
Smack