A proposito prima di cominciare ho una domanda: mi sono associata ancor prima di iscrivermi al forum, quindi nel modulo di associazione non ho potuto scrivere il nick…mi è permesso comunque scrivere nei giorni dedicati ai soli soci?
Ecco la mia storia.
Tutto è cominciato a gennaio 2017, da quello che ritenevo un banale episodio di candida. Peccato che abbia avuto più di sei recidive in un solo anno. Ho cambiato tre ginecologi e ognuno di loro mi ha prescritto la classica cura con antimicotici locali e orali. In quel periodo, tra l'altro, stavo tentando di avere i primi rapporti, poiché dopo più di due anni finalmente mi sentivo pronta, ma ero continuamente frenata dalla maledetta candidosi che non voleva abbandonarmi, e ciò ha provocato non pochi problemi nella mia relazione. Il mio ragazzo è super comprensivo, ma le continue interruzioni ci hanno portato inevitabilmente ad allontanarci per un periodo di riflessione, che per fortuna si è risolto in meglio.
La scorsa estate ho avuto il primo incontro con la vulvodinia. Tutto è cominciato con dei dolori al clitoride al tocco, come se fosse perennemente gonfio e infiammato. Nella mia ignoranza mi sembrava comunque un'infiammazione nervosa, non una semplice irritazione, e, cercando i sintomi sul web, mi sono imbattuta in questo forum e in altri siti, che mi hanno fatto pensare che potesse trattarsi di clitoridodinia. Ne ho parlato però con il mio ginecologo. La risposta? "Sei solo irritata per le continue recidive, usa una pomata cortisonica sul clitoride". Ovviamente nessun effetto. Ho provato a parlare di vulvodinia ma la risposta è sempre stata "Naa!"
(Nel frattempo le recidive di candida non si arrestavano. A nulla sono valse diete drastiche consigliate su internet, che includono la riduzione di lieviti e dolci. Su di me hanno avuto l'unico effetto di farmi dimagrire di 5 chili. A nulla sono valse purtroppo nemmeno le mutandine bianche di cotone, che da sole non bastavano per contrastare quella maledetta candida!)
Dopo averci pensato a lungo ho deciso di non fidarmi più dei miei vecchi ginecologi e di affidarmi a un medico specialista che diagnosticasse la vestibolite vulvare in Campania. Mi sono recata da un medico che mi ha riscontrato una vulvodinia, senza però effetturare swab test, e mi ha prescritto Pelvilen e Stugeron. Dopo 2 mesi di cura con il Pelvilen i miei sintomi sono nettamente migliorati, tanto da sentirmi sulla via della guarigione. Se lo avessi continuato ancora un po', probabilmente sarei guarita. E invece il medico lo ha sostituito con vitamina D. Dopo altri 3 mesi di cura la situazione è tornata gradualmente quella di prima. Quando ho esposto al medico la mia situazione e l'ho implorato di continuare ad assumere il Pelvilen, egli mi ha detto che ero ormai guarita e potevo prendere Relasame per ridurre i dolori. (Inoltre per le continue recidive di candidosi mi ha prescritto delle creme lenitive, ma i sintomi peggioravano e duravano anche più di due settimane, per cui ero costretta a usare antimicotici locali.)
Inutile dire che non mi sentivo per nulla guarita. Dopo altre tre settimane, nulla cambiava. E non solo.
Ho iniziato ad avere altri sintomi, molto più gravi, che pregiudicavano la mia vita sessuale. Da tempo sentivo dolore all'entrata vaginale ai rapporti, ma ero convinta che fosse normale le prime volte. Tuttavia il dolore è peggiorato gradualmente, fino a impedire di avere qualunque rapporto, poiché si è esteso alle pareti vaginali interne, come se i muscoli non sopportassero la sensazione di "corpo estraneo"! Inoltre a volte sentivo delle scosse interne spontanee, delle vere e proprie fitte. Infine la candidosi era ormai diventata cronica (una volta al mese!)
La svolta è avvenuta a maggio, quando finalmente mi sono decida a cambiare medico.
Adesso sono in cura dal dottor Pesce a Roma, che, dopo uno swab test che mi ha fatto letteralmente saltare sul lettino (altro che migliorata

Mi ha prescritto Etinerv 2 volte al giorno, Expose mezza compressa tre volte al giorno, vitamina B12, Laroxyl 8 gocce (ma fino a una settimana fa ne assumevo solo 4, causa sonnolenza pre-esami), a cui aggiungere le norme comportamentali e la terapia manuale dei trigger points (che purtroppo ho dimenticato di riportare nella mia scheda personale al momento dell'iscrizione...scusate). Dopo quasi due mesi i sintomi della vulvodinia stanno gradualmente migliorando (anche se ho notato che il Pelvilen forse faceva un effetto più rapido su di me...), mentre la contrattura è nettamente migliorata! anche grazie alla mia costanza negli esercizi kegel reverse e nel seguire le norme comportamentali alla lettera.
Il mio problema purtroppo continua a essere la candidosi cronica, che non mi dà fiato e interrompe il processo di guarigione. Il dottore mi ha prescritto Difesan Flor per 10 giorni, Lenicand e Gocce GSE per un mese. Dopo il primo ciclo di Difesan ero guarita, ed è stata una sorpresa per me: non mi aspettavo di poter guarire con i soli lattobacilli, senza aiuto di antimicotici! Ma purtroppo la candida si è ripresentata un mese fa e oggi mi sembra di riprovare i sintomi…
Da poco ho anche il problema di abrasioni alla vulva, che spero che si rimarginino presto con l’applicazione di Celegyn, dato che le ferite hanno un ruolo cruciale nella comparsa di recidive da candida :(