Sono mesi che seguo questo forum e ho deciso di portare anche la mia testimonianza.
Da luglio soffro di cistite, ormai cronica direi, che sta diventando un mostro che condiziona ogni scelta delle mie giornate.

Non avevo mai sofferto di cisitite prima di questa estate. Ci sono stati alcuni giorni, casi isolati, in cui ho avvertito l'urgenza minzionale, ma non avendo mai avuto questo problema non sono riuscita a individuare subito la causa.
Ed ecco che mi arriva all'inizio di luglio la mia prima cistite. Un incubo: peso perenne alla vescica, urgenza minzionale pazzesca, e ogni volta flusso quasi inesistente.
Dopo i primi due giorni, vado dal medico, che mi prescrive monuril. Assumo l'antibiotico, e ho tregua per un paio di giorni. Poi ricomincia tutto. Da qui il mio mese di luglio è stato un susseguirsi di antibiotici: ciproxicina, norfloxacina, neufuradantin, ceporex. Nessun miglioramento. Ogni giorno mi alzavo e mi veniva da piangere, il lavoro con questa frequenza minzionale e con l'urgenza era davvero un inferno.
A inizio agosto faccio la prima urinocoltura che risulta però negativa. Nel frattempo ho interrotto l'assunzione di antibiotici, che avevano ormai annientato la mia flora batterica intestinale. Affronto con infinita pena le ferie, con questo peso continuo e l'urgenza minzionale che ormai mi ha fatto collezionare tante di quelle figuracce che mi vergogno solo a pensarci.
Al rientro dalle ferie ripeto l'urinocoltura, questa volta positiva a Escherichia Coli e Klebsiella Pneumoniae. Dall'antibiogramma emerge che i due batteri sono resistenti a tutti gli antibiotici per via orale, e sensibili solamente alle cefalosporine da iniettare intramuscolo. Il mio medico in compenso non si assume la responsabilità di prescrivermi questi antibiotici e quindi disperata vado da un urologo. Siamo quindi arrivate a metà settembre, e io da due mesi e mezzo soffro di cistite senza aver mai avuto un giorno di tregua. L'urologo mi fa eseguire un'ecografia, da cui emerge che è tutto nella norma, nessun calcolo e nessuna malformazione o disfunzione vescicale. Mi prescrive quindi una cura di Monuril da prendere ogni 3 giorni per 3 settimane.
Alla fine delle 3 settimane sto meglio, l'urgenza non c'è più e anche la frequenza (prima intorno alle 20 volte) si è notevolmente ridotta. Rimane comunque questo senso di peso alla vescica, che mi tiene sempre in scacco, perché ho sempre la sensazione di dover andare in bagno.
Dopo due settimane dalla cura eseguo nuovamente l'urinocoltura che risulta negativa. I sintomi però ci sono ancora tutti.
Ho dei giorni molto buoni, in cui sembra sia guarita, poi giorni in cui peggiora.
Prendo il D-Mannosio tutti i giorni, ma non sembra che ne stia venendo fuori. E anche se ci sono dei giorni in cui mi dimentico di avere la vescica, sono pochissimi rispetto alle giornate tipo oggi, dove mi sembra che ci sia un macigno sopra alla mia vescica.
Dal punto di vista ginecologico non ho problemi di alcun tipo e dall'ultimo tampone non sono emerse infezioni vaginali. Inoltre non ho rapporti da più di un anno, quindi non ho nemmeno questa come causa scatenante dei miei problemi.
Seguendo i consigli del ginecologo ho comprato uno stock di slip in puro cotone e uso solo quelli, inoltre ho messo al bando i pantaloni aderenti, prediligendo le gonne.
A livello di alimentazione sono molto controllata, avendo diverse intolleranze, ma non ho problemi intestinali, anzi, vado regolarmente tutti i giorni alla stessa ora.
È solo che da quasi 6 mesi sto così, non ho una vita. Esco per andare al lavoro ma poi nel tempo libero tendo a stare a casa, perché con questo peso perenne non so mai se riuscirò o meno a raggiungere un bagno, e l'ansia di farmela addosso è davvero elevata.
Non so più che pesci pigliare, perché se gli antibiotici non hanno funzionato e sebbene io segua una dieta attenta e prenda il D-Mannosio il problema persiste, forse non ne uscirò mai.
Ho anche iniziato un corso di pilates, perché ne parlano molto al fine di rinforzare il pavimento pelvico, ma anche questa via si è dimostrata abbastanza inutile, almeno faccio movimento però.

Diciamo che rispetto ai primi due mesi, ora va molto meglio. All'inizio non riuscivo ad arrivare in ufficio senza fermarmi per strada, adesso la gestisco. Solo che sinceramente non vorrei solo gestirla, vorrei riprendere la mia vita, uscire senza la paura di non trovare un bagno. Sta diventando un problema davvero enorme.