Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

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Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer apr 23, 2014 1:00 pm

Un caro saluto a tutte e un GRAZIE grande come una casa per questo forum e per il blog sulla cistite.
Vorrei raccontare la mia storia perché nonostante spesso mi sembra di avere le idee chiare a volte cado nello sconforto, che tutte conoscete, a causa delle stesse problematiche che ci affliggono.

Ho quasi 43 anni e vivo a Torino.
La mia prima cistite emorragica risale a quando portavo ancora il pannolino (mia madre dice 3 mesi). Poi più nulla fino all'età di 21 anni quando dopo un rapporto con il mio attuale compagno mi venne una cistite emorragica, curata con antibiotico. Credo fosse il '93-'94.
Da quella volta le cistiti sono comparse sporadicamente, ma quasi sempre dopo due giorni da rapporti, curate tutte con antibiotico, accompagnate da disagi vaginali vari. Fino al 2006 quando mi venne diagnosticata una lesione da HPV al collo dell'utero di grado CIN3 (abbastanza estesa) curato con scissione bisturi a radiofrequenze e laser.
Da lì comincio una cura maniacale per l'igiene intima. Mi lavavo col detergente 6/7 volte al giorno e a volte anche di più. Avevo imparato a lavarmi facendo attenzione a separare bene le due zone da lavare. Prendevo fermenti lattici (solo per bocca). Usavo solo biancheria di cotone che disinfettavo dopo lavaggio in lavatrice con amuchina per capi o con omino disinfettante. Mettevo quasi sempre la gonna. Per un bel po' di tempo dopo l'intervento laser sono stata bene e mi sentivo rinata. Niente più bruciori, e dello stimolo urinario manco me ne accorgevo più talmente mi sentivo leggera. Questo per un po' di anni.

Sono circa due anni ora che tapino e passo da un fastidio a un bruciore, e da un bruciore a un fastidio.
A settembre 2013, dopo essere tornata dalle ferie, il bruciore si fa sempre più forte fino a che non mi viene una cistite acuta emorragica.
Curata con ciproxin 250 mg.

Finita la cura sono stata bene una decina di giorni poi mi è venuto un fortissimo dolore al coccige (che avevo battuto violentemente diversi anni prima) e fastidio al grande labbro sinistro tanto da non riuscire a stare seduta per troppo tempo (io lavoro seduta e dovevo alzarmi dalla disperazione).
Era come stare seduta su pallina che punta sul grande labbro con irradiazione verso la natica. Mi è venuta in mente la ghiandola di Bartolino e ho iniziato a impaurirmi. Ma di gonfiore manco l'ombra. Sono andata dal mio ginecologo e non contenta ho anche sentito un altro parere. Entrambe non hanno visto assolutamente nulla e hanno detto che è tutto a posto (se non fosse che quando mi hanno toccato un punto ben preciso sulla sinistra del vestibolo vaginale son saltata dal dolore). Pap test negativo.
Io però continuavo a sentire un forte fastidio, così ho cercato in rete e ho trovato il video sull'auto massaggio sul blog cistite.info

Ne avevo fatto qualcuno e devo dire che la situazione sembrava migliorare. Quando lo facevo bruciava tantissimo per tutto il giorno, ma dal giorno dopo stavo decisamente meglio. La situazione sembrava essersi risolta… fino a febbraio 2014, quando mi è tornato un forte bruciore a due giorni da rapporto che è sfociato in cistite emorragica peggiorata dall'assunzione di lenycist che anziché aiutarmi mi ha peggiorata.
Curato con ciproxin, dose doppia rispetto a volta precedente, più fermenti lattici.
Dalla cistite di settembre mi lavo molto meno (max due volte al giorno con detergente). Più che altro sciaquate nel bidet dopo la pipì, anche se la tentazione di lavarmi con il detergente è forte.

Finita la cura di antibiotico dopo una decina di giorni è tornato il bruciore a fare pipì e il bruciore vaginale (urocultura negativo, rilevato: ph 5,5, leucociti 49 quando max è 20, cellule 34 quando il max è 20, batteri 957 quando il max è 500), così ho ordinato il Mannoro e il mannosio forte. Ho preso tre dosi di Mannoro per tre giorni poi ho scalato a due. In tutto avrò fatto circa 10 gg di Mannoro. poi ho smesso.

Mentre ero sotto cura con mannoro ho chiesto in farmacia stick per misurazione urine ma non ne avevano e un farmacista mi ha regalato due stick solo per ph (tornasole).
Ho fatto una prova al pomeriggio (quindi avevo il mannoro in circolo) e la cartina dopo un minuto aveva cambiato di pochissimo il colore virando sull'ocra un po' più scuro, segno che le urine erano circa sul ph 5,5. Ho fatto la stessa prova con l'urina del mio compagno e la sua cartina dopo un minuto era un bel verde oliva intenso, quindi le sue erano molto più alcaline delle mie.
Appena riesco mi procuro gli stick della ditta.

Intanto vi do qualche esito:
Tampone vaginale:
(purtroppo non è indicato il ph
miceti: negativo
microorganismi aerobi negativa
leucociti: < 10 p.c. (questo era segnalato)
Vaginosi batterica assente
Trichomonas negativa

Urine:
Tutto a posto tranne 3 valori che il medico ha ritenuto nella norma
Leucociti: 49 (riferimento da 0-20)
Cellule: 34 (rif 0-20)
Batteri: 957 (rif 0-500)

Ho fatto colposcopia ed è tutto a posto tranne una piccola ciste di ritenzione a ore 6 dalla cervice.
Finalmente venerdì scorso ho fatto la vulvoscopia tramite mutua. Non ci crederete ma dopo tanti mesi che la aspettavo, durante l'attesa in sala d'aspetto volevo andarmene. Ho dovuto aspettare due ore e mezza per passare alla visita, tra l'altro convinta che non avrebbero trovato assolutamente niente. Meno male che non me ne sono andata.
Ho avuto la fortuna di essere visitata dal prof L. Micheletti (specialista in vulvodinia) che stava pure facendo lezione a quattro giovanissime future ginecologhe. Esame vulvare a posto ma test del cotton fioc molto doloroso.

Diagnosi: emi-vestibolite vulvare (emi perché è molto più intenso da un lato, raro ma possibile ha detto il prof. Micheletti)
Terapia: laroxyl 2gtt al mattino e 3 alla sera per la prima settimana e poi ad aumentare fino ad arrivare gradualmente a quattro settimane con 5 gtt al mattino e 10 alla sera.
Ho cominciato ieri mattino. Mi sembra di essere rallentata, la bocca sempre asciutta. Speriamo di reggere l'aumento della dose settimanale. Ho un po' paura di questa cura e dei suoi effetti collaterali.
Ieri ho avuto il primo rapporto dopo circa 4 mesi, tutta impomatata con lubrigin, per paura di ricadere. Non ho avuto dolore ma so che non può essere ancora merito della terapia.
Se sto seduta sento un piccolo fastidio localizzato sempre nello stesso punto, molto sopportabile, ma come se volesse sempre ricordarmi che è lì, pronto a dare il meglio di sé alla prima occasione.

Ora però le domande:
1- Quando parlate di pesantezza vescicale cosa intendete di preciso? Io a volte sento fastidio nella parte dell'addome dove generalmente si fa il taglio cesareo. Sento come se ci fossero delle dita unghiate che mi premono in quella zona, ma non lo definirei pesantezza, però magari per voi è quella la pesantezza e io non riesco a inquadrarla.
A volte in quella zona mi viene anche come un prurito. Mi gratto la pancia proprio tra l'ombelico e il pube (più che altro sopra il pube dove appunto fanno generalmente il taglio cesareo), ma è come se il prurito venisse da dentro. Succede anche a voi?

2- Quando ho provato a fare i kegel e i kegel reverse mi sono accorta che la muscolatura del pavimento pelvico trema, come quando si fa un grosso sforzo a sollevare un peso con il braccio e quello dopo comincia a tremare anche solo sollevando un bicchiere. E' tremolante già dal primo esercizio. E' normale?
Tra l'altro mi sono accorta che nella vita quotidiana tendo a tenerlo contratto. A volte mi capita di stare in piedi ferma e se provo a verificare lo stato del mio pavimento mi accorgo che è in tensione perché quando gli comando di rilassarsi sento proprio che mi si abbassa l'ano in posizione rilassata, mentre poco prima era alzato.
Proprio per questo motivo non riesco a capire se ho bisogno di rilassarlo (cercando di comandargli "relax") o invece di rinforzarlo (per via dei tremori come se fosse una muscolatura debosciata).
Per questo volevo anche chiedervi se le palline della Luna, che servono per rinforzare il pavimento pelvico, possono servire anche per rilassarlo o per alleviare le contratture, visto che ho letto che con il loro movimento svolgono anche un massaggio.

3- Secondo voi, la terapia di laroxyl senza fisioterapia può essere sufficiente?

4- Secondo voi è l'antibiotico che mi ha causato la vestibolite? Forse non tollero il ciproxin? O è una conseguenza delle cistiti/irritazioni da rapporto? Il coccige può essere la causa anche dopo così tanti anni dal trauma (12 circa)?
PS. Ora devo prenotare i raggi alla colonna vertebrale per indagare sul coccige. Ho già la richiesta del medico. Devo capire dove andare ancora a cercare per trovare l'origine dei miei disturbi, anche perché non vorrei prendere antidepressivi a vita. :cry:

Troppe domande? :oops:

Grazie per tutti i consigli che mi vorrete dare. Scusate il post lunghissimo.
Un abbraccio!

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Aliruna » mer apr 23, 2014 3:00 pm

Ciao! Benvenuta! :welcome:
Ho parecchie cose da dirti.
1- Igiene intima. Dovresti cambiare totalmente le tue abitudini. Abolisci il detergente. Usalo al massimo per l'ano dopo aver defecato, ma non per lavare la vulva. Anche il detergente più delicato è troppo aggressivo per le nostre mucose. Inoltre, tu credi di lavare, ma in realtà porti via le tue difese locali. Lavati massimo 2 volte al giorno e solo con acqua, preferibilmente tiepida.
2- Basta antibiotici. Distruggono la tua flora batterica nuova, esponendoti a nuove infezioni.
3- Il tuo ph delle urine è un po' acido. Prova ad alcalinizzare(trovi tutte le indicazioni sul forum).
4- Il lubrigyn non è il più consigliato. Ti consiglio di provare, visto che vuoi fare l'ordine alla ditta, Crema D-Mannosio o Xerem.
5-
robertaX ha scritto:Quando ho provato a fare i kegel e i kegel reverse mi sono accorta che la muscolatura del pavimento pelvico trema, come quando si fa un grosso sforzo a sollevare un peso con il braccio e quello dopo comincia a tremare anche solo sollevando un bicchiere. E' tremolante già dal primo esercizio. E' normale?

Penso che tu abbia una contrattura oltre che vulvodinia. Prova a usare lo scaldotto, a rilassare con il magnesio e a fare tanti kegel reverse. Ma attenzione: niente kegel! Quelli rinforzano il pavimento pelvico e tu invece ce l'hai, probabilmente, fin troppo contratto. Cerca di rilasciare il muscolo molto spesso durante la giornata Non stare seduta troppo a lungo.
robertaX ha scritto:la terapia di laroxyl senza fisioterapia può essere sufficiente
.
Tu prova, intanto, a fare con costanza gli automassaggi, così alla terapia farmacologica, che può sicuramente aiutarti, associ un esercizio che rilassa.
6-
robertaX ha scritto:non vorrei prendere antidepressivi a vita.

Ma nessuno di noi li prende a vita per la vulvodinia!
7- Mi raccomando, leggi tanto le linee guida e il forum. Su tante cose devi ancora chiarirti le idee.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer apr 23, 2014 4:11 pm

Grazie Aliruna per i preziosi consigli!
1- igiene intima: ok provo a fare come dici. Non pensavo che anche solo due volte al giorno era troppo. :oops: Il detergente lo confinerò alla zona anale. Spero di riuscire perché mi rendo conto che la mia è un'abitudine maniaca-compulsiva. Ma devo assolutamente riuscirci
2- Leggendo il forum ho preso coscienza solo ora di quanto sia importante la questione antibiotici. Difatti è da poco che ho acquistato il D-mannoro e il mannosio forte. Alla prossima occasione (che spero non ci sia) utilizzerò queste nuove armi affilate.
Senza questo forum e senza il blog non avrei mai potuto venire a conoscenza di questo rimedio.
3- ho letto che sarebbe consigliato il bds. Però alza la pressione. Io ce l'ho un po' border line nel senso che la minima è 85 circa. Non vorrei stuzzicare il can che dorme. Ricordo di aver letto che ci sono altri modi per abbassare l'acidità. Ora vado a rileggermi un po' di cose.
4- Si si il lubrificante è in preventivo di acquistarlo insieme agli stick per la misurazione delle urine.
5- ok allora niente kegel. Grazie! Lo scaldotto che intendi sarebbe la borsa dell'acqua calda vero? Ma la devo appoggiare sulla pancia o proprio sulla "parte dolente"?
6- ok allora vado di massaggi

Cercherò di leggere il più possibile.
Purtroppo sullo stare seduta non posso tanto scegliere. Lavoro a computer. I mesi passati sono stati un inferno di bruciore e dolore. Stavo bene solo coricata, senza mutande e a gambe aperte. Ora a confronto sto bene ma non sono guarita.
Grazie Aliruna!

Sulla cistite su di me ho notato una cosa. Non so se altre hanno fatto caso a questo o almeno non ho letto nulla a riguardo sul forum.
Negli anni passati, prima che mi fosse diagnosticata la lesione al collo dell'utero, mi venivano tre o quattro cistiti l'anno. Di queste la maggior parte erano post coitali, altre le ho associate ad una cosa in particolare. La stessa cosa la notò mia sorella e fu lei a parlarmene per prima, e le confermai che avevo notato anche io la stessa cosa.
A volte mi è capitato di avere la cistite un paio di giorni dopo che, andando al bagno e facendo la cacca, la caduta della stessa provocava una "goccina di rimbalzo" nella zona vulvare. Mi spiego meglio. Faccio la cacca, questa cade e nel cadere si solleva uno schizzo che mi arriva alla zona vulvare.
Scusate l'esplicità della spiegazione. Mi sarà capitata una decina di volte nella mia vita, ma mi è capitato e puntualmente mi è arrivata la cistite. Come dicevo anche a mia sorella è capitato diverse volte e difatti sia io che lei gettiamo un po' di carta igienica nel foro del wc in modo da evitare questo spiacevole inconveniente.
A qualcuna è capitata mai questa cosa?

Grazie ancora!

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda magnetta » mer apr 23, 2014 4:23 pm

:welcome: anche da parte mia!
Aliruna ti ha detto praticamente tutto ( le nostre moderatrici, scoprirai, essere bravissime e super-preparate :coool: ).


robertaX ha scritto:ma è come se il prurito venisse da dentro. Succede anche a voi?

Per essere certa di aver capito: ti riferisci alla zona sopra al monte di Venere o al monte di Venere stesso?

Aliruna ha scritto:Per questo volevo anche chiedervi se le palline della Luna, che servono per rinforzare il pavimento pelvico, possono servire anche per rilassarlo o per alleviare le contratture, visto che ho letto che con il loro movimento svolgono anche un massaggio.

Per il momento ti consiglio di non metter troppa carne sul fuoco per cui :na: le palline della Luna
Limitati a fare i kegel reverse. Il tuo pavimento pelvico ha certamente più bisogno di essere rilassato piuttosto che rinforzato
Per evitare troppa tensione ( a volte mantenere la posizione ginecologica stessa sul letto può non farci rilassare perfettamente) potresti provare a fare gli esercizi seduta sul water o sul bidet.
Mi raccomando: non devi spingere con gli addominali ma dare la spinta come se dovessi fare pipì!
Potresti provare ad infilare un dito dentro l'ingresso vaginale per vedere se li stai svolgendo correttamente.

Aliruna ha scritto:Speriamo di reggere l'aumento della dose settimanale

Niente di vieta di aumentare più lentamente il dosaggio. Ascolta innanzitutto il tuo corpo.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda flo67 » mer apr 23, 2014 4:56 pm

Ciao e benvenuta anche da parte mia.
robertaX ha scritto:ho letto che sarebbe consigliato il bds. Però alza la pressione. Io ce l'ho un po' border line nel senso che la minima è 85 circa. Non vorrei stuzzicare il can che dorme. Ricordo di aver letto che ci sono altri modi per abbassare l'acidità. Ora vado a rileggermi un po' di cose.

Puoi provare il 7+ della ditta che ha molte proprietà benefiche, oltre ad essere un alcalinizzante, previene e riduce l'ipertensione.
robertaX ha scritto: Lo scaldotto che intendi sarebbe la borsa dell'acqua calda vero

Si, ma ci sono in commercio anche quelli elettrici..
robertaX ha scritto:A qualcuna è capitata mai questa cosa?

Si certamente. Anche io metto la carta igienica nel water, perchè le feci contengono patogeni molto ostili per la zona vulvare.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Aliruna » mer apr 23, 2014 5:12 pm

Magnetta! Mi hai messo nel cita ma non citavi me! Mi hai mandato in confusione. Dicevo: ma sono fuori, non mi ricordo mica io di aver detto queste cose.
robertaX ha scritto:Non pensavo che anche solo due volte al giorno era troppo.

No, due va bene. Di più, no!
robertaX ha scritto:Ma la devo appoggiare sulla pancia o proprio sulla "parte dolente"?

Sarebbe una domanda a cui è già stato risposto nel forum, comunque entrambe le cose. Puoi mettere lo scaldotto sul pube o proprio tra le gambe. Attenzione alla temperatura: sempre mettere protezioni per evitare di scottarsi.
robertaX ha scritto:Purtroppo sullo stare seduta non posso tanto scegliere. Lavoro a computer.

Compra una ciambella antidecubito. Se riesci a portartela al lavoro può davvero aiutarti.
robertaX ha scritto:Nel frattempo oltre ai massaggi che sono ben spiegati nel video che ho visto sul blog, potete consigliarmi qualche altro tipo di massaggio? Ho letto che nella fisioterapia vengono fatti degli stiramenti. C'è qualcosa che potrei fare da sola? Non so.. qualche manipolazione ulteriore?

E' stata recentemente postata una guida weleda per i massaggi. In gran parte coincidono con il video che hai già guardato, ma magari trovi qualche altro spunto. Però parti piano, non iniziare subito in quarta. Inizia con quelli del video, che sono già perfetti, molto completi.
robertaX ha scritto:Stavo leggendo la soria di Aliruna e anche io ho dei completi vuoti di memoria sicuramente dati dal laroxyl.

A me succede subito dopo aver aumentato il dosaggio. Poi resto per 5 giorni circa su quello e mi stabilizzo. Prova anche tu ad aumentare con calma.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer apr 23, 2014 5:43 pm

Grazie ancora per tutti i consigli!
Per i massaggi seguirò il consiglio, grazie Aliruna!
Sono andata a vedere il post che dicevi sulla guida weleda ma mi dice che non ho i privilegi necessari :hurted: . Non riesco a leggere quel formato, quindi almeno per adesso non corro rischi di partire in quarta :lol: Più avanti vedo di farmeli scaricare dal mio compagno che ha winzoz (io mac) e lui sicuramente li legge.
Farò come dici. Sulla frequenza dei massaggi ora vado a leggermi se c'è qualche indicazione sul forum. Anche perché finora li ho fatti random, ma credo debbano essere fatti con una certa sitemicità e non solo all'occorrenza.
Grazie Flo67, non conoscevo il 7+ , faccio che inserirlo nel prossimo ordine.
Grazie ancora a tutte per il tempo che mi avete dedicato!

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Stefania 69 » gio apr 24, 2014 12:37 pm

Ciao e benvenuta.
Ti hanno gia' detto molto, aspettiamo tuoi aggiornamenti :ciao:

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Rosanna » mar apr 29, 2014 4:01 pm

robertaX ha scritto:mi è venuto un fortissimo dolore al coccige (che avevo battuto violentemente diversi anni prima) e fastidio al grande labbro sinistro tanto da non riuscire a stare seduta per troppo tempo (io lavoro seduta e dovevo alzarmi dalla disperazione).
Era come stare seduta su pallina che punta sul grande labbro con irradiazione verso la natica.

I traumi al coccige possono provocare danni ai nervi che scorrono a livello delle vertebre sacrali e a questo livello c'è il nervo pudendo, responsabile dell'innervazione, della sensibilità e della funzionalità uro-genitale.

robertaX ha scritto:In tutto avrò fatto circa 10 gg di Mannoro. poi ho smesso.

Mai smettere di botto. Il mannosio è una erapia che va protratta a lungo finchè le difese locali e immunitarie saranno completamente ripristinate. Fino ad allora sei a rischio recidiva e devi lasciarti difendere dal mannosio.
robertaX ha scritto:Ho avuto la fortuna di essere visitata dal prof L. Micheletti (specialista in vulvodinia)

Ci daresti i suoi dati? Se ti ci troverai bene potremmo anche inserirlo tra i consigliati.
robertaX ha scritto:Quando ho provato a fare i kegel e i kegel reverse mi sono accorta che la muscolatura del pavimento pelvico trema, come quando si fa un grosso sforzo a sollevare un peso con il braccio e quello dopo comincia a tremare anche solo sollevando un bicchiere. E' tremolante già dal primo esercizio. E' normale?

E' normale in chi è contratto.
robertaX ha scritto:Proprio per questo motivo non riesco a capire se ho bisogno di rilassarlo (cercando di comandargli "relax") o invece di rinforzarlo (per via dei tremori come se fosse una muscolatura debosciata).

Assolutamente rilassarlo. Hai dolori alla penetrazione?
robertaX ha scritto:Secondo voi è l'antibiotico che mi ha causato la vestibolite? Forse non tollero il ciproxin? O è una conseguenza delle cistiti/irritazioni da rapporto?

L'antibiotico ha sicuramente la sua buona dose di responsabilità nella formazione del circolo vizioso in cui sei finita.
robertaX ha scritto:Non pensavo che anche solo due volte al giorno era troppo.

Anche una è troppo se lo fai col detergente.
robertaX ha scritto:Spero di riuscire perché mi rendo conto che la mia è un'abitudine maniaca-compulsiva.

rabbocca il contenitore del detergente con acqua ogni volta che scende di livello. Ti disassueferai gradualmente senza neanche accorgertene.
robertaX ha scritto:A volte mi è capitato di avere la cistite un paio di giorni dopo che, andando al bagno e facendo la cacca, la caduta della stessa provocava una "goccina di rimbalzo" nella zona vulvare. Mi spiego meglio. Faccio la cacca, questa cade e nel cadere si solleva uno schizzo che mi arriva alla zona vulvare.

I batteri ce li hai attorno all'ano e al perineo normalmente. Fanno prima a passare da lì alla vulva che non a rimbalzare nell'acqua del water e risalire sulle tue mucose. Se le difese sono a posto l'acqua rimbalzata non crea alcun problem, così come i batteri residenti sul tuo perineo.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer apr 30, 2014 11:56 am

Ciao Rosanna! Ieri ero emozionatissima a leggere il tuo intervento in questo mio thread e oggi non vedevo l'ora di risponderti.
Provo a risponderti per punti in modo da non tralasciare niente.

Ho letto proprio su questo forum che i traumi al coccige sono fetenti.. così so che devo indagare anche in quell'ambito, e questo grazie a te. Non c'è cosa peggiore che brancolare nel buio.
Il 14 maggio farò i raggi alla colonna vertebrale ed entro fine mese penso di avere gli esiti. Spero che bastino i raggi anche se so che per problemi di nervi l'indagine più esaustiva sarebbe la RNM, ma quella può richiederla solo uno specialista.

Non sapevo che è meglio non sospendere il mannosio :oops: Adesso è da un bel po' che non lo prendo ma non ho avuto più bruciori a fare pipì. Solo se mangio la pasta al pomodoro o cose che "infiammano" mi torna un pochino, ma immagino che siano le urine che in base a quello che mangio diventano più acide.
Sto aspettando che passino le feste per fare l'ordine alla dikos.

Per quanto riguarda il Prof. Micheletti ti darò i suoi dati sperando che possa essere d'aiuto ad altre donne.
Il nominativo l'avevo trovato diverso tempo fa in internet su un sito che elencava i dottori specialisti in vulvodinia. Avevo visto che era di Torino e avevo pensato che, se dalle visite tramite mutua non usciva nulla, avrei fatto la visita privatamente da lui come ultima spiaggia, anche perché non ero convinta del tutto che fosse un problema neuropatico il mio, e poi speravo di risparmiare qualche soldino andando tramite mutua.
Davvero il caso ha voluto che a visitarmi in ospedale fosse proprio lui. Anche perché nella prenotazione mi avevano assegnato altro dottore, ma dovettero spostarmela per problemi loro, e mi è capitato quindi di fare la visita da lui. Dopo un mese di cura mi ha detto di telefonargli perché deve valutare l'efficacia della terapia.
Se provi a cercare 'Prof. Leonardo Micheletti ginecologo' sul web trovi informazioni su di lui. Si trova anche un'intervista proprio sulla vulvodinia. Non so se nello studio privato esegue anche le terapie che offre il dottor Pesce.
Alla mia visita non mi ha prescritto terapie osteopatiche o fisioterapiche. Solo farmacologiche. Non so se per via del fatto che era "visita mutualistica".
Il Prof. Micheletti è Responsabile del Servizio di patologia vulvo-perineale e basso tratto genitale femminile dell'Ospedale S. Anna di Torino.
Per lo studio privato inserisco il link con elenco di specialisti nelle varie città in cui ci sono i contatti degli studi privati
http://web.tiscali.it/notturno/vvs.htm
Comunque è questo
- Dott. Micheletti Leonardo
Studio: Corso D'Azeglio Massimo 76
10126 TORINO
011-658879

Si Rosanna, ho dolori alla penetrazione. Sembra come se si infilasse un coltello. Più sulla sinistra però, all'imboccatura del vestibolo (allo swabtest mi bruciava anche un po' sulla destra e nella forchetta, ma in modo sopportabile, mentre sulla sinistra era insopportabile). In più l'interno vestibolare mi sembra "asimmetrico" nel senso che a sinistra sembra più gonfio rispetto a destra (infilando un dito io sento proprio la differenza tra la parte destra e la parte sinistra), però alla vulvoscopia e alle visite ginecologiche precedenti non è emerso niente. Forse sono fisime mie. Considerato però come stavo a dicembre e gennaio mi sembra tutto molto sopportabile.
E' stato terribile in quei mesi. Addirittura quando mi chinavo in avanti mi sembrava che le mucose interne si "spremessero" in fuori tanto era la sensazione di gonfiore e bruciore. Stare seduta era una tortura, ma la cosa incredibile era (ed è) che se mi tocco per cercare di capire l'origine del dolore/fastidio non lo trovo.

Grazie per la dritta sul detergente. Questa settimana ho seguito le istruzioni e sono riuscita a non usare il detergente (saugella blu) sulla vulva, inizialmente sentivo che a metà giornata l'odore si faceva più forte. Pensavo di tornare al detergente ma poi ho letto da qualche parte che per l'odore basta lavare col detergente solo la parte pubica, dove ci sono i peli e dove risiedono le ghiandole responsabili dell'odore. Ho provato e va decisamente meglio. Mi sento più sicura se riesco a non emanare effluvi intimi. Non è puzza, ma un odore personale che mi imbarazza se penso che altri lo possano sentire.

E ora la novità.. ho prenotato per il 12 giugno, da una Dott.ssa osteopata-ostetrica di Torino, una visita per valutare lo stato del pavimento pelvico. E' specialista del pavimento pelvico e in problematiche urogenitali e viscerali (su internet sono un po' un "segugio" e ho scovato questa dottoressa dopo un bel po' di ricerche)
Leggendo il suo curriculum sono molto ottimista. Prima di fare nomi però vorrei andarci per farmi un'opinione sul campo, quindi vi farò sapere. Se tutto va bene non vedo l'ora di condividere con voi questa scoperta.
Purtroppo i tempi di attesa sono lunghi (circa un mese), ma tanto devo portarle i raggi che mi ha detto che guarderebbe volentieri perché utili, e tutto sommato il fastidio che ho è sopportabile anche grazie ai vostri consigli.
Al telefono è stata gentilissima. L'avevo chiamata al cell. ma probabilmente non poteva rispondermi così mi ha chiamato lei la sera stessa.

Certamente il Dott. Pesce, da quello che ho letto, offre un servizio completo. Nel mio caso sto cercando di arrabattarmi su più fronti separatamente perché non mi sarebbe proprio possibile andare da Pesce, e non so se Micheletti nello studio privato offre le stesse terapie del Dott. Pesce.
Spero di riuscire a venirne a capo ugualmente.
Se non fosse per questo forum, per Rosanna, per le moderatrici e le utenti che condividono le loro problematiche non avrei saputo proprio dove sbattere la testa. Invece dopo pochi mesi grazie a voi sono riuscita se non altro a instradarmi in una direzione. Non so dove mi porterà questa strada, ma già il fatto di averla, una strada, mi da delle speranze.

Ieri ho aumentato la dose di laroxyl come da programma: 2gtt la mattina e 5 alla sera. Nessun miglioramento dopo una settimana (ma è comprensibile). Il fastidio che provo è confinato a quando sono seduta e a bruciori più o meno intensi e occasionali a livello vulvare.

Da ieri la patata mi bruciacchia un po', ma mi deve arrivare il "cicles", forse oggi… (non sono regolare). Ormai dormo sempre senza mutande e doverle rimettere per il ciclo mi scoccia, ma tant'è..
Fare la pipì non brucia, e mi sembra di avere una buona capacità vescicale. Ma a causa dei miei disturbi ho il terrore che mi possa tornare una cistite, anche se ora ho tutto il necessario in termini di mannosio per contrastarla. La cura vera e propria fino ad ora è stata l'antibiotico e se mi dovesse tornare la cistite sarebbe la prima volta che proverei la terapia cistite.info.
Ma con i "se" e con i "ma" non si va avanti.. bisogna agire, ora spero di essere sulla strada giusta.

Grazie a tutte di cuore!

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Ondina88 » mer apr 30, 2014 2:17 pm

Ciao Roberta,
Ti sento carica e sicura!
Non conosco i nominativo che hai fatto, tienici aggiornate il tuo percorso e se hai bisogno siamo qui :ciao:

Re: R: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda pista » mer apr 30, 2014 3:43 pm

Ciao, piemontese come me!!! Io abito in provincia di Asti.
Vulvodinia,uretrodinia e contrattura è stata la mia diagnosi. Anch'io ho avuto una brutta caduta diversi anni fa e ho battuto la zona sacrale che insieme a ripetute infezioni hanno scaturito l'inferno!!
Se hai voglia e tempo leggi qlcs della mia storia.
Anch'io assumo il laroxyl,tranquilla xchè se l'assunzione avviene gradualmente gli effetti collaterali sono tollerabili e soprattutto gestibili, in seguito quando arrivi al tuo dosaggio, dopo un po' non ti accorgi neanche di assumerlo.
Detto questo,leggendo la tua storia credo che tu abbia anche la contrattura. Durante la visita,il mio fisioterapia Mirko croci, un po' distante x noi ma nel caso volessi anche un suo parere, te lo consiglio vivamente, mi aveva trovato anche il coccige spostato in avanti,che nel corso degli anni ha schiacciato i muscoli provocando la contrattura. Non esprimo pareri sul dottore che ti ha diagnosticato la vulvodinia ma non ti ha detto di che grado è ? Ha escluso la contrattura? Oltre al laroxyl non ti ha prescritto integratori e creme? Magari leggi con calma le varie storie, poi gli poni qualche domanda. I tempi sono soggettivi e cmq la caratteristica di questa malattia è che le ricadute sono normali e fanno parte del percorso,insomma non ti aspettare risultati in tempi brevi. Ci vuole costanza, impegno e bravi specialisti.
Buon proseguimento!!!!



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Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer apr 30, 2014 4:55 pm

Grazie Ondina88 e Pista!
Pista ho letto la tua storia e mi da molte speranze. Ho apprezzato molto le foto delle posizioni per rilassare la muscolatura e devo dire che l'ultima mi è capitato di farla spesso qualche tempo fa, in modo spontaneo a letto prima di alzarmi. Non sapevo cosa stavo facendo, avevo solo voglia di stare in quella posizione per un po', anche perché soffro pure di lombalgia che viene e va. Nei periodi peggiori di lombalgia mi faccio fare puntura di voltaren da mia mamma, ma mi è capitato 3 o 4 volte nell'arco di dieci anni. Di solito metto i cerotti antiinfiammatori.
A volte quando mi alzo da seduta sembro una vecchina di ottant'anni che cammina piegata perchè non riesco a drizzare la schiena dal male. Fortunatamente non ho sempre sempre male. Ci sono delle volte che mi sento più sciolta.

Per la foto della posizione per fare la cacca quella sarebbe la mia preferita. Io preferisco sempre il wc alla turca rispetto a quello all'italiana, per fare la cacca. La trovo più confortevole. Avevo letto che in realtà la posizione accucciata sarebbe la più salutare.
Ps: ho sofferto molto di colon irritabile. Quattro anni fa, probabilmente, mi presi un virus immondo che mi ha portato ad avere la diarrea per circa un anno con perdita di peso. Ho fatto tutti gli esami, pure la colonscopia e RMN e non risultò nulla. Il gastroenterologo mi ha dato Il duspatal e il benefibra per il colon irritabile e da allora sono rinata con ricadute sempre più diradanti. Adesso all'opposto sono un po' "asciutta". Sono regolare ma la cacca spesso sembra quella delle caprette. Mi chiedo se eventuali contratture pelviche (ancora da verificare nel mio caso) possano determinare anche un cambiamento nell'aspetto delle feci. Mi sto convincendo sempre più che il coccige sia il responsabile di tanti miei mali, compreso la lombalgia.
Ora sto mangiando più frutta e verdura che ho dovuto quasi eliminare nel periodo in cui stavo male e avevo dissenteria perché non le tolleravo. La frutta e la verdura tendono ad alcalinizzare le urine, e difatti quando le mangio regolarmente tanti bruciori si attenuano.

Grazie per i consigli. Purtroppo Mirko mi sembra di aver capito che è un po' lontano per me. Comunque può essere un punto di riferimento se non riesco a risolvere con quello che ho pianificato.
Grazie davvero!

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer apr 30, 2014 5:20 pm

Scusa Pista ho dimenticato di risponderti. No il grado non me lo scritto. C'è scritto emi-vestibulodinia "intensa" forse è questo che intendi? No contratture non me le ha diagnosticate, ma non mi sembra che le abbia neanche cercate. E altro no.. nessuna crema ne integratori. Solo swabtest e diagnosi. Ma come dicevo prima non so se nel suo studio privato la visita e le terapie sono diverse. Io sono andata tramite mutua in struttura ospedaliera e non so quanto riconoscano a livello ministeriale certe terapie/diagnosi. L'ospedale si deve attenere a un certo protocollo riconosciuto. Forse se fossi andata privatamente sarebbe stato diverso.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Aliruna » gio mag 01, 2014 5:59 pm

robertaX ha scritto: ho dolori alla penetrazione. Sembra come se si infilasse un coltello

E' un sintomo tipico della vestibolite. Se è un dolore insopportabile, per il momento non insistere con la penetrazione. Se invece riesci comunque ad avere rapporti, non dimenticarti il lubrificante, crema D-Mannosio o Xerem. I massaggi dovrebbero aiutarti a rendere più elastico e morbido l'ingresso. Falli con una certa costanza, ed eventualmente anche subito prima del rapporto, per facilitare il tutto.
robertaX ha scritto: alla vulvoscopia e alle visite ginecologiche precedenti non è emerso niente. Forse sono fisime mie.

Assolutamente no! Non sono per nulla fisime tue. E' normalissimo che chi non sia specializzato in queste problematiche non veda proprio un tubo, se non una generica infiammazione se le mucose sono arrossate, e la risposta standard dei dottori che non sanno che pesci pigliare e non hanno l'onestà di ammetterlo è: "candida!". Tombola, ecco la risposta jolly. Ora però hai una diagnosi e il forum può sicuramente aiutarti a migliorare
robertaX ha scritto: Addirittura quando mi chinavo in avanti mi sembrava che le mucose interne si "spremessero" in fuori tanto era la sensazione di gonfiore e bruciore.

Ah! Anche a me capita! Mi succede quando mi sveglio, e passando dalla posizione sdraiata a quella seduta sento bruciore e schiacciamento, come se premessi su qualcosa di gonfio. Mi succede anche in macchina, quando mi sporgo in avanti, magari per avere una visuale migliore. Se devi stare tanto seduta, cerca di non schiacciare la zona, non accavallare le gambe, indossa indumenti ampi e alzati appena puoi.
robertaX ha scritto: Non è puzza, ma un odore personale che mi imbarazza se penso che altri lo possano sentire.

Proprio perché non è puzza, dovresti combattere questo inutile pudore piano piano. Ora recupererai un equilibrio fisiologico e la situazione migliorerà.
robertaX ha scritto: vi farò sapere. Se tutto va bene non vedo l'ora di condividere con voi questa scoperta.

Grazie!!
robertaX ha scritto: Purtroppo i tempi di attesa sono lunghi (circa un mese)

Purtroppo siamo abituate a tempi ben più lunghi. Vedrai che un mesetto passa in fretta. Nel frattempo, puoi già fare molto da sola.
robertaX ha scritto:
Ieri ho aumentato la dose di laroxyl come da programma: 2gtt la mattina e 5 alla sera. Nessun miglioramento dopo una settimana

Aspetta fiduciosa ancora un po'.
:ciao:

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Rosanna » mar mag 06, 2014 12:21 pm

Grazie per il nominativo. Ora valuto un po' come procede il tuo percorso e poi vedo se inserirlo tra i consigliati, magari insieme al nominativo dell'ostetrica/osteopata a cui ti sei rivolta.
robertaX ha scritto:Adesso all'opposto sono un po' "asciutta". Sono regolare ma la cacca spesso sembra quella delle caprette. Mi chiedo se eventuali contratture pelviche (ancora da verificare nel mio caso) possano determinare anche un cambiamento nell'aspetto delle feci.

Potrebbero, ma potrebbe anche essere la premenopausa. Anche io da un anno circa faccio cacchina caprettiforme, soprattutto in fase premestruale (il che fa supporre che stanno proprio calando gli estrogeni).
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda robertaX » mer mag 07, 2014 11:25 am

Ros sono io che devo ringraziare te! :baci:
Interessante.. non sapevo che gli ormoni influissero sull'aspetto delle feci. Proverò a osservarne l'aspetto in base al periodo mestruale. Almeno inizio a capirci qualcosa. Grazie per la dritta!

Stamattina ho fatto stick urine della meditrol.
Mi sono lavata solo con acqua appena sveglia, mi sono asciugata bene anche col phon, poi ho tagliato il fondo di una bottiglia di acqua minerale vuota e ci ho fatto tutta la pipì dentro (forse non dovevo metterla tutta ma solo la prima?).
Ho immerso lo stick e l'ho strusciato sul bordo per togliere gli eccessi. Dopo 60 secondi ho effettuato la lettura: Erano tutti i primi quadratini tranne il primo valore che corrisponde al peso specifico che mi dava l'ultimo quadratino a destra, cioé arancione/ocra (il valore da' 1,030). Sarà perché di notte non bevo, forse le urine erano troppo concentrate.
Il ph continua a essere 5. Non ho ancora attuato strategie per alcalinizzare le urine perché volevo fare prima dei test con gli stick così da poter vedere prima come va l'andazzo per fare poi il paragone con l'alcalizzazione forzata.
Farò altre misurazioni durante il giorno apsettando le 4 ore di urina in vescica.

Ho sbagliato la terapia con il Laroxyl.. dovevo aumentare la dose dopo 10 gg e invece l'ho aumentata dopo solo una settimana (avevo letto male le istruzioni), spero di non aver fatto pasticci.
Da domani devo aumentare (rispettando i 10 gg) e fare 3 ggt al mattino e 7 la sera.
Ste maledette gocce fanno fatica a scendere, a volte sto 5 minuti a smanettare il boccetto sperando che scendano. GRRRR... :twisted:

Questa settimana mi sono sentita particolarmente pigra, svogliata e assonnata (sarà per la confusione che ho fatto con le gocce, non ho dato tempo al mio corpo di assuefarsi). Il fastidio stando seduta si è un pochino attenuato.. ma proprio un pochino pochino. Però sono aumentati i bruciori vulvari in concomitanza con il ciclo e l'utilizzo dell'assorbente/salvaslip. Ho letto la sezione assorbenti e ho comprato quelli in cotone, ma li ho usati solo l'ultimo giorno del ciclo quindi non saprei ancora paragonarli ai soliti che utilizzo. E col bruciore si è ripresentata la goccina di urina che sembra non andare né su né giù che percepisco subito dopo aver fatto pipì e che dura per qualche minuto. E' solo una sensazione sporadica. Stamattina non ce l'avevo per esempio anche se dopo la dismissione dell'assorbente continua un po' a bruciare. Ho preso i Cottony (i Lycia non li ho trovati) , ma solo dopo ho letto che a Ros davano fastidio. Mi sa che ho fatto male a prenderli. Li riproverò comunque al prossimo giro sperando sia solo una cosa soggettiva.
Vorrei mettere la crema D-Mannosio ma vorrei fare altre misurazioni con gli stick durante la giornata. Non è che va ad inficiare l'esito?
Ho letto la storia di Cles che sembra proprio un po' la mia. Mi ha sconfortato leggere della ricaduta, ma ho compreso che il percorso è lungo e le ricadute sono fisiologiche. Tocca farsene una ragione, ma non scoraggiarsi. Ora mi sento un po' più positiva per il fatto che credo di aver trovato (come Cles) una figura di riferimento per poter risolvere i miei problemi, e aver trovato voi che siete una fonte inesauribile di suggerimenti e di conforto psicologico.
Grazie ancora di tutto!
A presto

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Ondina88 » mer mag 07, 2014 2:19 pm

Ciao roberta,
Se il ph è 5 io direi che puoi già alcalinizzare.
Non asciugarmi con il phon che non fa bene, tampona con la carta igienica piuttosto.
Stai attenta con i farmaci e aumenta solo gradualmente secondo le istruzioni anche se so che ovviamente è stato un errore di distrazione.
Gli assorbenti Lycia li trovi sul sito della ditta oppure nella sezione del forum trovi anche il parere su altre marche di assorbenti di cotone con cui altre ragazze si sono trovate bene.
Quando sentì il goccino che non esce fai tanti kegel e respirazione diaframmatica.
:ciao:

Re: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda Flami » dom mag 11, 2014 11:59 pm

Ciao Roberta,
benvenuta!
Ondina88 ha scritto:Non asciugarmi con il phon che non fa bene

il cellulare anarchico ha colpito ancora!!! :lol:

Re: R: Emi-vestibolite vulvare, la mia storia

Messaggioda pista » mer mag 14, 2014 1:00 am

X il laroxyl tranquilla, di norma consigliano come intervallo di tempo tra un aumento di dosaggio e l'altro circa 4/5 giorni, quindi una settimana direi che va più che bene.
Hai ragione, spesso la boccetta si intasa ed io, furbona, ho soffiato facendo schizzare un paio di gocce sulle labbra e poi, sempre più furba, le ho anche leccate...... mi si è paralizzata la bocca x qualche instante!!!

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