Ciao!
Mi ero ripromessa subito dopo il raduno (e a dir la verità anche spronata

) di aggiornare la mia storia che ormai è lì ferma da tanti anni ma per una cosa o per l'altra questo è stato un periodo particolarmente intenso ed il tempo è sempre quello che è.
Ovviamente dall'ultima volta che ho scritto molte cose sono cambiate e chiaramente è impossibile racchiuderle tutte in un unico post; cercherò quindi di essere il più chiara e concisa possibile (ci riuscirò??!!

).
Premetto che soffro di cistite da quasi 7 anni. All'inizio tutto ciò che riguardava la cistite con relative problematiche era per me del tutto nuovo, poi con il tempo, il forum ed ascoltando i segnali del mio corpo ho capito che la mia è una cistite che si scatena dalle 24 alle 72 ore dopo un rapporto sessuale (soprattutto se non ben lubrificato) e che si presenta con maggior facilità nei periodi di forte stress mentale e fisico (sono una persona che tende molto a somatizzare gli eventi e soffro di ansia da prestazione in particolare sul lavoro). Le “caratteristiche” della mia cistite sono un'elevatissima carica batterica (10.000.000 escherichia coli) e la febbre a 38/39 che si presenta circa un'ora dopo i primi sintomi. A causa delle continue recidive soffro di bruciore quasi costante (come se avessi un anello di fuoco) all'ingresso della vagina e dolori e bruciori al clitoride (sintomi che sembrerebbero ricondurre ad una contrattura anche se la ginecologa nell'ultima visita con il dito in vagina mi ha fatto contrarre i muscoli e non ha rilevato nulla di particolare).
Ma torniamo alla mia storia:
Assumendo regolarmente d-mannosio, fermenti per ripristinare l'equilibrio vaginale ed attuando tutti quei comportamenti (igiene, calore, indumenti, lubrificazione...) che ho potuto apprendere dal forum, già a fine 2013 la mia cistite era passata da “cronica” (si presentava una media di 1 / 2 volte al mese quando approdai sul forum) a “sporadica” (2 / 3 episodi massimo all'anno) fino ad arrivare, e non me lo posso dimenticare, al luglio 2016 in cui festeggiai 1 anno senza cistite: ricordo ancora molto bene quel periodo, mi sentivo rinata sotto tutti i punti di vista tanto che ero quasi pronta a scrivere la mia storia di guarigione sul forum.
Sicuramente oltre alla prevenzione un contributo significativo alla mia “quasi-guarigione” l'ha avuto la fine della relazione con il mio ex, colui “grazie” al quale sono iniziati i miei problemi di cistite a causa della scarsa attrazione sessuale con conseguente mancanza di lubrificazione e frustrazione che avevano dato il via al mio incubo.
Poco dopo conosco il mio attuale compagno e, si sa, i primi tempi sono molto intensi anche dal punto di vista sessuale. Avevamo rapporti anche 2/3 volte al giorno tanto che ricordo che avevo un po' di ansia per paura che mi potesse tornare la cistite ma, complice l'abbondante lubrificazione e massicce dosi di mannosio, della cistite neanche l'ombra.
Agosto 2016: è passato più di un anno dalla mia ultima cistite quando un pomeriggio, maledetta me, decido di provare ad andare sui pattini a rotelle. Premetto che, essendo il mio senso dell'equilibrio parecchio precario, ero molto restia a provarli ma essere l'unica senza pattini in mezzo ad un gruppo mi faceva sentire un po' a disagio e così... tempo 10 minuti di traballamenti e sudore freddo finisco con il sedere a terra... un dolore lancinante all'osso sacro e al bacino tanto da farmi mancare il respiro. Il giorno dopo (non so come ho fatto) rapporto... due giorni dopo cistite con febbre e 38.
Ma non mi sono fatta abbattere, come ho sempre letto sul forum, un episodio più capitare soprattutto dopo un trauma del genere, basta sapere come affrontarlo e così ho fatto, se non fosse che quell'episodio ha dato il via ad una catena di ricadute “riaprendo” la porta “cistite” che ormai credevo, speravo, fosse chiusa per sempre.
Ricomincio con una cistite al mese...rileggo daccapo tutto il forum, attuo tutti i protocolli...fisicamente inizio a star meglio ma la mia mente e la mia anima sono paralizzate, nel terrore e nell'angoscia più totale di rivivere il calvario di qualche anno prima; ritorna anche un po' di depressione di cui avevo sofferto dopo il primo anno di cistite cronica quando stanca e disperata non vedevo una via d'uscita (poi grazie al cielo ho scoperto voi!) e non riuscivo a rassegnarmi a vivere una vita nel dolore.
Così un giorno di fine marzo di quest'anno, in pausa pranzo dopo una mattinata passata nel bagno dell'ufficio, compongo il numero del forum e mi risponde Rosanna: sono scoppiata a piangere. Nel mio pianto c'era racchiuso tutto, la sofferenza, la rabbia ma anche il sollievo di sentire la sua voce che mi confortava e con estrema lucidità mi diceva cosa fare, come una mamma che ti accoglie ma ti sprona a reagire, per questo e per molto altro non finirò mai di ringraziarla.
E da lì mi sono rialzata, un'altra volta, con tanta fatica ma ce l'ho fatta.
Ad oggi sono passati esattamente 6 mesi dal mio ultimo episodio di cistite.
Come sto adesso? Psicologicamente posso dire di essermi ripresa del tutto (anche se l'ansia che la cistite dopo ogni rapporto possa tornarmi c'è sempre) fisicamente abbastanza bene.
Nell'ultimo mese il peso vescicale e l'urgenza sono diminuiti così come il bruciore/dolore vulvare soprattutto clitorideo (anche se, dopo i rapporti per qualche ora ho ancora un po' di dolore) e sento che ogni giorno va sempre meglio; certo, il freddo sicuramente si fa sentire, i nervi sono messi a dura prova, ma con mannosio e calore riesco a tenere la situazione sotto controllo.
L'unica cosa che so dovrei fare con più costanza sono i massaggi vaginali: faccio spesso quello che ho imparato dal video di Laura69 ma mi piacerebbe impararne anche degli altri però purtroppo non avendo la possibilità di andare da una fisioterapista per ora quello per me è l'unico modo. Inoltre noto che da sola faccio un po' fatica e so che alcune di voi se li fanno fare dal proprio compagno, solo che non so come fare per insegnargli la tecnica e soprattutto fargli capire la delicatezza e contemporaneamente la pressione che deve usare per farmi bene e non male.
Concludo con un bel ricordo, quello del giorno del raduno: mi ero svegliata con forti bruciori che mi avevano un po' “abbattuta” ma quelle piacevolissime ore passate insieme sono state il mio mannosio (anche se penso di essere andata in bagno circa 6 volte).
Mi sono ripromessa di aggiornare più spesso la mia storia...complice sicuramente la depressione e l'insicurezza a volte in passato ho creduto fosse inutile perché mi dicevo “tanto non importa a nessuno” ed invece, grazie anche al raduno, ho scoperto che non è così, anzi! I visi sorridenti e i post di chi ce l'ha fatta mi danno la forza e la consapevolezza ogni giorno per dire...ce la posso fare anch'io!
Grazie a tutte!
Lidia/Piccolastella