Ciao a tutte, superdonne.
Dunque, sul piano salute l'aggiornamento è che non ci sono novità: nessun disturbo, a parte un po' di urgenza minzionale e di "pruritino" ieri notte, i fastidi tipici di quando bevo pochino. Ma oggi mi sono rimessa a far la brava e a bere regolarmente, ed è già tutto rientrato.
In realtà, però, sono qui perché ieri sera è stata una serata splendida, e mi piacerebbe che vi arrivasse un po' della gioia che ho provato e che mi è rimasta addosso anche oggi.
Io e quello splendore del mio fidanzato siamo andati a sentire il mio ex che suonava: storia di quasi 10 anni, cum convivenza, insomma tutta la trafila, e ormai più di 10 anni che ci siamo lasciati. Qualche ovvia difficoltà iniziale, dovuta alla necessità di "ritararci" dopo essere cresciuti insieme (la nostra storia è durata, per me, dai 20 ai 30, lui ne ha 4 di più, quindi siamo lì) e aver impostato la nostra vita contando sulla presenza dell'altro/a come figura cardine. Ma nessuno strappo, nessuna rabbia, mai. Lui è, a tutt'oggi, il mio migliore amico.
Il mio compagno all'inizio lo guardava con un po' di sospetto, credo (uno sguardo virtuale, perché ha conosciuto il mio ex dopo più di un anno che stavamo insieme): ma poi, via via che diventava più chiaro il tipo di rapporto che stava nascendo tra noi, chiaramente anche i dubbi dovuti all'insicurezza e alla scarsa conoscenza iniziali si sono diradati, fino a scomparire. Tanto che, al fatidico primo incontro (la festa a sorpresa per un mio compleanno importante, e non diciamo quale!!, tra l'altro organizzata da mia sorella e dal mio ex), il mio favoloso fidanzato è andato subito a presentarsi al mio ex, come un uomo dell'800: come si fa a non adorarlo?!
E ieri sera che eravamo tutti insieme, come in effetti non capita mai per la distanza geografica e i rispettivi impegni (il mio ex che fa avanti e indietro dal Piemonte a Milano per lavoro, ha una figlia di 5 anni e nei weekend spesso suona; io con un compagno che lavora 7 giorni su 7 e la mia nuova vita con lui e le sue due figlie adolescenti), che dire, si stava benissimo. Il mio ex che, quando sbagliava qualche nota, faceva dei segni d'intesa al mio compagno, lui che stava attentissimo ed era entusiasta della serata... e io che sdilinquivo. Letteralmente.
Se penso a quanti casini /problemi / guerre / traumi si creano spesso quando una storia finisce...
A questo punto, direi che non è davvero un caso se io, Acquario fino al midollo, ancorata alla mia indipendenza con le unghie, i denti e pure i peli delle gambe, io che citavo Céline e la sua celeberrima frase "L'amore è l'infinito abbassato al livello dei barboncini" come se fosse la sola, grande verità sulla questione, io che mi sono innamorata per la prima volta a 20 anni suonati, e solo dopo aver lottato non poco perché non succedesse, e che sono stata da sola per 10 anni dopo la fine, pure consensuale, del mio primo, grandissimo amore... non è davvero un caso se, alla mia veneranda età, mi sono innamorata solo due volte, dei due uomini di cui parlo sopra.
Qualche volta mi piacerebbe materializzarmi a una donna in panne perché la sua storia sta finendo e mostrarle il cortometraggio della mia vicenda col mio ex: l'amore sconfinato che ci legava, la malinconia nel renderci conto che quel sentimento travolgente ormai non c'era più, l'angoscia e il dolore nell'impacchettare tazze e piatti per lasciare la nostra casa, le litigate e le pugnalate che ci davamo a vicenda per sentire di meno quanto ci mancavamo l'un l'altra... e poi la dolcezza con cui lui mi guarda oggi quando il mio compagno mi prende la mano e io divento rossa, o l'emozione che mi gonfia il cuore quando la figlia del mio ex viene da me perché vuole dormirmi in braccio.
Sono proprio fortunata.