è da qualche settimana che leggo con interesse le pagine di questo sito e del forum ovvero da quando ho iniziato ad avere dei disturbi ai quali ancora non riesco a dare un nome, così ho pensato di scrivere con la speranza di ricevere qualche indicazione, perchè sono davvero disorientata.
Sono Elisabetta, 52 anni, in menopausa da due.
Tutto è iniziato a luglio di quest'anno, dopo un intervento per l'asportazione di un polipo all'endometrio con isteroscopia. L'intervento è stato effettuato in sede ambulatoriale, con un minimo di anestesia locale che su di me ha avuto effetto pari a zero, esperienza davvero dolorosa, sia fisica che morale, perchè nonostante mi lamentassi del dolore, il medico ha continuato indisturbato a lavorare ... vabbè, a parte questo, seguo le indicazioni, due giorni di antibiotico e ovuli Meclon per una settimana.
Tutto sembra andare bene, finchè dopo una decina di giorni inzio ad avere dei "dolorini" in zona pubica e il classico bruciorino di inizio cistite, che conosco da quando sono andata in menopausa, infatti negli ultimi due anni ho avuto qualche episodio sporadico risolto in un paio di giorni.
Dato che ero in partenza per qualche giorno di vacanza il medico mi prescrive l'antibiotico insieme a Cistyflux ... e tutto si risolve. Dopo una decina di giorni, di nuovo il bruciore, più che altro un fastidio, piccole fitte sempre in zona pubica, ma senza disturbi alla minzione, ovvero nessun bruciore mentre urino, nessun aumento della frequenza, nulla e il medico mi prolunga la cura antibiotica e sto meglio.
Dopo una decina di giorni riprendono i dolorini, che hanno varie forme: pizzicore, sensazione di irritazione o di piccole ferite, mai avuti, resisto senza farmaci perchè ormai ho l'appuntamento dalla ginecologa per una visita di controllo post-intervento. Dall'ecografia transvaginale non nota nulla di strano, se non una "leggera slabbratura" (sue parole) che potrebbe essere stata causata dal passaggio dell'isteroscopio e che potrebbe contribuire ad infiammare la vescica ... ma con dei "potrebbe" non vado da nessuna parte! (praticamente mi scarica dicendomi che non sa cosa dirmi).
Comunque faccio 3 tamponi vaginale: negativi ma risulta una completa assenza di lactobacilli, così mi prescrive ovuli, qualche giorno di Cistalgan per vedere se il disturbo scompare (SI).
Il mio medico mi prescrive un'ecografia all'addome e alle vie urinarie: tutto ok!
Verso la fine di agosto il dolore prende un'altra direzione: l'inguine. Bruciore sporadico, qualche fitta verso la coscia, alchè faccio l'analisi delle urine (non si sa mai ... renella?), tutto normale, faccio anche l'analisi del sangue dove risulta la VES a 34 ma la proteina C reattiva è nella norma (comunque pare che una piccolissima infiammazione da qualche parte ci sia!).
Domani ho una visita per verificare che non si tratti di pubalgia o tendinite inguinale ... dopo di che non so che fare. Mi manca la visita urologica, che comunque farò ma i miei sintomi non mi fanno pensare ad una vera e propria cistite.
Attualmente non sto prendendo farmaci, tranne l'antidepressivo (Paroxetina) che prendo da tempo per problemi di ansia.
Altra nota che non gioca a favore del disturbo: colon irritabile, ci convivo da una vita, tra gonfiori e periodi di stipsi.
Ecco ... questo è in breve (si fa per dire) un riassunto di tre mesi di confusione totale! Come dicevo, spero che qualcuna di voi sia così gentile da aiutarmi a fare un po' di chiarezza, anche solo per capire dove orientarmi per proseguire con le "indagini".
Un caloroso abbraccio anticipato a chi vorrà rispondermi

