La mia triste storia

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Re: La mia triste storia

Messaggioda Mare73 » mer giu 23, 2021 7:58 pm

Anch'io sciacqui vari - con acqua e TTO, acqua tiepida e sale, acqua e bicarbonato - e toccature con TTO: in questo modo a me l'ascesso si è sempre riassorbito, dando poi modo al dentista di intervenire. Probabilmente serve un po' più di tempo che non con l'antibiotico, ma quello io non lo piglio e basta.

Re: La mia triste storia

Messaggioda iaia1717 » mer giu 23, 2021 8:24 pm

Grazie ragazze, se mai ne avrò bisogno in futuro (tiè!!!) faró tesoro dei vostri suggerimenti :coool:

Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » lun giu 28, 2021 3:22 pm

Ciao ragazze! Martedì scorso sono stata da Galizia qui a Roma. Mi ha diagnosticato (confermando la diagnosi della mia ginecologa) vulvodinia e ipertono, e mi ha dato la terapia. Il Laroxyl, come già mi Aveva dato la ginecologa, expose come miorilassante e vit.b12 (oltre agli integratori puronerv che continuo a prendere). Come ho già scritto la mia vulvodinia è prettamente provocata, quindi provavo bruciori solo se stavo troppo tempo seduta, mettevo indumenti stretti, se toccavo i trigger point o al momento della minzione e per qualche minuto dopo.

Da tre giorni invece ho bruciori e spilli anche spontanei, senza provocazione, che non passano MAI. Li ho tutto il giorno, continuamente, a volte più forte e altri meno, ma continuativi. Ora mi chiedo come possa essere possibile che sia diventata da provocata a spontanea improvvisamente, senza una causa scatenante.

Secondo voi è il caldo? È l'unica cosa che è cambiata nell'ultimo periodo. Sono tre giorni che soffro e che quasi non riesco a uscire di casa, perché mettere le mutande è un inferno, ma anche stare senza. Non provo sollievo con nulla. Ho anche finito il sanginil e stavo usando l'olio puronerv ma non mi dà tanto sollievo nell'immediato.

La terapia non l'ho ancora cominciata, devo prendere prima expose da solo per una settimana per valutare gli effetti collaterali, poi posso iniziare laroxyl. Nel frattempo che faccio? Ma soprattutto, come è possibile che sia aumentata così tanto, e sia diventata spontanea improvvisamente? Mi sta davvero facendo impazzire!

Come sapete ho iniziato già le sedute di fisioterapia e pensavo che migliorasse un po' la questione, ma ora sta precipitando. I dolori che sento sono prettamente neuropatici, non muscolari. Spilli, tagli, bruciori, tutto insieme. Aiuto :(

Re: La mia triste storia

Messaggioda Mare73 » lun giu 28, 2021 6:31 pm

Giulia10 ha scritto:mi chiedo come possa essere possibile che sia diventata da provocata a spontanea improvvisamente, senza una causa scatenante. Secondo voi è il caldo?
È possibile, come anche no: purtroppo, in caso di neuropatia, il passaggio da dolore provocato a spontaneo può avvenire senza una particolare causa scatenante. Può anche essere che le manipolazioni, andando a stimolare la zona, abbiano intensificato la risposta dei nervi: anche questo capita spesso, all'inizio della fisioterapia.
Tu stai smutandata il più possibile, tieni la zona al caldo (se ti dà giovamento) e rilassa più che puoi: magari, fino a che i fastidi sono molto forti, puoi mettere da parte le sollecitazioni dirette della zona, quindi gli automassaggi interni, avendo però cura di reintrodurli appena starai meglio, perché sono fondamentali.
E comunque vedrai che anche integratori e farmaci ti daranno una bella mano. Purtroppo, bisogna avere molta pazienza...

Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » lun set 13, 2021 12:39 am

Ciao a tutte.
Riappaio su questi schermi dopo mesi in cui ho deciso di "staccare". Ho passato dei mesi davvero difficili, potrei dire di semi-depressione. Ho pianto tanto e ho tentato di reprimere l'idea di dover curare una patologia così debilitante. E' un anno ormai che non riesco ad avere rapporti penetrativi, e quest'anno ho fatto un solo bagno al mare per paura di avere bruciori. Piano piano mi sono ripresa moralmente, ma non è stato facile, soprattutto per un motivo: la terapia a metà.

Per chi ha seguito la mia storia è noto che ho paura di prendere farmaci che possano alterare lo stato psicihico (anche solo che diano sonnolenza) perché soffro di ansia e perdere il controllo mi fa andare in panico. La mia ginecologa mi aveva già prescritto il laroxyl ad ottobre 2020, momento della diagnosi con swab test, ma io non l'ho mai preso per paura. O meglio, ne ho presa una goccia una sera e ho avuto un attacco di panico. Da quel momento non riesco neanche a guardare la boccetta. Ho però iniziato da maggio a fare fisioterapia, stretching, prendere Puronerv e da qualche mese Expose, anche questo non senza remore.

Quando a giugno ho fatto la visita con Galizia speravo non mi desse il laroxyl ma l'ha fatto, insieme ad expose. Avevo paura anche di prendere expose, paura della sonnolenza, del "rincoglionimento", del "non essere me stessa" (cerco di far capire come posso queste sensazioni strane che provo) ma continuavo a star male, con bruciori e dolori, e quindi mi sono fatta coraggio e ho iniziato a prenderlo. E' andata molto meglio ma avevo effettivamente un po' di sonnolenza, dunque ho smesso (senza consulto medico), sono peggiorata (ho passato il compleanno con bruciori e spilli) e ho ripreso, per scoprire poi che probabilmente la sonnolenza non era data dal miorilassante ma dal caldo estremo, dalla sveglia presto dopo mesi di sveglia tardi, inizio di un nuovo lavoretto, etc.

Il 26 luglio ho rivisto Galizia per una fisioterapia (sostituiva la dott.ssa Pesce) e gli ho esposto la situazione. Lui mi ha detto che se prendevo solo expose, nonostante le sedute di fisio e gli integratori, mi stavo curando a metà, quindi avrei dovuto prendere coraggio e iniziare laroxyl. Mi ha detto anche che molte persone hanno più problemi con un forte antibiotico (tipo Ciproxin che ho preso io) che con laroxyl, che non a tutti dà effetti collaterali, ma nulla. Mi ha consigliato eventualmente di rimandarne a settembre l'inizio perché magari il caldo mi avrebbe debilitata un po' e quindi avrei potuto accusare maggiormente gli effetti indesiderati.

Settembre è arrivato da 13 giorni e io ancora non sono riuscita a prenderlo. La mia psicoterapeuta sta lavorando sul perché io non riesca a sbloccarmi, ma nonostante io abbia capito quale possa essere il problema di fondo (la paura del fatto che sia un antidepressivo, quindi di sentirmi come una persona che soffre di questa patologia, come una persona a me molto vicina), non riesco.

Sono anche andata in vacanza, ho avuto le mestruazioni in vacanza e ho "sopportato" tutti i disagi del caso. Non sono stata malissimo fortunatamente, anzi, con il ciclo i bruciori si attutiscono molto per me, anche se poi con l'assorbente non riuscivo a camminare molto perché mi irritava da morire. Ma è come se ormai mi stessi abituando a stare bene a metà, a non poter fare certe cose (sesso, bagno al mare, troppo tempo seduta o troppo tempo a camminare), come se fosse ormai normale per me vivere una vita con queste limitazioni. Ma non lo è.

Mi sento un fallimento, vi giuro. Leggo tutte le testimonianze di chi affronta tutto con coraggio, attende mesi, alza dosaggi, li abbassa, cambia cure, le prova tutte, e poi ci sono io, che non riesco a prendere neanche una goccia dell'unico farmaco che potrebbe curarmi, e peggioro.
Ormai lo stare "smutandati" il più possibile è la mia unica possibilità, perché a volte è impossibile anche solo indossare le mutande.

Scusate lo sfogo, ma non riesco proprio a superare questo ostacolo e ormai ho avuto la diagnosi da un anno. Ho messo in atto tutti gli accorgimenti, tutte le cure, tranne il farmaco in questione.

Re: La mia triste storia

Messaggioda Asiotta » lun set 13, 2021 9:00 am

Ciao cara,
Ho letto tutto d'un fiato il tuo aggiornamento... E mi sono commossa, perché hai esposto con totale e disarmante sincerità tutto ciò che ti affligge e io non posso far altro che ringraziarti per averci consegnato uno sfogo così carico di emozioni, di difficoltà, di coraggio e anche di paura... Io non posso far altro che dirti che siamo qui, che ti capiamo e che forse non riusciremo mai fino in fondo a metterci nei tuoi panni.. Io ho una storia simile alla tua nella diagnosi e nei sintomi, ma molto diversa nell'aver poi affrontato il dover prendere farmaci, assolutamente indispensabili per guarire.. Ma ho capito subito che non c'erano solo loro nel pacchetto completo.. Ci sono mille altri accorgimenti che sono diventati il mio pane quotidiano e che mi tengono occupata, in tutto e per tutto... Ma se devo soffermarmi sul lato farmaci, posso dirti che anche io all'inizio avevo paura dei loro effetti collaterali.. Faccio un lavoro dove i miei turni cambiano di continuo, con anche notti fatte di 12 ore e reperibilità, sia diurne che notturne... Avevo il terrore di avere sempre sonno, di non riuscite a gestire le conseguenze.. All'inizio il mio corpo ha leggermente accusato il colpo, ma poi si è abituato, mi ha semplicemente fatto capire che potevo e dovevo continuare, visti i miglioramenti.. E così ho fatto, arrivando anche ad aumentare le dosi al secondo controllo con Galizia.. E lì sono arrivati i miglioramenti più significativi, che mi hanno spinta a non mollare, a continuare a combattere... E ora sono qui.. Non sono assolutamente guarita, ma riesco cmq a fare una vita normale. Se penso a com'ero l'anno scorso, riesco a comprendere quanta strada io sia riuscita a fare... Tutto questo te lo dico perché forse bisogna lanciarsi nel vuoto a volte, si chiude gli occhi e ci si butta, restando attaccati con una corda al piede, pronti a tornare su, se ci sembra che la sensazione possa essere troppo forte.. Puoi sempre tornare indietro, chiaramente piano piano, non di botto, ma può anche essere che i benefici ti spingano a capire che è la svolta giusta, che ne vale la pena, per guarire, per lasciarsi alle spalle tutto questo dolore e questa paura... Tu continua con il percorso di supporto psicologico, è fondamentale lo è stato per molte di noi è vedrai che arriverai a toccare la corda giusta... Io me lo auguro con tutto il cuore per te.. E spero tu possa prendere il coraggio a due mani e affrontare a muso duro questa patologia, che è stronzissima, lo so bene, ma non è più forte di te, né tantomeno più scaltra... Tu sei una donna e in quanto tale sei una forza della natura...
Coraggio tesoro, che la vita ti mette davanti mille difficoltà, ma noi abbiamo a forza per mangiarcele tutte, fino all'ultimo briciolo di forza!
Ti abbraccio fortissimo.
Se avessi bisogno di sfogarti, noi siamo sempre qui :flower:
Non mollare!!!!

Re: La mia triste storia

Messaggioda LisaBetta » lun nov 22, 2021 5:19 pm

Ciao, ti riscrivo qui nella tua storia per non diventare troppo pesante in quella altrui.
Se posso permettermi un consiglio, ti direi di andare per cominciare dalla Colicchia, che ha una lista di attesa molto più fluida della Filippi (la Filippi l'ho sentita recentemente e non c'era nulla fino a gennaio) ed è perfettamente in grado di valutare la tua situazione (esegue swab test e valutazione manuale oltre che vaginale/anale anche di schiena, addome e gambe). La tecar è una delle opzioni che propone, ma deciderete assieme se può fare al caso tuo oppure no, lei non impone niente, qualunque scelta viene valutata col paziente. Nel frattempo potresti al contempo prenotare dalla Filippi, provarla e decidere tu stessa quale delle due fa più al caso tuo e potrà darti maggior beneficio.
:ciao:

Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » lun nov 22, 2021 5:59 pm

LisaBetta ha scritto:Ciao, ti riscrivo qui nella tua storia per non diventare troppo pesante in quella altrui.


Sì in effetti non volevo intromettermi nell'altra storia, ma non sapevo come riportare il topic qui :cavoli:

LisaBetta ha scritto: Se posso permettermi un consiglio, ti direi di andare per cominciare dalla Colicchia, che ha una lista di attesa molto più fluida della Filippi (la Filippi l'ho sentita recentemente e non c'era nulla fino a gennaio) ed è perfettamente in grado di valutare la tua situazione (esegue swab test e valutazione manuale oltre che vaginale/anale anche di schiena, addome e gambe). La tecar è una delle opzioni che propone, ma deciderete assieme se può fare al caso tuo oppure no, lei non impone niente, qualunque scelta viene valutata col paziente. Nel frattempo potresti al contempo prenotare dalla Filippi, provarla e decidere tu stessa quale delle due fa più al caso tuo e potrà darti maggior beneficio.
:ciao:


Certo che puoi permetterti il consiglio, anzi, è proprio ciò di cui avevo bisogno :): Penso che farò così in effetti, le provo entrambe e vedo come va, per ora inizio dalla Colicchia che ha anche uno studio molto vicino a dove abito. In fondo entrambe sono consigliate, sono io che sono un po' fifona e ho sempre paura di fare la scelta sbagliata (finora come tante di voi ho investito MOOOOOOOOLTI soldi per le terapie e vorrei essere più oculata :hurted: Grazie mille per il consiglio LisaBetta :thanks: sei stata gentilissima :love1:

Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » lun nov 22, 2021 6:34 pm

Colgo l'occasione per rispondere anche a te Asiotta. Ho letto il tuo messaggio appena lo hai scritto, ma ero in una condizione mentale davvero precaria e non sono riuscita a rispondere. Sono tornata qui per caso, per avere informazioni su una fisioterapista, altrimenti chissà per quanto altre tempo avrei avuto il "rifiuto" del forum. Perché effettivamente a volte ho ancora il rifiuto per la patologia stessa e vorrei far finta che non esista, ma sappiamo che non è possibile.
Non ho più aggiornato perché non ci sono stati aggiornamenti, sostanzialmente. A volte va meglio, a volte peggio, a dicembre sarà un anno dalla diagnosi e ad ottobre è stato un anno di astinenza dai rapporti penetrativi. Devo dire, però, che rispetto a quando ho scritto il messaggio sono meno abbattuta (almeno per la questione vulvodinia e contrattura, perché per il resto dormo poco o niente e sono sempre nervosa, ma questo fa parte dell'incertezza e della disoccupazione post laurea probabilmente :cavoli: )
Comunque ogni volta che ho paura penso a voi che condividete questa patologia con me e alla vostra forza. Mi siete tanto d'aiuto e di ispirazione. Questa patologia toglie tanto, tantissimo, ma io ho anche "preso" molto: ho visto persone che hanno esposto il loro dolore sui social per sensibilizzare, che condividono consigli, che divulgano sulla base della loro esperienza. Poi persone guarite che incoraggiano, supportano e seppure abbiano risolto il loro problema e potrebbero cercare di dimenticare, rimangono per dare consigli e aiutare chi ancora non ce la fa. Penso che tutto questo abbia un potere immenso. Grazie davvero del tuo messaggio, spero tu stia bene e ti restituisco l'abbraccio, anche se un po' in ritardo :consola: :love1: :love1: :love1:

Re: La mia triste storia

Messaggioda LisaBetta » mar nov 23, 2021 11:31 am

Giulia, ho ripulito il tuo ultimo messaggio. Non c'è bisogno di citare tutto il testo al quale si sta rispondendo, diventa molto "pesante". Grazie per la collaborazione! :):

Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » mar nov 23, 2021 11:52 am

:--P Hai fatto benissimo! Non entravo nel forum da un po' e mi ero dimenticata del tasto "rispondi", leggevo solo "cita". Chiedo perdono :angel:

Re: La mia triste storia

Messaggioda iaia1717 » mar nov 23, 2021 5:46 pm

Giulia10 ha scritto: chissà per quanto altre tempo avrei avuto il "rifiuto" del forum. Perché effettivamente a volte ho ancora il rifiuto per la patologia stessa e vorrei far finta che non esista, ma sappiamo che non è possibile.

Ti capisco, è assolutamente comprensibile. Hai visto la diretta di domenica scorsa con la psicoterapeuta? La trovi salvata qui.

Giulia10 ha scritto: Non ho più aggiornato perché non ci sono stati aggiornamenti, sostanzialmente. A volte va meglio, a volte peggio, a dicembre sarà un anno dalla diagnosi e ad ottobre è stato un anno di astinenza dai rapporti penetrativi.
Ti va di aggiornarci su come sta andando il tuo percorso? Alla fine hai iniziato il laroxyl? Che integratori prendi? Con la fisioterapia come va? Da sola cosa fai? Sono sicura che ne verrai fuori :pugile:

Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » mar nov 23, 2021 6:32 pm

Ciao Iaia! :ciao:
La diretta non l'ho vista, ma sono sicura che sarà stata interessantissima e appena ho un momento la recupero. Io sto comunque proseguendo con la mia psicoterapeuta, anche se non è una terapia mirata alla patologia. Ho letto qui sul forum il nome di un paio di ginecologhe specializzate anche in terapia e sessuologia, ma hanno dei prezzi abbastanza proibitivi, quindi per il momento non posso provare, anche se sarebbe molto utile.

Per quanto riguarda gli aggiornamenti: ho fatto fisioterapia da maggio fino a un mese fa, con risultati abbastanza positivi. Ora ho deciso di cambiare fisioterapista e ho chiamato sia la Filippi, che ha il primo appuntamento a metà gennaio, che la Colicchia, che devo risentire a breve per fissare la prima visita. Vedo cosa mi dice, ma non credo che sarà necessario ricominciare a fare manipolazioni una volta a settimana, con Barbara Pesce ero arrivata a farle una volta ogni due settimane e anche di più, in ogni caso continuerò con la terapia manuale e non so se farò anche TECAR, che non ho mai provato e mi spaventa un po' (strano che qualcosa mi spaventi! :risatona: ). Purtroppo io non ho mai imparato a fare gli automassaggi, quindi spero di riuscirci con la nuova fisioterapista e spero di migliorare sempre di più per quanto riguarda la contrattura.

Per quanto riguarda gli integratori continuo ad utilizzare il Puronerv in capsule e l'olio della stessa linea sempre del Dr. Tili e in più la vitamina B12. Galizia non mi ha consigliato nessun altro integratore. Prendo anche il miorilassante (expose) anche se ultimamente non noto molti miglioramenti, mi spiego: appena ho iniziato a prenderlo sentivo proprio una differenza nelle contrazioni involontarie sia del muscolo pelvico che dello sfintere (anche i muscoli anali sono contratti nel mio caso), ora invece sento di nuovo i muscoli che si contraggono da soli. Non capisco se il corpo si è assuefatto all'expose e quindi non fa più effetto... non so sinceramente! Con la fisioterapista non abbiamo mai trattato la contrattura anale, mi ha dato dei dilatatori (Dilatan) da utilizzare a casa, ma per ora non hanno prodotto un reale cambiamento (però li sto utilizzando da poco e malvolentieri :roll: quindi magari la situazione migliorerà).

Per quanto riguarda lui, il fantastico e temuto laroxyl, mi vergogno a dare un aggiornamento del genere e avverto chiunque si sia imbattuto in questa storia per avere informazioni sul medicinale, di non far caso a me, perché sono un caso perso :cavoli:
A parte gli scherzi... Ho fatto il primo passo, cioè avvicinarmi alla boccetta dopo mesi in cui non volevo vederlo neanche da lontano. Ho parlato con delle ragazze, ho ascoltato storie, ho analizzato il problema in terapia, e sono riuscita a mettere la goccia nel bicchierino, e a berne un po'. Per me è già un grande traguardo aver bevuto senza sentirmi male, prima mi prendeva un attacco d'ansia anche solo a prendere in mano la boccetta (e non scherzo, soffro di attacchi d'ansia e mi si scatenava tutto, dal tremolio alla mancanza di respiro). Il problema è che vado a rilento: ci ho messo quasi un anno per mettere la goccia nel bicchiere, ora sono almeno due settimane che non aggiungo e non tolgo ma rimango stabile, ma non riesco mai a finire del tutto il goccio d'acqua nel bicchiere, e quindi ad assumere tutta la goccia, perché quando vedo che sta per finire mi viene un'ansia tremenda, come se finirla significasse sentirmi male, mentre se non la prendo tutta sto bene. Dunque che dire... è un aggiornamento positivo? Non lo so. Forse piano piano riuscirò a bere una goccia intera senza pensare di morire come se stessi bevendo cianuro :help: Però un piccolo passo è stato fatto, e questo è già importante.

Mi ha aiutato tanto l'evento organizzato a Roma per la sensibilizzazione nei confronti della nostra patologia, sentire storie di donne così forti nonostante la sofferenza mi ha fatto pensare che se oggi si conosce qualche cura è anche per mezzo del dolore di chi ci è passato prima, e chi è "fortunata" perché ha ricevuto subito una diagnosi e una cura non può continuare a soffrire senza almeno provare a guarire. Non è possibile abituarsi allo star male, come se quello stato fosse ormai la tua vita, ma sento che è un po' quello che è successo e che sta succedendo a me. Non vorrei rassegnarmi a vivere così per sempre :hurted:

Per il resto continuo a fare stretching, respirazione diaframmatica, kegel reverse, indossare solo mutande di cotone, quando le indosso, perché a casa sono sempre senza dato che mi danno fastidio. A questo proposito, c'è qualcuno che ha qualche suggerimento sul come stare senza mutande e senza pantaloni senza morire di freddo in inverno (ovviamente in casa)? Io ho dei vestitoni di quelli estivi lunghi fino a sotto il ginocchio e poi metto calzini pesanti e lunghi in modo da coprire il più possibile, ma a volte sento freddo lo stesso. I pantaloni, anche quelli morbidi, spesso non sono di cotone quindi non me la sento di starci seduta sopra senza mutande, e anche quelli di cotone a volte mi danno fastidio sul cavallo se hanno delle cuciture.

A metà dicembre ho la visita di controllo con Galizia, ma non so se andarci o rimandare. Ne ho già rimandata una a ottobre proprio perché non avendo preso il laroxyl non avevo miglioramento significativi, mi sembrava inutile, e non so se fare lo stesso ora o andare a farmi dire "deve prendere il medicinale", come è ovvio che mi dirà :S: Quello che non capisco è perché non mi dia qualcos'altro, visto che ho letto che sempre lui ad altre persone ha dato pomate o altri medicinali che si inseriscono direttamente in vagina, come Ansiolin, al posto del laroxyl. Invece quando ci ho parlato io dicendogli che non riuscivo a prenderlo, mi ha solo detto che gli altri medicinali erano il Cymbalta e un altro di cui non ricordo il nome, che avevano gli stessi effetti collaterali e che comunque andavano assunti per bocca :humm:

Comunque questo è quanto :): grazie Iaia per l'interesse! Spero che anche tu stia bene e spero di raccontare presto notizie sempre migliori. :love1: :ciao:

Re: La mia triste storia

Messaggioda iaia1717 » mar nov 23, 2021 6:41 pm

Giulia10 ha scritto: Per quanto riguarda gli aggiornamenti: ho fatto fisioterapia da maggio fino a un mese fa, con risultati abbastanza positivi.
Già questa è un'ottima notizia! Visto che per ora non fai terapia farmacologica (per la neuropatia intendo) cerca di impegnarti ancora di più sul fronte contrattura, ricordati che con il pavimento pelvico bello morbido anche i nervi ricevono maggiore e migliore nutrimento e iniziano a sfiammarsi e a guarire :pugile: Quindi:
- imparare automassaggio (è capitato a tutte di avere la difficoltà ma credimi, con tempo calma e pazienza si riesce!)
- cerca di essere più costante con il dilatan perchè ti assicuro che funziona! Io l'ho usato 10 minuti al gg per un paio di mesi e ho risolto la contrattura allo sfintere che mi dava parecchio dolore

Giulia10 ha scritto: Però un piccolo passo è stato fatto, e questo è già importante.
Un passo alla volta e ti avvicini alla meta!!!! :):

Giulia10 ha scritto: A questo proposito, c'è qualcuno che ha qualche suggerimento sul come stare senza mutande e senza pantaloni senza morire di freddo in inverno (ovviamente in casa)? /quote] Io metto i leggings in lana e seta oppure le calida a pantaloncino (sempre di lana e seta) e sopra dei pantaloni della tuta un po' larghi. Comprando una taglia in più il cavallo rimane basso e non dà il minimo fastidio. In più se acquisti i prodotti della calida, non ci sono cuciture sulla zona pubica.

Giulia10 ha scritto: Quello che non capisco è perché non mi dia qualcos'altro, visto che ho letto che sempre lui ad altre persone ha dato pomate o altri medicinali che si inseriscono direttamente in vagina, come Ansiolin, al posto del laroxyl.
Per chiarirti le idee: ansiolin ha azione miorilassante, per cui fa parte dello stesso "gruppo" dell'expose che già assumi, solo che viene inserito localmente. Per la neuropatia, ci sono effettivamente altri farmaci da assumere per via orale. Localmente, può venire prescritta la preparazione galenica (crema) all'amitriptilina (che è il principio attivo del laroxyl). In quel caso ti sentiresti di utilizzarla? Potresti parlarne con Galizia.
:ciao:

Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » mar nov 23, 2021 7:12 pm

iaia1717 ha scritto:- imparare automassaggio (è capitato a tutte di avere la difficoltà ma credimi, con tempo calma e pazienza si riesce!)
- cerca di essere più costante con il dilatan perchè ti assicuro che funziona! Io l'ho usato 10 minuti al gg per un paio di mesi e ho risolto la contrattura allo sfintere che mi dava parecchio dolore


Per l'automassaggio ho provato ma una volta infilate le dita non sapevo cosa fare e avevo paura di farmi male. Forse ho bisogno di vederlo più da vicino, o di provare proprio in sede di fisioterapia. La Colicchia insegna anche ad utilizzare alcuni strumenti, quindi magari mi farà fare delle prove anche di automassaggio come le fa fare con t-flex. Fino ad ora davvero non ho mai visto da vicino come fare e "sentendolo" soltanto (la fisio me lo spiegava mentre me lo faceva lei) non ho imparato bene. Sicuramente mi impegnerò di più anche io.
Grazie per questa dritta sul Dilatan, allora cercherò di essere più costante! A me non fa male ma spesso mi si formano ragadi e poi ho questo fastidioso spasmo muscolare abbastanza forte e involontario che mi impedisce anche solo di espellere aria a volte, mentre per fortuna non mi crea troppi problemi di evacuazione.

iaia1717 ha scritto: Io metto i leggings in lana e seta oppure le calida a pantaloncino (sempre di lana e seta) e sopra dei pantaloni della tuta un po' larghi. Comprando una taglia in più il cavallo rimane basso e non dà il minimo fastidio. In più se acquisti i prodotti della calida, non ci sono cuciture sulla zona pubica.


Io i leggings li ho proprio aboliti da un anno a questa parte, tutto ciò che è attillato mi dà la sensazione di costrizione e di fastidio, però effettivamente non ne ho senza cuciture né tantomeno di lana. Non conoscevo questa marca, vado subito a vedere se trovo qualcosa allora :thanks:


iaia1717 ha scritto: Per chiarirti le idee: ansiolin ha azione miorilassante, per cui fa parte dello stesso "gruppo" dell'expose che già assumi, solo che viene inserito localmente. Per la neuropatia, ci sono effettivamente altri farmaci da assumere per via orale. Localmente, può venire prescritta la preparazione galenica (crema) all'amitriptilina (che è il principio attivo del laroxyl). In quel caso ti sentiresti di utilizzarla? Potresti parlarne con Galizia.
:ciao:


Aaaaaah ok! Ora ho capito! Allora no, non ha senso perché l'Expose lo prendo ormai tranquillamente, però quando chiesi a Galizia un'alternativa per evitare anche l'expose, che inizialmente mi dava un po' di sonnolenza, lui non mi ha detto nulla rispetto ad Ansiolin, mi ha detto solo che è un effetto collaterale che hanno tutti i farmaci di questa classe (come mi disse del laroxyl). Però è pur vero che forse per lo stomaco sarebbe meglio smettere dopo un po' di prendere farmaci come l'expose, no? Si riesce a prenderli per tanto tempo senza problemi allo stomaco (sempre Galizia mi disse che è un farmaco pesante sotto qil punto di vista gastrico).
In effetti intendevo, al posto del laroxyl, la crema all'amitriptilina che, se ho capito bene, potrebbe anche quella dare qualche effetto collaterale ma non entrando in circolo e non passando per lo stomaco ne darebbe molto meno del laroxyl, sinceramente la proverei e l'avrei decisamente provata piuttosto che stare un anno senza prendere nulla... Però chissà come mai non me l'ha suggerita :humm: Magari quando ho la visita glielo chiedo!

Grazie ancora :ciao:

PS. per LisaBetta: spero di aver citato bene stavolta, dall'anteprima sembra di sì, se ho sbagliato ancora ti autorizzo a dirmi qualche parolaccia :risatona: :angel:

Re: La mia triste storia

Messaggioda iaia1717 » mar nov 23, 2021 9:02 pm

Giulia10 ha scritto: Per l'automassaggio ho provato ma una volta infilate le dita non sapevo cosa fare e avevo paura di farmi male. Forse ho bisogno di vederlo più da vicino, o di provare proprio in sede di fisioterapia.

A me la fisioterapista lo ha fatto fare in sua presenza e ti dirò la verità... nemmeno una volta sola perchè non capivo all'inizio :risatona:

Giulia10 ha scritto: Io i leggings li ho proprio aboliti da un anno a questa parte, tutto ciò che è attillato mi dà la sensazione di costrizione e di fastidio, però effettivamente non ne ho senza cuciture né tantomeno di lana. Non conoscevo questa marca, vado subito a vedere se trovo qualcosa allora :thanks:

Tieni presente che i leggings in lana e seta sono "molli" proprio perché sono fatti -esclusivamente- di lana e seta senza elastane (almeno quelli che uso io degli Intimissimi e idem quelli della Calida). Per cui sono davvero comodi! I prodotti della calida sono in convenzione, cerca sul nostro sito!

Per quanto riguarda i farmaci, parlane pure con Galizia senza timore di fare delle proposte, lui solitamente è aperto da questo punto di vista e a differenza di altri medici non si "offende" ;)

Re: La mia triste storia

Messaggioda LisaBetta » mer nov 24, 2021 10:45 am

Giulia10 ha scritto:non so se farò anche TECAR, che non ho mai provato e mi spaventa un po'

Posso dirti che non si sente proprio niente, nel senso che non da alcuna sensazione "immediata". E' una semplice sonda, oppure un manipolo esterno. In alcuni casi si applica a caldo, sennò a freddo. Esplica la sua azione a livello cellulare, quindi arriva a lavorare molto in profondità. L'ho fatta in piena ricaduta, a me è stata utile, già dopo due/tre applicazioni avevo molto meno bruciore e senso di costrizione.
:ciao:

Re: La mia triste storia

Messaggioda chiamap » mer nov 24, 2021 3:22 pm

Ciao Giulia10,
come stai?
Mi intrometto nella tua storia per dirti di farti coraggio e prendere il laroxil.
Soffro di ansia da quando ho 20 anni e adesso ne ho 45, da 25 anni prendo antidepressivi e ansiolitici, capisco la paura di questi farmaci ma aiutano e credimi perchè ne ho presi tanti e di diverso tipo.

Pensa che io ho provato sia il liryca che il laroxil e già a dosaggi bassi ho problemi perchè forse c'è un'interazione col mio antidepressivo ma nessuno sa rispondermi...quindi, io che vorrei tanto prenderli e non ne ho paura, non li reggo mentre tu magari non ne avrai alcuno.

Dai prova.

Ho preso appuntamento con Galizia perchè sembra che la mia ginecologa non sappia dove voltarsi data questa mia reazione e pensa che a Modena appena al 15/6.....fai te...

un abbraccio

Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » mer dic 01, 2021 12:35 pm

chiamap ha scritto:Mi intrometto nella tua storia per dirti di farti coraggio e prendere il laroxil.


Grazie mille per il supporto. Il mio blocco non ha un senso logico, è una questione puramente emotiva e psicologica. Io anche soffro di ansia, ho un caso in famiglia di depressione e ho molta paura di caderci anche io. Spesso quando mi sento triste per più di un giorno penso di essere caduta in depressione, mi faccio mille paranoie, perché vivere (e crescere) con una persona depressa ti crea una serie di problemi di cui ti rendi conto solo in età adulta, quando ti blocchi di fronte a cose che per altri sono cavolate. Come ho già detto sto facendo un percorso di psicoterapia da anni, e la psicoterapeuta mi ha detto più volte che secondo la sua analisi non ho segni evidenti di depressione, ma ci sono delle cose che mi porto dietro dal modo in cui sono stata cresciuta, l'ambiente che ho vissuto e vivo, i modi di pensare e gli atteggiamenti di una persona depressa da anni, che senza dubbio influenzano il modo in cui vivo la vita e affronto i problemi. Questo per dirti che io capisco che il blocco che ho è, a livello concreto, superabile: se l'effetto collaterale è il sonno scali, ne parli col medico, risolvi, insomma non ci muoio di certo, ma il blocco emotivo e psicologico è grande. Dato che soffri di ansia sai di cosa parlo: se la tua mente si mette in testa che quella cosa ti farà male, il tuo corpo si sentirà male punto e basta, che è quello che mi è successo con la prima goccia di laroxyl mesi fa.
Comunque non voglio mandare un messaggio di tristezza :angel: Sono certa che tra qualche mese scriverò cose positive anche io :::::

chiamap ha scritto:Ho preso appuntamento con Galizia perchè sembra che la mia ginecologa non sappia dove voltarsi data questa mia reazione e pensa che a Modena appena al 15/6.....fai te...


Mi dispiace molto per questo problema :hurted: Sicuramente Galizia saprà aiutarti meglio, puoi contattarlo via mail?
Un abbraccio anche a te!

Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » mer dic 01, 2021 12:52 pm

Ciao a tutte ragazze! Aggiorno brevemente la mia situazione.
Ho contattato per la fisio sia la dott.ssa Colicchia che la Filippi. La seconda ha appuntamento o a metà gennaio, come mi aveva detto già LisaBetta, quindi ho deciso di andare intanto dalla Colicchia e poi valutare un approccio unitario, una volta da una parte e una volta dall'altra.
Lunedì quindi sono stata dalla dott.ssa Colicchia, mi ha fatto un'ottima impressione umanamente! Abbiamo parlato molto, mi ha controllato tutto il corpo per capire le possibili altre contratture, tensioni e trigger point, e poi abbiamo fatto qualche minuto di terapia manuale. Qui il problema: ho sofferto moltissimo! Io come sapete ho già fatto moltissime sedute di fisioterapia e non ho mai avuto bruciori o dolori durante le manipolazioni, certamente qualche fastidio ma niente di non sopportabile, stavolta invece ho sofferto parecchio, ma il bruciore che sentivo non era muscolare, era il bruciore classico della vulvodinia provocata (quindi appunto lei toccando quei punti mi provocava dolore). Mi sono un po' spaventata perché non mi era mai successo prima, quasi non siamo riuscite a continuare. Non so se sia normale questo e se fosse anormale la totale assenza di fastidio le altre volte, perché anche l'altra fisio mi diceva che avrei potuto sentire fastidi nei giorni successivi, come è normale che sia, ma io non sentivo quasi mai nulla. Questa invece l'ho sentita eccome, anche ieri ho avuto qualche bruciore in più, ma nulla di insopportabile. Quello che era quasi insopportabile era il mentre... Ne ho ovviamente parlato con lei che mi ha spiegato che ogni tecnica è diversa e può capitare, comunque la prossima volta spero che la situazione migliori, magari troveremo il modo adatto ad entrambe, perché ho intenzione di continuare con lei, che mi è sembrata davvero brava e umanamente mi piace moltissimo!

Come sapete lei fa anche TECAR e qui voglio porvi un quesito: qualcuna di voi ha fatto TECAR avendo HPV? Lei mi ha spiegato che andando ad agire sulla stimolazione cellulare, non si sa che potrebbe stimolare anche il virus e farlo magari attivare/rafforzare. Non so come risolvere la questione perché la mia ginecologa (quasi ex in realtà, perché non so se voglio tornarci o se voglio cambiare visto che alcuni suoi atteggiamenti non mi sono piaciuti affatto e hanno ritardato la mia diagnosi di vvd) non credo ne sappia qualcosa di TECAR. Che faccio? Provo a chiedere a Galizia per e-mail? Qualcuna di voi ha HPV ed esperienza in questo senso? :please: :thanks:


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