La mia triste storia

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Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » mer dic 01, 2021 1:04 pm

Giulia10 ha scritto:Spesso quando mi sento triste per più di un giorno penso di essere caduta in depressione, mi faccio mille paranoie, perché vivere (e crescere) con una persona depressa ti crea una serie di problemi di cui ti rendi conto solo in età adulta, quando ti blocchi di fronte a cose che per altri sono cavolate. Come ho già detto sto facendo un percorso di psicoterapia da anni, e la psicoterapeuta mi ha detto più volte che secondo la sua analisi non ho segni evidenti di depressione, ma ci sono delle cose che mi porto dietro dal modo in cui sono stata cresciuta, l'ambiente che ho vissuto e vivo, i modi di pensare e gli atteggiamenti di una persona depressa da anni, che senza dubbio influenzano il modo in cui vivo la vita e affronto i problemi.

Rileggendo mi sono resa conto di non aver chiuso il concetto: il fatto di aver paura di prendere un antidepressivo è il riflesso della paura di cadere in depressione anche io. Il pensiero di prendere un antidepressivo, nella mia testa, mi accomuna a quella persona che ha la depressione e che vive in un modo da cui io voglio allontanarmi il più possibile. Il tutto avviene a livello inconscio, a livello conscio ho "paura" degli effetti collaterali e della dipendenza, questo si traduce in un blocco nei confronti del farmaco, che altro non è che la punta dell'iceberg di quella paura profonda.

Non è facile scrivere queste cose e aprirsi così tanto, ma ho voluto farlo perché so che spesso quando una persona (soprattutto se ansiosa) riceve la diagnosi di vulvodinia e le viene detto di prendere laroxyl, va a ricercare le discussioni in cui se ne parla e potrebbe spaventarsi leggendo che io non lo prendo per paura, etc.
La paura è un istinto primario che il nostro cervello attiva quando vuole fuggire da qualcosa che ritiene pericoloso. Indaghiamo sempre il perché riteniamo pericoloso qualcosa che ci cura, perché bisogna avere "paura" della malattia, non della cura, e se accade il contrario è importantissimo indagare la causa. Quindi a chiunque si riveda in questa situazione, ora o in futuro, non preoccuparti, cerca aiuto e andrà tutto bene :love1: :love1: :love1:

Re: La mia triste storia

Messaggioda iaia1717 » mer dic 01, 2021 4:05 pm

Grazie Giulia per esserti aperta e aver descritto così bene la tua situazione :love1:
Ti abbraccio!

Re: La mia triste storia

Messaggioda LisaBetta » mer dic 01, 2021 4:15 pm

Giulia, sai però benissimo che il laroxyl non viene utilizzato in questo caso come antidepressivo ma come neuromodulatore. La molecola "non lo sa" che è un antidepressivo, lei esplica la sua funzione al di là di ogni aggettivo... forse vederla sotto questo punto di vista potrebbe aiutarti.
:ciao:

Re: La mia triste storia

Messaggioda Giulia10 » mer dic 01, 2021 6:35 pm

LisaBetta ha scritto:Giulia, sai però benissimo che il laroxyl non viene utilizzato in questo caso come antidepressivo ma come neuromodulatore.

Certo, il mio cervello lo sa, si fida dei medici, della scienza e di tutte le esperienze lette, l'ansia però fa come vuole :cavoli:
Grazie comunque per ricordarmelo ogni volta, perché mi aiuta tantissimo pensare a questo. E mi sta aiutando tantissimo la psicoterapia nell'affrontare i motivi incomprensibili del blocco e a gestire l'ansia sempre meglio. Comunque intanto una goccia la sto prendendo, quindi sto blocco pian piano lo sgretoliamo :pugile:


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