Ciao Donne,
qui è Carolandra la moribonda che scrive. Dunque. Intanto rispondo all'ultimo messaggio:
Vale capisco la tua foga e anche l'istinto a immedesimarsi come forma di protezione, ma ti assicuro che io pur essendo malata non sono una vittima di questo mio amore, cosí come lui non ha velleitá di carnefice. Abbiamo le nostre discussioni certo e abbiamo passato tante crisi. Peró siamo due persone totalmente diverse rispetto a due anni fa e questo è stato possibile perché ci siamo sempre specchiati l'uno nell'altro e cosí facendo abbiamo visto molti nostri limiti e ci abbiamo lavorato su. Non saprei dire chi, ad oggi, abbia fatto di piú: ma è davvero importante quando ci si ama? Quel che è certo è che pur essendoci a volte allontanati anche solo energeticamente (e tu saprai quanto questo sia piú doloroso dell'assenza fisica) alla fine una forza superiore ci ha sempre piegati senza spezzarci rimettendoci sullo stesso sentiero. Sullo stesso sentiero e dalla stessa parte come dici tu. Chiaramente non sempre è facile restarci né per me e né per lui e a volte vaghiamo raminghi in cerca di qualche palliativo che ci faccia star bene nell'immediato ma che non è AMORE. Passami queste metafore da quattro soldi perché altrimenti sarei a corto di parole efficaci. È come se si recalcitrasse sempre nei periodi bui in cui predomina la paura. In quelle fasi ci si sente vittime solo perché non si è in grado di accettare i frutti dell'amore e si rimane intrappolati nel bisogno. "Lui potrebbe darmi piú serenitá", " lui dovrebbe concordare con me su aspetti per me vitali", "lui mi fa star male con questo determinato atteggiamento". Considera che se fosse lui a scrivere sul forum avresti frasi identiche a queste ma con il pronome femminile. Sapessi quanti suoi bisogni non mi filo di striscio perché cosí facendo minerei la mia libertá. È giusto che lo stessa valga per lui. Purtroppo il mio scorso messaggio stringato in cui dicevo "abbiamo guarito e vuole starmi vicino in questo percorso" non rendeva l'idea della lunga conversazione di ore e ore che abbiamo avuto. Ho pianto molto e mi sono aperta davvero spiegando come questa malattia mi faccia vivere. Lui ha capito quello che forse non gli era mai stato palesato con tanta veemenza finora. Mi ha detto che vedermi cosí lo addolora tantissimo. Che è un grosso peso anche per lui ma è minimo rispetto al mio. Ha ammesso per la prima volta in due anni e mezzo di avere un problema con l'ira. Ha capito che sbroccare al prossimo non è sempre lecito (e qua dirai: buongiorno!). Ma non accetta che io gli vomiti tutto addosso con una sequela di giudizi, analizzandolo fin nel midollo e cercando di risalire a qualche tara psichiatrica ereditata da chissá chi. Sono capace di partire da lui, passare per i problemi della madre e risalire alla bisnonna. E questo lo spaventa, lo fa giustamente sentire rifiutato e allontanare. Devo fare ancora molta strada per imparare a fare osservazioni costruttive senza torturare le persone. Ti assicuro che pur essendo contratta e facendo tenerezza da sto punto di vista sono una cagacazzi con i fiocchi degna del compagno che ho.
Ecco forse ora è piú chiaro. Non sono una povera illusa che vive una storia ormai al capolinea anche a costo di farsi del male. Anzi! Sono cosí ossessionata dal fatto che nessuno debba farmi il minimo male che ho sfanculato tipo mezzo mondo. Ecco insomma ognuno ha i suoi limiti.
Spero di aver chiarito un po' il mio sentire. Sfrutto il forum anche come diario e penso mi faccia bene.
Vi aggiorno in ultimo sulla mia salute: sto ancora abbastanza di cacchetta, di tanto in tanto ho la patata che va a fuoco e poi con scaldino e coccole passa (vabbeh ormai è chiaro siano sintomi spontanei di vulvodinia...non credo la candida sia cosí ballerina pure se da tampone ho anche quella).
In altri casi ho il bruciore all'uretra post minzione e poi permane per un'oretta. Ma questo solo ogni due -tre giorni, altrimenti la pipí quasi non brucia. E poi c'è la notizia del secolo che però potrebbe essere un falso storico:
Nitriti negativi oggi pomeriggio! (Dopo quasi due mesi di mannosio)
Ma alt. Non festeggiamo: non era la pipí della mattina anche se ho scartato il primo getto e l'ultimo. Riprovo domani al risveglio! I leucociti sono viola piú scuro che mai ma non mi aspettavo nulla di diverso dato che la mia uretra è schiacciata dal pubo-coccigeo. Lo sento con le manine automassaggianti.
Poi che altro dirvi? Ho iniziato da una settimana a digrignare di notte, e pure questo sará un altro effetto collaterale della contrattura, ma la cosa strana è che al mattino ho anche lo stomaco o qualche cosa sotto lo sterno scombussolato. Come se la morsa dentale potesse in qualche modo favorire una sorta di reflusso gastro-esofageo. Forse dico boiate. Spero qualcuno mi illumini su questo aspetto.
Piccola conquista: ho avuto un rapport-ino non completissimo ma con tre/quarti di penetrazione (si va avanti a frazioni qua...) ed è stato bello. Ho preso come sempre le dosi 1+3 aggiuntive e non ho avuto recrudiscenze. Anzi come vi dicevo sono andati (forse) via i nitriti. E scherzando e piangendo sono quasi 7 mesi senza antibiotico.
Il post è chilometrico lo so ma è bello pieno di informazioni spero utili per qualcuno. Spero voi stiate bene e vi abbraccio tutte