Storia di Daria

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Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » sab mar 04, 2017 4:33 pm

Cavolo (anzi, cavolino!) non ci posso credere che sono stata "via" qualche giorno a riflettere su quanto siano diverse le visioni sulla comunicazione e tornando mi ritrovo a immaginarmi il pisello che fa l'elicottero!!! Senza citare tutto il resto delle scoperte geniali di voialtre ragazze! Ahahah!
Ma a tal proposito - e giuro che non ho premeditato questo intervento specifico - mi torna in mente un video un poco hard che un'amica mi passò qualche anno fa il giorno della festa della donna (ti puoi immaginare l'alto profilo...). Si tratta di qualche ometto muscoloso e vestito solo di un berretto che metteva in mostra le proprie abilità pelvico-acrobatiche. In verità, mettendo da parte per un attimo il rispetto per la dignità sessuale maschile, era stato piuttosto divertente. Anche perchè non pensavo che un pisello potesse fare quelle cose..

Ma torniamo serie!
Per me è fuori discussione il fatto che parlare sia uno strumento che consente di comunicare cose che altrimenti non si potrebbe. Un pò come un utensile, pur con le dovute differenze. Tra l'altro ho sempre invidiato a certe persone la capacità di far comprendere concetti complessi tramite le parole.
Però quella che io considero gente normale normalmente non ha questa capacità. Non conosciamo a sufficienza le parole per poterle utilizzare finemente e coerentemente con ciò che vogliamo davvero trasmettere. Io stessa ad esempio utilizzo kili di metafore, di esempi pratici. Oppure a volte non trovo le parole perchè non le conosco.
Io sono fan della parola, questo è vero. Perchè, come - ed in modo speciale - altri linguaggi, ci consente di trasferire contenuti. Anzi no, aumenta le nostre possibilità comunicative in qualità e in quantità.

Quello che vorrei in realtà esprimere (e se non ci fosse la parola questo stesso forum non esisterebbe, quindi benedetta lei) è che dietro alla parola o alla non parola non ci dovremmo nascondere. Io ho passato decenni ad usare i discorsi per controllare e per imbrogliare le persone, me inclusa. Non lo facevo di proposito, e nemmeno consapevolmente, però lo facevo. Parlare o pretendere di instaurare una conversazione con chi non lo desidera e che non ama questo tipo di confronto diretto è stato per me un modo di proteggermi, di tenere sotto controllo l'altra persona. Credo per certi versi di aver sviluppato una modalità comunicativa verbale che spinge l'interlocutore spalle al muro. Che bella personcina eh? Già.
Se ti chiedo se vuoi un bambino e mi rispondi SI io poi ti incastro e ti costringo a seguire il mio programma perchè in fondo me lo hai promesso: mi hai detto si. Se te lo chiedo e dici NO allora inizia per me la fase di braccatura: e stai certo che per mezzo della mia dialettica ogni confronto sarà arduo.
Quindi ora che mi considero un pò più matura mi rendo conto di aver chiamato "voglia di comunicare" la "necessità di controllo" nei miei rapporti.
E se è vero che le parole in quanto strumenti consentono di essere sfruttate per i nostri biechi obiettivi personali, è altrettanto vero secondo me che gli atteggiamenti e i comportamenti e le espressioni fisiche o i silenzi o gli sguardi o la postura delle persone non sono mai falsi. Vi è mai capitato di trovarvi di fronte ad una persona che vi dice una cosa e da cui percepite tutt'altro? Quindi in realtà parlare è uno solo degli elementi che consente di capire gli altri. D'altronde chi crederebbe per esempio ad un uomo che dice di amarvi e che un attimo dopo vi molla una sberla? (no, non mi è mai successo niente del genere, tranqui)

Ecco quindi per me conversare e soprattutto confrontarmi con gli altri é sempre stato il principale modo per risolvere le mie ansie ed acquisire sicurezze.
Poi un po' per volta ho capito delle altre cose. Per esempio che il fondamento dei rapporti é ciò che si fa, non ciò che si dice. Sono le azioni, più che i propositi o le dichiarazioni, che costruiscono la nostra vita e le relazioni. Oppure ho imparato anche che si possono dire cose sbagliate, si possono fare delle gaffe, si dicono cose idiote o offensive, ma non per questo (o proprio per questo) vanno pesate troppo.
Ed infine ho capito che parlare non ha lo stesso valore per tutti, e che tra l'altro non tutti ne hanno buona padronanza.
Quindi...
Quindi per me personalmente entra in campo la fiducia. La fede. Mica la fede religiosa, per quanto io la rispetti. La fede é un concetto più ampio ed é la capacità di lasciare le cose come stanno, lasciare che gli altri siano ciò che sono, e attendere. Io ci ho messo decenni a conquistarne un pezzetto, altri crescono avendola già.
Ho riassunto fin troppo ma é perché non voglio uscire dal seminato.
Vi racconto la conclusione. Non ho più parlato con Claudio, ho aspettato. Ho visto in lui reticenza a parlare di figli. Ho pensato che aveva sicuramente le sue ragioni (fiducia) e promesso a me stessa che avrei aspettato.
Poi ho scoperto durante gli ultimi rapporti che lui avrebbe fatto volentieri a meno di qualsiasi metodo anticoncezionale e... fine. Ho acconsentito e lasciato perdere.
Un tempo avrei puntualizzato con lui ogni dettaglio, gli avrei forse detto che le cose si concordano a tavolino ed altre formalità del genere. É tutta roba che può essere vera e giusta. Ma sarebbe di qualche utilità? Sono certa che un giorno, nel momento ideale per entrambi, parleremo e ci scambieremo i rispettivi punti di vista. Parleremo di quel che abbiamo dentro. I pezzi si incastrano man mano e forse solo alla fine si può vedere la figura completa. Non é come un puzzle, di cui abbiamo l'immagine fin dall'inizio. L'immagine si forma anche con l'evolversi della vita, che cambia sempre.
Ho fatto per anni fatiche ercoline per mettere insieme i pezzi di una vita come volevo io e adesso ho perso la voglia di faticare e acquisito quella di osservare.

E ora potete svegliarviiii!!!
:-D

Buon weekend, io sto facendo uno stufatino al Chianti.

Daria

Re: Storia di Daria

Messaggioda Mare73 » sab mar 04, 2017 5:32 pm

Daria ha scritto: I pezzi si incastrano man mano e forse solo alla fine si può vedere la figura completa.
Ecco, io ci arrivo dal lato esattamente opposto al tuo, ma questa è assolutamente la conclusione anche per me.

Per lo stufatino, io avrei giusto un laguorino... Però al limite posso anche solo finire il Chianti, eh! ;)

Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » sab mar 04, 2017 5:35 pm

Eh purtroppo il Chianti ho dovuto finirlo io ieri sera perché era l'avanzo della marinata...
:mrgreen:

Re: Storia di Daria

Messaggioda Stefania 69 » sab mar 04, 2017 5:37 pm

Che disdetta :xx

Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » lun mar 13, 2017 4:18 pm

Ciao ragazze

mi collego poco e vi leggo poco, il che mi spiace da una parte ma mi piace da un'altra.
Difatti penso che il motivo di fondo è che sono più tranquilla.
E il motivo per cui sono tranquilla è che sto BENE!

Ho iniziato laroxyl il 23 gennaio e sono giunta a dose (8 gocce) in circa 2 settimane. Dopo circa un mese dall'inizio dell'assunzione ho iniziato a notare i miglioramenti. Quasi del tutto spariti i sintomi spontanei, il che è semplicemente meraviglioso!
Inoltre - e qui arriva la svolta (prevista dal mio stregone preferito, il prof. Pesce) - ho sintomi nulli o minimi dopo i rapportiiiii!!! SI è proprio così. E non è un cambiamento da poco, perchè erano circa 2 anni che non mi sentivo così libera dalla paura e soprattutto dal dolore. Ad alcune potrebbe sembrare poco ma nellultimo mese ho fatto l'amore al ritmo di una volta a settimana! Non era mai successo negli ultimi 2 anni perchè quasi tutti i rapporti mi davano conseguenze di dolori e bruciori per un sacco di tempo. A volte ci volevano settimane per ristabilire un certo benessere. Settimane. Mica una, non due e a volte nemmeno tre.
So che è presto per parlare, ma io mi sento già così fortunata che mi sembra di essere più leggera!
Ma capite cosa significa una volta a settimana? E potrei anche "osare" e farlo più spesso ma non voglio esagerare subito. Anche perchè in realtà la paura ci mette più del dolore a passare. Per quella il laroxyl non può fare granchè ;)

Assieme a laroxyl sto comunque continuando con iniezioni di dobetin 5000 a mesi alterni e con 2 compresse di etinerv al giorno. Senza contare le sedute di fisioterapia del pp dalla dottssa Borella e con gli esercizi di rilassamento e di stretching che mi ha assegnato. Vabbè, kr e relax ogni momento è buono, quelli ce li ho presenti quasi sempre.
Un'altra cosa ancora: ultimamente lascio a casa lo scaldino!!! Lo dimentico!!! E non mi serve proprio quasi mai! Non sento la vescica, non sento l'uretra, non ho quell'infernale prurito alla patata e non ho dolore!
Dopo il penultimo rapporto (durante il quale ho avvertito nettamente la tensione dei muscoli) ho avuto solo sensazione di gonfiore per 24 ore! E basta!!!

Sono al settimo cielo! Non ho voluto scriverlo prima per non essere troppo precipitosa. E forse perchè non riesco a crederci. Ora mi metto a pregare che tutto questo duri ancora per moooooolto tempo!

Certi giorni mi sento normale, come se il dolore orribile e la depressione non fossero stati che sogni... E ho come la sensazione di poter vivere di nuovo un pò di vita normale.

Ma poi aggiungo pure unaltra cosa. Non so più da quanto tempo non prendo il mannosio. Nemmeno dopo i rapporti. Dovrei andare a leggere la mia stessa storia per sapere quando l'ho assunto l'ultima volta.
Pazzesco. Non vi sembra pazzesco? A me si.
Ok ce l'ho sempre in borsetta, non vado da nessuna parte senza mannosio, però è come se fosse l'assorbente di emergenza che ci si porta sempre dietro no? E ci si dimentica anche di averlo.

Ora vi saluto, un bacione a tutte.
Daria

Re: Storia di Daria

Messaggioda Stefania 69 » lun mar 13, 2017 4:23 pm

Ma e' meraviglioso Daria!

Re: Storia di Daria

Messaggioda signo » lun mar 13, 2017 4:32 pm

Daria grazie per questo favoloso aggiornamento, è una grandissima conquista e so che all'inizio non sembra vero, ma è proprio così. :yahoo:

Re: Storia di Daria

Messaggioda Aliruna » lun mar 13, 2017 5:15 pm

E' una testimonianza talmente strepitosa che sono tentata di mettere il link a questo post nella pagina del prof. Pesce!

Re: Storia di Daria

Messaggioda signo » lun mar 13, 2017 5:21 pm

:coool: Ali! Merita eccome!

Re: Storia di Daria

Messaggioda Lalli33 » lun mar 13, 2017 5:27 pm

Ma è fantastico Daria! È proprio bello leggerti così :yahoo:

Re: Storia di Daria

Messaggioda Carmen91 » lun mar 13, 2017 5:50 pm

Ciao Daria!
Ho letto la tua storia e anche quello che hai scritto in off topic e sono rimasta molto colpita.
Riguardo al tuo ultimo aggiornamento...benissimo!
Ti capisco perfettamente! Nelle ultime settimane, lo ammetto, dopo i rapporti anche io non assumo più le tre dosi consigliate il giorno dopo (mi limito a prendere quella nel giorno stesso del rapporto e una il giorno dopo). In fin dei conti era la contrattura a portarmi le cistiti e ora, visto che è quasi del tutto scomparsa, mi sento più sicura anche se il mannosio ancora non lo lascio completamente. Riavere nuovamente rapporti sereni e la spensieratezza di quando si vuole farli e basta è una grande vittoria.

Re: Storia di Daria

Messaggioda flo67 » lun mar 13, 2017 6:41 pm

Carmen91 ha scritto:era la contrattura a portarmi le cistiti e ora, visto che è quasi del tutto scomparsa, mi sento più sicura

questa frase a mio parere merita una :::::

Ed ora veniamo a te cara Daria:
::::: ::::: ::::: :::::

Re: Storia di Daria

Messaggioda Carmen91 » lun mar 13, 2017 8:01 pm

Ogni tanto una gioia :lol:




:::::

Re: Storia di Daria

Messaggioda Vln » mar mar 14, 2017 1:24 pm

Gandissima Daria! Sono strafelice per te!

Re: Storia di Daria

Messaggioda michiamoMaddalena » mar mar 14, 2017 3:14 pm

Che aggiornamento fantastico!

Re: Storia di Daria

Messaggioda Mare73 » mar mar 14, 2017 6:26 pm

Che bello, Daria!
Bello.

Re: Storia di Daria

Messaggioda alexsandra » mer mar 15, 2017 9:35 am

Felicissima x te, te lo meriti proprio!
Grazie per i tuoi preziosi consigli che mi dai ogni volta che ci vediamo...
Un abbraccio :love1:

Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » mer mar 15, 2017 4:02 pm

Grazie ragazze, grazie di esultare con me, grazie per essere qui e per quello che siete.
Grazie anche per queste vostre ultime risposte che mi fanno riflettere sul fatto che è proprio vero! E' vero che sto come ho scritto nel mio ultimo post! Torno a rileggerlo ogni giorno perchè mi chiedo se sono io che l'ho scritto! E... si! Si cacchio l'ho scritto io. L'ha scritto la stessa Daria che è stata a piangere per tanto tempo sdraiata con lo scaldino bollente tra le cosce, quella che ha ancora le tracce delle ustioni a forma di ragnatela.
Sto pensando che negli ultimi mesi ho avuto progressivi miglioramenti, che poi sono stati accentuati nettamente dal laroxyl (il quale a far bene i conti ha iniziato a farmi bene per certo dopo sole 3 settimane). Penso che è meraviglioso non sentir sobbalzare la vescica ad ogni passo con tanto di dolore in abbinamento, quel dolore pungente lancinante brucioso che irradia malessere e disagio a tutto il corpo. E poi tutte quelle limitazioni, non star fuori casa per una giornata sennò stai male, non correre sennò stai male, non andare a fare la spesa dopo il lavoro per correre a casa con tisana e scaldino e kr ecc ecc.
Non è per dire che ora tutta sta roba non esiste più. So che l'ascolto di me stessa e l'amore per me stessa devono permanere, ma.... è che adesso mi sembra quasi di essere un'altra. L'amore una volta a settimana senza la condanna del dolore, senza rinunciare ad uscire, a stare in piedi dritta, a ballare, a ridere, signore mie ma quando mi sento più donna ora?!?!? Lo so, forse sbaglio, non è che prima non ero donna, ma ora mi sento libera addirittura di "provocare" il mio uomo, mi sento libera di chiedere amore e mi sento più sexy. Mi sento un pò più femmina solo per il fatto di sentirmi più libera di prima!
Mi chiedo quando ho veramente sofferto per non ricordarmi più che una volta ero così?!?!? E invece mi sembra tutto nuovo, mi sembra di essere uscita dal buio, mi sembra di aver ottenuto un'altra chance.
E si, tutto questo perchè nell'ultimo mese ho avuto una vita normale!!!
E pensate che metto sempre sempre sempre le calida, ma comunque mi sento bella! Non è quello che indosso che mi rende bella, è il contenuto di quel che indosso che lo fa. E ora che ci faccio mente locale magari fra un pò posso osare mettermi in costume e fare il bagno al mare! E magari non mi verrà la cistite! Oddio che emozione oddio oddio oddio...
Stamattina poi ho fatto la sborona, ho messo i jeans!!! Si, quel capo che mi riempie mezzo armadio e che non tocco da un'eternità. Pantalone proibito a chi come me ha il pavimento pelvico troppo delicato: strizza la patata, sfrega senza pietà, stringe la pancia, sega la vescica, ha quella maledetta cucitura a croce proprio lì al centro della femminilità. Vi saprò dire se ho osato troppo ma ora me li godo sti jeans. Claudio stamattina ha detto che ho un bel sedere e solo questo mi ha fatto camminare a 10 centimetri da terra.
Ho capito ho capito, la mia patata è il fulcro della mia identità di donna e riaverla in salute (o quasi dai) mi fa sentire più sicura e più consapevole di molte cose mie. La contrattura e la vulvodinia ti rendono disabile nella parte più vulnerabile - perchè più profonda - di te. Sono patologie vigliacche che si mettono in società con la disistima di se stesse, con la solitudine e... con la rassegnazione all'handicap.
Ma io manco me lo aspettavo che sarei stata così come sto ora.
Quante volte ho pensato di essere per il mio uomo una compagna che lo faceva sentire al sicuro? Nel senso che malata e con tutta la mia sessualità martoriata non mettevo certo a repentaglio il nostro rapporto. Lui era bello, sano, desiderato dalle donne e io donna a metà senza potenzialità di seduzione. Un caso umano. E comunque lui sta ancora qui, e dice di amarmi; non si è stancato, non ha mollato. Vorrei che sapesse, attraverso anche la mia conquista della salute, che sto con lui perchè l'ho scelto tra tutti gli uomini e non perchè una patata a pezzi mi costringe a stare ferma dove sto. Non so se riesco a spiegarmi, nella realtà la cosa è più semplice che spiegarla. Non voglio essere la malata di cui lui si prende cura teneramente, voglio essere anch'io scelta per quello che sono con tutti i rischi che ciò comporta.
Forse valgo abbastanza come persona da poter riavere una patata sana e quindi da non dover ricorrere alla disabilità come strumento ricattatorio di amore.
La salute da questo punto di vista sembra una sfida molto tosta. E la libertà è un potere a doppio taglio: da una parte amplia enormemente il tuo raggio di scelta e dall'altra ti rimette in sella di un mondo fatto di confronti senza condizioni e senza favori. Come dire che adesso non ho più scuse, il mondo è lì fuori che mi aspetta, e nel confronto con gli altri posso anche perdere. Ma questa donna qui (cioè io) non ha intenzione di perdere, ha intenzione di mettersi allo stesso livello delle altre donne e di riconquistare ogni giorno il proprio uomo senza barare più con la vulvodinia!

Scusate se sembra un discorso delirante. Giuro che non lo è, sono solo molto entusiasta di riavere di nuovo l'opportunità di tornare in sella.
E se in quest'ultima espressione intravedete un doppio senso erotico, ben venga :grin:

Un bacione, belle
Daria

Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » mer mar 15, 2017 4:49 pm

e poi voglio comunque aggiungere un grazie Stefania e Mare che siete per me grandi donne, Signo grazie perchè centri sempre la questione e porti consigli pratici determinanti, Ali sei dolcissima, Lalli è bello che tu mi segua grazie, Carmen sono davvero contenta che la contrattura stia sciogliendosi del tutto - grande cosa, Flo grazie per il supporto che mi dai ancora, Vln simpaticissima, Maddalena grazie che partecipi alla mia esultazione, Alessandra amica cara ti ringrazio.

perchè sembra che io scriva senza rivolgermi a qualcuno ma invece vi apprezzo singolarmente tutte!

grande forum
Daria

Re: Storia di Daria

Messaggioda Carmen91 » mer mar 15, 2017 5:29 pm

Mi piace moltissimo come scrivi, riesci a ben descrivere pensieri che io spesso ho difficoltà a trasformare in parole.
Per tutto quello che hai appena scritto mi ci rivedo anche io...in ogni frase e concetto!

:flower:


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